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Autore: federicaMalik    18/09/2012    31 recensioni
Questa storia sarà assoggettata a REVISIONE
Holly: Una rossa che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto da Zayn Malik.
Chi era Malik?
Semplice, il classico puttaniere che crede di potersi portare a letto qualsiasi ragazza.
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Zayn l'aveva capito che lei era diversa, e per questo la desiderava più di qualsiasi altra cosa in quel momento. Non era più una semplice sfida contro quella rossa che tanto le somigliava, sicura, spavalda, arrogante..
No, questa volta il ragazzo più ambito della scuola aveva perso la testa per qualcuno che forse, non se lo filava di striscio (?)
_
Autrice: Ciao bellizzimi :3
Ecco la mia Fan Fiction, abbiate pietà faccio schifo nelle presentazioni D:
Comunque spero che leggerete almeno i primi capitoli, poi se vi intriga continuate ;33
Non so più che dì D:
Vabbè a parte, Holly e Zayn, ci saranno altre coppie :3
Ora vado, perchè ho esaurito le 200 parole a disposizione C:
SCIAO BELLI ^^
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1

Guardai difronte a me, un grande cancello era aperto e molti ragazzi chiacchieravano divisi a gruppi nel cortile, vicino ai propri motorini, El era super emozionata, ma io non potevo, ovviamente, capire ciò che le passava per la testa.
 Secondo voi è possibile che 2 amiche siano l'opposto, così diverse ma così amiche? Beh si, e noi ne siamo la prova.
Lei: è una bellissima mora, dai capelli lunghi con la riga in mezzo, ha due occhi marroni e un sorriso disponibile, è, almeno per me, un libro aperto, ed è in assoluto la ragazza più solare, più energetica, ma anche la più paziente che conosca, lei è la mora perfetta, anche quella voce, che alle bionde ossigenate dà l'aria di essere delle oche, a lei, invece, dà la rende una tenera bambina.
Perché Eleanor, nonostante, suoi 17 anni e 13 giorni, ha quella dolcezza che solo una bambina può avere, ha un cuore puro e spero che lei riesca a trovare il suo Peter Pan. 
Io, invece, sono totalmente diversa, ho smesso di essere bimba e di conseguenza di giocare con le bambole e credere alle favole, ad appena 7 anni, dopo la morte di mio padre. Per me è stato un momento duro, dover diventare responsabile da un giorno all'altro, in quanto mia madre, dopo la sua scomparsa si è buttata nel lavoro per colmare il dolore scordandosi della sua bambina, cioè me. Il mio aspetto fisico, fa da specchio al mio carattere i miei lunghi capelli rossi mi fanno sembrare forte e i miei occhi verdi tendenti al grigio sono di  ghiaccio, magnetici, freddi e distaccati, riuscendo a censurano ogni emozione.
 Sono convinta che, nell'amicizia fra me ed El queste differenze siano a dir poco essenziali, perché noi, in un certo senso ci completiamo.
 Fui risvegliata dal flusso incessante dei miei pensieri da un El che mi strattonava verso l'entrata del grande edificio scolastico Londinese, mi affrettai a riprendermi dal mio stato comatoso, sbarazzandomi del braccio della mia migliore amica che mi trascinava, cercando di  dimostrargli di essere ancora capace di muovermi da sola. 
Arrivammo davanti alla segreteria, dove una signora bassa e paffuta, con gli occhiali sul naso e stretta in un tubino blu, che metteva in mostra le su tonde forme, ci consegnò il nostro orario scolastico.

Pov's Eleanor

Mi ritrovai a correre per raggiungere il terzo piano del grande edificio scolastico, avevo lasciato Holly al piano di sotto, pronta ad iniziare la sua prima ora, alla British London School.
 Io, invece, stavo ancora cercando l'aula di biologia, la campana sarebbe suonata a distanza di pochissimi minuti e io avrei fatto tardi, e odiavo fare tardi. 
Il flusso dei miei pensieri fu interrotto e sgranaii gli occhi quando mi resi conto di essere con il sedere sul pavimento freddo e coi miei tre libri intorno, alzai gli occhi, ripromettendomi di riuscir a mantenere la calma e di non agitarmi con la persona che mi aveva appena fatto cadere, subito dopo mi ritrovai due occhi color cielo, ma che dico color oceano, di un blu intenso e profondo, che mi scrutavano preoccupati. 
Appena incrociò il mio sguardo, quel ragazzo dagli occhi incantevoli, si aprii in un sorriso dolcissimo che mi fece pensare, per un attimo, di non essermi scontrata con un probabile alunno della mia scuola ma bensì con un angelo. 
Ricambia il sorriso e mi alzai, trovandomi a pochi centimetri dal suo viso "Mi dispiace, davvero" disse mentre si affrettava a raccogliere i miei libri.
 " Oh, sta tranquillo, può capitare a chiunque" lo rassicurai,, lui mi fece un sorriso ancora più luminoso ed io mi sentii svenire, mi porse i libri ed una mano presentandosi.
“Piacere Louis". 
Bene il mio angelo dagli occhi color oceano si chiamava Louis, ed era un nome altrettanto splendido. Cercai di far cessare il flusso miei pensieri che mi confondevano e allo stesso tempo mi imbarazzavano, e mi affrettai a rispondere, prima che pensasse che fossi ritardata.
 " Piacere mio, Eleanor, ma puoi chiamarmi El" lui mi sorrise e aggiunse " tu puoi chiamarmi Lou" poi sparì in una delle aule del corridoio, lasciandomi lì, a ripensare ad uno degli scontri più belli della mia vita ed in quel momento i ritardi erano un lontanissimo problema.

Pov's Holly

Ero appena entrata nell'aula di letteratura e la terza ora di quel noiosissimo primo giorno di scuola era appena iniziato. 
Cercai con gli occhi un banco appartato ed isolato, visto che nelle ore precedenti, il fracasso causato dai miei vicini di banco aveva contribuito ad aumentare innumerevolmente il mio già forte mal di testa. 
Lo trovai subito, era lì, un banco vuoto, all' angolo dell' ultima fila, affianco ad una finestra, era perfetto, e mi chiesi come mai era vuoto, ma decisi di non perdermi nei miei pensieri e  di raggiungere a grandi falcate il mio nuovo banco. 
Appena arrivai  e mi sedetti, delle ragazzine e un paio di ragazzi mi guardarono, sgranando gli occhi e squadrandomi dalla testa ai piedi, come se fossi un alieno.
ma lì le guardavano tutti così le nuove arrivate? 
Stavo per sbattergli in faccia una delle mie solite frasi a tono, ma le parole mi rimasero sulla lingua appena in classe entrò una vecchietta dall'aria da strega che richiamò all' attenzione e all'ordine, iniziando una noiosa lezione.

Pov's Zayn

Ero di un ritardo inaccettabile, l'ora della vecchia strega perennemente mestruata, conosciuta anche come la professoressa Mars, era iniziata da già 20 min. 
Ed io ancora, non ero arrivato in classe. 
Raggiunsi la porta in legno, con il fiato corto per la corsa, e  l'aprii lentamente, appena fu del tutto spalancata, gli occhi infuocati della Mars mi incenerirono, per aver interrotto la sua, interessantissima lezione.
"Malik, non si smentisce mai lei, vero?" mi urlò contro la vecchia ancora perennemente mestruata. Io, che adoravo vederla infuriata, feci spallucce e sorrisi beffardo, ebbi il piacere di vedere il viso della mia carissima professoressa diventare di un rosso intenso, e poi le sentii urlare un " vada al posto, veloce" fra i denti. 
Mi decisi a raggiungere il mio banco complimentandomi da solo per la mia incredibile capacità di far infuriare quella donna, ma smisi di complimentarmi quando davanti ai miei occhi mi ci si presentò il MIO banco, nelle ore di lettere da ormai 4 anni, occupato. 
Non era mai successo, mai nessuno aveva osato occupare il mio territorio, mi avvicinai di più e sorrisi strafottente alla bella rossa che mi si presento davanti, appuntandomi di doverla far diventare una tacca del letto Malik, lei mi guardò impassibile, prima di inarcare un sopracciglio. Sospirai e dissi cauto " Sarai nuova, e quindi non lo sai, però questo è il mio banco, fa parte del mio territorio, e tu, come tutti, non ti puoi avvicinare, quindi ti dò due minuti per evaporare" terminai la frase molto lentamente calcando sull'ultima parola, giusto per rendere l'idea, lei mi osservò a lungo con un’aria annoiata e poi disse, fredda " Non te lo sarai mica comprato? quindi non vedo perché dovrei cedere a te il mio posto!".
la guardai sgranando gli occhi ed anche i ragazzi intorno a noi fecero lo stesso, mai nessuno, e dico mai, era stato così sgarbato con me, respirai a fondo annullando l'idea di sbatterla al muro e dissi con tono scocciato, " Non capisci bene? evapora ragazzina".
 Stava pr ribattere a tono, ma la professoressa ci interruppe, mandandomi cordialmente in presidenza, abbandonai l'aula segnandomi di dovergliela far pagare a quella rossa impertinente.
    Ciaooo a tutti :3
ch emozione è IL MIO PRIMO SPAZIO AUTRICE <3
Grazie per chi a letto il prologo, e che continuerà a leggere questa Fan Fiction, forse i primi capitoli saranno un pò noiosi, ma è solo l'inizio.
Mi piacerebbe ricevere qualche commento, anche negativo, sono tutti costruttivi e servono :) Grazie in anticipo a chi spenderà 10 paroline.
Ciaoooo :3 
 
  
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