Non dovevo accettare.

Non dovevo accettare di andare in discoteca con i ragazzi. Ci saremmo solo cacciati nei guai,ancora una volta. Ormai ero già sbronzo. Seduto davanti al bancone,chiedevo sempre un bicchiere in più. Quando ormai sbandavo da una parte all'altra del locale,una parte del mio cervello mi disse di ritornare a casa. Cercai uno dei miei amici,senza risultati. Decisi di andarmene lo stesso.

Quando uscii dalla discoteca,non capivo più niente. Non potevo certo guidare. Ma nemmeno andare a piedi dal locale a casa,visto che distava a chilometri e chilometri. Accesi una sigaretta,e mi appoggiai su un'auto vicina a me. Mi riavviai i capelli con la mano,per poi fare un tiro alla malboro. Fu in quel momento che la vidi. Mi alzai,e mi avvicinai a lei. Aveva un vestito cortissimo,e delle...converse viola? Sorrisi amaramente.

-Alex?- dissi. Lei si girò spaventata,e vedendomi,sbuffò. -Tu? Che ci fai qui?- disse cercando di abbassarsi ancora di più il vestito.

-E' un luogo pubblico. O sbaglio?- una piccola nuvola grigia fuoriuscì dalla mia bocca,facendo tossire Alex.

-Non sbagli.- disse lei,con la mano sulla bocca.-Non ti piace il fumo,vero?- sorrisi.

-No,a dire la verità..No.

-Ascolta...che ne dici di accompagnarmi a casa? Non sono molto lucido.- buttai la sigaretta a terra e la calpestai. Alex era pensierosa,incerta ancora sul da farsi. Se lasciarmi lì o accompagnarmi davvero. Dopo qualche minuto,decise. Sbuffò,per poi dire:-Entra.

 

In macchina,regnava il silenzio. Alex era attenta alla strada,mentre io pensavo a guardare fuori dal finestrino. Alex girò per un attimo la testa,guardandomi.-Non stai bene.-disse.

-Già. Ma non è la prima volta che mi ubriaco. Rimarrò vivo.-dissi ancora con lo sguardo sull'autostrada.

-Allora....Come ti chiami di cognome?- rimasi sorpreso. Dalla piccola conversazione  della mattina precedente,pensavo che non volesse avere niente a che fare con me,ma forse mi sbagliavo.

-Malik. Ho origini pakistane.- ammisi.

-Interessante..- disse.

Poi di nuovo silenzio. Poco dopo,arrivammo di fronte a casa mia.

-Secondo le indicazioni,questa è casa tua. Ora,scendi. Devo andare via.-disse evitando di guardarmi.-Ehi..aspetta un po'.- mi avvicinai a lei,chiudendo gli occhi. -Ma che fai?-mi tuonò. Mi fermai.-Niente,cercavo di..-

-Ascoltami bene,Malik. Tu per me non sei niente. Mi hai solo chiesto un passaggio. NULLA di più. Ti ho conosciuto solo stamattina. Ho fatto quel provino solo per ricavarne soldi. Non me ne può importare niente della tua band,e detto questo,scendi dalla macchina.

Scesi senza dire nulla,sbattendo lo sportello. La macchina nera era già scomparsa. Mi sedetti sugli scalini che poi portavano alla porta. Rimasi così per qualche ora,finchè arrivarono i ragazzi più ubriachi di me,in una macchina rossa. Alla giuda c'era una ragazza che mi era famigliare. E' il sonno,Zayn,pensai. Poi,guardai meglio quando Harry scese dall'auto. Era Willow.

 

Spazio della qui presente cogliona: salve bella genteeeee. Allora,chiedo umilmente perdono per non aver aggiornato la fanfic. Però,vi dico grazie per essere arrivate a quattro recensioni pochi minuti dopo aver postato il capitolo precente,sapete che vi amo *^* comunque,spero di poter pubblicare presto,ma non so..visto che è iniziata la scuola. Comunque,vi chiedo solo di non rimanere male alla fine della fanfic. Vi dico solo questo,non voglio farvi spoiler di nessun tipo. uu
Alla prossima,marts xx