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Autore: Theboywholived    21/09/2012    2 recensioni
Mi hanno incolpato per una serie di orribili omicidi compiuti da dei miei amici all’epoca del liceo. L’intero gruppo era appassionato dagli horror e hanno volto provare qualche omicidio dei film, ma alla fine è andato tutto storto ed ecco che mi ritrovo chiusa qui dentro.
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bloody Story
Capitolo uno

Il puzzo di disinfettanti e medicinali arriva fin qui. Clic, clic, clic, il cazzo di rubinetto perde ancora. Le pareti bianche dall'aspetto asettico hanno oramai solamente un aspetto degradato e tetro, con le macchie di umidità che scendono come capelli scuri sulle pareti. Dieci anni in questo posto e ci impazzisci sul serio, anche se quando sei entrato eri a posto. Mi chiamo Amanda Lexus. Ho venticinque anni. Mi devono rilasciare, perché io non sono una pazza omicida. Io non ho fatto niente.

Mi hanno incolpato per una serie di orribili omicidi compiuti da dei miei amici all’epoca del liceo. L’intero gruppo era appassionato dagli horror e hanno volto provare qualche omicidio dei film, ma alla fine è andato tutto storto ed ecco che mi ritrovo chiusa qui dentro.

Tutto inizio il 20 aprile del 2005 alla Rowling’s High School all’ora di pranzo.
-Hei Mike, siamo al tavolo 7, ti aspettiamo- dissi al mio amico Mike. Mike era il più grande della compagnia. Era un ragazzo affascinante con degli occhi di un azzurro mare che ti conquistavano in un secondo, aveva folti capelli di un castano scuro che sembravano finti.

La vita di Mike non fu mai facile. Fin da piccolo aveva subito delle violenze da parte del padre perché non accettava di rubare per lui. Se può essere chiamata fortuna, all’età di 10 il padre morì misteriosamente e Mike fu dato in adozione a una famiglia che lo ama. Ora torniamo alla nostra storia.

Non appena ci sedemmo al tavolo, un gruppo di giocatori di football si avvicinarono. –Cosa volete?- chiesi –Oh, niente volevo solo salutarvi e dirvi che stasera c’è una maratona di film horror da me. Se volete, siete tutti invitati.- rispose Dan, il capitano della squadra, - Oh, grazie mille per l’invito. Verremo sicuramente.- risposi con un falso sorriso stampato in faccia. Non so voi ma per me i giocatori di football si credono chi sa chi quando invece sono solo degli stupidi atleti analfabeti. Ma visto che l’intero gruppo ama gli horror, non possiamo perderci un occasione del genere.

-Intendi davvero andare a casa di Dan “tuttimuscolimasenzacervello” Nappol ?.- disse Clarisse, la mia migliore amica. –Si, intendo andarci. Perché?- risposi accigliata. – Bhe sai com’è, no? Non sappiamo cosa hanno in mente. E poi sicuramente andranno tutti gli strafichi della scuola e noi, rispetto a loro, non siamo nessuno.- rispose Clarisse.
La giornata passò in fretta e arrivò il momento di andare alla festa.
-Sono pronta!- dissi a Clarisse che mi aspettava al piano di sotto. –Dai sbrigati. La maratona comincia tra 5 minuti.-



-Amo questo film.- disse Mike mentre l’assassino di Scream pugnalava alla schiena una poveretta. –Adoro i film horror. Non so cosa farei se non esistessero.-
La passione per gli Horror a Mike iniziò poco dopo l’adozione, quando a scuola ci diedero un compito sul nostro film preferito e Mike scrisse del film “Saw. L’enigmista”. Per chi non sapesse chi è Saw, ve lo spiego in breve: un pazzo che rapisci chi non ama il dono della vita e le costringe ad uccidersi con delle spietate macchine per la tortura. Comunque, Mike scrisse di Saw. In ogni caso, il suo compito non fu molto apprezzato dagli insegnanti. Un motivo valido per non apprezzare quel compito c’era: il padre di Mike era morto come in un film di Saw. Tutti a scuola sapevano della morte atroce del padre di Mike ma ormai non ne parlavano più.
-Io vado a prendere una birra in garage.- disse Dan mentre si dirigeva nella cucina. – Dov’è il bagno?- chiese subito dopo Mike. –Prima porta a destra la piano di sopra- gli disse George, amico di Dan.
In realtà Mike non andò bagno, ma in garage per uccidere Dan.
Appena arrivò in garage, Dan si trovò di fronte una figura incappucciata dall’aria ostile e pericolosa. –Bello scherzo George. Ma ora togliti in cappuccio che sei molto inquietante.- disse Dan ridendo.
Ma non appena fece un passo avanti, la figura incappucciata tirò fuori un coltello lungo almeno 30 centimetri.
– Ma che cazzo fai George?- disse Dan cambiando tono di voce. – Che vuoi fare? Posa subito quel col…- non ebbe tempo di finire la frase che si trovò l’assassino addosso che cercava di ucciderlo. – Non sono George idiota- disse Mike con una voce roca, inquietante.
Dan sferrò un calcio al petto di Mike buttandolo contro il muro, ma non ebbe il tempo di scappare.
Mike lo afferrò per la maglia, lo guardò negli occhi e gli sferrò una pugnalata dritta nello stomaco. Il sangue schizzò ovunque macchiando tutto. – Tu sei pazzo- disse Dan con un filo di voce. –Si, pazzo del sangue- rispose Mike facendo cadere Dan inerme ma ancora in vita. – Non meriti di vivere, stronzo- e dopo quest’ultima frase, Mike gli tagliò la gola, prese il cadavere di Dan e lo appese ad una trave massiccia. Strappò la maglia di dosso al cadavere e la gettò in un bidone della spazzatura li vicino. Sul petto nudo praticò molti tagli profondi dal quale fuori uscì del sangue dopo di che, se ne andò per dire a tutti che qualcuno aveva ucciso Dan.

La notizia della morte di Dan si sparse molto velocemente a scuola e molti credevano che la morte di Dan fosse stata colpa di un pazzo straniero venuto apposta per lui.
-Non so voi ma io ho una fifa tremenda- disse Clarisse durante la lezione di scienze del professor Jhonson. –Non sei l’unica sai?- gli disse Mike –Ieri sera, mentre ero in bagno, ho sentito dei rumori provenire dal corridoio. Penso che l’assassino era già in casa da prima dell’inizio della festa.-
In effetti, l’ipotesi di Mike sembrava piuttosto probabile, ma restavano dei dubbi. Perché non aveva ucciso anche noi. Perché si è diretto dritto in garage. In somma, niente era chiaro.

Durante l’ora di Storia, il prof fece un discorso molto commovente per ricordare Dan.
-Durante brutti momenti, dobbiamo restare uniti. Solo restando uniti riusciremo a superare questo dolore che ci accomuna.- disse il Signor Olment,
-Che stronzate-.
 –Signor Danford, qualche problema?- disse Olment a Mike.
 –Certo che ci sono problemi. Anche mio padre è morto ma nessuno se ne è fottuto minimante. Non so perché sono tutti così tristi, eppure Dan era uno stronzo.- disse Mike senza scomporsi minimante.
– Sono accigliato, signor Danford. Lei non era amico di Dan?- disse Olment.
–Io? Amico di quell’idiota?- e dopo questa affermazione di Mike, il Signor Olment tornò alla lezione.
  
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