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Autore: fvp    16/09/2012    1 recensioni
Dal Prologo:
Non so se un giorno ti rincontrerò Dobe ma se ciò succederà ti prometto che uscirò per sempre dalla tua vita per permetterti di poter realizzare il tuo sogno...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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5 ANNI DOPO
 
POV SASUKE
 
"Temeeeeeeee sono tornato!!" dice Naruto entrando in casa, non accorgendosi che sono appisolato sull'albero di fronte. Da ben cinque anni, da quando ha scoperto dove abito, è sempre la stessa storia. Mi sveglio la mattina con la consapevolezza di essere obbligato a preparargli la colazione, svegliarlo e in fine cacciarlo prima possibile affinchè non arrivi tardi a Konoha. Passo massimo due ore del pomeriggio tranquillo finchè non arriva quell'imbecille di assistente che affianca il biondo, che viene a pregarmi di seguirlo per convincere il Dobe a svolgere il suo lavoro. Dopo aver finito la mia più complicata e difficile missione, torno a casa, aspettando quasi con terrore l'arrivo del mio idiota, che comincia a sbraitare per casa e a cercarmi per soffocarmi nei suoi abbracci mentre mi sussurra che gli sono manacato, nonostante non ci vediamo da massimo tre ore. Ed ora seduto sull'abero, quando ormai è passato un'altro giorno simile, vorrei tanto alzarmi per non farlo preoccupare, ma la stanchezza e il gran mal di testa mi impediscono anche di rispondere alle chiamate del Dobe che pian piano diventano sempre più preoccupanti. "Sas'keeeee dove sei? Sasukeeeee" ecco, quando mi chiama per nome è davvero preoccupato e una volta che gli dirò che ero proprio sull'albero d'avanti casa, mi terrà sicuramente il broncio per una settimana intera per non averlo risposto. Ed è proprio il ricordo di quegli occhi arrabbiati, preoccupati e felici allo stesso tempo, che io odio tanto vedere su quella faccia tanto serena, che mi da la forza di scendere dall'albero e dirigermi nella mia stanza, così che, quando il dobe finirà di cercarmi nei mobili del bagno e riverrà a ricontrollare la stanza, mi troverà sicuramente. Mi butto pesantemente sul letto e mi rigiro sul fianco, chiudendo gli occhi. Dico addio a quel poco di silenzio che mi sono goduto fuori e sorrido pensando che quando non c'è il Dobe, in casa non riesco a stare, sembra vuota e troppo grande. Sento improvvisamente il letto chinarsi da un lato e due braccia avvolegermi da dietro; mi posa un bacio all'inizio della spina dorsale, per poi appoggiare la fronte proprio in quel punto. " Dov'eri? ti ho carcato tanto" sussurra piano. "Ero seduto sull'albero di fronte" dico dolcemente sperando che non si arrabbi troppo. " Non mi applico neanche a chiederti perchè non mi hai risposto...oggi non ho voglia di litigare" dice sempre sussurrando. A queste parole sbarro gli occhi: primo, il Dobe ha sempre voglia di litigare e secondo, il Dobe non sussurra mai almenochè non ha qualcosa di molto ma molto importante da dirmi. Mi rigiro nell'abbracio e il suo viso, perdendo l'appoggio del mio collo, cade sul mio petto. " Cos'hai Dobe?" dico cercando di fargli alzare il volto senza successo. "Niente Teme" dice con la solita voce sospetta. "Naruto cosa devi dirmi?" dico mettendo la mano sotto il suo mento e facendo alzare il viso alla mia stessa altezza. " Sas'ke sono solo molto stanco" dice scansando la mia mano e appogiando di nuovo la testa sul petto e stringendomi più forte. Gli comincio ad accarezzare i capelli e non insisto più di tanto, sapendo che tanto prima o poi avrebbe parlato. Chiudo gli occhi e mi rilasso sotto il tocco delle sue mani che, una volta alzata un pò la mia maglia, hanno cominciato ad accarezzarmi molto dolcemente la schiena facendomi rabbrividire.  Sento il suo respiro sul mio viso, segno che ha alzato la testa e mi sta osservando, e poi le sue tenere labbra posarsi sulle mie. Non stiamo insieme e non siamo neanche gay, ma ci siamo ritrovati a sfiorarci spesso, soltanto perchè era il modo più efficace di trasmettere il bene che ci vogliamo. Inizia a posarmi piccoli paci sui contorni della bocca e ad accarezzarmi il viso con una delle due mani. Mi sta nascondendo qualcosa che mi farà arrabbiare, si comporta sempre così quando succede, ma mi faccio coccolare lo stesso, almeno per resistere ad avvicinarmi a lui, quando mi arrabbierò. " Sas'ke?" mi soffia sulle labbra. "Mmm" rispondo senza aprire gli occhi. "Ho deciso di andare qualche giorno a trovare Gaara" mi dice cambiando tono di voce. A quelle parole cerco di non irritarmi più di tanto, nonostante il pensiero del Dobe con il rosso, già mi sta dando alla testa. "Ok" dico allontanandolo da me e dandogli le spalle. Lo sento sbuffare e tentare di avvicinarsi di nuovo a me. " Dobe non osare avvicinarti ancora" dico freddo e distaccato. " Ma Sas'ke non lo vedo da un sacco di tempo e poi cosa hai contro Gaara? è mio amico e mi manca!" dice usando finalmente quella voce trillante che appartiene solo a lui. "Nessuno ti trattine Dobe, sei libero di fare ciò che vuoi" continuo io ancora più freddo di prima mentre in testa mi rimbobano le parole "mi manca". " Appunto, non capisco perchè ti arrabbi" dice muovendo freneticamente le mani. " Io non sono arrabbiato" gli ringhio contro. " Allora perchè mi hai allontanato e non mi vuoi vicino?" dice mentre prova ad accarezzarmi un braccio. " Perchè sei appiccicoso e irritante e non ti sopporto più" dico gridando mentre scaccio la sua mano e mi alzo per andare a preprare la cena in cucina. " Sas'ke non lo pensi davvero, è la rabbia che ti sta facendo parlare" dice seguendomi con lo sguardo impaurito, quasi come se gli avessi detto che non voglio vederlo più. Una volta arrivato in cucina bevo un bicchiere d'acqua e mi siedo per calmarmi un pò. Sento dei singhiozzi provenire dalla stanza e mi sento un vero stronzo. In fondo vuole andare a trovare solo un amico per pochi giorni. E se si affezzionasse troppo a Gaara? se preferirebbe lui a me? Io non posso vivere senza di lui, non riuscirei a stargli lontano " alcuni giorni", mi manca per poche ore figurati per pochi giorni. Provo a respirare e preparare qualcosa ma mi passata la fame e decido di uscire un pò, sbattendomi la porta alle spalle. 
 
POV NARUTO
 
Sento la porta sbattere e la rabbia in me salire di più. Ogni volta che cito un mio amico, ogni volta che racconto qualcosa di loro, ogni volta che voglio andarli a trovare, mi allontana e comincia a dire cose senza senso che mi colpiscono in pieno petto. Come può solo immaginare lontanamente che uno di loro può prendere il suo posto?, come osa non avere fiducia in me dopo tutto quello che ho fatto per averlo al mio fianco sempre?. Le lacrime continuano a scendere senza interruzione perchè questa volta mi sento completamente impotente. Non so cosa fare, devo rinunacire a Gaara? devo andare contro Sasuke? Il rosso mi manca tanto e ho una voglia matta di vederlo, ma se ciò significa avere contro Sasuke, se significa deludere lui, in questo caso preferisco rimanere a casa perchè non credo di poter sopportare oltre quello che ho visto oggi. Fisso il cuscino al mio fianco e seguo il mio istinto. Comincio a prenderlo a pugni, a picchiarlo quasi come se fosse la causa dei miei problemi. Non so per quanto tempo rimango a sfogarmi ma improvvisamente nel pieno della mia rabbia, sento la porta riaprirsi. Mi fermo e prendo un bel respiro; mi asciugo gli occhi e scendo dal letto per raggiungere Sasuke. Lo vedo seduto sulla sedia, con la testa appoggiato alla tavola, sembra triste e immensamente umano. Cammino verso di lui che sentendo i miei passi, si alza e si appoggia con le mani alla cucina, dandomi le spalle. Lo abbracio da dietro e gli poso un bacio sull'incavo del collo. " Se vuoi non vado da Gaara" gli sussurro vicino all'orecchio per poi appoggiare la testa sulla sua spalla. "No, vai...non voglio importi le cose! So che ci tieni a rivederlo, perciò vai" dice con calma mentre si rigira nell'abbraccio. " Per me è più importante stare bene con te, non voglio che mi tieni il muso a vita" dico ridendo e dandogli un bacio a stampo. "Non sarò arrabbiato con te, te lo prometto! E poi ho deciso una cosa" dice mentre si avvicina e inizia a strusciare il suo naso contro il mio. "Cosa?" gli dico mentre allaccio le mie mani al suo collo e appoggio la mia fronte sulla sua continuando il nostro gioco di nasi. "In quei giorni che non ci sei, andrò a trovare Sakura ed Ino. Non le vedo da un sacco di tempo!" dice gnignando. Sgrano gli occhi e comincio a stringere tra le mani i capelli del mio amico, allontanandolo un pò dal mio viso. "Stai scherzando vero? Tu non puoi andare a vivere alcuni giorni da loro!" dico sconcertato. "E perchè no?" dice sporgendosi e dandomi un bacio sul mento e sul collo. " Perchè ti staranno addosso tutto il tempo e a te danno fastidio" dico guardandolo negli occhi attentamente per vedere se sta mentendo. " Non fa niente... e poi prima o poi dovrò pur trovare moglie altrimenti come faccio a rifondare il mio clun?" dice sicuro di se e per mia sfortuna è davvero serio. " Teme, tu non puoi trovare moglie" gli dico preoccupato. " E perchè?" mi bacia il naso " Perchè altrimenti io rimmarrei da solo e tu non vuoi che io rimanga da solo vero?" dico avvicinandolo a me e prendendo tra le mie labbra il suo labbro inferiore. " Dobe non posso pensare sempre e solo a te...prima o poi dobbiamo creaci una vita divisa, con famiglie divise e mogli diverse." dice staccandosi dalle mie labbra. " Teme credo che Gaara può aspettare, andrò a trovarlo un'altra volta" dico spingendolo verso il mio petto e abbracciandolo forte forte. "Bhè in questo caso, credo che anche io rimanderò la visita a Sakura ed Ino!!" dice staccandosi e andando in stanza. Ho il cuore in gola e l'ansia che scorre nelle vene. Prima o poi mi farà venire un infarto.
 
POV SASUKE
 
"Temeeeeee, pensandoci, forse è meglio che non mi vieni più a trovare a Konoha" dice dalla cucina. Ci è cascato come un idiota, non potrei resistere neanche un minuto nella casa di quelle due galline. "Guarda che io non sono mai venuto a trovarti, mi hanno costretto i tuoi assistenti perchè tu non volevi svolgere il tuo lavoro" grido dalla stanza. "Giuro che lavorerò sodo sempre, ma tu non mettere piede al villaggio senza di me capito??" mi grida di rimando. " Domani ho un appuntamento con Sakura, vuoi venire anche tu?" dico mentre sorrido per la testa vuota che mi ritrovo affianco. " Perchè hai un appuntamento con lei?" dice avvicinandosi alla stanza. " Sempre per la questione del clun ecc." dico mantenendomi la pancia dalle troppe risate. Ed è così che mi trova,quando si affaccia dalla porta con una faccia da pesce lesso. In pochi secondi mi ritrovo steso sul letto con Naruto appiccicato addosso che mi pizziaca le guancie e la pancia. "Teme è divertente prendermi in giro vero?" continua mentre mi gira verso di lui. Mi ritrovo di fronte al viso di Naruto, che improvvisamente si ferma dal pizzicarmi e mi guarda serio. " Io non so se un giorno davvero avrai una famiglia tutta tua in cui io non sono compreso, ma promettimi che se mai succederà, tu non mi abbandonerai, perchè io non credo di poter vivere senza di te Sasuke, io non l'ha immagino una vita senza te!!" una goccia solitaria gli riga il volto ed io velocemente la scaccio via. Per la prima volta in cinque anni, prendo io l'iniziativa e le mie labbra si posano delicatamente sulle sue. Gli accarezzo il volto e premo la mia bocca prima sul suo labbro superiore poi su quello inferiore. Rimango così, con le labbra incastrate alle sue, immobile. "Non pensare mai più una cosa del genere!! Io non potrei mai lasciarti, sei l'unica cosa importante che mi è rimasta su questo mondo Naruto!" parlo sulle sue labbra dolcemente, guardandolo negli occhi per dar sicurezza alle mie parole. "Non pensavo potessi dire cose così sdolcinate Teme" dice regalandomi uno dei suoi sorrisi migliori. "è colpa tua Dobe, sei sempre la solita testa quadra" gli dico allontanandomi irritato e mettendomi supino sul letto. "Sas'ke?" dice stendendosi su di me. " Cosa?" gli dico guardandolo imbrociato "Ti amo" dice serio. E proprio in quel momento sento il cuore scoppiare, gli occhi cedere e le mani tremare. Mi posa un bacio sulle labbra e poi scappa dicendo che va a cucinare qualcosa. Io rimango imbambolato sul letto nella stessa posizione, senza muovere un muscolo. Mi riprendo solo quando sento il rumore delle pentole e preoccupato corro in cucina. Trovo il mio biondo pasticciare con gli ingredienti, litigare con le pentole e insultare il fuoco. Sorrido, con la consapevolezza di non poter far a meno di lui, con la certezza di amarlo più di me stesso e con la serenità di sapere che la mia vita, al suo fianco, sarà maledettamente perfetta. 

                                                                    FINE
ANGOLO AUTRICE:

Finalmente siamo arrivati alla fine e spero con tutto il cuore che l'ultimo capitolo vi piaccia!! 
Detto questo vorrei ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto questa storia nei preferiti o nelle seguite e le ragazze che hanno recensito. Spero davvero che un giorno, finita la scuola perchè quest'anno ho l'esame, possa di nuovo scrivere per voi. GRAZIE ANCORA DI TUTTO UN BACIO FVP. <3 <3 
  
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