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Autore: Elizabeth Blackbird    20/09/2012    2 recensioni
Dalla storia:
"Cosa può succedere in un appartamento condiviso da tre ragazzi con la morale lievemente alterata e i soldi che non mancano? Forse è a questo quesito che tentavano di rispondere i tre ragazzi gay, che vivevano insieme a Lima ormai da qualche mese."
Fanfiction su Kurt, Blaine e Sebastian ambientata dopo il diploma che hanno preso alla Dalton Academy. Come sarebbe stato il futuro di Kurt se non fosse mai tornato al McKinley?
Genere: Angst, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Threesome
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-Ma secondo te è morto? - sussurrò Blaine sfiorando il braccio di Sebastian.

Il ragazzo non dava cenno di vita da due ore e Blaine pensava che avrebbe preferito avere la scuola quel giorno, sicuramente quando si sarebbe svegliato sarebbe stato molto insofferente.

-Nah... - rispose Kurt mentre prendeva una pezzetta bagnata e la appoggiava sulla fronte del bel addormentato. - è solo una sbronza, si sveglierà tra poco.

Blaine annuì. - Okay, senti io vado a fare la spesa o non avremo niente da mangiare 'sta sera.

Kurt annuì e gli lanciò qualche dollaro, Blaine uscì di casa.
Mentre camminava per la periferia di Lima sentì il vento strusciargli sulla faccia e gli fece un benefico effetto di risveglio. A volte si domandava davvero dove stava buttando la sua vita, insomma, ancora non aveva idea del college al quale iscriversi, non sapeva nemmeno cosa gli piaceva fare! Certo, gli usignoli della Dalton erano parte della sua vita ma ora che Kurt e Sebastian se ne erano andati nemmeno quelli riuscivano a rendere la sua vita piena e soddisfacente.
E poi, quando era davvero depresso, gli capitava di pensare al futuro. Questo terribile arco di tempo che deve ancora venire ma che già riesce a immobilizzare i nostri cuori o aizzare le nostre speranze: chi vuole una vita tranquilla non cada mai nella tentazione di fantasticare nel futuro, è la rovina di ogni persona pacifica e totalmente priva di curiosità. Blaine, forse, di quest'ultima ne aveva anche troppa. Anche nella sua infanzia era stato un bimbo curioso, durante la sua adolescenza aveva anche provato ad essere etero...Blaine era un ragazzo di ampie vedute; se non lo fosse stato non si sarebbe imbarcato nel casino più ingarbugliato della sua vita: non sarebbe mai andato a vivere con due ragazzi spostati con cui condivideva un rapporto di amicizia, fratellanza, amore e odio tutti insieme. Era pura follia. Eppure, non riusciva ad immaginare una vita che fosse accettabile senza Kurt, Sebastian o i loro mille problemi.

Sì, ma quando uno di noi si vorrà sposare o mettere su famiglia?”

Questo era uno dei pensieri più pericolosi, che gli facevano mancare il fiato, dimenticare la meta e attorcigliare lo stomaco in una sola volta. Perché Blaine non poteva stare senza di loro, aveva bisogno di entrambi in modo diverso.

Forse ci sono persone così, che non trovano un solo compagno ma due...forse non è così strano...forse, in fondo, potremo vivere per sempre così noi tre...”

Ma in questa frase c'erano troppi “forse” per accontentarlo, e, come faceva spesso negli ultimi giorni, accantonò le sue riflessioni per pensare il modo giusto di dire ai suoi coinquilini della gita del sabato, che seppure tardava a venire, sembrava un traguardo troppo vicino per essere afferrabile.

***

Quando Blaine tornò a casa trovò Sebastian sveglio, che succhiava da una cannuccia un liquido giallognolo: probabilmente Kurt aveva usato il suo rimedio-che-non-funziona di acqua e limone per l'anti-sbronza.

-Sono tornato. - disse Blaine chiudendosi la porta alle spalle e camminando rapido verso la cucina per mettere in frigo le uova fresche che aveva comprato.

-Ti sei svegliato. - aggiunse vedendo che nessuno dei due si muoveva.

In quel momento Kurt si alzò e raggiunse Blaine in cucina, camminando rapido.

-Blaine mi dai il disinfettante là sopra? - gli domandò sciacquando il fazzoletto umido che usava per la fronte di Sebastian.

Blaine sbuffò infastidito: - Kurt, lo sai che non ci arrivo al disinfettante. E poi a cosa serve?

-Serve a me, coglione.

Sebastian era riuscito a camminare fino alla cucina e ora si sporgeva per arrivare al liquido acido tanto bramato, ne mise un goccio su un batuffolo di cotone e tornò al suo letto, quasi zoppicando.
Blaine capì in un istante l'umore dell'ex-usignolo e lanciò un'occhiata interrogativa a Kurt, che semplicemente si strinse nelle spalle.
Tornarono in camera di Sebastian e Blaine e si sedettero sul bordo del letto.

-Ehm...cos'è successo? - chiese Blaine confuso.

-Allora, - cominciò Sebastian con un tono irritato mentre si slacciava i jeans. I due ragazzi lo fissavano sbalorditi. - è stata una nottata di merda! - imprecò e borbottò qualcosa del tipo “tutta colpa di Thad” e trattenne il fiato posandosi il batuffolo di cotone sul ginocchio, dove si poteva scorgere una ferita aperta.

-Oh Dio! Qualcuno ti ha fatto male?! - l'urletto stridulo di Kurt aleggiò per la stanza ancora qualche minuto.

L'alcool del disinfettante bruciava e Sebastian non se la sentiva di parlare. Poi, dopo aver preso un respiro profondo ed essersi sistemato comodo sul letto ricominciò a parlare.

-Sì. Cioè, non proprio. Ahi, cazzo se fa male. Okay...il merito per questo – indicò il ginocchio sbucciato. - datelo a Thad che ha avuto la brillante idea di fare a botte con un ex peso massimo ieri sera.

La sorpresa di Kurt e Blaine aumentava ad ogni parola che egli aggiungeva.

-All'inizio era tutto come sempre: al pub c'era poca gente e quei pochi chiedevano un drink una volta ogni secolo. Poi sono arrivati alcuni nuovi clienti, diciamo poco raccomandabili per essere gentile, con le rispettive ragazze e hanno cominciato a fare casino. Allora Wes ci ha mandato fuori dalla zona bar per calmare un po' le acque ma quei ragazzi non erano in vena di discorsi. Io avevo bevuto un po', e anche Thad, sapete com'è fatto, quindi quando quei bastardi c' hanno provocato lui ha risposto. Io non volevo picchiare nessuno ma sono finito in mezzo alla rissa per forza...

Blaine prese la pezzetta al posto di Kurt e continuò il suo lavoro, tastandogli la fronte affettuosamente.

-Oh, povero Seb!! - Kurt baciò la mano al ragazzo.

Lui sospirò. - Ah...e ci ha licenziato.

-Cosa??

-No, ma è fuori dal mondo!

-Come...e adesso...?

Kurt e Blaine avevano interrotto le loro occupazioni e si erano lanciati in espressioni di disapprovazione e delusione.

-Ehi, ehi calma. - disse allora Sebastian, sfoderando il suo sorrisino furbo e malizioso, con una nuova luce negli occhi. - state tranquilli ragazzi ho un'idea. Riusciremo ad arrivare a fine mese, comunque.

I tre si fissarono, Sebastian perso nei propri pensieri, Kurt interrogativo, e Blaine con il dubbio se cominciare a preparare il pranzo oppure no.



 

~ Beth's Corner ~

Salve salve! Ecco qui il secondo capitolo, dove i personaggi cominciano a prendere davvero vita. Spero che vi piaccia, prossimo aggiornamento a sabato!

Un bacio, Beth

  
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