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Autore: NellieLestrangeLovett    17/09/2012    3 recensioni
Silente rimase atterrito dal terrore che aveva seminato dando la notizia [...].
Molti studenti, soprattutto ragazzi, sembravano intenzionati di puntarsi la bacchetta alla tempia e sussurrare un piccolo “Avada Kedavra” per porre fine alle loro sofferenze.
La maggior parte delle ragazze urlava istericamente: “Che cosa mi metto?! Eh?! NON HO UN VESTITO ADATTO, LA MIA VITA E’ ROVINATAAAAA”.
Anche Minerva McGranitt intanto fissava gli studenti e scoccò al Preside uno sguardo che evidentemente voleva significare: “Io te lo avevo detto…”.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 Capitolo 1.1- Come James tentò di invitare Lily

Il giorno seguente James Potter girava per i corridoi con la sua tipica camminata spavalda. Si atteggiava fra i primini, che lo guardavano ammirati indicandolo come il miglior Cercatore che si era masi visto ad Hogwarts. Accanto a lui, a destra, camminava Sirius Black, bello e dannato, e conosciuto soprattutto perché era fra i più famosi playboy della scuola. Si scostò una ciocca di capelli scuri dal viso. Un paio di ragazze del secondo anno che passavano di lì svennero. Alla sinistra di Potter c’era invece Remus Lupin, come sempre un po’ malmesso ma con la spilla di Prefetto sul petto, che stava dicendo qualcosa a James: “E mi raccomando, se vuoi invitare Lily devi essere delicato e gentile…”. Proprio in quel momento, come se fosse stata davvero chiamata, la rossa Grifondoro comparve da dietro un angolo parlottando con Mary McDonald. A quel punto Potter si lanciò in avanti quasi correndo e bloccò la strada alla compagna. “Evans” disse cercando di mantenere il suo tono arrogante “Io, te, il ballo. Che ne dici?”. “Alla faccia della gentilezza e delicatezza…” borbottò Lupin. Lily squadrò James dalla testa i piedi, si tirò indietro i capelli con una mossa teatrale e, con un sorriso sprezzante, rispose: “Con te, nemmeno fra cent’anni, Potter”. Detto questo superò i Malandrini a testa alta, sorridendo però a Remus, che in fondo le stava simpatico. Il ragazzo più popolare della scuola rimase lì in piedi, come se fosse stato immobilizzato con una magia, a bocca aperta a fissare il vuoto. Sirius gli batté una pacca sulla spalla. “Avanti amico, ce ne sono mille come lei, e anche più disposte…”. Lupin tossicchiò cercando di far tacere l’amico. “… e poi non è che abbia questo grande fisico, insomma ha le gambe un’po’ secche…”. “Sirius…” iniziò Remus. “… voglio dire, Marlene mi è quasi saltata addosso quando le ho chiesto se voleva venire al ballo con me…”. “SIRIUS CHIUDI QUELLA DANNATA BOCCA!”. James sembrò riscuotersi di colpo e guardò il migliore amico negli occhi: “Grazie, Sirius, sei davvero di conforto!” gli disse sarcasticamente, e poi se ne andò da solo, lasciando gli altri in mezzo al corridoio. “Maledizione, Lunastorta, perché non mi hai detto di stare zitto?!”.
  
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