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Autore: v91    17/09/2012    4 recensioni
Una raccolta di flashfic rubate alla memoria di Remus Lupin. Dal momento in cui viene morso da Greyback fino alla morte in battaglia, ho crcato di ripercorrere i cuoi ricordi, inserendo quei momenti e quei personaggi che, secondo me, sono stati per lui i più significativi. Buona lettura, spero che vi piaccia!!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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RITORNO A CASA (AMORE)

Quando ti sei chiuso la porta di casa alle spalle hai fatto attenzione a non fare rumore.

Non eri ancora sicuro della tua scelta. E non eri sicuro della sua. Ti avrebbe perdonato? Probabilmente sì. Sapevi che lei ti amava e che, per quanti errori potessi commettere, lei non ti avrebbe mai rifiutato. Ma tu saresti riuscito a perdonare te stesso?

Eri fuggito di nuovo. Ti aveva detto di essere incinta, con quel suo solito sorriso ampio e luminoso che riservava solo a te, e tu non eri stato capace di dire nulla.

Silenzio.

La tua donna ti guardava, aspettando da te una risposta, anche solo un cenno del capo, ma tu restavi immobile, le labbra magicamente incollate tra loro. Un turbine di dubbi nella tua mente.

Quelli come te non si riproducono. Come è potuto accadere? Saresti dovuto stare più attento. Spettava a te prendere le giuste precauzione, lei è solo una bambina. Sarebbe stato come te? Sarebbe stato un mostro? Ti avrebbe odiato per averlo reso così? Dora si sarebbe pentita di averti scelto e la tua felicità sarebbe andata in frantumi.

Quella sera stessa te ne eri andato, mentre lei dormiva. Ti aveva lasciato il cappotto vicino alla porta, senza riporlo nell'armadio come faceva ogni sera.

Perchè lei lo sapeva. Sapeva che saresti andato via e non voleva impedirtelo. Sperava che tu trovassi in te stesso abbastanza coraggio da restare, ma tu non c'eri riuscito.

Ti sei smaterializzato nella notte. Non una spiegazione, non un perchè.

Avevi di nuovo paura. La solita fastidiosissima paura di affrontare qualcosa di troppo grande, di troppo potente, di troppo bello per te.

Ma non eri stato via a lungo. Come avresti potuto? Senza Ninfadora ti mancava l'aria. E poi eri schiacciato dai sensi di colpa.

Pensavi di aver superato la tua paura del futuro, ora che ne avevi uno.

Ed era così. Adesso.

Prima no, prima dovevi sbagliare di nuovo per trovare la via giusta.

Ma ora eri a casa e sapevi che finalmente per te non ci sarebbe stato un altro bivio, nessun'altra esitazione. Avresti avuto una famiglia e avresti passato ogni singolo giorno del tuo futuro a farti perdonare da tua moglie.

Quando, poche ore prima, ti eri svegliato in quella taverna una sola parola ti era salita alle labbra: padre. Tu saresti stato padre.

La verità aveva preso il sopravvento come fa il lupo durante la luna piena. Ti eri guardato attorno per un attimo e ti eri chiesto cosa ci facevi lì dentro. Dovevi tornare a casa, volevi tornare.

Non importava se tuo figlio sarebbe nato lupo, tu e Dora lo avreste amato come si ama un miracolo.

L'hai vista stesa a letto. Dormiva con addosso la tua camicia, gli occhi rossi e gonfi. Ti sei sdraiato accanto a lei e l'hai stretta contro il tuo petto.

Ora nemmeno la morte ti avrebbe allontanato da lei.








Salve a tutti!
Ormai l'estate sta finendo...così come la mia ff! Mancano pochi capitoli e sono un pò rattristata! Però sono anche contenta di come siano andate le cose...in molti mi avete seguita e vi ringrazio davvero! Ad ogni modo, rimanderò alla fine i ringraziamenti ufficiali! Per ora vi chiedo un parere su questo capitolo, un pò triste ma anche pieno d'amore. Alla prossima!
Un bacio,
v91;)

  
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