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Autore: Joe    05/04/2007    13 recensioni
~ NejiHina . Sono passati tre anni. In tre anni è cambiato tutto e niente. Fan Fiction ambientata nel periodo "Shippuuden".
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che: questa fan fiction l'ho scritta...quanto? 1 anno fa? E ora rileggendola mi accorgo degli errori, delle frasi stupide, dell'OOC dei personaggi (Neji in particolare). Ma sì, ho deciso di tenerla. Perchè? Perchè è la prima NejiHina che ho scritto e ci sono abbastanza affezionata :)

Capitolo 1 _______________ Hero’s Coming Back

 

 

"Naruto Uzumaki è tornato"

Hinata si fermò con un pugno a mezz’aria, e guardò il cugino Neji stupita, arrossendo di botto. Era un bellissimo pomeriggio, il sole era alto nel cielo, e la ragazza si stava allenando, come tutti i giorni nel cortile interno del Clan Hyuga. Durante quei tre anni era cresciuta molto, sia come Shinobi sia come ragazza, e ora, leggermente affaticata per lo sforzo fisico, con i capelli lunghi che le ricadevano sulle spalle, fece ridiscendere il braccio lungo il fianco e si voltò a fissare il cugino leggermente scossa.

"Co-cosa?" balbettò arrossendo ancora un poco.

"Naruto Uzumaki è tornato" ripeté l’altro di rimando.

Il cuore di lei iniziò a battere forte per l’emozione, mentre arrossiva sempre di più. Ormai erano già passati tre anni da quando Naruto si mise in viaggio con Jiraiya per un’addestramento speciale, ed era parecchio che i due non si vedevano.

Indugiò sul posto, indecisa sul da farsi, mentre si fissava le scarpe.

"Forse…" aggiunse Neji dopo poco "…Dovreste andare a salutarlo" azzardò.

Hinata rialzò lo sguardo, per incrociare quello del cugino, che la guardava comprensivo.

"Sì, dovrei…" rispose lei indugiando ancora un poco. Si decise a fare qualche passo verso di lui, ancora un po’ incerta.

- Devo farmi una doccia e… cambiarmi… e dopo – pensò distrattamente passando accanto a Neji.

"Buona fortuna" le augurò il ragazzo, con un sussurro un po’ imbarazzato.

Hinata si girò a guardarlo per qualche secondo "Grazie, Nii-san" sorrise e scomparve dietro una delle porte scorrevoli con un piccolo inchino.

Neji sospirò e si sedette a terra, sul legno freddo e ruvido. Guardò il cielo, ma non scorse nemmeno un uccello che volava libero lassù.

Hinata fece una breve doccia e poi si cambiò con dei nuovi abiti puliti. Un paio di pantaloni, felpa, scarpe e coprifronte, naturalmente. Si guardò allo specchio e regalò a se stessa un fugace sorriso, prima di uscire di casa.

Non doveva cercare molto, sapeva perfettamente dove si trovava Naruto. Si diresse senza esitazione all’Ichiraku Ramen. E, infatti, ancora prima di aver svoltato l’angolo, sentì la sua voce che riecheggiava nel tardo pomeriggio. Sorrise tra se e se e scostò le tendine con il batticuore.

"Buon-buona sera" salutò i proprietari, poi si rivolse a Naruto "Ciao Na-naruto-kun" arrossì di botto quando si trovò davanti un ragazzo completamente diverso dal Naruto di tre anni fa. I capelli gli si erano leggermente allungati, ed era cresciuto molto anche in altezza, senza contare che era molto più bello di come se lo ricordava.

"Hinata? Sei proprio tu?" chiese lui squadrandola dall’alto in basso aprendo leggermente la bocca per lo stupore.

"Sì…" rispose semplicemente, arrossendo ancora.

"Ciao Hinata!" solo ora si fece sentire anche Sakura, che sedeva accanto a Naruto.

"Ah, ciao Sa- sakura-chan" salutò anche lei, restando un po’ delusa. Sperava di poter restare un po’ da sola con Naruto, e invece…

Ma, come se non bastasse, dietro a Sakura fece capolino un’altra testa.

"Ehilà" la salutò Kakashi con una mano.

Ah, quindi c’erano proprio tutti…

"Beh..ehm.." iniziò la ragazza, ma come al solito non riuscì ad andare avanti, in presenza di Naruto. "Io vo-volevo…" continuò, e cercando di farsi forza strinse i pugni ".. Volevo.. pa-parlare con te…" sussurrò rivolta a Naruto.

"Ok, dimmi" rispose con un sorriso quest’ultimo.

"Scemo, non vedi che vuole parlarti in privato?" e così dicendo, Sakura lo sospinse giù dallo sgabello con una spintarella sulle spalle.

"Io… oh, d’accordo" farfugliò Naruto scostando le tendine del Chiosco di Ramen. Hinata lo seguì, un po’ titubante, mentre il cielo andava via via oscurandosi. Camminarono in silenzio, l’uno vicino all’altra, fino ad un piccolo ponte, che passava sopra ad un ruscello. "Beh, Hinata, cosa vuoi? Ti ascolto…" disse lui tutto d’un tratto arrestandosi e appoggiandosi allo scorri mano del ponte. La ragazza si fermò poco distante da lui, arrossendo ancora. Deglutì. "Io.. Volevo dirti che.. che.." prese a fare quel suo gesto, ormai diventato un tic, con le mani, unendo gli indici nervosamente "Insomma… io…" prese fiato mentre Naruto la guardava curioso "E’ già da-da un bel po’ che voglio dirtelo ma… ma non ci sono riuscita prima che-che tu partissi e… io volevo che-che tu sapessi.. che… che tu.." alzò un’attimo lo sguardo, giusto per vedere se lui le stava ancora prestando attenzione, cosa che sembrava succedesse.

"Naruto-kun... Tu- tu mi piaci" lo disse in un sussurro, con gli occhi chiusi, arrossendo in maniera spaventosa. Poi attese una risposta, indugiando timidamente con lo sguardo sulle scarpe del ragazzo. Naruto mosse qualche passo, con calma, verso la ragazza. Poi si fermò e le appoggiò le mani sulle spalle, cosa che provocò ad Hinata qualche brivido lungo la schiena, e una strana sensazione nella pancia.

"Hinata…" iniziò.

Lei alzò lo sguardo, timida, come sempre, con un barlume di speranza negli occhi.

"…Mi dispiace, Hinata, ma io amo Sakura-chan…" la guardò tristemente, cercando di incrociare il suo sguardo. Ma lei lo aveva già distolto, andandolo a posizionare a terra.

"Ho… capito" cercò di trattenere le lacrime, mentre la vista le si annebbiava completamente "…Scusami, ti-ti devo lasciare… Mi sono a-appena ricordata di un-un’impegno" e detto ciò, si girò e scappò via, senza più trattenere le lacrime, che le rigavano il viso. Non riusciva a pensare a niente, aveva la testa completamente sgombra da ogni pensiero. E corse, corse, corse, senza fermarsi e senza mai voltarsi indietro. Corse a casa, e si fermò davanti al cancello d’ingresso. Prese fiato e si asciugò le lacrime, cercando di trattenersi un poco, per non far capire che aveva pianto. Poi si diresse con calma verso la porta d’ingresso. L’aprì ed entrò cercando di non far rumore. Prese a salire le scale: sarebbe immediatamente andata a dormire. Voleva solo dimenticare quella brutta serata…

"Hinata-sama" si girò istintivamente di lato, abbassando lo sguardo sul cugino, che la osservava curioso dal piano di sotto. Hinata si fermò, indugiando sugli ultimi scalini "Buonasera Nii-san" lo salutò accennando un piccolo sorriso.

"Non cena, questa sera?" chiese continuando a fissarla insistentemente.

"No, grazie, non ho fame. Penso che andrò subito a dormire…" rispose sbrigativamente lei riprendendo a salire le scale "Buona notte".

Neji la guardò, finchè Hinata sparì completamente al piano superiore. Sapeva che qualcosa non andava, ma strinse i pugni e si disse che per quella sera l’avrebbe lasciata un po’ da sola. Attraversò il corridoio soprappensiero e si unì a suo zio Hiashi e sua cugina Hanabi nella cena.

 

 

 

~ Joe:

Ed ecco il primo capitolo! ^^ Spero vi piaccia! Io personalmente adoro questa coppia, perché Neji e Hinata sono così diversi, ma così simili… E poi adoro gli incesti, diciamocelo BD. Bene, per favore (come sempre) commentate, sia che vi sia piaciuta che vi abbia fatto schifo. Altra cosa (forse la più importante) il titolo richiama una canzone di Tiziano Ferro { "La paura che…" appunto }, che a mio parere esprime molto bene il rapporto tra i due (poi voi interpretatela un po’ come volete BD).

  
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