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Autore: MssAgrippina    22/09/2012    2 recensioni
-Sirius Black a un paio d’ore dal nuovo anno, aveva già mandato all’aria i buoni propositi ed era del tutto sicuro, che non avrebbe mai più avuto un anno magnifico e spassoso come il precedente.
-Emmeline Vance stava odiando Charles Potter che aveva distrutto una delle poche certezze del suo amato, e che a breve avrebbe spezzato il cuore del suo unico figlio.
-Lily Evans mai aveva visto James gridare così tanto, Sirius ridotto a straccio come quella sera e mai si sarebbe immaginata che sarebbe stata proprio lei a dover tirar su due dei malandrini. Per Paracelo in gonnella e tacchi a spillo in che situazione strampalata si era andata a cacciare?
-Alice Prewet abbracciata al suo amore spera di non essere lei a dirlo a Jimm.
-Franck Longbatton si stava amaramente pentendo di non essere rimasto a Hoqwarts.
-James Potter quella mattina quando si era alzato era il ragazzo di diciassette anni più felice di Inghilterra.
-Peter Minus voleva bene a James e tutto ciò lo dispiaceva molto.
-Remus Lupin era certo che quell’anno sarebbe stato disastroso e che lui già un paio d’ore prima che iniziasse doveva eleggersi eterno responsabile.
•no drabble!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'È qui che si trova il cuore ...'
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IL GIGLIO





“SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA” qualcuno lo stava gridando, scuotendo, maltrattando e picchiando. Se mai dovessi consigliare una sveglia giuro nemmeno al mio peggior nemico parlerei dei teneri soavi e delicati modi del mio migliore amico licantropo. Finalmente aveva smesso, dieci galeoni che la sua nuova vittima era Pad, altra gatta da pelare, o sbaglio? Forse questo strano detto babbano l'ho sbagliato, appena deciderò di aprire gli occhi devo ricordarmi di chiederlo a Rem.
O Godric di nuovo!! “REMUS, sono sveglio” non avevo ancora aperto gli occhi “Sono contento di questo, perchè tra due minuti la McGonogal inizia la lezione” due minuti? Come due minuti??? aveva dormito così allungo?? possibile che Remus non fosse riuscito a svegliarlo prima?
Pad russava, o si se russava riusciva a sentirlo benissimo, voleva prendersi gioco di lui quel lupacchiotto. Tanto valeva alzarsi ormai era sveglio. Dove era Pad??, dove erano finiti tutti! Otto e trentacinque, o Merlino non era in ritardo, era già in punizione e con parecchi punti in meno solo per iniziare la giornata.
Perché non aveva dato retta a Rem?? Lui era quello saggio, giudizioso, bisognava ascoltarlo sempre , perché avvolte l'ho dimenticava?
Stava correndo per i corridoi, con la speranza di non essere visto, perchè aveva preso l'abitudine di correre per i corridoi? Quando mai si era preoccupato di arrivare in ritardo!? C'era qualcosa che non quadrava in tutto ciò, ma ci avrebbe pensato dopo, Minni l'aspettava dietro la porta, e già sentiva volar via l'ora che aveva designato per Lily.
“Potter, quale onore che fa a quest'aula! Ha una spiegazione per il suo ritardo?” il sonno conta? Appena l'aveva pensato sapeva già che non l'avrebbe mai detto. “No, mi scusi. Posso entrare?”
“Si accomodi e non parli Potter”. Nulla, non le aveva detto nulla. Doveva essere entrato in un buon periodo, forse le stelle si erano allineate in modo da facilitarli la vita, doveva accertarsene sarebbe andato dalla professoressa di divinazione il prima possibile. Qualcosa nella sua testa gli diceva che non era il primo proposito mattutino, ma proprio non ricordava e su questo poteva scommetterci altri dieci galeoni era colpa dello stomaco che parlottava.
Mai mattinata in compagnia della McGonogal fu meno interessante, la lezione del giorno era la continuazione di quella precedente, il controincanteimo di  Furitum, che come dimostrato alla Evans la sera prima lui conosceva benissimo. Lo stava osservando, in maniera cagnesca, mancava che iniziasse a digrignare i denti e avrebbe potuto essere la copia di Pad.
Ah, il mio fedele cane che questa mattina, questa mattina eh ma dove è? Sirius non era in aula, e non era in camera, che avesse giocato la lezione? “Rem, e Pad? Dov'è finito?” “Pensavo lo sapessi tu, non c'era questa mattina nel suo letto” “Neanche un ...” “POTTER; LUPIN silenzio o sarò costretta a togliervi dei punti” sgamati in pieno da Minni.
 
“Pad, Pad non ti ho regalato lo specchio per potertici specchiare” la lezione si era conclusa da un pezzo e tra pochi minuti sarebbe iniziata aritimanzia. Se Sirius avesse avuto un appuntamento lui l'avrebbe saputo, no? Lui gli aveva raccontato delle ore che avrebbe passato con Lily, e quelli non erano certo appuntamenti. Cosa gli stava nascondendo il suo migliore amico?
“Jim, dimmi!” Jim dimmi? Dopo tutta la preoccupazione di quelle tre ore se ne usciva con una miserabile frase. “Dove ti sei cacciato cane senza cuore” “Cane senza cuore? Prong stai dando di matto ultimamente” “Non mi hai ancora risposto!” “Sei un idiota, sono alla stamberga sistemavo un po' prima di questa sera, abbiamo lasciato mobili rotti e schegge vuoi mica ferirti mentre sei Prongs senza poter tornare umano per la presenza di Moony???” Era sul serio così intelligente il suo migliore amico? Forse l'unico che aveva seri problemi era lui, come aveva fatto a non pensarci? “Non usare quel tono accusatorio con me” “Si dia il caso che l'unico ad aver interrotto qualcuno sia tu!” pienamente d'accordo con te amico. “la luna a che ora sorge?” “Per le otto Rem sarà già qui, mezz'oretta e  lo raggiungiamo” Otto?? Cosi presto? E se con Lily … otto e mezza e poi poteva fare un po' di ritardo no? Era sempre stato puntuale se per una volta … Rem era il suo migliore amico, come poteva arrivare in ritardo? “James, sei ancora tra noi? “Ci vediamo dopo, ho aritimanzia!” , magari la Evans l'avrebbe dileguato prima ancora delle otto, oppure avrebbe detto qualche stupidaggine e lei l'avrebbe affatturato a quel punto avrebbe avuto tutto il tempo per raggiungere Rem.
 

*

 
“Potter, possiamo sederci? Il tavolo è pieno” con uno sguardo realizzato ci fece cenno di accomodarci, grazia a Godric aveva deciso di stare zitto, se no avremmo avuto la bella vista di torta di patate dilaniata dai suoi denti. Con nessuna sorpresa mi ritrovai seduta vicino a lui, perché la bella Mary si era accaparrata il posto accanto a Peter e Alice si era appiccicata a Franck. “E' stata interessante la lezione di antiche rune?” sapeva a memoria le mie lezioni? “Potter mi spii?” “Da quando ti conosco!” sfacciatissimo come sempre, ah povera me che pranzo lungo che si prospetta. “Molto comunque, dimmi Mary cosa ha predetto quella befana di divinazione?” “Oh per questa settimana nessuna morte” , una megera ecco cosa era, e ancora Mary insisteva a seguire quel corso. Che idiozia. “Smettila di torcere il muso, a me piace come materia” “pque alk coula nuon pauce daonitioeni???” “BLACK!! Per cortesia evita di parlare con la bocca piena” e dire che era un Black, non doveva aver subito una severa educazione? “Non ti piace divinazione caposcuola?” “Materia inutile Black, solo lei e te potevate continuare a seguirla dopo i gufi”  “Sai avevo provato con babbanologia, ma è mostruoso, non so proprio come fate ad usare quelle attrezzature infernali” “attrezzature infernali?? Senza speranza” stava parlando con Black, quel Black? Beh di certo l'altro non le avrebbe mai rivolta la parola con tutte le ideologie sul sangue puro. “Io anche l'ho seguita, i babbani hanno imparato a cavarsela senza la magia, i tuoi usano tutti quegli attrezzi?” imparato a cavarsela? Ma stava scherzando? “Non so a che tipo di attrezzi ti riferisci ma si, li usano”. Continuammo a mangiare, nel completo silenzio, Potter stava rimuginando su qualcosa, e Black era troppo preso dal pollo alla paprika per poter proferire parola, “Lily hai visto quel tipo di corvonero? Quello del sesto?” o beh perché corvonero del sesto anno ce ne era uno solo, “Quale dei tanti Mary?” Potter sembrava finalmente ridestarsi dai suoi pensieri e, i suoi occhi come i miei erano puntati sull'altra tavolata “Quello bruno con gli occhi verdi, è entrato quest'anno nella squadra di quidditch, cacciatore” e beh ora era stata molto specifica, con la riuscita che non aveva ancora capito chi fosse questo fantomatico ragazzo “Hai capito?” “Mary chiunque sia non lo conosco!” “Broem, Broem Karn ci siamo incontrati sul campo durante l'ultima partita dell’anno scorso” ecco chi era Karn, il brunetto dagli occhi verdi. “Ora hai capito, te l'ho leggo in faccia” certo cara, mi si è accesa la lampadina, anzi la bacchetta. “Karn, è con me nel LumaClub, è stato lui ha riaccompagnarmi alla torre la settimana scorsa, sai quando...” quando una tempesta sembro scatenarsi vicino a me, Potter era in piedi, il bicchiere era caduto versando tutto il succo di zucca sui suoi pantaloni e sulla mia gonna, il piatto era rovesciato e chi sa come delle verdure erano finite sui capelli di Peter. “Alla torre?? sai quando …? Perché io non ne sapevo nulla?” oh eccolo fuoriuscire il piccolo-grande egocentrismo di Potter, lui che deve essere sempre al corrente di tutto ciò che accade nella mia vita, la sua gelosia stava trasbordando e io che dopo tutti questi anni sto ancora a chiedermi come abbia fatta a prendersi tutte queste libertà!! E pure mi sembra che sia stata sempre molto distaccata e antipatica nei suoi confronti. Meglio però dargliela buona, non ci teneva per niente vedere quel povero ragazzo appeso a testa in giù dalla torre di astronomia.
“Potter, mi ha solo accompagnata, niente di che e non credo siano affari tuoi comunque!” stava andando via, non le aveva neanche risposto, certo non stava correndo ma la velocità con cui si accingeva a uscire dalla sala grande faceva ben capire che avrebbe voluto. Poco dopo Black lo seguiva, possibile che anche tra amici ci si compatisca?
“Dovevi stare zitta?” “Io, tu, non potevi evitare di parlare di lui?” Alice si era unita a noi “Cosa è successo??” fu Mary a rispondere “Lils ha fatto arrabbiare il capitano” okey, perchè la mia migliore amica da ben sei anni e mezzo mi rivolgeva quello sguardo che in tutta sincerità sembrava trapassarmi la testa? “Cosa ti ha fatto?” beh niente?? Il fatto e che si impiccia di cose che non sono sue. Uffi, perché alla fine la colpa va sempre a me? “Niente giuro, è colpa sua” E così dicendo mi incamminai verso l'aula di difesa.
 

*

 
“Dici che dovrei andarci lo stesso Rem?” Moony era esasperato, se solo non fosse stato a conoscenza del fatto che si fosse aperto il cranio in due avrebbe iniziato a sbattersi la testa contro il muro. “James, vai”. Così, si diresse verso l'aula. Già perché doveva essere lui a non presentarsi? Non era successo nulla, solo un altro colpo di testa! Ma mi dico perché non riesco a pensare prima di agire, a pensare? Come si fa a pensare quando l'amore della tua vita dice sai quando ... sai quando cosa?? E se lei e Broem? No, impossibile aveva detto di non sapere chi fosse, e se stesse fingendo? Era possibile, una relazione clandestina che neanche le sue amiche conoscevano. Per Pad era impossibile, ma Pad che ne può capire di queste cose? Lui il bello e dannato, che non si è mai interessato  a nessuna, a parte ovviamente per i giochetti sotto le lenzuola.
Aveva fatto una cosa stupida, doveva chiederle scusa. Ecco la porta, un ora, non un minuto di più, Rem l'aspettava e lui doveva esserci, gli era sembrato che stesse peggio questa volta, era stato più silenzioso del solito.
“Sei già qui?” lei era già li, si era tolta la divisa e si era messa dei comodi jeans e una magliettina leggermente attillata di un rosa pallido. “Gia, iniziamo?” .
Dopo circa mezza ora che si esercitavano Lili padroneggiava egregiamente l'incantesimo. Doveva chiedere scusa, ma come? Questo maledetto orgoglio da grifondoro, ma a parte l'orgoglio da qualche parte c'era posizionato anche il coraggio, quindi uno, due e tre e facciamolo. Magari contiamo un po di più?
Mancava un quarto d'ora, “Beh, possiamo finire qui no? Mi riesce perfettamente” sorrideva, “Beh si, non potresti fare meglio così, e sono stanco di essere trasfigurato in furetto” “Andiamo a cena allora?” “Insieme?” non c'era nessun altro era ovvio che parlasse con me, stupido, stupito, stupido!!! Lily scuoteva la testa, ecco il segno che mi rivolgeva quando effettivamente davo segno di non aver nessuna possibilità di recupero. Era già alla porta. “Allora Potter che vuoi fare diventare fantasma li?” la segui senza dire una parola, ora o mai più, quattrocentotrenta, quattrocentotrentuno, quattrocentotrentadue, quattrocentotr … “Evans” era accanto a me, non mi fissava, ma io non potevo togliere gli occhi da quella chioma rossa. “Ti sento Potter” già, può sentirmi anche se non mi guarda.
Presi dalla tasca il mio boccino, spingeva le ali, voleva aprirle per prendere il volo.
La fermai mettendomi davanti “Potter, che ti prende ora? Ti spedisco da Madama Chips” non trovavo le parole, era così difficile chiedere scusa? Per qualcosa che a quanto pare non le aveva creato disturbo, l'avrebbe fatto notare se no! Conoscendola non era la ragazza che avrebbe sorvolato, non gli aveva dato fastidio?? Qualcosa in tutto questo mi è sfuggito!!
“uhmuhm ...” era li, davanti a me leggermente infuriata ora “Se non hai niente da dire, spostati Potter” così facendo provo a spostarmi, ma fui più tempestivo, sono o no il migliorar giocatore di  quidditch! Apri la mano e le mostrai il boccino, che idea folgorante. “Il tuo boccino Potter!” continuai a non dire nulla, con la bacchetta lo trasfigurai in un giglio e glielo porsi “Volevo chiederti scusa per la mia reazione di oggi, quello che fai non mi riguarda forse hai ragione tu” prese il giglio e l'osservò “Grazie, il più bel fiore che ho mai ricevuto” sorrideva “Tutto merito del boccino di partenza” “O del mago che l'ha trasfigurato” era un complimento, il primo vero complimento di Lily Evans.
“Che fai? Non vieni a mangiare?” Lily era già sulla porta, sembrava aspettare solo me per entrare, mi sarei dovuto far perdonare di nuovo. “Mi concedi un altra ora?” rispondi Lily, rispondimi per favore, ho bisogno del tuo si. “Mi dai una notte per pensarci?” una notte? Non era un vero no, forse c'era speranza! “Quante ne vuoi, ma voglio una risposta” annui con la testa “Ci vediamo domani allora, buona notte Evans” così dicendo, iniziai a incamminarmi verso i miei amici. Erano le otto e mezzo e forse non avevo deluso nessuno. E forse lei non era dispiaciuta!! Troppi forse delle volte avrebbe voluto essere circondato di certezze.
 

*

 
Un giglio d'oro, teneva tra le mani un giglio doro che li era stato regalato da Potter! Delle volte era veramente sorprendente e non solo per la magia di per se, perchè si doveva ammetterlo ci sapeva fare, ma anche per i gesti se non l'avesse conosciuto in tutti quegli anni come lo sbruffone, boccinofilo, bullo di hogwarts sarebbe rimasta affascinata da lui. Mary e Alice erano già li, come di consueto oramai. Dei malandrini nessuna ombra invece, e Potter non era entrato in sala grande, possibile che ne stessero preparando un altra? Qualcosa di grosso se Black saltava la cena. “Sei andata a trovare Rem? Era dinuovo in infermeria nel pomeriggio” “Si ci sono stata prima della lezione con Potter”, già Rem era nel suo periodo del mese, era passato a trovarlo nel pomeriggio mentre si faceva dare una strana pozione marrone e poi erano tornati insieme alla torre. “Come è andata con il capitano?” impicciona “Mi ha chiesto scusa per oggi, con questo” e a quel punto mostrai alle mie amiche il giglio. “Gli piaci, piaci al capitano Rossa” la malizia sul volto di Mary era nulla a confronto dei raggi di sole che emana Alice “Si è dichiarato, con un giglio? Gli hai detto di si vero?” Mary fu più tempestiva di me “Dichiarato? E qual è la novità? Se la nostra Lily gli ha detto di si è la notiziona!!!!” mi fissavano aspettando che io dicessi qualcosa, “E quello? Un regalo?” Emmeline aveva visto tutto dal suo tavolo, e come se fosse la cosa più normale del mondo che una corvonero sedesse al tavolo dei grifondoro si era accomodata senza fare complimenti. “Regalo del capitano” perchè Mary ha questa abitudine di fare occhiolini? “Già, per chiederle scusa della sua gelosia” Emm, si rigirava il giglio tra le mani “Gli hai detto di si vero?? Lily è così dolce e tenero, e te lo dice una che è stata mollata da lui, il miglior ragazzo che abbia mai avuto” erano stati insieme, come faceva a dimenticarsi di una cosa del genere? La sua migliore amica e Potter erano stati fidanzati, due tre anni fa?? “Emm sei di parte, tu e lui siete amici” anche se forse sapeva che non era del tutto così “Lily è cambiato e, non puoi negarlo” “Dici? Dove è adesso allora? Lui e i suoi fedeli compagni non ci sono, stanno combinando qualcosa” “Oppure sono con Rem, non stava bene no??” impossibile, Rem era alla stamberga e loro non potevano stare con lui, gli avrebbe uccisi. Ma questo non poteva dirlo alle sue amiche, l'aveva promesso a Rem, il loro segreto. “Alice, è una testona che dobbiamo farci” “heiiiiiiiiii...” Emm aveva privato tutte e tre dell'udito “Che ti prende?” “Il vostro budino è più buono del nostro” il budino, sviava così la conversazione? Non era adorabile? “Abbiamo corrotto gli elfi domestici non l'ho sapevi Emm!!” “Tu e Black ci scommetterei!?!” ecco un altro occhialino. Tu e Black? Lei e Black? Cosa centrava la mia migliore amica con quello sciupa femmine ?????????
“A dimenticavo il mio libro Lily” il libro di Emm, il libro che stavo leggendo prima che arrivasse Potter, il libro che si trovava dall'altra parte della scuola. “E' in dormitorio, ti serve subito, vado a prenderlo!” “Andiamo tutte insieme, avete finito di rimpinzarvi?” “Si senza Black non c'è divertimento” di nuovo Black???
Come è che dicevo ieri, alle scale piace cambiare?? “Va giù, verso i sotterranei!” “E se andassimo nelle cucine per una burrobirra?” “Alice? Da quando così trasgressiva?” “Ho due caposcuola con me, cosa può succedermi?” “Io approvo, tutte in cucina.”
Non ero mai state nelle cucine, certo una burrobirra ogni tanto non l'avevo mai rifiutata ma erano sempre le ragazze che si recavano a prenderle, non era mai voluta scendere, sarebbe stato troppo da Potter! E poi come l'avrebbe punito con la consapevolezza che anche lei si lasciava andare ogni tanto. Più di ogni tanto, se si volevano includere le serata con il Lumaclub.
Mary e Alice erano davanti ad un quadro con dipinta sopra della frutta, Alice solletico una pera e il quadro si sposto per farci entrare nelle cucine.
“Signorine” “Signorine buona sera” “Signorine cosa possiamo darle” erano circondate da piccoli elfi domestici che continuavano a chiedere cosa servire. Si accomodarono vicino al camino e iniziarono a bere, e da un bicchiere si passava ad un altro, finché si accorsero che si erano fatte le tre del mattino e che sarebbe stato meglio rientrare nei rispettivi dormitori. “Buona notte ragazze, ricordati il libro Lily” Emm spari verso una rampa di scale. “Ragazze ho dimenticato una cosa in cucina ci vediamo in camera”. Così dicendo si avvio verso l'aula, era leggermente brilla e ondeggiava anche, ma doveva prendere il libro, se l'avesse preso qualcun altro? O se l'indomani non avesse fatto in tempo a prenderlo prima di vedere Emm. Ecco l'aula, era vuota a parte per libro che era poggiato su una sedia. Dopo averlo recuperato inizio il cammino verso la torre, che a quanto pare si presentava molto difficoltoso, tutte quelle burrobirre che aveva bevuto iniziavano a fare il suo effetto, per non parlare della bottiglia di whisky incendiaro che era apparsa dal nulla a meta nottata.
Quelle erano delle voci, si ma di chi? Non poteva fermarsi doveva tornare in dormitorio il più velocemente possibile.
“Un giglio? Hai regalato il tuo adorato boccino alla Evans” era la voce di Black, e quindi c'era anche Potter, e stavano parlando di me! Ed erano le tre del mattino passate, cosa ci facevano in giro l'oro, questa non poteva fargliela passare. Li raggiunse, era dietro di loro, “Voi tre!!...” ma mentre aveva provato a rimproverarli si ritrovo per terra, era caduta su se stessa. Ma proprio loro doveva incontrare, gliel'avrebbero ricordato a vita. “Evans, stai male?” Potter mi stava sollevando da terra e con tutto il cuore fai che non mi molli. “Si, 
andavo in sala comune” mi stavano fissando, Black, no, non dirlo “Whisky incendario   caposcuola?” cosa era un segugio? “Tra amiche” “E dove sono le tue amiche? O ci nascondi qualcuno?” “Black evanesci devo tornare in dormitorio” “Evans” Potter mi fissava, erano i suoi occhi a chiedermi se c'era qualcuno, non aveva bisogno di parole, come facevo a capirlo così bene? “Avevo dimenticato il libro prima nella nostra aula, ero andata a prenderlo” la nostra aula, l'avevo colpito, sembrava sorreggermi più saldamente di prima, mi aveva anche avvicinato al suo corpo. “Andiamo Evans, è una fortuna che tu abbia trovato dei cavalieri come noi” “Sempre modesto Potter” camminavamo, potevo benissimo reggermi da sola, ma Potter non sembrava non volermi mollare, avevo timore a parlare, si sa l'alcool fa male alle parole. “Dove siete stati? Fino a quest'ora, dovrei mettervi in punizione” Black se ne usci con la sua risata gutturale simile a quella di una cane. “Tu in punizione a noi, caposcuola credo che per stasera potremmo tutti chiudere un occhio” non aveva tutti i torti mister simpatia Black. “Black?” “Si Caposcuola” mi avrebbe risposto? O avrebbe evaso la domanda? Tentare non nuoce “Tu e Mary?” non mi avrebbe risposto, si vedeva dalla faccia. “Io e Mary? L'alcool ti fa male” per l'appunto.
Passato il ritratto della signora grassa, James mi poggio sul divano vicino al caminetto ormai  spento. “Notte a tutti e due” Black saliva le scale con un sorrisetto da malandrino.
Eravamo entrambi sul divano, dovevo dire qualcosa? Io? Perchè non lui? Presi il giglio dalla tasca e inizia a passarmelo tra le mani, se fosse stato più piccolo avrei potuto indossarlo, come ciondolo. Presi la bacchetta, sperando che non gli dispiacesse che modificassi il suo regalo, mi guardava allibito, pensava che l'avrei distrutto? In un attimo il giglio si rimpicciolì e lo stelo divenne una collanina. “Puoi agganciarla?” la posai nelle sue mani e mi spostai capelli “Avrei dovuto pensarci io, a creare una collina intendo” gli sorrisi, era così facile sorridergli “Come mi sta?” “Benissimo” “Non ho ancora tutte le idee al posto giusto Potter, ma quando mi hai proposto queste ore pensavo che me ne sarei pentita amaramente” Mi ascoltava, “Domani abbiamo la ronda notturna, ti risponderò quando saremo per i corridoi della scuola, così che nessuna o nessuno possa volermi uccidere per aver accettato o rifiutato” gli andava bene, non faceva che aggiungere compromessi a qualcosa che doveva essere semplicemente facile!! “Non posso che aspettarti Evans, ora è meglio che vai a dormire e anche io, siamo tutti molto stanchi” .
Come un paio di sere prima eravamo all'imbocco delle camerate, avrebbe rischiato di baciarmi di nuovo? E io l'avrei lasciato fare? Parliamo sempre di Potter, e forse questi miei pensieri positivi verso di lui sono dovuti all'alcool, solo a lui. “Evans”, aveva di nuovo un tono preoccupato e di nuovo mi reggeva, “Un capogiro” “Non posso portarti fino in camera, anche se vorrei molto” “Potter, tieni per te i tuoi desideri” lui era lucido e ci provava nei modi romantici e nei modi da perfetto troll di montagna. “Ci sono, notte Potter” gli posai una mano sui capelli e glieli scompigliai. “Notte Evans”.
Mentre salivo le scale lui era li, sentivo il suo sguardo sul mio corpo e speravo forse una sguardo casto e puro, ma conoscendo l'esemplare era meglio non sperarci.
Non mi avevano aspettato sveglia ma era comprensibile con l'alcool in corpo.
E se non si fossero svegliate l'indomani?? Le idee di Alice e tutte loro che gli andavano dietro.
Che idea! Si, non voleva significare nulla dopo tutto, una specie di …
 

*

 
“Così presto? Pensavo che saresti rimasto un po' di più con la donna dei tuoi sogni” Pad era già sotto le coperte e la mappa dei malandrini tra le mani, controllava! “Peter sta tornando?”  “SI, è nel prato. Vuoi dirmi prima che arrivi” cagnaccio, impiccione, una comare anzi peggio. “Ha trasformato il giglio in una collanina e se le messa al collo” ero a due spanne dal cielo mentre lo dicevo, meglio che volare. All'inizio aveva pensato la facesse tornare un boccino in modo da restituirlo. Un modo per non compromettersi, invece l'aveva stupito, anzi di più aveva deciso di portare con se un po' di lui. La parte che meno le piaceva quella del boccinofilo come diceva lei. “Mary, cosa intendeva Lily prima?” non voleva parlarne con me? Il suo  migliore amico? “Non c'è nulla da dire, Mary è Mary” nulla di più. Peter entro in camere “Rem sta bene, madama Chips è andata a prenderlo” “Possiamo andare a dormire allora. Buona notte ragazzi”.
Mi chiusi nel mio baldacchino lasciando uno spiraglio aperto verso la finestra, per osservare la luna che ormai era bassa, una barchetta?? che ci fa una barchetta fuori dalla finestra?
“Che combini ora Prongs? Chiudi quella finestra” aveva aperto la finestra e la corrente aveva preso Pad in pieno petto, petto nudo, che cattiva abitudine.
Si risedette sul baldacchino e sciolse la piccola barchetta, sapeva che era sua, c'era il suo profumo e poi le aveva viste una miriade di volte volare per l'aula verso i banchi delle loro amiche.
 
 Arrivata sana e salva, spero valga lo stesso per te! Non mi hai detto perchè non sei venuta a cena, io sono stata sincera. Ancora notte Potter.
 
Lei era stata sincera, ma come poteva dire una cosa del genere, non poteva tradire Rem. Perchè doveva essere così complicato, e dire che le stelle sembravano dalla sua parte solo poche ore prima.
 

*

 
Se ne sarebbe pentita da appena sveglia, ma se ne era resa conto solo dopo averla spedita. Era come dargli una possibilità così, e non è quello che aveva in mente lei. Non avrebbe più bevuto, mai più se in qualche modo poteva centrarci Potter.
Mary russava, Alice dormiva occupando ogni angolo del letto e lei stava li a pensare ad uno stupido pezzo di carta, neanche fosse in piena crisi adolescenziale.
Non ci avrei più pensato.
 

ANGOLO AUTRICE: 
Un grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, le seguite e chi ha recensito! =)
Lady_Ginevra Black_
 
 beainlove98
 EFio 2000
 
MrsBlack4
occhidambra
 

   
 
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