La
storia è stata scritta per il 12 mesi di FF
Il
prompt di settembre è:
Kiss
the rain (song)
Personaggi:
Scorpius Malfoy
Rating:
Giallo
Genere:
Malinconico,
introspettivo
Introduzione:
Quando
lo guardano, tutti vedono solo il ragazzo privilegiato e viziato.
Nessuno sembra rendersi conto delle difficoltà di portare quel
cognome... Nessuno sembra rendersi conto di come sia difficile, ogni
giorno, ogni momento, fingere che sia tutto a posto...
Il destino nel nome
Hello
Can
you hear me?
...
'Cuz
I'm trying to explain something wrong
[Kiss the rain – Billie Myers]
Il
vento temporalesco mi accarezza il viso. Il cielo è scuro, promette
pioggia.
Presto,
pioverà presto.
Lo
so, me lo sento.
Anche
a occhi chiusi riconoscerei l'odore caratteristico del momento che
precede la burrasca, quell'aria quasi elettrica che ti si addensa
intorno.
Sta
per piovere - non mi interessa. Continuo imperturbabile a camminare
sulle rive del lago scuro.
Sta
per piovere - è esattamente quello che voglio. Venire nascosto dalla
pioggia fitta, venire cancellato per qualche minuto.
* * * * *
La
gente crede che sia facile, essere me.
Quando
mi guardano, le persone vedono solo Scorpius, il ragazzino che ha
tutto, quello viziato, quello privilegiato. La vista del mondo a
volte è talmente corta, non va oltre una prima impressione.
Superficiale, terribilmente superficiale.
Io
non sono semplicemente Scorpius, quello che ha tutto.
Io
sono Scorpius Malfoy, e questo fa tutta la differenza del mondo.
Il
cognome di mio padre, il cognome di mio nonno, mi grava addosso come
una maledizione.
È
un marchio sulla mia pelle, inciso in profondità contro il mio
volere, senza che di fatto io potessi farci niente.
Sono
nato Malfoy, e questo fatto non potrà mai cambiare.
Non
so molto di quello che è successo in passato – o meglio, non ne
sapevo molto prima di arrivare qui ad Hogwarts.
Fino
ad 11 anni i miei genitori mi hanno tenuto sotto una campana di
vetro, per proteggermi - si sono difesi quando, la scorsa
estate, ho gettato contro di loro tutto il mio dolore e la mia
rabbia.
Non
c'erano molti bambini della mia età, nella mia vita precedente. Sono
cresciuto nella Manor, circondato da tutti gli agi, ma
fondamentalmente solo.
Mio
padre e mia madre non parlavano mai del passato. La mamma mi
raccontava le favole prima di andare a letto, mio padre mi insegnava
a volare e cose simili. Ma quello che era successo prima della mia
nascita, quello che aveva portato alla caduta in disgrazia del nonno
e del nostro casato, era un tabù.
Non
ho mai fatto domande, perché di fatto ignoravo il problema.
Ho
avuto un'infanzia felice. Solitaria, ma felice.
Poi
sono venuto a scuola... ed è cambiato tutto.
Il
mondo da cui ero stato tenuto al sicuro fino a quel giorno entrava di
prepotenza nella mia vita. Senza chiedere alcun permesso, senza
esitazioni.
Ho
scoperto molte cose di cui non potevo avere idea. E le ho scoperte
nel modo più difficile, nel modo più duro: per mezzo di battute
taglienti e spesso offensive sulla bocca dei miei compagni.
La
mia famiglia non ha potuto tenermi al riparo anche da questo.
Fin
dai primi giorni sono diventato un bersaglio delle malelingue e non
solo, un bersaglio facile.
Riesci
a guardarti allo specchio, con quello che tuo padre ha fatto?
Non
ti vergogni di essere vivo, mentre tante persone non lo sono?
Come
sta il nonnino? Ucciso qualcuno questa settimana?
Cattivo
sangue non mente.
E
ancora, e ancora.
Parole
all'inizio senza senso, che piano piano si sono fatte più chiare.
Durante
le prime vacanze di Natale passate da studente a casa, i miei
genitori hanno dovuto riempire il silenzio di tutta una vita. Alla
fine sospettavo che non mi avessero ancora detto tutto, ma almeno
avevano parlato.
Questa
conoscenza e consapevolezza mi ha reso le cose più facili, dopo, ma
solo un po'.
Nei
mesi successivi ho fatto appello a tutta la mia strafottenza targata
Malfoy, a tutto il mio coraggio, per andare avanti. Ho finto di non
sentire le accuse che mi venivano rivolte, ho fatto buon viso a
cattivo gioco – per usare un modo di dire.
Ho
finto, appunto. Ogni giorno, ogni momento.
E
da allora ho continuato a farlo. Ancora, ancora.
Non
posso permettere a quelle persone di farmi crollare, non posso
permettere loro di vedere quanto questa campagna diffamatoria mi
faccia male.
Che
colpa ho io di quello che è successo 20 anni fa?
Posso
cambiare il passato?
No
di certo!
E
allo stesso modo non ho certo scelto io di nascere Malfoy, non più
di quanto ogni altro essere umano scelga di venire al mondo in questa
o in quella famiglia, in questa o in quella situazione. Se potessimo
decidere, tutti decideremo per il meglio. Ma è impossibile.
Sono
innocente! So di esserlo, e sotto sotto dovrebbero saperlo anche
loro. Ma offendermi e tormentarmi è più facile.
Immagino
sia la routine in ogni scuola, anche in quelle Babbane. Ci sono gli
aguzzini e le vittime, ed essere nel primo gruppo ti protegge mentre
stare nel secondo ti affossa.
Mi
è andata male, non sono stato molto fortunato.
* * * * *
Sono
andato avanti, giorno dopo giorno.
Ho
13 anni, adesso.
Le
chiacchiere e le battute non sono del tutto sparite con il passare
del tempo.
A
volte penso che vada meglio, che il peggio sia finalmente passato, ma
poi nel mondo magico succede qualcosa di spiacevole... e allora il
fuoco di fila ricomincia.
È
che è così liberatorio, per loro, incolpare me e la mia famiglia
per qualsiasi cosa. Credo che li faccia stare meglio, che li
tranquillizzi.
Non
importa se sono tutte sciocchezze, se mio padre non ha fatto proprio
niente, e io tanto meno.
Scorpius
Malfoy, bersaglio perfetto.
Scorpius
Malfoy, sempre disponibile per il linciaggio quando le cose si
mettono male.
Sorrido
e fingo, come sempre.
Sorrido
e non abbasso mai lo sguardo o la testa.
Portamento
fiero, schiena dritta. Tutto quello che mi resta è la soddisfazione
di non dargliela vinta.
Ma
la mia recita è dura da reggere per me, attore principale e
incompreso.
Ci
sono dei momenti in cui vorrei solo raggomitolarmi in un angolo e
piangere – e non importa se questo non fa per niente Malfoy, per
niente mago purosangue.
Vorrei,
ma non posso. Disonorerei mio padre e me stesso, disonorerei il mio
nome, e comunque dopo le cose non sarebbero più facili. Anzi.
Se
in certi momenti penso di non farcela, se sento che sono vicino al
punto di non ritorno, invece di gettarmi a terra e lasciarmi andare
scappo fuori.
Esco nell'aria fresca del parco del castello, respiro.
Camminando i pensieri si aquitano, la sensazione di andare alla
deriva si calma.
Camminando riprendo il controllo.
Così
ho fatto adesso.
L'omicidio
di un noto esponente del Ministero della Magia ha fatto rimontare
alla massima potenza le frecciatine e le accuse contro di me e tutta
la schiatta dei Malfoy.
Gli
ultimi giorni sono stati molto pesanti da sopportare.
Oggi
sono arrivato al limite, quando un secchio di vernice rossa –
“Rosso come il sangue che macchia le mani della tua famiglia”
– mi è accidentalmente caduto in testa.
Potevo
scegliere: lasciarmi andare alla disperazione, cedere, oppure
reagire.
Ho
optato per la seconda opzione.
Senza
scompormi mi sono ripulito con un incantesimo e ho tirato dritto.
Senza un lamento, senza una parola. Sentivo il battito accelerato del
mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.
Ciò
nonostante ho continuato a camminare composto, apparentemente
tranquillo.
Solo
quando ho oltrepassato il portone di ingresso e mi sono ritrovato
avvolto dalla caligine temporalesca ho preso a correre a perdifiato.
Non
mi sono fermato fino a quando non ho avuto più aria nei polmoni.
Allora mi sono lasciato andare contro un albero. E ho pianto.
Dopo
qualche minuto mi sono tirato su, e ho preso a passeggiare.
* * * * *
Sto
passeggiano anche adesso, mentre la pioggia si prepara a cadere.
Cammino
quando le prime gocce mi bagnano il viso, scivolano sul mio corpo,
lavano via gli ultimi residui di vernice rossa.
Non
mi fermo neppure quando la pioggia diventa più forte. Adesso è più
simile a una tempesta - non mi interessa.
Nell'ululato
del vento posso gridare a pieni polmoni tutta la mia rabbia, senza
paura che qualcuno mi senta. Nel fragore dei tuoni che si susseguono
le urla di un ragazzo solo e incompreso non corrono il rischio di
venire intese da orecchie umane.
Se
in cielo c'è qualcuno di sovrannaturale, capirà.
Ma
non potrà tradirmi.
* * * * * * * * *
NdA
L'idea per la storie me l'ha data un post su Facebook. Non mi ricordo l'autore del commento, ma questa persona si chiedeva perché, nelle storie su Scorpius, nessuno pensasse mai alle sue difficoltà in quanto discendente dei Malfoy. Ho voluto supplire alla lacuna con questa one-shot.
Ho immaginato che Scorpius sia stato cresciuto un po' sotto una campana di vetro, cosa che ci può stare, senza che i genitori volessero affrontare il tema della guerra e del loro ruolo in questa. La scuola, si sa, cambia tutto...
Ho usato la canzone “kiss the rain” come spunto, sia per l'ambientazione temporalesca della storia che per la “confessione” gridata al cielo di Scorpius. Le parole di Billie Mayer mi hanno fatto pensare a questo.
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Siamo
giunti alla fine del 12 mesi di FF
cominciato – ebbene sì! - nel novembre 2011.
Mi
sono divertita molto a partecipare e sono anche molto fiera della mia
costanza. Ammetto che all'inizio avevo un po' il timore che non sarei
riuscita a rispettare le scadenze e scrivere davvero 1 storia al
mese. Invece è fatta!
Arrivare
alla fine di un progetto a me lascia sempre un po' di amaro in bocca.
Se poi questa “avventura” ti ha tenuto compagnia per 12 mesi be',
il dispiacere è almeno doppio.
Concedetemi
un angolino per i ringraziamenti.
Grazie
alla promotrice del contest BS per avere avuto l'idea, non importa se
la presenza è andata in calando nell'ultimo periodo.
Grazie
anche alle altre partecipanti, che mi hanno tenuto compagnia con le
loro ff e mi hanno fatto conoscere personaggi “nuovi” e stili
diversi dal mio.
Grazie
di cuore a tutti quelli che mi hanno seguito, che abbiano o meno
commentato.
Infine
un grazie particolare va a Beatriz Aldaya, recensorA fedelissima e
instancabile di tutte le mie storie.
Visto
che “l'impresa” di 12 storie per 12 mesi si è rivelata
fattibile, e che ormai mi sono abituata, penso di lanciare una
iniziativa simile su Facebook. Ogni mese un prompt
(immagine/canzone/citazione/parola) su cui scrivere e tutti possono
partecipare scrivendo e linkando le storie. Che ve ne pare? ^^