Capitolo 9
<<
Juliet. >> si presentò sorridendo, una volta che riacquistò il controllo
della situazione. << Ma puoi
chiamarmi Juls, se ti fa piacere >>.
<<
Oh va bene >> sorrise l’armadio-figaccione-Chris. Aveva un bel sorriso
caloroso, ma non quanto quello di Louis. I sorrisi di Louis erano qualcosa d’indicibile,
che la mandava nel pallone ogni volta.
<<
Ehi piacere, io sono Natasha. >> si presentò la rossa, con
Allie al suo fianco che disse con un sorriso a trentadue denti:
<< Piacere, Allison. Per caso esci dalla pubblicità del
film Magic Mike? >> ammiccò. Juliet le lanciò un
occhiataccia. Non che non fosse d'accordo- dio Chris era un vero
spettacolo per gli occhi- ma non erano commenti da fare. Tuttavia, se
quel bel pezzo da novanta era uno spogliarellista, Juliet non poteva di
certo non approvare in pieno.
Poi fu il
turno di Louis. << Louis >> il tono del ragazzo sembrava seccato. Stavolta l'occhiataccia fu lui a beccarsela.
<< Piacere mio Louis >> i modi gentili di Chris invece erano tutt’altro che
sgradevoli.
Juliet
notò Rachel guardare in modo strano Chris. Quando anche lui la vide assunse
un’espressione sorpresa, ma poi sembrò ritornare come prima.
<<
Rachel >>, si presentò la bionda in tono serio. Sembrava nervosa.
<<
Piacere mio >> le rispose cordialmente Chris. << La tua ragazza?
>> chiese a Louis. La bionda sembrò turbata da quella domanda, ma continuò
a sorridere.
<<
Sì. La mia ragazza >>. A Juliet le si fermò il
cuore, perché quando gli aveva risposto, Louis l’aveva
guardata dritta negli occhi. Juls girò lo
sguardo da un’altra parte. Inutile dire che si sentiva ancora a
pezzi per la
batosta che aveva ricevuto. Si sentì gli occhi di Louis puntati
addosso, e
fremette involontariamente.
<<
Vogliamo sederci? >> sentì la voce gentile di Chris. Si accorse che le
stava porgendo il braccio, da perfetto gentleman. Lei l’accettò annuendo.
Per tutta
la cena, chiacchierarono tutti del più e del meno. Juliet scoprì che Chris
conosceva Zayn perché erano colleghi di lavoro. Con quei muscoli...Strano che non l’aveva mai visto
sui cartelloni pubblicitari. Quell’uomo non passava di certo inosservato.
Harry
alzò i pollici di nascosto ammiccandole. Juliet mimò un << Falla finita
>>. Poi scrutò il suo…ehm…aspirante amoroso? Bè, di certo a quell’armadio
altissimo e muscoloso non mancava la bellezza, e anche i suoi modi sembravano
gentili. A primo impatto le aveva dato una buona impressione. Ma gli avrebbe
dato una possibilità? I suoi occhi volarono su Louis, seduto accanto a lei.
Spiegazzava il tovagliolo con fare nervoso. Rachel gli sussurrava qualcosa all’orecchio
e lui annuiva accennando a dei sorrisi.
Era
seduta tra Chris e Louis. Ma quest’ultimo la stava volontariamente ignorando,
perché parlava con tutti tranne che con lei.
Mentre
trangugiava un pezzo di pizza davvero squisito, Chris le chiese: << Ti
piace il tuo lavoro? >>.
Juls gli
sorrise, dopo aver bevuto dal suo bicchiere d birra. << Moltissimo. E a
te piace il tuo? >>.
Il
ragazzo esitò, poi rispose: << Sì bè, in realtà avrei voluto fare il
medico, ma non ho continuato gli studi…>>.
<<
Oh posso chiederti per quale motivo? >> gli chiese cauta.
<<
Per una donna…>> Il volto di lui si adombrò rendendo quei bellissimi
occhi scuri malinconici.
Lei lo
guardò con aria interrogativa.
<<
Mi ha fatto credere che mi amasse, così ho lasciato il luogo in cui vivevo per
stare con lei, ma quando sono arrivato qui, lei si era messa con un altro
>>.
<<
È proprio una stronza questa donna. Ops scusami! >> si affrettò a dire,
mortificata.
Chris
rise, e questo la rincuorò. << Figurati. Suppongo che stia meglio senza
di me >>.
<<
Come lo sai? >>.
Lui divenne ancora più cupo di prima. << Oh l’ho solo vista con il suo nuovo
ragazzo e sembrava stesse bene >>.
<< Oddio
non volevo rattristarti…! >> si scusò Juls poggiandogli una mano sulla
spalla. I muscoli di Chris si rilassarono sotto quel tocco, fissandole la mano
con sguardo dolce.
<<
Non l’hai fatto, tranquilla. Mi è passata…È da un po’ che non esco con
qualcuno, tu? >> le chiese facendogli un largo sorriso.
Da troppo,
da quello che dicono i miei ormoni, pensò lei.
Juliet
stava per rispondere, quando si sentì presa per un gomito. Si girò e vide Louis
che la stava fissando.
<<
Cosa c’è? >> gli bisbigliò seccata da quella presa insistente. Adesso per
lui, Juliet esisteva?
<<
Scusa, pensavo fosse il braccio di Rachel >> disse tronfio levando la
mano.
Lei si
accigliò. << Il braccio di Rachel è da tutta altra parte! >> gli
sussurrò acre. Louis sembrava un po’ malconcio, quasi come se fosse…
<< Ehi
va tutto bene? >> Chris le appoggiò una mano sulla schiena.
Quella
mano era un po’ fredda sulla sua schiena nuda. Tremò scossa da un leggero
brivido di fastidio. Si alzò dalla sua sedia.
<<
Oh sì, va tutto benissimo. Ti spiace se vado un secondo in bagno? Torno subito.
>> gli sorrise cordialmente.
<<
Certo. Non vado da nessuna parte. >> ironizzò lui.
Dopo
essersi lavata le mani, Juliet sospirò tetramente. Di certo non si sarebbe messa a
piangere, ma era delusa. Si era illusa che Louis potesse scegliere lei, ma come
dimostravano le sue tante esperienze, era destinata a rimanere da sola. Le
veniva da ringhiare colta da una rabbia improvvisa. Per una volta, una
santissima e unica volta poteva innamorarsi ed essere corrisposta? Era chiedere
troppo?
Poggiò la
fronte sul muro freddo vicino a quegli affari che asciugavano le mani con il
getto d’aria caldo, e chiuse gli occhi per trovare un po’ di quiete.
Evidentemente quella serenità non poteva durare per più di cinque secondi.
<<
Non è igienico poggiarsi su queste mattonelle. Chissà quanti microbi si
staranno depositando sulla tua fronte >> la rimproverò una voce.
Maschile.
<<
I microbi sono il mio ultimo problema >> rispose tenendo gli occhi
chiusi.
<<
E comunque, tanto per essere chiari: questo è il bagno delle donne, Louis
>> aggiunse.
<<
Stavi tardando a ritornare, così sono venuto a cercarti >>.
<<
Pensavi che fossi caduta nel cesso? >>.
<<
Non è da escludere >>.
<<
Che pensiero galante >> rispose cinica.
<<
Cos’hai? >> le chiese poggiandole la mano sulla schiena come aveva fatto un'altro prima di lui. La mano di Chris
era fredda, quella di Louis era così calda che la sua pelle sembrò andare a
fuoco. Emise un gemito strozzato. Poteva percepire i solchi della mano di Louis
adagiarsi sulla sua pelle, inflessibile, come se cercasse di lasciarle un
marchio. Staccò la fronte dal muro massaggiandosi la fronte intorpidita che era
stata a contatto con la parete fredda.
<<
Juliet? >> la chiamò Louis fiaccamente.
<<
Mmh? >> mugugnò aprendo gli occhi per annegare nei suoi. S’immobilizzò
vedendo quegli occhi brillare di…desiderio e… un po’ persi? Oh Dio. Louis
respirò a fondo, investendola con il suo alito impregnante di birra.
<<
Louis…ti senti bene? >> Juls gli prese un braccio istintivamente, vedendolo un po’
traballante. Prima lo aveva visto un po’ strano, e adesso ne capiva il motivo.
<<
Sì perché…? >> l’attirò a sé finendo naso contro naso.
<<
Quante birre hai bevuto? >> chiese lei cauta, cercando ci concentrarsi
sullo stato fisico di Louis, e non sullo stato psicologico di lei.
<<
Quattro…cinque? >> strofinò il suo naso con quello di lei, la sua voce
era arrochita dall'alcool.
<< Perché hai bevuto così tanto? >>.
<<
Non lo so. Mi sento così stanco…>> mugolò Louis con un viso spento.
<<
Cosa devo fare con te…? >> gli chiese Juliet con un filo di voce,
prendendo ad accarezzargli i capelli con una mano. Il suo
sconsiderato e tenero
Louis…
<<
Ragazzi...non mi sembra un buon posto per coccolarvi >> Una signora uscì
dalla porta del bagno ammiccandogli.
<< Sì
voglio le coccole…>> biascicò Louis incorniciando il viso di Juliet tra
le mani.
Juls le
prese e gliele posò sui fianchi con calma. << Sta’ buono >>, poi si
rivolse alla signora alle spalle di Louis. << Mi scusi tanto. Il mio
ragazzo non sta bene. Lo porto subito via >>.
<<
Vuoi una mano? >> chiese subito la gentile donna.
<<
Sì, la ringrazio molto >>. Tra lamenti e borbotti Juliet
riuscì a tenerlo per un braccio mettendoselo sulle spalle.
<<
Harry, dammi una mano per favore >> disse, quando raggiunsero il tavolo.
Il riccio si alzò prontamente. << Cos’ha? >> le chiese preoccupato
vedendo l’aspetto pallido di Louis.
Prima di
rispondergli ringraziò la donna e questa le sorrise gentilmente << Ma
figurati. Ma la prossima volta tienilo d’occhio >> le disse.
Juliet annuì, poi guardò Harry. <<
Niente, è soltanto un po’ brillo. >> spiegò con schiettezza gesticolando
con le mani.
<<
Lou, amore, hai un aspetto terribile >> disse Rachel, preoccupata e gli
prese il viso tra le mani. Juls la lasciò fare indietreggiando un pochino per
dar loro spazio.
<<
Mi gira la testa… >> mormorò flebile toccandosi la testa.
<<
Rachel, Louis non può assolutamente guidare. Puoi portarlo a casa tu? >>
le chiese Juliet prendendo le redini della situazione in mano.
<<
Vorrei, ma siamo venuti a piedi. Avevamo deciso di fare una
passeggiata…>> spiegò la bionda, demoralizzata.
<<
Ok. Non fa niente. Vorrà dire che lo porterò a casa io.
>> decise Juliet.
Guardò Harry per un gesto d’assenso. << Non
preoccuparti. Lo so gestire
>> sdrammatizzò lei per raffreddare quella situazione di
tensione.
<< Non rovinerà la tua serata con Jade. >>
ammiccò, avvinghiando le braccia alla vita di Louis per tenerlo
su.
Harry
lasciò la presa sull’amico per poi rivolgerle un sorriso di gratitudine.
<< Sicura? >> le chiese. Juliet annuì sorridendogli per
rassicurarlo.
<<
Chris mi dispiace che la serata abbia avuto questo finale…Magari la prossima
volta andrà meglio >> ironizzò lei. Louis borbottò qualche cosa, ma non
riuscì a capirci un tubo.
<<
Figurati. Ti serve aiuto? >> le chiese subito.
<<
Veramente ho un favore da chiederti >>.
<<
Dimmi pure >> sorrise.
<<
Potresti accompagnare Rachel a casa sua? Rachel, a te non dispiace, vero?
>>.
Il
sorriso di Chris scemò, girandosi per guardare Rachel. La bionda lo guardò con
lo stesso nervosismo che Juls aveva notato prima. Ma cosa prendeva a quei due?
Non aveva proprio tempo di cercare risposte. Louis era pesante e alticcio.
Combinazione non molto piacevole, considerando che forse avrebbe rimesso nella
sua auto.
Ti prego no, sperò tra sé.
<<
Allora? >> li spronò un tantino spazientita.
<<
Per me va bene >> disse poi Chris guardando di sbieco Rachel.
<<
Anche per me >> la bionda si avvicinò a Louis per lasciargli un bacio
sulla fronte.
<<
Domani verrò a trovarti >> disse, poi si rivolse a Juliet << Abbi cura di lui per me >> le disse.
<<
Sta’ tranquilla. Domani ritornerà quello di sempre >> scherzò.
Ora che
era tutto sistemato Juliet poteva portare Louis a casa sua. Salutò
frettolosamente tutti gli altri e le ragazze che la guardarono, preoccupate.
Mimò un
<< A domani >> a fior di labbra, e portò con estrema accuratezza
Louis nella sua auto. Lo sistemò sul sedile allacciandogli la cintura, e andò
dall’altra parte per entrare. Chiuse lo sportello e gli diede un’occhiata.
<< Lou? >> tentò, ma lui si rannicchiò contro il vetro. <<
Bene. L’importante è che non vomiti. >> convenne lei, mettendo in
moto.
Andò
piano perché sapeva che ad ogni buca o curva si alzava la possibilità che Louis
rimettesse. Rise piano per non farsi sentire.
Di solito
è la ragazza che si ubriaca, così il ragazzo per il quale ha una cotta, così lui può
riportarla a casa e prendersi cura di lei, ma chiaramente questo concetto non
vale per noi due, pensò sarcastica.
Era già
stata a casa di Harry, quindi sapeva quali erano il piano e la porta. Riprese
Louis per la vita e lo trascinò fino al portone. Merda, le chiavi! Si era
dimenticata di chiederle ad Harry.
<<
Louis riprenditi. Devi darmi le chiavi così posso aprire >> lo supplicò
schioccando le dita per farlo ritornare in sé.
<<
Tasche...>> mugugnò lui barcollando. Lei lo tenne stretto per non
farlo cadere. Doveva sbrigarsi, era buio pesto e aveva un Louis in dormi-veglia
tra le braccia.
La vita di Juliet era un vero spasso.
Infilò le
mani nella tasche di Louis e prese le chiavi. Ne erano cinque. Bè, sempre
meglio di niente. Dopo quattro tentativi ( la fortuna dalla sua parte come
sempre) la quinta si rivelò quella giusta.
Sbuffò,
presero l’ascensore- grazie a dio, non avrebbe retto con le scale- e accostarono alla porta di casa.
<<
Alleluhia! >> esclamò esasperata. << Fortuna vuole che la prima sia
quella giusta! >> infilò la chiave nella serratura ed entrò tirando Louis
per un braccio.
Che
casino!
Ok. Due
uomini non potevano di certo vivere insieme!
C’erano
scartoffie ovunque sparpagliate sul comò, piatti sporchi nel lavandino e
polvere sui mobili in legno color ciliegio. Ma il luogo più disgustoso che avesse mai visto fu
la camera da letto di Louis. Dio solo sapeva cosa si muoveva sotto quella
mutanda buttata sul pavimento.
<<
L’apparenza inganna. Com’è vero! >> esclamò esterrefatta muovendosi in
quel territorio inesplorato e impregnato dell’aroma di lui.
Non si
stupì di trovare pezzi di dentifricio nel lavandino, o asciugamani per terra.
Almeno il letto sembrava un luogo pulito. Per un momento provò pena per Rachel
che dormiva in quella monnezza, ma solo per un momento. Agli aggettivi che
attribuiva a Louis, Juliet aggiunse con lettere maiuscole l’aggettivo
DISORDINATO.
<<
Ci credo che Jade si rifiuti di dormire qui con Harry. Morirebbe all’istante
vedendo questo posto, fissata com’è con l’ordine e l’efficienza! >>
disse, quasi ridendo pensando alla possibile faccia inorridita dell’amica.
Louis
provò a controbattere qualcosa, ma si accasciò sul letto inerme.
<<
Avanti pulcino. È l’ora di rinfrescarsi le idee >>.
Juliet lo prese per un braccio a peso morto, trascinandolo verso il
bagno.
<<
Dio sì toccami, Juliet. Voglio che mi tocchi, che mi baci…>> pronunciò
con tono supplichevole Louis, stringendola a sé.
Sì,
ubriaco fradicio.
Le venne
un’idea spavalda in mente. Si diceva che gli ubriachi dicessero sempre la
verità.
Di chi
sei innamorato? Formulò la domanda prima in mente, poi, quando aprì bocca per
dare luce alle sue parole, le morirono sulla lingua. Sospirò. Non era
un’egoista. Non si sarebbe approfittata di Louis, confuso e vulnerabile
com’era in quel momento.
Le
piaceva, quando quel testone contestava le sue parole, e di come i suoi occhi
azzurro-verdi, brillassero di malizia quando le sorrideva in quel
modo sfrontato. Era per questo che era totalmente presa da quel ragazzo.
Lo portò
nella doccia, lasciando le tendine aperte. Non lo avrebbe spogliato, e c’era un
solo modo per farlo tornare almeno per il 60% sobrio. Era lo stesso metodo che
aveva usato con Kyle, quando suo fratello l’aveva chiamata spiegandole che non
aveva la testa per guidare perché aveva esagerato con il brandy e la vodka in una delle sue serate tra amici.
Juliet
infilò Louis sotto la doccia tenendolo ancorato al suo corpo così da non farlo
cadere o sbattere contro qualcosa. Scalciò via le scarpe con i tacchi che
l’avevano stremata per tutta la sera. Tolse i calzini e le scarpe da ginnastica
ai piedi di Louis. Poi senza farselo ripetere due volte, aprì il getto d’acqua
girando la manovella. Lo scroscio d’acqua colpì immediatamente entrambi.
<<
È gelata…Juliet! >> mugolò Louis sussultando e tenendo gli occhi chiusi
per non farci andare l’acqua dentro.
Lei boccheggiò, colpita dallo stesso getto. <<
Ssh…Non fare storie>> gli scostò i capelli zuppi
dal
viso.
Louis
aprì gli occhi mettendo una mano sopra lo sciabordio dell’acqua per coprirsi.
<<
Com’è che con te finisco sempre per ritrovarmi zuppo? >> rise aprendo gli
occhi e guardandola divertito.
Il solito
Louis in vena di scherzi era riaffiorato.
<<
Oh dimmelo tu! Sei tu quello che se n’è andato di testa dopo neanche due ore!
>> ribattè lei ridendo. Tossì, quando un po’ d’acqua le finì in bocca.
<<
Mi fa male la testa! >> si lamentò Louis. << Sai ora che ci penso,
non mi dispiacerebbe restare qui… >> dichiarò poi, fissandola con
malizia.
Lei
strabuzzò gli occhi, leggermente confusa. Abbassò lo sguardo e con grande
imbarazzo vide che il vestitino di tessuto sottile che indossava si era
appiccicato al suo corpo e il suo reggiseno nero con strisce gialle, in pizzo era chiaramente
visibile.
<<
Oh >> si coprì con la tendina della doccia. << Voltati altrimenti
mi farai pentire di averti aiutato! >>.
<<
Come vuoi tigrotta… >> ghignò. Interruppe il getto d’acqua e
cominciò a spogliarsi, sfilandosi la maglietta.
<<
Che stai facendo?! >> gridò stridula guardando da qualunque altra parte
tranne che il dorso nudo di Louis.
<<
Non posso farmi la doccia con i vestiti >> la schernì, dedicandosi poi ai
pantaloni.
<<
Okay, ma fa attenzione a dove metti i piedi. La sbronza non ti è ancora passata
del tutto. >> gli fece notare Juliet, muovendosi per uscire.
<<
Va bene mamma. Ah, Juliet? >>.
<<
Sì? >> disse prima di chiudere la porta.
<<
Non andartene. L’hai detto tu: non sono ancora del tutto lucido. Prendi
qualcosa per asciugarti e infilati uno dei miei pigiami. Non li uso come già ti
ho detto, ma credo che ti andranno sebbene un po’ grandi. Il bagno di Harry è
nella stanza accanto >>.
<<
Va bene >> rispose dopo un momento preso per elaborare ciò
che le aveva detto. << Spero solo di non perdermi in questo
porcile. >> borbottò
chiudendo la porta.
Quando fu fuori, Juliet
potè giurare di aver sentito la risata roca di Louis provenire da sotto la
doccia.
Che diavolo
gli era preso? Si era ubriacato come un ragazzino che non si sa regolare con
l’alcool. Louis aveva accettato l’invito di Harry, e aveva portato con sé
Rachel dopo che i due avevano fatto la pace. Le aveva mentito dicendole che
aveva perso il cellulare chissà dove.
Respirò profondamente, passandosi un'asciugamano tra i capelli. Juliet
era una meraviglia in quel vestitino. Aveva scorso il corpo della ragazza non
appena aveva messo piede nel locale. Dio solo sapeva che pensieri sconci aveva
fatto su di lei! Poi era sbucato questo spilungone di quasi due metri dannatamente
bello, e lei si era incantata nel guardarlo. Eppure prima che subentrasse
quell’armadio, lei aveva guardato Louis in un modo così intenso, che il ragazzo
era rimasto spiazzato. Non appena aveva visto Rachel quel viso luminoso e
bellissimo, si era scurito in un modo terribile. Cosa le era successo? Per non
parlare di quando aveva origliato la conversazione ( ebbene sì, lo aveva
proprio fatto), tra lei e l’armadio.
Lì era
andato su tutte le furie.
Lei che gli
sorrideva teneramente e lui la guardava con quegli occhi adulanti e benevoli. Per
concentrarsi sui due, non si era accorto della quantità d’alcool che stava
facendo entrare nel suo stomaco vuoto.
Si
ricordava a tratti di quello che era successo dopo il quinto bicchiere di
birra, ma la sua mente sfocava nell’immagine di un bagno e di Juliet ad un
soffio dalle sue labbra.
Sorrise
sornione: essere ubriaco portava a dei vantaggi.
L’acqua
gelata gli aveva messo in moto il cervello, ma sentiva ancora la testa pulsare
e lo stomaco sottosopra. Per non parlare dei suoi sensi da predatore che si
stavano masturbando al ricordo del vestitino zuppo che aderiva al corpo
sensuale di Juliet. Si ricordò di quella volta dove Nat e Juls avevano discusso
e la rossa aveva accennato alla biancheria provocatoria di lei. Louis non era
mai stato così d’accordo. Il reggiseno nero con quelle strisce oro e la
mutandina di raso, avevano risvegliato il suo istinto animale. Si era
trattenuto dal possederla sotto quella doccia, anche se in quel momento
l’alcool attutiva fievolmente il suo autocontrollo. Non sapeva se dare la colpa
alla sbronza, ma si sentiva scoppiare. Voleva andare a ringraziarla.
Prese un
accappatoio e si diresse nella stanza affianco. Non bussò nemmeno, ed entrò
direttamente. << Juls devo parl…>> ma si bloccò.
<< Mmh-mh
sì Kyle…ora devo andare, muoio di sonno. Buonanotte.
>> Juliet riattaccò premendo un tasto del cellulare,
e si girò a guardare Louis. << Come stai? >> gli
chiese premurosa.
Louis
deglutì a fatica, notando che la ragazza indossava soltanto una maglietta che
le andava molto lunga, ma non così lunga da coprire le sue gambe.
Le sue
gambe nude poggiate su quel materasso morbido…I suoi sensi si trastullavano e
dovette trattenere la sua propensa erezione sotto il tessuto opprimente dei
suoi pantaloni.
<<
Bene… >> buttò lì.
Cazzo
Louis riprenditi, sembri un ragazzino che vede un corpo femminile per la prima
volta in vita sua!
Ma quella
creatura seduta su quel letto non era una donna come le altre. Era caparbia,
premurosa, dolce, forte e divertente. E quei lati lo folgoravano nei meandri
del suo animo abituato a piaceri soltanto fisici. I modi affascinanti o furenti
di Juliet lo mandavano in estasi. Quando era arrabbiata con lui, Louis si
sentiva ribollire ancor più dall’eccitazione. L’avrebbe piacevolmente messa a
tacere penetrandola con il suo membro, bramoso delle carni calde di lei.
Juliet
alzò un sopracciglio arcuando un sorriso. << Sei sicuro? Mi sembri tra le
nuvole >> gli fece notare.
<<
Sì, cioè no. Oddio che mal di testa >>.
<<
Devo dire che la camera di Harry è la stanza più pulita che ho trovato >>
disse Juls in verso di scherno.
<<
Quanto sei pignola! >> borbottò Louis con il broncio, andandosi a sedere
sul letto, vicino a lei.
<<
Pignola? Dillo a quel ragno che sembra mi faccia ‘ciao’ con la zampina sulla finestra!
>> puntò il dito verso il luogo dove faceva capolino una piccola
ragnatela in un angoletto.
<<
Oh quello è Steve. Vive con noi >> la informò.
<<
Steve? Ma dici sul serio, avete dato un nome a quell’animaletto
raccapricciante? >> rabbrividì disgustata.
<<
Non dire così, potrebbe sentirti >> la rimproverò Louis sorridendo.
<<
Scusa Steve. >> sospirò, scuotendo la testa per l’insolita
discussione.
<<
So che lo dico spesso… >> Louis fece un sorrisetto amareggiato. <<
Ma mi dispiace che l’appuntamento con l’armadio non sia andato come volevi, per
colpa mia, ma… >>.
Juls alzò
un sopracciglio. << Armadio? >> ripetè.
<<
Sì, hai presente quell’armadio a quattro ante che ci ha provato con te per
tutta la sera? >> sbottò lui cupo.
Lei piegò
la testa da un lato. << Non ci ha provato con me. Abbiamo semplicemente
chiacchierato. >> ribattè calma.
<<
Però ti piace! >> ribattè Louis a sua volta.
<<
Sì >> mentì alzando il mento. Quel ragazzo era fottutamente sexy, ma piacerle in termini sentimentali, no.
Louis assunse un'espressione tra il sorpreso e deluso
contemporaneamente. Si volse per concentrarsi su un punto indefinito
della stanza. << Okay >> ringhiò
alzandosi dal letto.
<<
Cosa ti aspettavi che dicessi? >> domandò Juliet in tono duro.
<<
Non ha importanza. Ti auguro di avere una vita felice con l’armadio. >> parlò
a denti stretti, andando verso la porta.
<<
Grazie. Ti auguro lo stesso con Rachel >>.
<<
Buonanotte >> e sbattè la porta.
Il suo
discorso era andato a puttane, ma era lei che gli aveva rivelato che le piaceva
un altro. Se Juliet voleva un occasione con quel palestrato, Louis non avrebbe
fatto niente per impedirglielo. Poi si fermò colto da un senso di colpa.
L’aveva trattata male, quando lei lo aveva aiutato nel momento del bisogno. Si
sentì il peggiore dei bastardi e sbattè la testa contro lo stipite della sua
camera. Dannazione, non ne faceva mai una giusta con quella ragazza. Pensò di
ritornare per parlarle, ma era notte inoltrata e decise di farla riposare. Si
sarebbe fatto perdonare l’indomani.
Juliet
scese a piedi nudi dal letto e andò verso la finestra lasciando che l’aria
fresca entrasse nella stanza.
<<
Buongiorno Steve >> sorrise guardando il ragnetto. << Sì lo so, che
non è ancora giorno. Sono quasi le sei. >> ammise. Stava parlando ad un
ragno, Gesù che cosa stramba.
Dovette
rimettersi il vestitino, ma l'importante è che fosse asciutto. Alla tenuta si sarebbe fatta prestare
qualcosa da Jade.
Aprì la
porta della camera di Harry, e rimase sorpresa nel sentire odore di caffè.
Con un cipiglio, osservò
sbalordita che la polvere sui mobili non c’era più e tutto era in ordine. Giurò
che la sera prima l’appartamento fosse tutt’altro che lucido. Stava ancora
sognando?
Lanciò
una sbirciata alla camera di Louis, la quale era in ordine, ma il ragazzo non
c’era. Sviò per la cucina.
<<
Buongiorno! >> esordì Louis, che stava apparecchiando la tavola.
<<
Eh? >> buttò lì lei ancora senza parole.
<<
Felice giornata. Ben alzata, non si capisce? >> la canzonò prendendo due
tazze dalla lavastoviglie.
<< Una
domanda: da che ora sei sveglio? >> chiese lei, sedendosi, ancora stordita
da quell’odore di fresco e di pulito che arieggiava
nella casa..
<< Da un po’ >> minimizzò, versandole del caffè nella sua tazza.
<<
Di solito dopo una sbronza, il soggetto in questione dovrebbe sentirsi una
merda il giorno dopo. >> commentò Juliet.
Louis
sorrise. << Io non sono normale >>.
<<
Oh ma guarda che scoperta! >> lo prese in giro alzando gli occhi al cielo.
<< Adesso sono offeso. >> disse lui, mettendo il broncio.
<< Tu? >> stavolta Juliet si fece seria. La sera prima lo avrebbe preso a calci
nel sedere per quella incomprensibile reazione che aveva avuto. Ora voleva addolcirla
facendogli vedere che bravo casalingo fosse?
Pff! Juliet non era di certo una sciocca.
<<
Ok, mi hai scoperto. Riempimi d’insulti, me lo merito. >> Louis alzò le
mani in segno di resa.
<<
Mmh no. Esigo una spiegazione >>.
Lui
sospirò. << Non lo so nemmeno io cosa mi è preso. Con te è tutto
così…confuso. Mi prenderei a calci in culo da solo -o magari qualcun altro sarà
felice di farlo a posto mio- e mi sento uno stronzo ingrato >>.
<<
Lo sei. >> concordò Juliet. << Continua >>.
<<
Ero venuto a ringraziarti per esserti presa cura di me, ed io ti ho aggredito.
Prima che tu possa chiedermene il motivo, posso assicurarti che tra l’alcool e
il mio temperamento, non ho una spiegazione plausibile. Ero su di giri. Io sono
un tipo impulsivo, molto impulsivo e questo ormai l’hai capito. Non ti chiederò
di capirmi, al posto tuo mi sarei già mandato a fanculo. >>.
Dillo che
eri geloso, dillo! Stava cercando di sviare il vero motivo, ma a Juls non la
dava a bere.
<<
Ti…da…fastidio…che possa stare… con Chris? >> Juliet aveva esitato ad ogni
parola in modo da farlo cedere. E infatti vide Louis aprire e serrare la bocca, e lei si trattene dal gongolare.
<<
Vuoi la verità? >> le chiese poi.
Stavolta
fu lei ad aprire e serrare la bocca. Sì, voleva la verità. Ma divenne così
nervosa che cominciò a spiegazzare il vestito.
Louis
fece un largo sorriso. << Che c’è? >> borbottò lei.
<< Sei nervosa…>>. Allargò gli angoli della bocca in un sorriso
strafottente.
Juliet si
morse le labbra guardandolo con stizza. << Non è vero. Stai cambiando
argomento! >>.
<<
Tu non mi hai riposto. >> le fece notare Louis canzonandola.
<<
Sì. Voglio la verità. >> affermò guardandolo dritto dritto negli occhi.
Lui la
guardò con la stessa intensità. << Ero geloso >>.
Juliet si
trattenne dall’esultare come una bambina che riceve la sua casa delle barbie.
Serrò i pugni per trattenersi, mentre lui continuava a fissarla. << Come
dici? >> mormorò candidamente piegando la testa da un lato.
<< Non provarci furbetta >> l’ammonì Louis inarcando un mezzo sorriso divertito.
<<
Non so di cosa tu stia parlando…>>. Si morse il labbro per resistere dal
baciarlo.
<<
Juliet? >>.
<<
Mmh? >>. Il cuore di lei si fermò.
<< Ti
adoro. >> Louis si alzò dal tavolo per lasciarle un bacio a fior di
labbra sulla fronte. Poi disse, allontanandosi di qualche centimetro dalla sua
pelle: << Chris sembra a posto. Datti una possibilità con quel ragazzo.
Voglio che tu sia felice, te lo meriti >> e se n’andò lasciandola da sola
nella stanza.
Juliet restò
immobile, impietrita da quelle parole inaspettate. un'espressione attonita le inasprì i lineamenti del viso.
Nel momento in cui aveva creduto di aver compiuto un passo avanti con quel ragazzo, adesso era rimasta di nuovo al
punto di partenza.
Note dell’autrice
Buon pomeriggio bellezze <3
Okay, non mi infilzate vi prego *si rannicchia in un angolo*
Non credete a ciò che avete letto nell’ultima frase del capitolo, bè sì avrei
volentieri preso personalmente a calci in culo Louis in quel momento, ma fa tutto parte di un
piano, e dovevo farlo succedere.
Vi fidate di me vero? :3 *annuisce convinta*
Ecco che il primo incontro tra Chris e Juliet va a rotoli…il
nostro Louis è sempre presente, che amore che è quando si trovano sotto la
doccia ^_^ Ed è geloso!! Me’ gliel’ha confessato, è un motivo in più per
perdonarlo, no? U.U
Abbiamo conosciuto il nostro Chris ( da ricordare foto nel
capitolo 8) e che ha fatto una strage tra le lettrici, oddio stavo morta per i
vostri commenti, direi che il ragazzo vi piaccia abbastanza x’D
Ora
voglio farvi una domandina…: Avete notato qualcosa di strano?
Tra
due persone in particolare…qualcosa che vi ha lasciato dubbiose
per degli atteggiamenti strani o frasi che vi hanno portato a pensare
qualcosa…(?)
Diamo il via alle risposte, fatemi sentire, e vediamo se riuscite
ad indovinare ;-D
Anticipazione prossimo capitolo? Mmh…no no, poi diventa troppo
facile rispondere alla domanda che vi ho fatto U.U
Come potrei non ringraziare tutte quelle meravigliose creature che
recensiscono e che leggono questa storia??
Grazie di cuore per queste 89 recensioni in 8 capitoli…vi
straadoro, punto, e sappiate che le ho rilette una decina di volte, perché non
ci potevo credere!! Ha superato di gran lunga il numero delle recensioni della
mia prima storia…è stupendo, e questo grazie a chi? A voi !!!e non so davvero che
dire, siete uniche :’)
Adesso vi saluto ^_^
Un grosso bacio a tutte!!
Ella <3