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Autore: Ce_    17/09/2012    8 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Credi nei tuoi sogni e loro crederanno in te

 
Scorpius Hyperion Malfoy era quanto di più lontano a un Malfoy.
Odiava portare quel cognome così ingombrante, pieno di pregiudizi da parte dell'intera comunità magica e di aspettative da parte della sua famiglia.
Odiava le stupide imposizioni di nonno Greengrass e anche di Lucius Malfoy, che faceva sentire il suo peso, nonostante fosse stato sbattuto ad Azkaban dopo la sconfitta di Voldemort.
 
Scorpius Hyperion Malfoy era diverso, era stato cresciuto diversamente rispetto ai suoi antenati, sua madre e suo padre gli avevano insegnato il rispetto verso il prossimo, a non credere nei pregiudizi e nei luoghi comuni e, soprattutto, gli avevano insegnato a pensare con la propria testa e questa era la cosa che Scorpius amava di più, pensare con la propria testa è un diritto stupendo e fondamentale, poteva scegliere chi amare, chi sposare, chi erano i suoi amici, il lavoro che avrebbe intrapreso dopo Hogwarts, insomma, tutto.
 
Scorpius Hyperion Malfoy amava suo padre, lo ammirava moltissimo.
Era una persona forte, che era stata capace di pentirsi e di farsi perdonare tutto ciò che aveva fatto in passato, era stato coraggioso, aveva ammesso le sue colpe e si era assunto le proprie responsabilità.
Una persona forte non è chi non cade mai, ma chi cade e si rialza*
E suo padre era caduto, aveva preso una bella botta, ma era stato così forte da rialzarsi e rimettersi in pista.
Aveva un rapporto speciale con suo padre, tra loro non c'erano grandi gesti d'affetto, ma si volevano bene e, nonostante il silenzio, entrambe lo sapevano
 
Scorpius Hyperion Malfoy credeva nei sogni, probabilmente questa è la cosa più scontata che si sia mai sentita in giro, ma era la pura verità, credeva nei suoi sogni e in quelli degli altri.
Li inseguiva, costantemente, a piccoli passi, uno per volta, perché, si sa, uno ha dei sogni, magari finire la scuola, trovare la persona che si ama, ma poi, quando arriva il momento in cui queste cose si vedranno realizzate, si rimane sempre soddisfatti? Bhe, solitamente no, o almeno, non ci si accontenta mai, si comincia ad inseguire subito un altro sogno e questa era la cosa che Scorpius Hyperion Malfoy amava fare: inseguire i suoi sogni.
Perché, comunque, anche se con un po' di delusione, c'è sempre un pizzico di soddisfazione nel vedere i propri sogni realizzati.
 
Scorpius Hyperion Malfoy, anche se poco Malfoy.
 
Come cavolo sarebbe riuscito a trascinare Lily fuori da scuola, che poteva inventarsi? 
Maledetto Potter, le sue idee folli e lui che si lasciava convincere.
Erano le 7 di mattina in punto, Scorpius erano già più di due ore che camminava su e giù per la sua stanza, cercando di trovare una scusa credibile per portare la sua ragazza a quel provino, ma niente, il suo cervello sembrava fosse andato in ferie.
Sentì Albus mugugnare qualcosa nel sonno, ma lo ignorò completamente, doveva trovare una soluzione.. Non poteva presentarsi con un "Oh, guarda, ho due permessi per stare fuori da scuola una giornata, vieni con me?" sarebbe stato davvero troppo ridicolo. 
Rimaneva che doveva sbrigarsi, alle 10 iniziavano i provini e loro minimo per le 9 dovevano lasciare la scuola, avrebbero usato la Polvere Volante dai Tre Manici di Scopa fino ad un bar vicino alla Royal Ballet School, dopodiché, saprebbero andati alla scuola a piedi.
Dopo dieci minuti rinunciò definitivamente all'idea di inventare una scusa, andò in bagno e fece una doccia veloce.
Lily doveva andare a quel maledetto provino, lui aveva paura, paura di perderla, soprattutto, perché ciò significava non vederla praticamente fino a giugno, non sapeva se avrebbero retto una relazione a distanza, lui sapeva solamente che l'amava più di qualunque altra cosa al mondo e avrebbe lottato per la sua Lils, di questo era più che certo, avrebbe fatto in modo di non rovinare la loro relazione e, comunque, non poteva permettere a Lily di perdere la più grande occasione della sua vita, James aveva ragione, avrebbe vissuto con il rimorso per il resto della vita.
 
Appena finì di fare colazione, si avviò verso l'uscita della Sala Grande, aveva appuntamento li con Lily per le 8:50...
Alla fine, la scusa non l'aveva trovata, aveva optato per un "Improvviserò al momento", cosa che non lo convinceva e non lo rendeva affatto sicuro di se stesso,  avrebbe combinato un casino, di questo era certo.
La Grifondoro arrivò dopo cinque minuti, senza il suo solito sorriso stampato in faccia, aveva un'aria triste, non era la solita Lily, quella solare e sempre piena di vita.
Si avvicinò a lei e la bacio delicatamente, sentì che la ragazza non rispondeva, era li, passiva, come se in quel momento nulla la toccasse, cercò di farla collaborare, ma niente, nulla la riscuoteva da quello stato.
<< Lily, che succede? >> le accarezzò dolcemente una guancia, lei scosse la testa, come per dire che tutto andava bene, ma oramai Scorpius la conosceva, riusciva a leggerglielo negli occhi che c'era qualcosa di strano.
<< Lils, ti conosco, dimmi cosa succede >> cercò di mantenere un tono calmo e sembrare convincente allo stesso tempo.
<< Niente, Scorp, sta tranquillo... È solo un giorno strano.. Allora, dove andiamo? >> Scorpius lo sapeva bene il motivo, il giorno non era strano, quello era semplicemente il giorno del provino e non ci sarebbe andata, o meglio, così credeva lei.
<< Ehmm. Intanto andiamo ad Hogsmeade >> Lily lo guardò a bocca aperta, così il Serpeverde si affrettò a spiegare
<< Volevo portarti fuori per una giornata, per stare soli tu ed io... Dai, andiamo >> improvvisare? IMPROVVISARE? Cosa diavolo gli era venuto in mente? Era un completo deficiente. Lily non era per niente convinta, ma a si lasciò trascinare dal ragazzo, ancora una volta si comportava passivamente e quello era la cosa che a Scorpius metteva più paura.
Uscirono dal castello, diedero i permessi a Gazza, e usarono la Metropolvere dai Tre Manici di Scopa.
Si ritrovarono in un bar magico, nel bel mezzo della Londra babbana, bar, ovviamente, invisibile a chi non era un mago, appena uscirono in strada, Lily sembrò risvegliarsi, si guardò intorno e poi si voltò verso Scorpius perplessa, ancora una volta.
<< Incrocio tra Bow Street e Floral Street... questo, questo... Questo è.. Quella, quella... >> Lily non riusciva a parlare, non riusciva neanche a respirare, guardava verso l'inizio di Floral Street, verso un edificio in particolare e non riusciva a credere ai suoi occhi, era esattamente la reazione che Scorpius voleva.
<< Si, quella li è la Royal Ballet School, mi hanno detto che oggi la ballerina più bella del mondo deve fare un provino, sai, volevo venire a dare un'occhiata >> Scorpius non riuscì neanche a terminare la frase che si ritrovò sommerso da una massa di capelli rossi, Lily lo stava abbracciando come mai aveva fatto prima, era contenta e al ragazzo questo bastava, bastava che lei fosse felice, tutto il resto era niente.
<< E se non ce la faccio? >> si avviarono verso la scuola, Lily non riuscì piú a tenersi la propria paura
<< Ascoltami bene: tu ce la fai, ok? Sei bravissima, io lo so e ce la farai perché te lo meriti. Io sono qui e ti amo, ora vai di la, cambiati e poi sali su quel palco e fagli vedere chi è davvero Lily Luna Potter >> la ragazza si avviò dentro, non prima di avergli dato un bacio passionale, Scorpius la seguì, sicuro che ce l'avrebbe fatta.
 

<< Salve, sono Scorpius Hyperion Malfoy e credi nei tuoi sogni e loro crederanno in te >>

***

 
Stava davanti alla porta della scuola e guardava divertito Malfoy che camminava in su e in giù agitato.
Lo aveva visto provare ad entrare, ma il portiere gli aveva detto che i provini erano chiusi al pubblico, così lui era tornato a mangiarsi le unghie per strada.
Si mise piano piano alle sue spalle, ancora ben protetto dal Mantello dell'invisibilità.
<< Malfoy, questa è la tua fine >> sussurrò all'orecchio del Serpeverde con una voce il più simile possibile a quella che aveva sentito fare ai killer nei film babbani..
Scorpius si guardò intorno spaesato
<< Chi va la? >> James si trattenne a stento dallo scoppiare a ridere
<< Sei pronto a morire? >> il biondo continuò a guardarsi intorno, la bacchetta sfoderata e James non ce la fece più, rise a crepapelle, sfilandosi il Mantello dell'invisibilità, mentre Malfoy lo guardava spaesato e anche abbastanza arrabbiato.
<< Non era divertente, Potter! >> la sua voce fu sovrastata dalle risa del moro.
<< Non lamentarti, Malfoy! Forza, entriamo >> e così dicendo gli porse un lembo del mantello in modo che Scorpius ci si infilasse sotto.
<< Che diavolo stiamo facendo, Potter? >>
<< Credi davvero che mi perderò il provino di Lily? Sta zitto e mettiti questo maledetto mantello >> Scorpius non osò dire un'altra parola, si avvicinò a James e i due divennero invisibili.
Attraversarono tutta la scuola, fortunatamente le porte erano aperte, arrivarono in una aula enorme, sembrava un teatro, ma la platea era vuota, escluse le 5 persone che stavano in prima fila, che dovevano essere sicuramente gli osservatori, i due ragazzi si sistemarono due file dietro di loro, cercando di fare meno rumore possibile.
James, mentre era scomodamente seduto su uno di quei sedili, si guardò  intorno, il palco era illuminato solamente da una tenue luce giallina, l'atmosfera dell'intera stanza era di attesa, c'erano le ballerine dietro le quinte che aspettavano il momento fatidico, c'erano gli osservatori che aspettavano annoiati, l'unica cosa che gli interessava era trovare la prima ballerina per il loro tour, tutto il resto era inutile, e poi c'era lui e, James ne era sicuro, c'era anche Scorpius; aspettavano che una delle persone piú importanti delle loro vite trovasse finalmente la sua strada, quella che l'avrebbe portata lontano da loro due, ma che l'avrebbe resa felice, la strada che avrebbe seguito per tutta la vita.
Una porta che batté distrasse James dalla contemplazione della stanza, una ragazza mora e con la carnagione pallida entro come una furia all'interno dell'aula, gli osservatori si voltarono tutti nella sua direzione, ma a lei sembrò non interessare, si diresse velocemente verso di loro e si mise a parlare con quello che doveva essere il suo allenatore. 
Potter la osservò attentamente, non era la solita ragazza che fa danza classica, portava un paio di jeans strappati alle ginocchia, una maglia che le lasciava scoperta  una spalle, delle converse malandate e una borsa che sembrava stesse per esplodere appesa in spalla; sua sorella non era mai stata una precisina, anche lei normalmente amava vestirsi molto casual, non era una ragazza snob, ma quando rientrava dopo una lezione di danza portava sempre dei pantaloni attillati, una felpa aderente e delle ballerine, ma quella ragazza era una furia.
<< Scusatemi, lei è Allison Abel, è la ballerina che far dei soli durante il tour, fa danza contemporanea ed è la migliore del suo corso >> l'allenatore la presentò agli altri, ora si spiegava tutto, non era una ballerina classica, gli osservatori la guardarono con aria schifata, come se il fatto che facesse danza contemporanea la rendesse inferiore, James aveva sempre odiato quel comportamento ed era felice che Lily non lo avesse e fosse aperta ad ogni tipo di danza.
Allison lasciò la stanza così come era entrata.
 
<< Lily Luna Potter! >> Un uomo chiamò il nome di sua sorella, un uomo che James riconobbe, grazie ai racconti di Lily, come Robert Fotayn, colui che le aveva offerto la borsa di studio.
Dopo neanche un minuto entrò sul palco una Lily in palese agitazione, indossava un tutù blu notte, sicuramente lo aveva preso nella scuola, visto che lei era andata senza nulla.
Salutò con un "buongiorno" appena accennato, si posizionò al centro del palcoscenico e, appena la musica partì, cominciò a muoversi.
James la osservava ipnotizzato, si muoveva come.. Come.. Era qualcosa di incredibile, muoveva il suo corpo come se fosse la cosa più facile del mondo, la cosa più naturale, James l'aveva già vista ballare in altre occasioni, ma non l'aveva mai vista presa così tanto, sembrava che lei e la musica fossero un tutt'uno, in quel momento ebbe la certezza che ce l'avrebbe fatta, non poteva essere altrimenti, era nata per essere una ballerina, era nata per essere una prima ballerina e meritava di stare li, in prima fila e James promise a se stesso che lui l'avrebbe sempre incoraggiata a farlo e aiutata ad affrontare ogni situazione e problema che le si sarebbe posto di fronte.
La musica finì e velocemente Lily lasciò il palcoscenico libero per l'altra ballerina, James si girò verso Scorpius, era rimasto immobile, ogni suo muscolo sembrava teso al massimo, come se si aspettasse di vedere di nuovo la sua ragazza su quel palcoscenico, come se ci sperasse, si girò lentamente verso James 
<< È.. È stata.. >> non riuscì neanche a terminare la frase, ma il moro capì e annuì con il capo, si, non c'erano parole per descrivere come era stata.
Terminò l'intero provino e gli osservatori, dopo alcuni minuti, chiamarono tutte le ballerine sul palco. Era il momento della verità.
<< Salve ragazze, per prima cosa devo fare i complimenti a tutte voi, perché siete state davvero tutte fantastiche, ma questo è un provino per la prima ballerina e, come sapete, c'è solo una prima ballerina quindi, siamo stati costretti, non senza qualche difficoltà, a scegliere solamente una di voi per questo ruolo, comunque, potete sempre provare i provini per un altro ruolo >> Robert stava parlando, cercando di incoraggiare tutte, ma sapeva che nessuna di loro voleva un altro ruolo, come sapeva che alcune si sarebbero scoraggiate e avrebbero mollato, James pregò con tutto se stesso che quella non fosse sua sorella, perché non se lo sarebbe mai perdonato. << perciò, la borsa di studio per un anno alla Royal Ballet School e il ruolo da prima ballerina  nel Lago dei cigni sarà di Lily Luna Potter >> CAZZO! CAZZO! Sua sorella ci sarebbe stata malissimo, non l'avevano presa, chi cazzo era questa Lily Lun.. LILY LUNA POTTER, cavolo, quella era sua sorella, era sua sorella.
L'avevano presa, era lei, James non riusciva a crederci, era qualcosa di incredibile, provò un orgoglio smisurato nei confronti di Lily, si trattenne per poco dall’esultare e mandare a monte la sua copertura, vide le lacrime di felicità solcare le guance di sua sorella, vide Scorpius  con un sorriso ebete stampato in faccia, gli occhi lucidi e che non riusciva a staccare lo sguardo da Lily, come se ne dipendesse della sua stessa vita
Lo scosse
<< Malfoy, dobbiamo uscire, Lily ti cercherà fuori >> piano piano si avviarono verso l'uscita, Scorpius si sfilò il mantello, mentre James si avviava verso il bar
<< Sicuro di non volerla vedere? >> chiese il biondo a bruciapelo
<< Sicuro! >> non era per niente sicuro, la voglia di abbracciare Lily era enorme, non credeva di riuscire a trattenersi almeno da mandarle un bigliettino, ma non poteva fare nulla di piú, altrimenti sarebbe stato scoperto.
<< Ah, Potter, grazie! >> Malfoy che ringrazia James Potter, ora si che le aveva sentite davvero tutte.
 

*** 


Non riusciva ancora a crederci, tutto quello era surreale, lei non poteva essere Lily Luna Potter, non quella Lily Luna Potter, quella che avevano presa come prima ballerina, era già pomeriggio, lei era tornata ad Hogwarts, aveva ricevuto i complimenti di tutti quelli che lo sapevano, tranne quelli di suo fratello James, ovviamente, eppure ancora non riusciva a crederci.
Mentre si perdeva tra questi pensieri, un gufo atterrò sulla sua spalla, un gufo che Lily riconobbe come un dei gufi della scuola, Scorpius di fronte a lei la guardò curioso, lei rispose con un alzata di spalle, prese in biglietto e lo aprì.
 

"Ora che hai capito davvero quale è il tuo sogno, va e inseguilo
Sei stata sublime, oggi. Sono fiero di te.
S."

 
Chi diavolo era? Qualcuno che oggi l'aveva vista, un maschio, visto che era fierO di lei.. Qualcuno che aveva un nome che iniziava per S...
In quel momento gliene veniva in mente solamente uno ed era proprio di fronte a lei, che la guardava curioso, anche se  neanche Scorpius l'aveva vista ballare..
Ma la spiegazione poteva essere solo una e, in più, non l'aveva neanche ringraziato per i permessi, quindi, tanto valeva prendere due fagioli con una fava.
<< Grazie, grazie mille >> si buttò di nuovo tra le sue braccia.
Scorpius la guardava confuso, allora lei chiarì subito.
<< Grazie dei permessi e del biglietto, non sai quanto è importante per me >>
Il biondo sembrò capire, ma non era ancora convinto
<< Io non c'entro nulla ne con il biglietto ne con i permessi.. >> come? Come non c'entrava nulla con i permessi? Allora chi? 
<< Allora chi? >>
<< Volevo dire che alla fine è la McGranitt che devi ringraziare e, per quanto riguarda il biglietto, bhe, non lo so >> aveva l'aria di chi stava inventando una scusa al momento, ma Lily decise di non indagare di più, lo salutò veloce e si diresse nello studio della preside.
Appena fu dentro si annunciò e cominciò subito con il suo discorso
<< Professoressa, la volevo ringraziare per avermi permesso di uscire per un giorno, grazie, davvero, mi hanno presa ed è grazie a lei che mi ha permesso di andar.. >> Lily non riuscì a finire la frase
<< Forse non è me che devi ringraziare, ma tuo fratello, no, Lily? >> l'anziana professoressa la guardava con i suoi occhi penetranti, come se cercasse di farle capire qualcosa, ma sinceramente, Lily non riusciva a capire proprio cosa cercasse di dirle.
<< Cosa intende... È stato Albus a chiederglielo? >> la guardo sorpresa, tutto si sarebbe aspettato da Albus tranne questo gesto, lui era, insieme a suo padre, quello a essere meno d'accordo sul suo sogno, anche se si era comunque complimentato con lei e poi, se chi aveva chiesto i permessi era colui che aveva mandato il biglietto, la "S" con Albus cosa c'entrava?
<< Pensaci, Lily >> la preside riabbassò gli occhi sulle pergamene e così Lily uscì dall'ufficio..
 Forse la "S" stava per Serpeverde, lui si era sempre definito il "Potter Serpeverde", doveva essere per forza così.
Corse verso il dormitorio Serpeverde, trovò suo fratello seduto sul divano e ci si buttò letteralmente sopra
<< Grazie grazie grazie! >> cominciò a farfugliare, Albus, come Scorpius prima di lui, la guardò nuovamente sorpreso
<< Grazie di cosa, Lily? >> non era neanche lui? Non ditelo, chi diavolo era stato? Si poteva sapere, miseriaccia?
<< Per i permessi e il biglietto, Al >> gli disse con fare ovvio, anche se le speranze di aver trovato il suo salvatore erano praticamente nulle
<< Non so di cosa stai parlando, Lily? I permessi? Il biglietto? Hai la febbre per caso? >> le toccò la fronte con fare scherzoso, ma in quel momento a Lily non andava per niente di scherzare, doveva scoprire chi era il ragazzo, scansò malamente la mano del fratello e uscì dalla Sala Comune dei Serpeverde.
Pensa Lily, pensa, chi potrebbe essere stato? 
Era qualcuno che l'aveva vista al provino.. Nessuno l'aveva vista al provino, cavolo.
Era un ragazzo e su quello erano tutti d'accordo.
Era qualcuno di Hogwarts in quanto aveva usato un gufo della scuola.
La McGranitt gli aveva detto di ringraziare suo fratello, ma Albus non era stato, a meno che non fosse stato James, ma Lily non lo credeva possibile.. Anche se... Ma certo! "S"... Sirius! Come aveva fatto a non pensarci prima, era stato James, ne era sicura!
 
Arrivò al dormitorio dei ragazzi del settimo anno con il fiatone, visto che aveva corso dai sotterranei fino alla torre di Grifondoro, aprì la porta silenziosamente, guardò all'interno e vide solamente suo fratello allungato sul letto a pancia in su, lo sguardo perso nel vuoto, non si era neanche accorto della sua presenza, si avvicinò a lui..
<< Sirius >> fu un sussurro appena udibile, non era stato come Albus, non aveva voglia si urlare, ne aveva abbastanza di urlare contro suo fratello.
James si voltò sorpreso e appena la vide si alzò all'istante
<< Lily >> anche il suo fu un sussurro, Lils non ce la fece più, sentiva un bisogno irrefrenabile di abbracciare suo fratello, le mancava troppo sentire le sue braccia potenti stringerla a se, il suo respiro vicino al viso, le mancava decisamente tutto di lui.
Si rifugiò tra le sue braccia mentre le lacrime di gioia mischiate a quelle di tristezza scendevano libere sulle sue guance, James la strinse forte a se, entrambe sospirarono, come se in tutto quel tempo fossero rimasti senza ossigeno, come se in quelle settimane non avessero aspettato altro che quell'abbraccio e probabilmente era vero.
<< Sei , sei stato tu.. Vero? >> Lily glielo chiese tra i singhiozzi
<< Scusa, Lils, scusami per come mi sono comportato >> James non riusciva a lasciarla andare, rimanevano attaccati e alla rossa non dispiaceva per niente, quelle scuse da parte di James erano inutili e per lei era un "si" alla sua domanda senza risposta, era stato lui, lui aveva organizzato tutto.. Come faceva a non perdonarlo? Era stata una stupida a non farlo già.
<< Grazie grazie grazie >> lo disse ancora, scossa dai singhiozzi, mentre James continuava con una serie di scuse
<< Mi sei mancata. Ti voglio bene, Luns >> 
<< Ti voglio bene, Sir >> erano tornati Luna e Sirius, il resto non contava.
<< Ti starò accanto, qualunque cosa accada, anche se papà non l'accetterà, ci saró il con te, ok? >> James rispose alla domanda silenziosa di Lily e, in sostanza, alla sua paura piú profonda, e Lily si sentì protetta, sentì di poter fare tutto, di essere forte, di essere capace di affrontare qualsiasi complicazione.
<< Ti renderò fiero di me, te lo prometto >> sussurrò Lily, riferendosi alle parole che Sirius le aveva scritto sul biglietto.
<< Sono già fiero di te >> 
 

* Famosa frase di Confucio
 
NDA
Salve!
Allora, ecco qui il momento tanto atteso.. Il Provino! Tadan!
Che ne dite? Vi è piaciuto? 
E la riappacificazione tra James e Lily?
Attenzione ad Allison Abel, la ritroveremo durante la storia.. 
Comunque, mi scuso in anticipo con chi ama i vecchietti, ma questo capitolo doveva necessariamente essere incentrato su Lily e sul suo provino quindi, ritroveremo Harry e gli altri nel prossimo capitolo.
Ringrazio di cuore chi mi legge, siete fantastiche!
E, soprattutto, ringrazio chi recensisce i capitoli:
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra (*_*)
Continuate a seguirmi e a farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacione, 
Ce_
   
 
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