E dopo poche ore arrivai all'aeroporto di Londra era affollatissimo c'era gente dappertutto,
dopo aver ritirato le valige a fatica riuscii a uscire, chiamai i miei genitori li avvisai di essere arrivata,
ma i miei genitori avevano una voce molto triste anche se cercavano di coprirlo.
Decisi di non darci peso anche se in un'altro momento l'avrei fatto, dopo esser arrivata all'hotel mi riposai per due orette,
quando mi svegliai si erano già fatte le otto di sera e decisi di andare a fare un giretto di per le strade di Londra,
è una città magnifica piena di vita, anche se a me non piaceva vedere tutti quei giovano che si ubriacavano nei bar già alle otto.
Entrai in un sacco di negozi ma comprai perlopiù libri, libri e libri.
Io adoravo fare shopping ma quando morì mia sorella iniziai a trascurarmi in tutti i sensi
non avevo più amiche non riuscivo mai ad essere felice quindi mi racchiudevo semplicemente leggendo libri,
in un'altro mondo.. però iniziavo a pensare che il viaggio a Londra mi avrebbe fatto bene, avrei ripreso a vivere come un tempo.
Verso le 10 tornai a casa ma non mi coricai rimasi sveglia a leggere fino a tardi e sentivo che la giornata dopo sarebbe stata speciale.
La mattina mi svegliai verso le nove non sono quel tipo che dorme molto, anzi.
Andai a fare colazione da starbucks e mi è piaciuto molto trovare la gente che andava li di fretta,
per prendere qualcosa da bere alla svelta primaa di arrivare al lavoro o alla scuola tardi.
Decisi di superarmi e andare a faare shopping, molte ragazze cercarono di avere dialoghi con me,
ma preferii evitare perchè non voglio affezionarmi a nessuno per paura di perderlo. La sera mi chiamò mia madre ero felice e pensavo che anche mia madre lo fosse ma mi rispose con tono fermo serio e malinconico.

'Senti Ale ho deciso di dirtelo, prima non volevo dirtelo per paura di farti star male, tua zia è deceduta'
Non riuscivo nemmeno a rispondere ero ferma immobile, dopo tanti minuti sono scoppiata a piangere e chiusi la telefonata con mamma anche se non le avevo risposto.
Scesi in strada e continuai a piangere senza far rumore,pioveva a dirotto,
mi guardavo i piedi e per sbaglio andai a sbattere contro quaalcuno 'scusa scusami che stupida ero distratta'dissi continuando a singhiozzare
e raccogliendo i libri che erano caduti per terra vidi ''il giardino segreto'' Il mio libro preferito,
così mi alzai per vedere che tipo di persona era  , era un ragazzo incappucciato e se riuscivo a veder bene anche lui piangeva cercava di nascondersi,
quel ragazzo mi stava facendo venir curiosità ma non ci pensai perchè continuavo a piangere, fino a quando mi disse
Ehi perchè piangi' non so il motivo ma non risposi ma poi ' Sembra che hai freddo tieni' e mi porse una felpa da uomo,
era vero avevo freddo ma non ci facevo caso, feci segno per dir di no ma lui insistette allora la presi e qquandi me la misi addosso lui si riprese i libri e se ne andò,
non avevo neanche visto il suo viso niente.. era un p'ò inquietante ma non importava mi era sembrato così dolce,
poi mi schiaffeggiai e continuai a camminare senza smettere di piangere,
mia zia per me era un punto di riferimento mi consigliava sempre tutto era una sorta di 'nonna' la adoravo
e pensare che ora non ci sarebbe più stata mi metteva i brividi.. quindi pensai di tornare in Italia venire a Londra non mi aveva dato niente di buono, ma quello incappucciato mi fece cambiare un poco idea. Quando tornai a casa mettendo una mano nella tasca della felpa, vi trovai un iphone 4...

Ciaaaau a tutti 
è scritta male lo so, abbiate pietà
è la prima fanfiction che scrivo lool 
mi raccomando recensite anche con critiche
:)