Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Miss_Slytherin    22/09/2012    7 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                 CAPITOLO 58

                             Grandma, can I invite someone to dinner here, tonight?


-Allora? Vieni o no?-

-Non lo so-.

-Beh, io sto per andare, quindi hai circa quindici minuti per deciderti- disse Dominique Weasley abbastanza seccata per via dell'indecisione dell'amica.

Era la sera della vigilia di Natale e Dominique era pronta per smaterializzarsi e raggiungere la famiglia alla Tana; l'anno prima era stata in Francia a trovare i parenti della madre e perciò non aveva potuto festeggiare con la parte Weasley della famiglia. E Dominique non aveva difficoltà ad ammettere che le era mancato il banchetto in stile Weasley e la serata piena di giochi e di risate passata davanti al camino della vecchia e cara Tana.

Anche Beatrice era stata invitata, perché Fleur aveva saputo che la famiglia della ragazza avrebbe trascorso le vacanze in Italia, ma che Beatrice non era potuta andare con loro per via di alcuni importanti esami. E non le era occorso molto tempo per comunicarlo a nonna Weasley che aveva immediatamente obbligato Beatrice ad accettare l'invito a trascorrere la vigilia con loro.

-Se resti qui passerai la serata ad ingozzarti di pizza, per poi sentirti in colpa per aver mangiato troppo- commentò con leggerezza Dominique, cercando nell'armadio il suo cappotto preferito.

-Anche alla Tana mangerei troppo- ribatté Beatrice, avvolta in una pesante coperta sul divano.

-Sì, ma mia nonna cucina cose sane, cosa che la pizza del tunisino qui di fronte non è- replicò Dominique, praticamente mezza ficcata nell'armadio, -ma dove accidenti...-

-Se cerchi il cappotto bianco è in cucina- la informò allora Beatrice per spirito di amicizia.

-Oh, grazie- la ringraziò Nicky tornando vittoriosa con il suddetto indumento in mano.

-Lo so che non vuoi venire per James, ma non puoi evitarlo per tutta la vita. E poi anche Fred sarebbe felice di vederti...e naturalmente penso che sarebbe bello se tu esprimessi la tua vicinanza a mia zia Ginny per quello che è successo allo zio Harry- riprese Dominique, iniziando a cercare anche la sciarpa ed il cappello coordinati al cappotto bianco.

-Sono stata a trovare Harry all'ospedale- fece notare Bea sulla difensiva.

-Se pensi che basti...- buttò lì Nicky poco convinta.

-Sei subdola- la informò Beatrice, cominciando a togliersi la coperta di dosso.

-Lo so- ghignò Dominique, essendo ormai certa che Bea fosse prossima al cedimento.

-E poi, mi è giunta voce che la cara Lily si sia messa con Scorpius Malfoy- aggiunse, ben sapendo quanto Bea impazzisse per i pettegolezzi.

-Noo?! Non ci posso credere! Ma da chi l'hai saputo?- esclamò infatti l'italiana, correndo a vestirsi. Aveva la certezza quasi matematica che il Natale in casa Weasley sarebbe stato decisamente movimentato quell'anno.

-Ah, non rivelo mai le mie fonti...- disse la bionda Weasley, per poi chiedere: -allora, vieni?-

-Dammi ancora due minuti- annuì Bea, con un luccichio negli occhi.


                                                     ******


-Nonna?-

-Dimmi, caro-.

Albus esitò, sedendosi su una delle vecchie sedie sgangherate della cucina della Tana. Sua nonna, sebbene avesse passato la settantina da qualche anno, era ancora attiva in cucina e quel pomeriggio si stava dando un gran da fare per preparare la cena della vigilia.

-Ti dispiace se invito un'amica qui a cena, stasera? So che c'è poco preavviso, ma...ci terrei, ecco- disse alla fine Albus, incerto.

Molly si voltò a guardarlo, con quei suoi occhi penetranti, ed Albus fu immediatamente certo che avesse capito tutto, come sempre.

-Non c'è problema, caro. Sai che qui alla Tana dove si mangia in...beh, trenta, si mangia anche in trentuno. E poi Dominique mi ha appena detto che anche Bea verrà, quindi non vedo perché non ci dovrebbe essere posto per la tua...amica. A proposito, come si chiama?- rispose Molly, riprendendo ad impastare chissà cosa con vigore, mentre accanto a lei qualcosa si auto-mescolava in una pentola usurata.

-Marìkaa..beh grazie nonna, vado subito ad avvertirla!- disse Albus, e l'attimo dopo era schizzato via dalla cucina.

-Di niente, Albus!- gli gridò dietro Molly, ma probabilmente lui non l'aveva sentita.

Molly riprese ad impastare, pensando a quanto quel gesto riuscisse ancora a tranquillizzarla dopo molti anni. Riuscì persino a pensare a Fred con un vago sorriso, sebbene la parte di cuore che era appartenuta a lui fosse morta da ormai molti anni.

La tranquillità della cucina della Tana era però destinata ad essere infranta di nuovo, perché poco dopo, proprio sulla stessa sedia sulla quale si era seduto Albus neanche dieci minuti prima, si accomodò James.

-Nonna...-

-Sì, James caro?- rispose Molly serena, dando un'ultima impastata alla massa informe che sarebbe presto diventata una crostata.

-Non è che potrei invitare una ragazza, qui stasera?- domandò di getto il maggiore dei Potter. Molly si girò a guardarlo, stupita. Non era abituata al tono imbarazzato che avvertiva nella voce di James, e nemmeno a non sapere tutto quello che avveniva ai membri della sua numerosa famiglia.

-Sei il secondo Potter che me lo domanda e al quale non posso dire di no- rispose Molly, nascondendo un sorriso.

-Però mi devi dire chi è- aggiunse poi, minacciosa.

-Ehm...si chiama Elettra ed è una mia amica...dell'accademia- rispose esitante James.

-James Potter, questa è la prima volta in diciotto anni che ti vedo arrossire. È una cosa importante?- domandò allora Molly, indagatrice.

-Abbastanza, sì- ammise James.

-D'accordo allora. Sbrigati, va' ad avvertirla- lo incitò Molly, sempre lieta di aprire le porte della propria casa.

Quando James ebbe lasciato la cucina, Molly decise che era ora di cominciare a pelare le patate che le sarebbero servite per contorno all'arrosto. Diede un'occhiata al sugo che si stava cuocendo auto-mescolato dal suo eccellente incantesimo, uscì in giardino a prendere le patate e quando tornò in cucina vi trovò Lily, seduta sulla sedia occupata precedentemente dai suoi fratelli.

-Lily, se vuoi chiedermi se puoi invitare qualcuno a cena questa sera, la risposta è sì- l'anticipò Molly, con un sorriso.

-Veramente volevo chiederti dove posso trovare una coperta. La stanza della mamma è troppo fredda...- rispose Lily stranita. Poi chiese:

-Perché, chi ha invitato chi a cena stasera?-

-Allora, Dominique e Fred hanno invitato Beatrice, Albus porta una ragazza che si chiama Marìkaa e James una certa...Elettra, credo- rispose Molly, incantando un coltello affinché sbucciasse le patate al posto suo.

-Ma perché devo avere Marìkaa intorno anche a Natale?- sbuffò Lily, seccata, andando alla ricerca di qualche teglia di biscotti appena sfornati. Ultimamente stava mangiando troppe schifezze, doveva darsi una regolata.

-Oh, la conosci?- chiese Molly, interessata.

-Sì, è dell'anno di Albus, ma è di Corvonero- rispose Lily, infastidita.

-Perché non la sopporti?- domandò allora la nonna, ben conoscendo le espressioni di Lily.

-Si veste male- disse quest'ultima, facendo spallucce. Molly sorrise: non sarebbe cambiata mai quella sua nipote!

-Che imperdonabile crimine- disse ironica la voce di Rose, apparsa in quel momento sulla soglia della cucina.

-Che poi è anche il tuo- la rimbeccò Lily, acida.

Rose decise di ignorarla, per andare a sbirciare cosa stesse cucinando la sua adorata nonna.

-E quando arriva invece la cara Bea?- chiese poi Lily, sottolineando con sarcasmo la parola “cara”.

-Verso le sette, immagino. Come anche...Elettra, credo- rispose Molly.

-Chi è Elettra?- volle sapere Rose.

-Già, chi è?- rincarò Lily, curiosa.

-Un'amica di James- rispose Molly.

-Nonna, mi stai dicendo che stasera avremo a cena Bea, James e la ragazza di James?- domandò Rose, inorridita.

-Già-

-Ci sarà da ridere- disse Lily, con un ghigno.


                                                *******

E così tutti gli ospiti erano arrivati per la grande cena della vigilia: c'erano Bill e Fleur, con una raggiante Victoire a braccetto con Teddy, Dominique che si trascinava dietro Bea e Louis, Charlie con la sempre scatenata Eleanor e la tranquilla Angelica, Percy e consorte con Molly e Lucy imbacuccate in due identici cappottini rossi, George ed Angelina, con Fred che si catapultò subito addosso a Bea, e Roxanne sempre su di giri, Ron ed Hermione con Hugo un po' imbronciato (Rose aveva trascorso il pomeriggio alla Tana) ed infine Ginny, appena tornata dal San Mungo con Brian e Meredith, che l'avevano obbligata a portarli dal loro papà. Gli ultimi ad arrivare furono Albus e James, che era accompagnato da una ragazza piuttosto minuta, dai fiammanti capelli rosso fuoco e occhi azzurro chiaro.

Però, pensò Lily mentre James presentava a tutti la ragazza come Elettra, hai capito James...

Con un gran trambusto, tutti si accomodarono a tavola, stretti come acciughe in scatoletta, fra chiacchiere e risate.

Lily era capitata fra Albus e zia Fleur, cosa che le andava abbastanza bene, ma per ironia della sorte aveva di fronte James e la sua amica, che a sua volta era fronteggiata da Bea; non appena si accorse di come erano stati disposti, a Lily venne da sorridere. Aveva un'ottima visuale del campo di battaglia e aveva tutta l'intenzione di godersi la cena, sebbene non potesse fare a meno di pensare a suo padre, tutto solo in ospedale; a giudicare dallo sguardo un po' spento di sua madre, anche lei stava pensando la stessa cosa.

La cena iniziò con una serie di squisiti antipasti, ai quali persino Lily trovò difficile resistere. In generale regnava un'atmosfera piuttosto allegra, anche se nella parte del tavolo dove sedeva Lily l'aria si poteva tagliare con un coltello: Bea non riusciva a non fulminare Elettra e James con lo sguardo, Fred e Dominique cercavano in tutti i modi di fare conversazione e Albus si sforzava di intavolare un discorso con Marìkaa. Lily semplicemente mangiava in silenzio, ben contenta che nessuno le rivolgesse la parola.

Ad un certo punto però, decise che era ora di agitare un po' le acque, e così chiese, fintamente cortese, ad Elettra:

-Allora...Elettra, da quanto tu e James state insieme? Questo testone di mio fratello non mi racconta mai nulla!- si lamentò, fingendosi indignata; James la fulminò con lo sguardo, mentre Eletta rispondeva:

-Oh, in realtà usciamo solo da qualche mese...ma mi fa piacere essere qui, stasera-.

-Capisco...beh deve essere stato amore a prima vista!- esclamò, e vide che Bea sbiancava notevolmente. Decisamente l'amore non aveva soppiantato la parte sadica del carattere di Lily, che si stava divertendo un mondo.

-Ehm...diciamo di sì- disse Elettra, arrossendo; anche le guance di James si chiazzarono di rosso, per la rabbia, e quelle di Bea, per la gelosia. Lily stava per aprire bocca e dire qualcosa di abbastanza tagliente, quando ricevette un calcio sotto il tavolo, probabilmente da uno dei suoi fratelli. Non lasciandosi intimidire, Lily proseguì imperterrita:

-È proprio una bella cosa! E dimmi, cosa ti ha colpito di James? Sai, spesso noi sorelle non riusciamo a vedere i pregi dei nostri fratelli...-

-Beh James è brillante, divertente...mi fa fare sempre un sacco di risate!- replicò Elettra, che non si era accorta che le domande di Lily avevano il solo scopo di creare imbarazzo a tavola.

-Beh sì, a volte sa essere divertente. Ma non ti crea imbarazzo sapere che qui stasera c'è anche l'ex fidanzata di James, Beatrice?- chiese, pregustando le reazioni che quelle parole avrebbero avuto. Come si era aspettata, il viso di Bea perse definitivamente colore, James trattenne rumorosamente il respiro ed Elettra rimase di sasso. Tuttavia fu rapida a riprendersi:

-In realtà, pensavo fossero solo amici- disse, lanciando a James un'occhiata che chiaramente diceva: dopo-mi-dici-tutto-e-guai-a-te-se-ometti-anche-solo-il-più-piccolo-particolare.

A quel punto, James decise di intervenire, per porre fine a quel pietoso interrogatorio.

-Lily, cosa ci dici invece di Hogwarts? Qualche nuovo gossip? Sai, tu che sei la regina del pettegolezzo dovresti sempre essere bene informata...-

-Oh, Hogwarts è abbastanza tranquilla di questi tempi, anche se, come sai, siamo appena tornati dall'America...- disse sbrigativa Lily e stava per riprendere la sua tortura verbale su Elettra quando Bea decise di renderle pan per focaccia.

-Ma come? A me è stato detto che finalmente ti sei arresa a Scorpius Malfoy...se non è uno scoop questo!- esclamò, sperando di vedere le guance pallide di Lily tingersi di rosso. Invece, Lily rimase impassibile, sebbene James si fosse quasi strozzato con l'acqua, e rispose:

-Semmai è lui che si è arreso a me, se proprio vogliamo essere precisi- puntualizzò, con un ghigno.

Fu il turno di Marìkaa di sbiancare: sebbene stesse iniziando a provare più che amicizia per Albus, non era facile dimenticare la colossale cotta che si era presa per Scorpius, né tanto meno l'umiliazione di non aver capito sin da subito quanto fosse evidente e speciale il legame che lo legava a Lily. Albus si accorse che Marìkaa era a disagio e decise che era ora di mettere un freno alla linguaccia di Lily; tuttavia in aiuto di Albus arrivarono Meredith e Brian, che, stanchi di starsene buoni e (relativamente) tranquilli nei loro posti accanto a Ginny, decisero di disertare per arrampicarsi allegramente una su Lily e l'altro su Albus. Le tre ospiti, Marìkaa, Elettra e Bea, grate dell'arrivo dei piccini, presero a vezzeggiarli e a parlare con loro, cosicché la conversazione si spostò su argomenti decisamente meno spinosi.

La cena proseguì senza particolari intoppi, e due ore dopo tutti iniziarono ad alzarsi dal tavolo, pieni da scoppiare.

Lily era piuttosto accaldata, com'era normale che fosse, vista la quantità di persone stipata in un unico ambiente, e così decise di fare una passeggiata fuori in giardino, sia per prendere un po' d'aria fresca sia per smaltire un po' delle calorie ingerite, anche se sapeva che per quello ci sarebbero voluti mesi di dieta ferrea. Prese il cappotto per evitare di ottenere l'effetto contrario, ovvero il congelamento, e si diresse nel caotico e disordinato giardino della Tana.

L'aria fredda di dicembre era piacevole sul viso, e per qualche momento Lily si sentì in pace, anche grazie al silenzio che regnava intorno alla casa dei nonni. Tuttavia la sua tranquillità non durò molto: James era appena sbucato dalla porta della cucina e veniva verso di lei con un'espressione davvero poco rassicurante. Infatti, non appena l'ebbe raggiunta, iniziò a parlare, e le parole che le rivolse tolsero a Lily tutta la quiete che si era costruita in quei pochi minuti.

-Sai Lily, mi domando perché tu debba essere così cattiva, soprattutto dopo che avevo appena cominciato a pensare che tu fossi cambiata, e in un certo senso migliorata- le disse, con voce tagliente.

-Cattiva? Ma che cosa stai dicendo?- domandò lei sinceramente incredula, che durante la cena pensava di aver tenuto un comportamento corretto, almeno per i suoi standard.

-Che cosa sto dicendo?! Ma ti senti quando parli? Per tutta la cena non hai fatto altro che cercare di mettere in imbarazzo Elettra, con le tue fastidiose domande. Ma la cosa peggiore è che lo facevi soprattutto per ferire Bea!- l'accusò James, arrabbiato.

-Sono davvero incredula. Sono io o sei tu, quello che per anni non ha fatto altro che illudere Beatrice, facendole credere che per voi ci sarebbe stato un futuro quando in realtà non te ne è mai importato nulla? Sono io o sei tu, quello che l'ha tradita e le ha fatto male più volte, che porta a cena la sua nuova fidanzata fregandosene altamente di quello che Bea poteva provare? E dopo tutto questo, vieni a dire a me che io ho fatto di tutto per ferire Bea?- replicò Lily, con la voce che si faceva sempre più gelida man mano che proseguiva, -lo vedo solo io il paradosso in tutto questo, James? Fatti due domande, prima di piombare qui a prendertela con me- concluse, dandogli le spalle.

-Ma certo, perché tu invece sei perfetta. Tu invece non hai mai ferito nessuno, vero? Pensi che solo perché hai versato due lacrime davanti a papà in ospedale io possa dimenticare che per anni hai fatto di tutto per allontanarti da questa famiglia? Che a Hogwarts ci hai sempre trattati come se non esistessimo? Credi davvero che tutto si possa cancellare con un colpo di bacchetta, solo perché adesso non fai la faccia schifata di fronte a tutti noi Potter-Weasley? Beh, la verità è che tu non cambierai mai Lily, e stasera l'hai dimostrato ampiamente, perché ancora una volta hai dimostrato che non te ne frega assolutamente nulla dei sentimenti di chi ti sta attorno- disse James, muovendo qualche passo verso la porta, per andarsene. Ma Lily lo trattenne per un braccio, decisa ad avere l'ultima parola; non si era accorta che anche Albus era uscito in giardino, sentendoli parlare ad alta voce.

-Ma che stupida sono stata, a pensare che avessi cambiato idea su di me vedendoti piangere davanti al mio letto quando mi sono svegliata dal coma! Te lo ricordi il coma, James? Beh io no, perché sono stata ad un passo dalla morte! E tu eri lì, tutto sorrisi e abbracci, a dirmi quanto fossi felice che io stessi bene. Ho sbagliato a crederti, perché ora è evidente che faresti volentieri a meno di avere una sorella come me- gli rinfacciò, con le guance rosse per la rabbia. Nemmeno lei, che aveva passato anni ad imparare a trattenere le emozioni, poteva restare impassibile di fronte alle parole di veleno che suo fratello le stava rivolgendo.

James stava per aprire bocca per replicare ancora, quando Albus decise che era ora di interrompere quella lite, prima che i due arrivassero a dire qualcosa di cui si sarebbero pentiti l'attimo dopo.

-Adesso basta. Credo che sia ora di rientrare- disse con un tono che non ammetteva repliche, un tono che somigliava moltissimo a quello di Harry.

-Non ti intromettere, Al. Questa è una discussione che riguarda me e Lily- lo zittì James, infuriato.

-Ah sì? Pensi che non mi riguardi? Credi che Lily stasera sia stata scorretta solo con te ed Elettra? Forse non lo sai, ma Marìkaa era innamorata di Scorpius Malfoy, e non è stato facile per lei né accettare che ora lui stia con Lily, né sentirne parlare stasera a tavola...- iniziò a dire Albus, ma venne interrotto da Lily:

-Ma bene! Dai Albus, perché non inizi a dire quanto sono orribile e spregevole? Credo di non averne ricevuti ancora abbastanza di insulti questa sera! Non è colpa mia se Scorpius ha scelto me e non lei, e se non sbaglio sei stato proprio tu a chiedermi di conquistarlo affinché tu potessi avere campo libero con Marìkaa!- lo provocò Lily, mentre una voce incredula chiedeva:

-Tu cosa?!- Marìkaa era appena apparsa sulla soglia della porta con in mano il cappotto di Albus con l'evidente intenzione di darglielo dato che quest'ultimo era uscito senza.

-Marìkaa ti posso spiegare...- disse Albus avvicinandosi a lei, ma Marìkaa indietreggiò.

-No. Non voglio sentire nulla- replicò con voce flebile prima di smaterializzarsi. Albus fissò il punto in cui lei era scomparsa, poi, senza dire una parola, rientrò in casa.

-Spero tu sia soddisfatta- commentò James prima di seguire il fratello.

Lily rimase da sola, proprio mentre copiosi fiocchi di neve cominciavano a scendere giù dal cielo; tese la mano e l'aprì, per prenderne alcuni. Cercò di trattenere la fresca sostanza, ma quella si scioglieva dopo pochi minuti, proprio come la serenità di Lily.



Spazio Autrice:


Lo so, lo so. Questa volta ho battuto tutti i record. Sono imperdonabile, ma a mia discolpa posso dire che sono appena sopravvissuta ad un'estenuante sessioni esami (roba da tre esami a settimana) e prima ancora ci sono state le vacanze...e insomma, sono passati due mesi senza che io me ne accorgessi. Vi domando scusa e spero che voi non siate troppo infuriati con me (faccina speranzosa ^_^).


Detto questo, passiamo al capitolo.

Diciamo che l'ultima parte non era prevista, ma poi ha iniziato a scriversi da sola...mi sono resa conto che in effetti Lily e James non hanno mai avuto uno scontro diretto, e che non si erano mai detti quello che pensavano l'uno dell'altra. Mentre fra Lily e Albus le cose stavano andando bene, fra Lily e James c'è sempre stato un qualcosa di irrisolto, forse perchè James non è mai riuscito a capire fino in fondo Lily. Beh, voi cosa ne pensate di questo litigio natalizio? Chi ha ragione secondo voi?


Mi devo scusare anche con chi ha recensito lo scorso capitolo: vi urlo un grazie enorme, e giuro che entro questo week end risponderò a tutti i vostri meravigliosi commenti.


Bene, anche per oggi è tutto. Spero di aggiornare presto ora che sono un po' più libera dagli esami, ma non assicuro nulla :)


Sempre vostra, con affetto,


Miss

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Miss_Slytherin