Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Nimel17    18/09/2012    9 recensioni
Com'era quella storia della curiosità e del gatto?
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rumpelstiltskin
 
Rumpelstiltskin aprì gli occhi alla luce del sole. Che strano, doveva essere stanco come non lo era da secoli per addormentarsi in poltrona.
“Aaaah!”
Una palla di pelo era seduta sul suo petto, guardandolo con aspettativa con due grandi occhi blu. Aspetta un attimo.
“Scusa Belle, dearie, mi ero dimenticato della nostra gatta da pelare.”
Lei gli soffiò contro.
“Scusa, scusa, scherzavo.”
Perché lo guardava così?
“Ti dispiacerebbe scendere, dearie? Mi sento peggio di una mummia costretta a restare in un sarcofago per cinquemila anni.”
Belle saltò giù sul pavimento e lui si alzò cautamente. Scricchiolava come un vecchio armadio, ma almeno poteva muoversi.
“Andiamo a prendere del latte?”
No, a giudicare dallo sguardo minaccioso ( ed era inquietante vedere quel lampo omicida su un batuffolo grande poco più della sua mano) non era quello che voleva. Alzò l’indice di colpo.
“Ma certo, dearie! Aspetta qui, vado a prendere quello che vuoi.”
Belle tornò sulla poltrona e si acciambellò dov’era seduto lui poco prima.
“Eccomi, dearie.”
Rumpelstiltskin reggeva sorridendo un piccolo gomitolo.
“MEEOOW!”
Lui lasciò cadere il gomitolo.
“Ma allora cosa vuoi?”
La gattina gli corse tra le gambe, come un fulmine, e si diresse sopra le scale. Rumpelstiltskin la seguì, per paura che potesse farsi male o combinare qualche guaio. Arrivati davanti alla porta del laboratorio, Belle iniziò a grattare sulla porta. Improvvisamente, lui ricordò. Perché non aveva detto di aver bisogno di qualcosa di meno frequente della luce del giorno? Come un quarto di luna rossa in un cielo con esattamente tre miliardi di stelle? Comunque, ciò che è detto è detto e lui aprì la porta.
“Subito, dearie.”
La pozione era semplice da preparare, ma mancavano degli ingredienti.
“Belle, dearie, sii gentile e prendimi un qualcosa di tuo.”
Lei scomparve per ritornare poco dopo con un nastro in bocca. Lui glielo prese delicatamente e ne approfittò per accarezzarle il pelo morbido. Da umana quel gesto sarebbe sembrato piuttosto equivoco. Mise il nastro nell’intruglio e mescolò. Belle saltò senza preavviso sul bordo del calderone e ne fece il giro. Spaventato, Rumpelstiltskin la prese e la rimise a terra.
“Vuoi caderci dentro, dearie? fai la brava gattina e aspettami nel salone.”
Dove gli oggetti preziosi erano al sicuro dentro una teca. La coda di lei vibrò e Belle se ne andò a musetto alto, offesa. Povera dearie, bisognava capirla. Dopo un quarto d’ora, raccolse il liquido in una boccetta. Mentre scendeva le scale, rifletteva sul fatto che poteva darla mentre era ancora in forma di gatto a quel mugnaio che desiderava per il figlio minore (e unico vero figlio, come Rumpelstiltskin ben sapeva, mentre il vecchio proprio no) un avvenire migliore di quello che lo aspettava: infatti non avrebbe potuto dargli niente in eredità, quindi aveva richiesto un qualcosa di magico. Belle avrebbe potuto guidarlo saggiamente e portarlo alla fortuna, senza dubbio. Ma lui sentiva anche troppo la mancanza del suo sorriso e delle sue fossette e preferiva sentire la sua voce invece dei suoi miagolii.
“Ho finito, dearie.”
Sentendo una sorta di deja-vu, la cercò con lo sguardo.
“Meow?”
Raggelato, si diresse verso il filatoio. Come aveva potuto essere così stupido da dire ad un gatto di andare nella stessa stanza dove c’era quello che per lui era un gomitolo gigante? Come aveva temuto, Belle era nella cesta dove teneva la lana e la paglia da filare, in mezzo ad un groviglio in cui sembrava essersi impigliata una zampa. Lui sospirò.
“Dai qua, dearie, faccio io.”
Con pazienza, le liberò le unghiette impigliate e Belle gli leccò una mano. Forse, sarebbe stata bene con quel mugnaio e suo figlio… scosse la testa. No, quella pagliacciata doveva finire. Le versò in una ciotola la pozione e osservò divertito la sua trasformazione mentre beveva. Alla fine, lei si ritrovò a quattro zampe, il vestito con numerosi strappi, i capelli sciolti e in disordine e la voce roca.
“La luce del sole serviva? Davvero, Rumpelstiltskin?”
Lui l’aiutò ad alzarsi.
“Sei fortunata che non ti ho detto che era necessario un quarto di luna rossa in un cielo con esattamente tre miliardi di stelle, dearie.”
 
 
Angolo dell’autrice:  Finita! Una demenzialità non può essere lunga, sennò stanca. Ringrazio Sylphs, Samirina, LondonEye e jarmione per aver recensito, sono davvero contenta di quello che ho letto, e Akira_Chan per aver messo la storia tra le seguite e tutti quelli che la leggono anche senza recensire. Buona giornata a tutti!
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Nimel17