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Autore: PayneIsAPanda    18/09/2012    7 recensioni
Allora eccomi qua con la mia seconda Fan Fiction :) in questa storia i One Direction sono dei normali 8si fa per dire) ragazzi che vivono a Londra e Christie è una vecchia amica di famiglia di Liam con un passato che vorrebbe dimenticare ma che nel corso della storia tornerà a crearle problemi :) per il resto vi basterà seguire la storia :)
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai tra le sue braccia, sentivo il suo profumo ovunque e lui era ovunque nei miei pensieri.
Certo in quel momento non mi stava proprio abbracciando, era più che altro una specie di morsa stritolatrice, ma visto che dormiva tranquillo non lo disturbai.
Cercai di liberarmi dalla sua stretta, ma con scarsi risultati.
-Dove pensi di andare?- mi chiese socchiudendo un occhio.
-Ma allora sei sveglio.-
-Certo che sono sveglio. Non ho mai dormito così bene come stanotte e 10 minuti fa mi sono svegliato di ottimo umore.- finì la frase accompagnandola con un sorriso.
Mi spostò una ciocca di capelli da davanti agli occhi.
-Buongiorno.- disse con voce dolce guardandomi negli occhi.
-Buongiorno.- gli risposi io avvicinando poi le labbra alle sue.
-Non c’è niente di meglio che ricevere dalla mia ragazza il primo bacio della giornata.-
Sorrisi a mia volta.
-Non c’è niente di meglio che avere una ragazza come me.- scherzai io.
-Si, anche questo è vero. Senti con Annie che vuoi fare? Glielo diciamo?-
-Non saprei. Forse è meglio aspettare ancora un po’. Lasciamo che passi un po’ di tempo così avrà anche tempo di abituarsi alla tua presenza e cose varie.-
-Si forse è meglio fare così.-
La mia pancia brontolò e lui se ne accorse, infatti rise.
-Forse è ora di fare colazione.- disse abbandonando il letto per alzarsi e stiracchiarsi.
Il suo corpo nudo e slanciato mi distraeva dalla fame.
Guardai quelle spalle larghe, quelle braccia forti, quei lineamenti perfetti, quella pelle candida.
-Mi stai fissando.-
-Sei tu che sei nudo.-
-Anche tu lo sei.-
-Ma io sono sotto le lenzuola, non sto facendo yoga mattutino in fondo al letto.-
-Ti distraggo?-
-Abbastanza.-
Prese il lenzuolo e me lo portò via avvolgendoselo addosso.
-No grazie eh.- dissi io alzandomi per recuperare la biancheria.
Me la infilai e poi tornai da Harry che era seduto sul fondo del letto.
-Agli altri cosa diciamo?- gli chiesi.
-Non dire nulla. Vai a fare colazione che ti raggiungo fra un minuto. Penserò ad un modo fico per farlo sapere a tutti.-
-Questa cosa mi spaventa.-
-Mi sorprenderei se non fosse così. Non credo tu debba preoccuparti però questa volta.-
-Ok. Ti aspetto di là allora.-
-Vai di là così?- mi chiese.
Io mi guardai, ero in biancheria intima e mi avevano già vista così quindi non vedevo il problema.
Lui andò all’armadio e ne estrasse una delle sue magliette grigie.
Me la infilai, arrivava appena sotto il sedere.
-Meglio?- chiesi.
-Decisamente si.- disse prima di baciarmi.
Mi spinse lentamente di nuovo sul letto.
Ridacchiai un momento.
-Harry sto morendo di fame dai. Abbiamo tempo per farlo ancora quando vogliamo ma prima devo nutrirmi.-
-Non viviamo d’amore?-
-Si ma credo che amore condito con una ciotola di cereali sia meglio e sfami anche di più.-
-Sei una guastafeste.-
-Lo so, ma mi ami comunque.-
-È inevitabile.-
Gli sorrisi prima di baciargli il naso, poi mi alzai e gli mandai un ultimo bacio volante prima di uscire dalla sua stanza.
Dire che ero felice era un eufemismo, io ero come minimo raggiante in quel momento.
Andai canticchiando in cucina.
-Giorno.- dissi in generale.
Erano tutti a fare colazione.
-Buongiorno.- mi risposero loro.
-Come è andata poi?- mi chiese Liam.
Io feci spallucce e poi mi preparai la colazione.
Mi stava scrutando cercando di capire di più, stava cercando di entrare nella mia mente.
Non ci sarebbe riuscito.
Ci aveva provato per anni e sempre con deludenti risultati.
Harry arrivò dal corridoio.
-Avete visto la mia ragazza?- chiese ai ragazzi guardandosi in giro, poi mi vide e mi raggiunse.
-Ah, eccola la mia ragazza.- disse prima di baciarmi.
Quando guardammo gli altri trovammo delle facce allibite davanti a noi.
-Non è una notizia così sconvolgente dai ripigliatevi.- dissi.
-Ma da quando state insieme voi due?- ci chiese Niall.
-Da quando sono tornato stanotte.- rispose Harry con un sorrisetto.
Io gli tirai una gomitata in pancia.
-Minchia era ora.- disse Zayn prima di abbracciare Harry e poi me.
Io andai a fiondarmi fra le braccia di Liam.
Quella felicità volevo condividerla con tutti, ma lui era il mio migliore amico perciò a lui prima di tutti.
-Quanto sei felice?- mi chiese.
-Tanto da non sentire più la mia faccia da quanto sorrido.-
Lui mi strinse più forte. –Sai quanto ho aspettato e sperato che tu trovassi qualcuno che ti facesse stare così?-
-Un be po’ credo.-
-Sono tanto felice per te Christie.- poi staccandosi e rivolgendosi a Harry –trattamela bene, che è speciale.-
Il riccio gli sorrise e poi l’abbracciò.
-Lo so quant’è speciale.-
Ci abbracciamo un po’ tutti.
C’era stata così tanta tensione negli ultimi tempi per questo rapporto altalenante fra me e lui che ora tutti eravamo più sereni ora che questo rapporto si era stabilizzato nel migliore dei modi.
-Ragazzi oggi che si fa?- chiese Louis.
-Noi oggi pomeriggio dobbiamo fare un salto all’istituto a salutare Annie prima che vada a dormire, ma poi possiamo fare qualcosa tutti insieme.- rispose Harry.
-Ok allora si può andare al cinema e poi?- disse Liam.
-PIZZA PARTY!- l’Irlandese tirò fuori il suo piano preferito.
Acconsentimmo tutti al programma.
L’ultimo pizza party che avevamo fatto era stato un mezzo disastro perché l’avevamo programmato per la sera in cui poi mi ero sentita male ed ero finita in ospedale.
Confidavo che questo sarebbe stato migliore.
 
-Non voglio andare a dormire.- era la decima volta che me lo diceva.
-Amore avevi promesso. Venivamo a salutarti e poi andavi a nanna.-
-Ma io voglio giocare.-
-Giochi quando ti svegli. Così sei piena di nuove energie e puoi giocare di più.- le disse Harry.
-Domani venite ancora però?-
-Certo che veniamo.-
-Va bene allora.-
Squillò il cellulare di Harry.
-Bacio.- disse allungandosi verso Annie che gli baciò una guancia.
-Ci vediamo domani principessa.- disse allontanandosi poi per rispondere.
-Prometti di andare a fare la nanna?- chiesi.
-Faccio l’ultimo giro veloce sullo scivolo. Mi guardi da qui?-
-Va bene.- dissi.
Rientrò nel cortile e le chiusi il cancello alle spalle.
Lei andò sullo scivolo e io la guardai attraverso la recinzione.
-È proprio una bella bambina.- disse qualcuno accanto a me.
Nemmeno mi ero resa conto che fosse arrivato qualcuno.
-Lo è davvero.- dissi.
Salutai Annie con la mano prima di vederla sparire dentro l’istituto.
-È un bene che abbia preso dalla madre. Se avesse preso da me non sarebbe certamente così bella.- disse l’uomo accanto a me.
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Non so dove trovai la forza di voltarmi e guardarlo.
Una marea di ricordi mi attraversarono la mente non appena vidi quegli occhi grigi e vitrei, privi di ogni sentimento.
Ricordai la sua mano che impugnava il coltello con cui uccise i miei genitori, ricordai gli spruzzi di sangue ovunque sul suo corpo, tutto di quella notte mi tornò alla mente chiaro come non era mai stato.
Sentivo gli occhi pizzicarmi per le lacrime che stavano arrivando.
-Ne è passato di tempo Christie. 5 anni no? Ti hanno fatto davvero bene.- mi disse squadrandomi da capo a piedi con un sorriso malefico stampato in faccia.
Era tornato.
Lo sapevo che sarebbe successo, ma la cosa peggiore era che sapeva di Annie e con ogni probabilità non era tornato solo per me.
Non osavo neanche immaginare quell’uomo vicino alla mia bambina, lei era la MIA bambina, avrei dovuto proteggerla, ma che mai avrei potuto fare io?
Facevo tanto la dura con chiunque ma con lui non ne avevo la forza.
Lui era tutto ciò che mi spaventava della vita, tutte le mie più grandi paure erano racchiuse in quell’individuo.
-Penso che dovrai presentarmi mia figlia.- mi disse.
-Tu non ti devi nemmeno azzardare ad avvicinarti a lei.- risposi.
La mia voce tremava e quindi non avevo raggiunto il tono  minaccioso che speravo.
-Che puoi fare tu piccola ragazza? Saranno anche passati 5 anni, sarai anche cresciuta, ma sai benissimo che adesso come allora io mi prenderò ciò che voglio e tu non potrai fare niente per fermarmi.-
Serrai i pugni.
Aveva ragione.
La paura mi impediva di muovere qualsiasi muscolo proprio come era successo quella notte.
-Ricordo che non eri stata molto brava quella volta. Con gli anni sarai migliorata di certo quindi voglio proprio provare.-
Mi prese un braccio e iniziò a trascinarmi verso la sua auto poco lontana.
Cercai di resistere meglio che potevo aggrappandomi alla recinzione ma era troppo forte.
Non potevo urlare perché altrimenti Annie mi avrebbe sentita e sarebbe venuta a vedere che succedeva e non volevo vedesse quella scena. Eravamo quasi arrivati alla sua macchina.
-Ehi lasciala!-
Era Harry.
Ci raggiunse di corsa.
-Amico ti consiglio vivamente di lasciarla stare.- aggiunse.
L’uomo squadrò Harry e poi me.
-Sarebbe questo il bamboccio che ti scopi e che dovrebbe rimpiazzarmi con mia figlia?- disse prima di scoppiare in una sonora risata.
Harry sembrò capire chi fosse quell’uomo e gli mollò un pugno in pieno viso.
Lui mollò la presa sul mio braccio e Harry si mise di fronte a me a mo di scudo.
L’uomo si rialzò pulendosi il sangue che gli era uscito dal naso a causa del colpo
-Vuoi vendetta non è vero? Te lo vedo negli occhi. Allora vieni a prenderla la tua vendetta.- disse l’uomo correndo verso una via lì vicino.
Quella strada portava in una zona semi-periferica piena di capanni abbandonati e vicoli ciechi.
Quella zona davvero non mi piaceva.
Cercai di trattenere Harry per un braccio.
-Ti prego non andare, resta qui. Ci penserà la polizia. Non andare.-
Inutile, si divincolò dalla mia presa e rincorse l’uomo.
Mi lasciai andare un gemito.
Avevo una bruttissima sensazione, non sapevo che fare.
-Che succede?- mi chiese la signora Fell dalla porta dell’istituto.
Mi voltai verso di lei.
Cacciai indietro le lacrime.
-Signora Fell chiami la polizia in fretta e per nessun motivo al mondo perda di vista Annie la prego. Lui è tornato. Faccia in fretta.- dissi catapultandomi anche io nella direzione in cui erano andati gli altri due.
Era come andare nella tana del lupo, ma c’era Harry e non potevo lasciarlo da solo, non potevo permettere che gli succedesse qualcosa.
Sentii un urlo e accelerai il passo già con le lacrime agli occhi.
La riconoscevo quella voce.
Arrivai in una stradina e lo spettacolo che ci trovai fece scendere le prime lacrime.
Harry era accasciato a terra che gemeva dal dolore e l’uomo era in piedi accanto a lui con una mano insanguinata e un sorriso beffardo.
Si voltò dalla mia parte.
-Come ai vecchi tempi eh? Ci si vede presto.- disse prima di sparire da una via laterale.
Corsi da Harry e mi inginocchiai accanto a lui.
Aveva un pezzo di vetro rotto conficcato in pancia e sangue dappertutto.
Con le mani tremanti cercava di toglierlo.
Mi asciugai velocemente le lacrime.
-Non toccare, peggiorerai la situazione. Sta tranquillo vedrai che andrà tutto bene.- dissi continuando ad asciugarmi le lacrime che non accennavano a smettere di scendere.
Appoggiai la sua testa sulle mie gambe.
Sentii delle sirene in lontananza.
-Sta arrivando la polizia. Lo prenderanno vedrai. Tu ora però devi strare sveglio. Mi hai sentita? Resta sveglio ti prego.-
Vidi un’ambulanza arrivare.
La signora Fell aveva pensato bene di chiamare anche loro.
-Siamo qui.- urlai per indicare loro meglio al direzione.
Due uomini con una barella ci raggiunsero di corsa.
-Tu sei ferita?- mi chiesero vedendo che anche io ero ricoperta di sangue.
Ma quello non era il mio, era quello di Harry.
-No. Io no, ma lui..- dissi e la voce mi si ruppe.
-Stai tranquilla ora ci pensiamo noi.-
Mi alzai e lasciai che loro facessero le loro prime medicazioni.
Lo misero sulla barella e io gli andai vicino e gli presi una mano.
Cominciava a voltare indietro gli occhi, cominciavano a perdere luce.
Non poteva succedere, no.
-Sta perdendo i sensi. Ci rimane meno tempo, dobbiamo sbrigarci. Tu vieni in ambulanza con noi?- mi chiesero i paramedici.
Feci cenno di si.
Lo caricarono sull’ambulanza e io salii con lui continuando a tenergli la mano.
“Ci rimane meno tempo” era grave, lo sapevo ma non potevo lasciare che il mio cervello elaborasse quelle informazioni.
Avrebbe voluto dire che pensavo seriamente che avrebbe potuto morire e non potevo pensare quello.
Non potevo pensare di perdere di nuovo qualcuno che amavo, non dopo tutto ciò che avevo passato, non dopo tutto ciò che io e lui avevamo passato insieme.
Arrivati in ospedale lo portarono d’urgenza in sala operatoria.
Io rimasi in sala d'aspetto.
Mi resi conto del cellulare che mi vibrava in tasca.
2 chiamate perse da Liam.
Dio, loro non sapevano niente.
Sapevano che eravamo da Annie ma era passata più di un’ora.
Lo richiamai immediatamente asciugandomi nuovamente le lacrime.
-Pronto?-
-Liam..- non riuscivo a continuare.
Lui intuì che piangevo, che era successo qualcosa.
-Kitty che hai? Cosa è successo?-
-Lui è tornato, è tornato davvero e ha ferito Harry che ha cercato di proteggermi, ora sono in ospedale. Ti prego vieni in fretta.-
Dopo un momento si shock per le informazioni rispose.
–Arriviamo subito. Kitty ti prego stai tranquilla, sto arrivando.-
Chiusi la chiamata e mi lasciai scivolare lungo il muro fino a toccare il pavimento.
Poggiai la testa sulle ginocchia e chiusi gli occhi.
Anche il buio era macchiato di sangue quasi a volermi ricordare ciò che era successo.
Pochi minuti dopo sentii dei passi veloci in corridoio.
Louis e Liam spuntarono in sala d’attesa.
Non avevo la forza di alzarmi.
Liam mi vide e mi raggiunse.
Mi abbracciò stretta e di nuovo le lacrime bagnarono il mio viso.
Quello era un pianto diverso.
Era il vero pianto di disperazione che ancora non avevo fatto da quando Harry era stato ferito.
Liam sapeva bene ciò che avevo passato, sapeva quanto tutto ciò mi facesse stare male.
Non mi disse di smettere né di calmarmi.
Sapeva che in ogni caso non ci sarei riuscita.
Louis si mise seduto accanto a me dall’altro lato.
Ci stringemmo tutti assieme per confortarci almeno un minimo.
-Niall e Zayn erano andati a prendere da mangiare. Li abbiamo avvisati, stanno arrivando.- mi disse Louis.
Annuii leggermente con la testa.
Dopo una decina di minuti infatti erano lì anche loro.
-Kitty riesci a spiegarmi un po’ cosa è successo? Lo so che fa male, ma dobbiamo sapere come è andata.- mi chiese Liam.
Presi fiato.
-Ero al cancello a salutare Annie, lui mi si è avvicinato. Harry non c’era. Stava facendo una telefonata. Lui ha iniziato a trascinarmi verso la sua auto e io non riuscivo a fare nulla ma poi è arrivato Harry e l’ha steso con un pugno, ma poi l’uomo è scappato via e Harry l’ha rincorso. Ho provato a fermarlo, ma non ci sono riuscita.- mi mancava il fiato.
-Respira.- mi disse.
-Li ho raggiunti e Harry era steso a terra ricoperto di sangue con un pezzo di vetro in pancia.-
-Lui dove è andato?-
-Non lo so. Se n’è andato da una strada laterale.-
-Lo prenderanno vedrai.-
-Liam, ti prego chiama la signora Fell, lui sa di Annie e devo sapere lei dove è e come sta.-
Fece come gli avevo detto.
-La signora Fell dice che la polizia lo sta ancora cercando. Annie è al sicuro all’istituto e non la perde d’occhio. Hanno messo dei poliziotti di guardia per fare in modo che non le accada nulla.-
Quella notizia mi risollevò un minimo, poi il medico uscì dalla sala operatoria.
Liam mi fece alzare da terra.
-Il ragazzo per ora è stabile. Abbiamo ricucito la ferita e non sembrano esserci danni a nessun organo vitale. Tuttavia c’è ancora rischio che si presentino emorragie interne nelle prossime 24 ore, ma se non succede andrà tutto bene.-
-E se invece dovesse presentarsi un’emorragia?- chiesi.
-In quel caso potrebbero danneggiarsi alcuni organi, dovremmo operarlo nuovamente.-
-Però ce la farà?- insistetti.
-Se supera 24 ore senza emorragie si. In caso contrario non posso assicurarvi nulla. Mi dispiace.-
-Grazie dottore.- gli dissi prima di accasciarmi di nuovo a terra fra le lacrime.
Liam mi abbracciò di nuovo.
Gli altri cercarono di confortarsi tra loro, ma in una situazione come quella neanche Louis riusciva a trovare qualcosa per risollevare il morale del gruppo.
Anzi fu il primo che pianse subito dopo di me, mano a mano poi si aggiunsero anche gli altri.


*Look at me carrots*

è il capitolo più triste e difficile che io abbia mai scritto.. scrivere che il mio piccolo povero Hazza veniva ferito mi ha spezzato il cuore ç_____ç
ok andiamo per gradi. all'inizio del capitolo tutto normale, i ragazzi sono tutti felici per la buona notizia di Charry (?) 
poi vanno all'istituto e mentre Harry si è allontanato per fare una telefonata Christie viene avvicinata da qulcuno e quel qualcuno è l'uomo che ha ucciso i suoi genitori, il padre di Annie.
quindi ora il pericolo non è più solo per Christie ma anche per la piccola Annie ç_____ç
infatti Christie stava subito rischiando di finire male, ma torna Harry che per proteggerla viene ferito gravemente.
vi giuro mi son quasi messa a piangere scrivendo del mio amour in quelle condizioni shdfvhbshbv
ok lo so che mi odierete tutti per questo capitolo, ma non può andare sempre tutto bene.
non so uan beata minchia di medicina, tutto quello che so sono due cavolate imparate dai film e guardando Dr. House perciò non so se quello che ho scritto abbia verament eun senso medico ma comuqneu ha effetto.
Nel prossimo capitolo abbimao due grandi incognite. Harry riuscirà a superare 24 ore senza emorragie? e la polizia riuscirà a trovare l'uomo?
a voi i commenti, lasciatemi una bella recensione e ditemi ciò che pensate :)
ah vi avevo già detto che avrei messo una OS Larry quindi eccola qua 
Won't Stop Till We Surrender 
parlando un momento della questione Larry, visto che sono una shipper volevo solo dire che quello che ha detto Louis su twitter in proposito mi ha letteralmente spezzato il cuore davvero, ci sono rimasta di merda per il modo in cui ha definito Larry davvero, non sapevo più che dire. fatemi sapere le vostre opinioni anche di questo è passate a leggere la OS se vi va e ovviamnete recensite anche quella :)
byeee
       Simo

 

  
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