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Autore: xlovedrew    19/09/2012    3 recensioni
Dal prologo: "Se per essere stupidi, bisogna essere coraggiosi e se per amare bisogna essere stupidi, allora per amare bisogna essere anche coraggiosi. Quindi sì, l'amore è coraggio."
[Larry is coming to EFP!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fans call them Larry Stylinson.'
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Epilogo.


Sei anni dopo...

L’amore è coraggio 
e, dopo tre alquanto lunghi e sofferti anni, anche Louis Tomlinson ha trovato abbastanza coraggio per essere stupido ed amare. Ha trovato il coraggio per amare qualcuno che non porti il nome di Harry Edward Styles; una persona che non avrebbe mai pensato di amare così tanto, talmente tanto da sposarla.
Ora mi trovo di fronte alla scena più tenera di tutta la storia, vedo un uomo, perché ormai Louis si può davvero definire tale, che è sull’altare, tramante e vestito come un cameriere o, in modo più ironico, come un pinguino. Si sta torturando le mani, accarezza la barba leggermente accennata, mentre cerca disperatamente uno sguardo amico che lo rassicuri e quasi si sorprende quando lo trova in due occhioni color smeraldo che lo squadrano dolcemente e gli sorridono. Harry gli mima un ‘Respira amico’. Mai avrebbe immaginato di trovare l’appoggio di Harry in questo matrimonio, ma ormai anche per lui era storia chiusa, alla fine si era rivelata un semplice innamoramento, anche se è stato l’innamoramento più sentito della loro vita. Harry si frequenta da circa un anno con una tipa, una certa Lynn o una cosa simile, forse l’unica brava ragazza di cui il signor Styles si sia mai innamorato.
Louis continua a farsi male le mani, mentre aspettava la sua bella sposa. Non ostante la tensione dello sposo, c’è così tanta tranquillità in quella chiesa, una pace assurda e rilassante.
Poi quell’accumulo di parenti, amici e coppiette punta tutta l’attenzione su una stupenda ragazza dai lunghi capelli castani raccolti in una acconciatura, incastrata tra una coroncina che manteneva un lungo velo bianco proprio come il vestito. Un vestito semplice, senza spalline, dei ricami al lato del corpetto e su l’unico ripiego della gonna abbastanza gonfia. Con passo a ritmo della classica marcia nuziale, mantenendo un bouquet di fiori bianchi tra le mani e stretta al braccio di suo padre, entra nella chiesa quasi piangendo. Louis sembra un principe, con uno smoking davvero troppo serio per quel Louis Tomlinson che si divideva tra magliette a righe e tom, che aspetta la sua stupenda principessa elegante come al solito, come lo era tre anni fa, la sua principessa, quella giusta.
«Lo voglio» le sorride.
«Lo voglio» gli sorride, a sua volta.
Una croce d’oro diventa testimone di uno dei baci più belli al mondo, più romantici e dolci.
Tutti gli invitati e gli sposi, ovviamente compresi, si dirigono in una lussuosa sala, abbellita da bianco e argento, tanto raffinato quanto delicato. Gli sposi aprono le danze con un lento e romantico valzer, per cui Louis si è esercitato per mesi, così tutte le coppie li seguono a ruota. Louis lascia Eleanor nelle mani del nuovo suocero e si dirige fuori ad ammirare uno splendido arancione che sporca l’azzurro del cielo.
Da lontano, vedo Harry, anche lui molto elegante con un immancabile papillon, raggiungere il suo migliore amico.
«Ciao neo-sposo» sorride alle sue spalle. Louis si gira e non riesce a non abbracciarlo per l’emozione.
«Ciao migliore amico di questo neo-sposo».
«Allora come ci si sente ad essere sposati?» domanda posandosi sulla ringhiera.
«Come in paradiso» ammette sincero, «Anche se non avrei mai immaginato di sposare qualcuno che non sia tu».
«Già, ho immaginato il nostro matrimonio per lungo tempo» dice tristemente.
A volte passavano notti ad immaginare chi avrebbe fatto da testimone o da damigella, che piatto portare per primo e come concludere al meglio il ricevimento e loro in questo momento se ne stanno ricordando con davvero tanta malinconia.
Ma no, Louis non vorrebbe avere Harry al suo fianco, perché trova tutto così perfetto. Lei, gli invitati, il suo smoking, il suo migliore amico, per fino le posate lo sono.  Sente che quello è il suo destino, sente che il fato ha scelto quella strada per lui sin da quando incrociò gli occhi di Eleanor per la prima volta. Lui lo sente.
«Avanti, non deprimiamoci Hazza, sai che questa è stata la scelta migliore» cerca di consolarlo.
«Ma io non sono depresso, Boo. Sto benissimo, insomma, la band va ancora alla grande, il mio migliore amico si è sposato ed ho una ragazza stupenda, sto benissimo!».
«Lynn è perfetta per te, quand’è che vedrò anche te con la fede?» domanda felice giocherellando con la fede nuova e lucida.
«Non so, appena tu ed Eleanor andate via, le chiedo di venire a vivere con me» gesticola un po’, cercando di mascherare l’evidente vuoto che procurerà il trasloco di Louis da quella casa.
«Mi mancherà vivere con te, Harry, davvero» ammette la sua angoscia. Lui ed Eleanor hanno deciso di prendere una casa insieme, cosa giusta, solo che Louis sentirà davvero tanto la mancanza del suo solito coinquilino. Si è così tanto abituato a tutti i suoi orari che ora immaginare altri orari gli pare impossibile. A chi dirà di mettersi qualcosa addosso almeno quando ci sono gli ospiti? Chi andrà a trovare di notte perché consapevole della sua paura? Di chi godrà la voce leggermente coperta dall’acqua che cade pesantemente sulla piattaforma della doccia? Sentirà la mancanza di tutto questo a tal punto che i primi giorni sentirà echi inesistenti in quella casa.
«Anche a me, Tommo, ma questo è un altro libro, dobbiamo essere più maturi. Devo abituarmi alla scomodità dei pantaloni in casa, a dormire da solo durante i temporali, a farmi la colazione da solo e chi lo sa, magari un giorno avremo una casa insieme, io, tu, Lynn e Eleanor, più qualche marmocchio» sorride all’immagine che gli si è creata nella mente.
«Allora muoviti Harry, muoviti a sposarla, ad abituarti; muoviti, perché ho voglia di cucinare per quattro la mattina»
sciolgono quella conversazione con un abbraccio che sembra interminabile ed Harry, come al suo solito, ne approfitta per palpare quell’invitante sedere che Louis si ritrova, e quest’ultimo ride di gusto, perché ha appena appreso la consapevolezza che potranno passare mesi, giorni e per fino anni, ma loro rimarranno gli stessi. Rimarranno gli stessi di sempre, i soliti migliori amici, i soliti compagni di band che non cambieranno mai, gli eterni idioti: rimarranno il pervertito Harry e lo stupido Louis.
Rimarranno uniti dalla Larry Stylson, che non cesserà mai di esistere, forse non saranno più amanti, tuttavia vi assicuro che potrebbero perdere tutto, per fino i loro capelli ai quali una direzione non si trova, ma avranno per sempre la loro amicizia. Una delle amicizie più belle al mondo.


THE END. 

********

Okay, finish, the end, addios, finita. :) E anche questa è andata. Dio quanto mi mancheranno e spero di tornare a scrivere su di loro. 
Spero sia stata di vostro gradimento e, visto che ci sono alcuni che la seguono, non è che potreste darmi un'opinione, preferibilmente sincera, sulla storia attraverso una recensione? :) Vi aspettavate un finale diverso? Bhè, in realtà c'è. ahahaah, ma non credo di pubblicarlo.
Vabbè, io mi dileguo, alla prossima gente. :) 
P.S: *^* Avete visto che tenero il banner? Oddio lo amo. Poi bho, quei disegni. Awww!
Lot of love. 
-NanaDrew. xxx

   
 
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