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Autore: angelikakiki    21/09/2012    1 recensioni
Come promesso, l'attesa parte seconda de " Lo scopriremo solo vivendo". Ormai la guerra è alle porte e tutti devono scegliere da che parte stare... Vedremo i Malandrini presi da nuove avventure: il loro ruolo nell'Ordine della Fenice, il matrimonio di Lily e James... La paura è palpabile in un mondo in cui non si hanno più tante certezze. Capitolo molto più triste e tenebroso del precedente. Sfortunatamente la fine la conscete tutti. Si può leggere questa storia anche senza aver letto la parte precedente, si capisce lo stesso. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Severus Piton, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“ Allora signori, occhi aperti e nervi saldi” disse Moody zoppicando. Io e James stavamo dietro di lui. Marciava intorno all’orfanatrofio, come per perlustrare il campo in cerca di bombe.

“ Questi Babbani… chiunque potrebbe venire ad uccidere chi vuole e nessuno se ne accorgerebbe… e poi dicono che sono pazzo…” sussurrò più tra sé e sé che a noi. Guardai James con una faccia interrogativa. Egli cercava di trattenere le risate.

“ Signor Moody, dove ci possiamo fermare?” domandò vedendomi ansimare per stare dietro al mago.

“ Fermare? Signor Potter, lei ha intenzione di fermarsi? Dobbiamo perlustrare la zona!” esclamò.

“ Sì, ma…

“ Niente storie! Ad ogni modo” disse guardandomi. “ La signorina Evans è un po’ troppo fragile per stare al passo con noi. Quindi direi di accamparci qui almeno per un po’” disse montando la tenda. Entrammo nella tenda, quattro volte più spaziosa di una tenda Babbana. Era provvista di un tavolo e dei divanetti. Moody si sedette su una sedia di legno. Noi lo imitammo.

“ In realtà è ancora troppo presto per essere attaccati. Diciamo che tra un oretta dovremmo fare dei turni di guardia. Allora, ragazzi, come vi è sembrato il campo di battaglia?” chiese. Mi sembrava un reduce dalla guerra civile. Lo guardai sospettosa.

“ In che senso…?

“ Questo sarà il nostro campo, signorina Evans. È il nostro territorio. Dobbiamo perlustralo e conoscerlo benissimo per avere un vantaggio sui nemici!

“ Ma quali nemici?” chiesi sconcertata.

“ I Mangiamorte!” esclamò.

“ Oh… sì… ma adesso non c’è nessuno…” osservai. Lui si alzò.

“ Mai sottovalutare il nemico! Vigilanza costante, ecco come la penso io! E ora vado a controllare che sia tutto apposto!” decretò uscendo. James era allibito.

“ Quello è pazzo, te lo dico io…” sussurrò. Annuii scandalizzata quanto lui.

“ A me fa paura, lo ammetto…

“ Bhè, è amico di Silente. E dobbiamo fidarci del giudizio di Silente, no?” chiese sorridendo. Ok, forse non ne ero così convinta. Ritornò nella tenda pochi minuti dopo.

“ Signor Potter, è il suo turno!” disse rientrando. James prese la bacchetta.

“ Bene. Devo solo stare fuori, giusto?

“ Giustissimo. Ora vada” disse. In effetti ero terrorizzata al pensiero di dover stare da sola con Malocchio Moody. Ma presi il coraggio da non so bene dove.

“ Lei conosce bene il professor Silente?” chiesi impertinente. Lui mi guardò con il suo occhio ronzante. Decisi di domare la mia paura stando ferma immobile.

“ Sì, lo conosco bene” disse. Io abbassai lo sguardo. Improvvisamente sentii un radicale cambiamento all’interno della tenda. Un cambiamento di aria che tirava.

“ Sai… come mi sono fatto queste cicatrici?” chiese. Io scossi la testa.

“ I maghi Oscuri… ho dedicato tutta la mia vita a darli la caccia… e Silente questo lo sa bene visto che mi ha aiutato in parecchie situazioni” aggiunse. Il suo tono sembrava addolcito.

“ Lei è un Auror?” chiesi. Lui annuì.

“ Sì… ma non mi ritengo soddisfatto delle scelte del Ministero” disse solennemente.

“ Ma…

“ Ma un corno. Infiltrati, spie, talpe. Il Ministero non è un posto sicuro per lavorare al giorno d’oggi. Voi invece cosa avete intenzione di fare?” chiese. Arrossii.

“ James ha abbastanza soldi per… insomma, per vivere nel migliore dei modi senza lavorare… o almeno così mi ha detto… e adesso l’unico obiettivo è quello di aiutare l’Ordine!” esclamai convinta. Moody mi guardò di nuovo. Stavolta feci caso più al suo occhio buono che a quello magico.

“ Ottima scelta, davvero. Ah, la gioventù… a essere io ancora giovane…” disse. James rientrò.

“ Non c’è nessuno, ho controllato bene, nell’orfanatrofio tutte le luci sono spente, nessuno è sveglio!” aggiunse. Moody riprese a parlare in modo arcigno.

“ E beati loro! Perché noi dovremmo stare tutti svegli!” esclamò. E passammo così la notte. Tra turni e momenti in cui sonnecchiavo senza alcun ritegno con la faccia sul tavolo. Quando Malocchio usciva a controllare, James mi faceva compagnia abbracciandomi, ma non osando chiudere gli occhi. La serata la passammo così. Ma era il nostro turno. E dovevamo rispettarlo.

 

  
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