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Autore: ella2412    22/09/2012    21 recensioni
Juliet adora il suo lavoro nel campo del matrimonio e considera l’amore un sentimento meraviglioso. Così meraviglioso, ma che non fa per lei. Le sue relazioni sentimentali finiscono ogni volta nell’inceneritore e la ragazza è convinta di avere una sorta di maledizione ereditaria che le impedisce di trovare la sua anima gemella. Ma fino a che punto questa concezione le chiuderà il cuore?
Louis è il solito rubacuori, impulsivo e spensierato.
I due dovranno intraprendere una sfida interiore, purchè siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il futuro e il concetto stesso dell’amore.
Tratto dal capitolo 16:
“ Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che non è quello che vuoi?” Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
“Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te, e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a scopare”.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The dress of seduction'
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prontooooo a tavolaa
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Capitolo 9

 

<< Juliet. >> si presentò sorridendo, una volta che riacquistò il controllo della situazione.  << Ma puoi chiamarmi Juls, se ti fa piacere >>.
<< Oh va bene >> sorrise l’armadio-figaccione-Chris. Aveva un bel sorriso caloroso, ma non quanto quello di Louis. I sorrisi di Louis erano qualcosa d’indicibile, che la mandava nel pallone ogni volta.
<< Ehi piacere, io sono Natasha. >> si presentò la rossa, con Allie al suo fianco che disse con un sorriso a trentadue denti: << Piacere, Allison. Per caso esci dalla pubblicità del film Magic Mike? >> ammiccò. Juliet le lanciò un occhiataccia. Non che non fosse d'accordo- dio Chris era un vero spettacolo per gli occhi- ma non erano commenti da fare. Tuttavia, se quel bel pezzo da novanta era uno spogliarellista, Juliet non poteva di certo non approvare in pieno.
Poi fu il turno di Louis. << Louis >> il tono del ragazzo sembrava seccato. Stavolta l'occhiataccia fu lui a beccarsela.
<< Piacere mio Louis >> i modi gentili di Chris invece erano tutt’altro che sgradevoli.
Juliet notò Rachel guardare in modo strano Chris. Quando anche lui la vide assunse un’espressione sorpresa, ma poi sembrò ritornare come prima.
<< Rachel >>, si presentò la bionda in tono serio. Sembrava nervosa.
<< Piacere mio >> le rispose cordialmente Chris. << La tua ragazza? >> chiese a Louis. La bionda sembrò turbata da quella domanda, ma continuò a sorridere.
<< Sì. La mia ragazza >>. A Juliet le si fermò il cuore, perché quando gli aveva risposto, Louis l’aveva guardata dritta negli occhi. Juls girò lo sguardo da un’altra parte. Inutile dire che si sentiva ancora a pezzi per la batosta che aveva ricevuto. Si sentì gli occhi di Louis puntati addosso, e fremette involontariamente.
<< Vogliamo sederci? >> sentì la voce gentile di Chris. Si accorse che le stava porgendo il braccio, da perfetto gentleman. Lei l’accettò annuendo.
Per tutta la cena, chiacchierarono tutti del più e del meno. Juliet scoprì che Chris conosceva Zayn perché erano colleghi di lavoro. Con quei muscoli...Strano che non l’aveva mai visto sui cartelloni pubblicitari. Quell’uomo non passava di certo inosservato.
Harry alzò i pollici di nascosto ammiccandole. Juliet mimò un << Falla finita >>. Poi scrutò il suo…ehm…aspirante amoroso? Bè, di certo a quell’armadio altissimo e muscoloso non mancava la bellezza, e anche i suoi modi sembravano gentili. A primo impatto le aveva dato una buona impressione. Ma gli avrebbe dato una possibilità? I suoi occhi volarono su Louis, seduto accanto a lei. Spiegazzava il tovagliolo con fare nervoso. Rachel gli sussurrava qualcosa all’orecchio e lui annuiva accennando a dei sorrisi.
Era seduta tra Chris e Louis. Ma quest’ultimo la stava volontariamente ignorando, perché parlava con tutti tranne che con lei.
Mentre trangugiava un pezzo di pizza davvero squisito, Chris le chiese: << Ti piace il tuo lavoro? >>.
Juls gli sorrise, dopo aver bevuto dal suo bicchiere d birra. << Moltissimo. E a te piace il tuo? >>.
Il ragazzo esitò, poi rispose: << Sì bè, in realtà avrei voluto fare il medico, ma non ho continuato gli studi…>>.
<< Oh posso chiederti per quale motivo? >> gli chiese cauta.
<< Per una donna…>> Il volto di lui si adombrò rendendo quei bellissimi occhi scuri malinconici.
Lei lo guardò con aria interrogativa.
<< Mi ha fatto credere che mi amasse, così ho lasciato il luogo in cui vivevo per stare con lei, ma quando sono arrivato qui, lei si era messa con un altro >>.
<< È proprio una stronza questa donna. Ops scusami! >> si affrettò a dire, mortificata.
Chris rise, e questo la rincuorò. << Figurati. Suppongo che stia meglio senza di me >>.
<< Come lo sai? >>.
Lui divenne ancora più cupo di prima. << Oh l’ho solo vista con il suo nuovo ragazzo e sembrava stesse bene >>.
<< Oddio non volevo rattristarti…! >> si scusò Juls poggiandogli una mano sulla spalla. I muscoli di Chris si rilassarono sotto quel tocco, fissandole la mano con sguardo dolce.
<< Non l’hai fatto, tranquilla. Mi è passata…È da un po’ che non esco con qualcuno, tu? >> le chiese facendogli un largo sorriso.
Da troppo, da quello che dicono i miei ormoni, pensò lei.
Juliet stava per rispondere, quando si sentì presa per un gomito. Si girò e vide Louis che la stava fissando.
<< Cosa c’è? >> gli bisbigliò seccata da quella presa insistente. Adesso per lui, Juliet esisteva?
<< Scusa, pensavo fosse il braccio di Rachel >> disse tronfio levando la mano.
Lei si accigliò. << Il braccio di Rachel è da tutta altra parte! >> gli sussurrò acre. Louis sembrava un po’ malconcio, quasi come se fosse…
<< Ehi va tutto bene? >> Chris le appoggiò una mano sulla schiena.
Quella mano era un po’ fredda sulla sua schiena nuda. Tremò scossa da un leggero brivido di fastidio. Si alzò dalla sua sedia.
<< Oh sì, va tutto benissimo. Ti spiace se vado un secondo in bagno? Torno subito. >> gli sorrise cordialmente.
<< Certo. Non vado da nessuna parte. >> ironizzò lui.
Dopo essersi lavata le mani, Juliet sospirò tetramente. Di certo non si sarebbe messa a piangere, ma era delusa. Si era illusa che Louis potesse scegliere lei, ma come dimostravano le sue tante esperienze, era destinata a rimanere da sola. Le veniva da ringhiare colta da una rabbia improvvisa. Per una volta, una santissima e unica volta poteva innamorarsi ed essere corrisposta? Era chiedere troppo?
Poggiò la fronte sul muro freddo vicino a quegli affari che asciugavano le mani con il getto d’aria caldo, e chiuse gli occhi per trovare un po’ di quiete. 
Evidentemente quella serenità non poteva durare per più di cinque secondi.
<< Non è igienico poggiarsi su queste mattonelle. Chissà quanti microbi si staranno depositando sulla tua fronte >> la rimproverò una voce. Maschile.
<< I microbi sono il mio ultimo problema >> rispose tenendo gli occhi chiusi.
<< E comunque, tanto per essere chiari: questo è il bagno delle donne, Louis >> aggiunse.
<< Stavi tardando a ritornare, così sono venuto a cercarti >>.
<< Pensavi che fossi caduta nel cesso? >>.
<< Non è da escludere >>.
<< Che pensiero galante >> rispose cinica.
<< Cos’hai? >> le chiese poggiandole la mano sulla schiena come aveva fatto un'altro prima di lui. La mano di Chris era fredda, quella di Louis era così calda che la sua pelle sembrò andare a fuoco. Emise un gemito strozzato. Poteva percepire i solchi della mano di Louis adagiarsi sulla sua pelle, inflessibile, come se cercasse di lasciarle un marchio. Staccò la fronte dal muro massaggiandosi la fronte intorpidita che era stata a contatto con la parete fredda.
<< Juliet? >> la chiamò Louis fiaccamente.
<< Mmh? >> mugugnò aprendo gli occhi per annegare nei suoi. S’immobilizzò vedendo quegli occhi brillare di…desiderio e… un po’ persi? Oh Dio. Louis respirò a fondo, investendola con il suo alito impregnante di birra.
<< Louis…ti senti bene? >> Juls gli prese un braccio istintivamente, vedendolo un po’ traballante. Prima lo aveva visto un po’ strano, e adesso ne capiva il motivo.
<< Sì perché…? >> l’attirò a sé finendo naso contro naso.
<< Quante birre hai bevuto? >> chiese lei cauta, cercando ci concentrarsi sullo stato fisico di Louis, e non sullo stato psicologico di lei.
<< Quattro…cinque? >> strofinò il suo naso con quello di lei, la sua voce era arrochita dall'alcool.
<< Perché hai bevuto così tanto? >>.
<< Non lo so. Mi sento così stanco…>> mugolò Louis con un viso spento.
<< Cosa devo fare con te…? >> gli chiese Juliet con un filo di voce, prendendo ad accarezzargli i capelli con una mano. Il suo
sconsiderato e tenero Louis…
<< Ragazzi...non mi sembra un buon posto per coccolarvi >> Una signora uscì dalla porta del bagno ammiccandogli.
<< Sì voglio le coccole…>> biascicò Louis incorniciando il viso di Juliet tra le mani.
Juls le prese e gliele posò sui fianchi con calma. << Sta’ buono >>, poi si rivolse alla signora alle spalle di Louis. << Mi scusi tanto. Il mio ragazzo non sta bene. Lo porto subito via >>.
<< Vuoi una mano? >> chiese subito la gentile donna.
<< Sì, la ringrazio molto >>. Tra lamenti e borbotti Juliet riuscì a tenerlo per un braccio mettendoselo sulle spalle.
<< Harry, dammi una mano per favore >> disse, quando raggiunsero il tavolo. Il riccio si alzò prontamente. << Cos’ha? >> le chiese preoccupato vedendo l’aspetto pallido di Louis.
Prima di rispondergli ringraziò la donna e questa le sorrise gentilmente << Ma figurati. Ma la prossima volta tienilo d’occhio >> le disse.
 Juliet annuì, poi guardò Harry. << Niente, è soltanto un po’ brillo. >> spiegò con schiettezza gesticolando con le mani.
<< Lou, amore, hai un aspetto terribile >> disse Rachel, preoccupata e gli prese il viso tra le mani. Juls la lasciò fare indietreggiando un pochino per dar loro spazio.
<< Mi gira la testa… >> mormorò flebile toccandosi la testa.
<< Rachel, Louis non può assolutamente guidare. Puoi portarlo a casa tu? >> le chiese Juliet prendendo le redini della situazione in mano.
<< Vorrei, ma siamo venuti a piedi. Avevamo deciso di fare una passeggiata…>> spiegò la bionda, demoralizzata.
<< Ok. Non fa niente. Vorrà dire che lo porterò a casa io. >> decise Juliet. Guardò Harry per un gesto d’assenso. << Non preoccuparti. Lo so gestire >> sdrammatizzò lei per raffreddare quella situazione di tensione. << Non rovinerà la tua serata con Jade. >> ammiccò, avvinghiando le braccia alla vita di Louis per tenerlo su.
Harry lasciò la presa sull’amico per poi rivolgerle un sorriso di gratitudine. << Sicura? >> le chiese. Juliet annuì sorridendogli per rassicurarlo.
<< Chris mi dispiace che la serata abbia avuto questo finale…Magari la prossima volta andrà meglio >> ironizzò lei. Louis borbottò qualche cosa, ma non riuscì a capirci un tubo.
<< Figurati. Ti serve aiuto? >> le chiese subito.
<< Veramente ho un favore da chiederti >>.
<< Dimmi pure >> sorrise.
<< Potresti accompagnare Rachel a casa sua? Rachel, a te non dispiace, vero? >>.
Il sorriso di Chris scemò, girandosi per guardare Rachel. La bionda lo guardò con lo stesso nervosismo che Juls aveva notato prima. Ma cosa prendeva a quei due? Non aveva proprio tempo di cercare risposte. Louis era pesante e alticcio. Combinazione non molto piacevole, considerando che forse avrebbe rimesso nella sua auto.
Ti prego no, sperò tra sé.
<< Allora? >> li spronò un tantino spazientita.
<< Per me va bene >> disse poi Chris guardando di sbieco Rachel.
<< Anche per me >> la bionda si avvicinò a Louis per lasciargli un bacio sulla fronte.
<< Domani verrò a trovarti >> disse, poi si rivolse a Juliet << Abbi cura di lui per me >> le disse.
<< Sta’ tranquilla. Domani ritornerà quello di sempre >> scherzò.
Ora che era tutto sistemato Juliet poteva portare Louis a casa sua. Salutò frettolosamente tutti gli altri e le ragazze che la guardarono, preoccupate.
Mimò un << A domani >> a fior di labbra, e portò con estrema accuratezza Louis nella sua auto. Lo sistemò sul sedile allacciandogli la cintura, e andò dall’altra parte per entrare. Chiuse lo sportello e gli diede un’occhiata. << Lou? >> tentò, ma lui si rannicchiò contro il vetro. << Bene. L’importante è che non vomiti. >> convenne lei, mettendo in moto.
Andò piano perché sapeva che ad ogni buca o curva si alzava la possibilità che Louis rimettesse. Rise piano per non farsi sentire.
Di solito è la ragazza che si ubriaca, così il ragazzo per il quale ha una cotta, così lui può riportarla a casa e prendersi cura di lei, ma chiaramente questo concetto non vale per noi due, pensò sarcastica.
Era già stata a casa di Harry, quindi sapeva quali erano il piano e la porta. Riprese Louis per la vita e lo trascinò fino al portone. Merda, le chiavi! Si era dimenticata di chiederle ad Harry.
<< Louis riprenditi. Devi darmi le chiavi così posso aprire >> lo supplicò schioccando le dita per farlo ritornare in sé.
<< Tasche...>> mugugnò lui barcollando. Lei lo tenne stretto per non farlo cadere. Doveva sbrigarsi, era buio pesto e aveva un Louis in dormi-veglia tra le braccia. 
La vita di Juliet era un vero spasso.
Infilò le mani nella tasche di Louis e prese le chiavi. Ne erano cinque. Bè, sempre meglio di niente. Dopo quattro tentativi ( la fortuna dalla sua parte come sempre) la quinta si rivelò quella giusta.
Sbuffò, presero l’ascensore- grazie a dio, non avrebbe retto con le scale- e accostarono alla porta di casa.
<< Alleluhia! >> esclamò esasperata. << Fortuna vuole che la prima sia quella giusta! >> infilò la chiave nella serratura ed entrò tirando Louis per un braccio.
Che casino!
Ok. Due uomini non potevano di certo vivere insieme!
C’erano scartoffie ovunque sparpagliate sul comò, piatti sporchi nel lavandino e polvere sui mobili in legno color ciliegio. Ma il luogo più disgustoso che avesse mai visto fu la camera da letto di Louis. Dio solo sapeva cosa si muoveva sotto quella mutanda buttata sul pavimento.
<< L’apparenza inganna. Com’è vero! >> esclamò esterrefatta muovendosi in quel territorio inesplorato e impregnato dell’aroma di lui.
Non si stupì di trovare pezzi di dentifricio nel lavandino, o asciugamani per terra. Almeno il letto sembrava un luogo pulito. Per un momento provò pena per Rachel che dormiva in quella monnezza, ma solo per un momento. Agli aggettivi che attribuiva a Louis, Juliet aggiunse con lettere maiuscole l’aggettivo DISORDINATO.
<< Ci credo che Jade si rifiuti di dormire qui con Harry. Morirebbe all’istante vedendo questo posto, fissata com’è con l’ordine e l’efficienza! >> disse, quasi ridendo pensando alla possibile faccia inorridita dell’amica.
Louis provò a controbattere qualcosa, ma si accasciò sul letto inerme.
<< Avanti pulcino. È l’ora di rinfrescarsi le idee >>. Juliet lo prese per un braccio a peso morto, trascinandolo verso il bagno.
<< Dio sì toccami, Juliet. Voglio che mi tocchi, che mi baci…>> pronunciò con tono supplichevole Louis, stringendola a sé.
Sì, ubriaco fradicio.
Le venne un’idea spavalda in mente. Si diceva che gli ubriachi dicessero sempre la verità.
Di chi sei innamorato? Formulò la domanda prima in mente, poi, quando aprì bocca per dare luce alle sue parole, le morirono sulla lingua. Sospirò. Non era un’egoista. Non si sarebbe approfittata di Louis, confuso e vulnerabile com’era in quel momento.
Le piaceva, quando quel testone contestava le sue parole, e di come i suoi occhi azzurro-verdi, brillassero di malizia quando le sorrideva in quel modo sfrontato. Era per questo che era totalmente presa da quel ragazzo.
Lo portò nella doccia, lasciando le tendine aperte. Non lo avrebbe spogliato, e c’era un solo modo per farlo tornare almeno per il 60% sobrio. Era lo stesso metodo che aveva usato con Kyle, quando suo fratello l’aveva chiamata spiegandole che non aveva la testa per guidare perché aveva esagerato con il brandy e la vodka in una delle sue serate tra amici.
Juliet infilò Louis sotto la doccia tenendolo ancorato al suo corpo così da non farlo cadere o sbattere contro qualcosa. Scalciò via le scarpe con i tacchi che l’avevano stremata per tutta la sera. Tolse i calzini e le scarpe da ginnastica ai piedi di Louis. Poi senza farselo ripetere due volte, aprì il getto d’acqua girando la manovella. Lo scroscio d’acqua colpì immediatamente entrambi.
<< È gelata…Juliet! >> mugolò Louis sussultando e tenendo gli occhi chiusi per non farci andare l’acqua dentro.
Lei boccheggiò, colpita dallo stesso getto. << Ssh…Non fare storie>> gli scostò i capelli zuppi dal viso.
Louis aprì gli occhi mettendo una mano sopra lo sciabordio dell’acqua per coprirsi.
<< Com’è che con te finisco sempre per ritrovarmi zuppo? >> rise aprendo gli occhi e guardandola divertito.
Il solito Louis in vena di scherzi era riaffiorato.
<< Oh dimmelo tu! Sei tu quello che se n’è andato di testa dopo neanche due ore! >> ribattè lei ridendo. Tossì, quando un po’ d’acqua le finì in bocca.
<< Mi fa male la testa! >> si lamentò Louis. << Sai ora che ci penso, non mi dispiacerebbe restare qui… >> dichiarò poi, fissandola con malizia.
Lei strabuzzò gli occhi, leggermente confusa. Abbassò lo sguardo e con grande imbarazzo vide che il vestitino di tessuto sottile che indossava si era appiccicato al suo corpo e il suo reggiseno nero con strisce gialle, in pizzo era chiaramente visibile.
<< Oh >> si coprì con la tendina della doccia. << Voltati altrimenti mi farai pentire di averti aiutato! >>.
<< Come vuoi tigrotta… >> ghignò. Interruppe il getto d’acqua e cominciò a spogliarsi, sfilandosi la maglietta.
<< Che stai facendo?! >> gridò stridula guardando da qualunque altra parte tranne che il dorso nudo di Louis.
<< Non posso farmi la doccia con i vestiti >> la schernì, dedicandosi poi ai pantaloni.
<< Okay, ma fa attenzione a dove metti i piedi. La sbronza non ti è ancora passata del tutto. >> gli fece notare Juliet, muovendosi per uscire.
<< Va bene mamma. Ah, Juliet? >>.
<< Sì? >> disse prima di chiudere la porta.
<< Non andartene. L’hai detto tu: non sono ancora del tutto lucido. Prendi qualcosa per asciugarti e infilati uno dei miei pigiami. Non li uso come già ti ho detto, ma credo che ti andranno sebbene un po’ grandi. Il bagno di Harry è nella stanza accanto >>.
<< Va bene >> rispose dopo un momento preso per elaborare ciò che le aveva detto. << Spero solo di non perdermi in questo porcile. >> borbottò chiudendo la porta.
Quando fu fuori, Juliet potè giurare di aver sentito la risata roca di Louis provenire da sotto la doccia.

 
Che diavolo gli era preso? Si era ubriacato come un ragazzino che non si sa regolare con l’alcool. Louis aveva accettato l’invito di Harry, e aveva portato con sé Rachel dopo che i due avevano fatto la pace. Le aveva mentito dicendole che aveva perso il cellulare chissà dove.
Respirò profondamente, passandosi un'asciugamano tra i capelli. Juliet era una meraviglia in quel vestitino. Aveva scorso il corpo della ragazza non appena aveva messo piede nel locale. Dio solo sapeva che pensieri sconci aveva fatto su di lei! Poi era sbucato questo spilungone di quasi due metri dannatamente bello, e lei si era incantata nel guardarlo. Eppure prima che subentrasse quell’armadio, lei aveva guardato Louis in un modo così intenso, che il ragazzo era rimasto spiazzato. Non appena aveva visto Rachel quel viso luminoso e bellissimo, si era scurito in un modo terribile. Cosa le era successo? Per non parlare di quando aveva origliato la conversazione ( ebbene sì, lo aveva proprio fatto), tra lei e l’armadio.
Lì era andato su tutte le furie.
Lei che gli sorrideva teneramente e lui la guardava con quegli occhi adulanti e benevoli. Per concentrarsi sui due, non si era accorto della quantità d’alcool che stava facendo entrare nel suo stomaco vuoto.
Si ricordava a tratti di quello che era successo dopo il quinto bicchiere di birra, ma la sua mente sfocava nell’immagine di un bagno e di Juliet ad un soffio dalle sue labbra.
Sorrise sornione: essere ubriaco portava a dei vantaggi.
L’acqua gelata gli aveva messo in moto il cervello, ma sentiva ancora la testa pulsare e lo stomaco sottosopra. Per non parlare dei suoi sensi da predatore che si stavano masturbando al ricordo del vestitino zuppo che aderiva al corpo sensuale di Juliet. Si ricordò di quella volta dove Nat e Juls avevano discusso e la rossa aveva accennato alla biancheria provocatoria di lei. Louis non era mai stato così d’accordo. Il reggiseno nero con quelle strisce oro e la mutandina di raso, avevano risvegliato il suo istinto animale. Si era trattenuto dal possederla sotto quella doccia, anche se in quel momento l’alcool attutiva fievolmente il suo autocontrollo. Non sapeva se dare la colpa alla sbronza, ma si sentiva scoppiare. Voleva andare a ringraziarla.
Prese un accappatoio e si diresse nella stanza affianco. Non bussò nemmeno, ed entrò direttamente. << Juls devo parl…>> ma si bloccò.
<< Mmh-mh sì Kyle…ora devo andare, muoio di sonno. Buonanotte. >> Juliet riattaccò premendo un tasto del cellulare, e si girò a guardare Louis. << Come stai? >> gli chiese premurosa.
Louis deglutì a fatica, notando che la ragazza indossava soltanto una maglietta che le andava molto lunga, ma non così lunga da coprire le sue gambe.
Le sue gambe nude poggiate su quel materasso morbido…I suoi sensi si trastullavano e dovette trattenere la sua propensa erezione sotto il tessuto opprimente dei suoi pantaloni.
<< Bene… >> buttò lì.
Cazzo Louis riprenditi, sembri un ragazzino che vede un corpo femminile per la prima volta in vita sua!
Ma quella creatura seduta su quel letto non era una donna come le altre. Era caparbia, premurosa, dolce, forte e divertente. E quei lati lo folgoravano nei meandri del suo animo abituato a piaceri soltanto fisici. I modi affascinanti o furenti di Juliet lo mandavano in estasi. Quando era arrabbiata con lui, Louis si sentiva ribollire ancor più dall’eccitazione. L’avrebbe piacevolmente messa a tacere penetrandola con il suo membro, bramoso delle carni calde di lei.
Juliet alzò un sopracciglio arcuando un sorriso. << Sei sicuro? Mi sembri tra le nuvole >> gli fece notare.
<< Sì, cioè no. Oddio che mal di testa >>.
<< Devo dire che la camera di Harry è la stanza più pulita che ho trovato >> disse Juls in verso di scherno.
<< Quanto sei pignola! >> borbottò Louis con il broncio, andandosi a sedere sul letto, vicino a lei.
<< Pignola? Dillo a quel ragno che sembra mi faccia ‘ciao’ con la zampina sulla finestra! >> puntò il dito verso il luogo dove faceva capolino una piccola ragnatela in un angoletto.
<< Oh quello è Steve. Vive con noi >> la informò.
<< Steve? Ma dici sul serio, avete dato un nome a quell’animaletto raccapricciante? >> rabbrividì disgustata.
<< Non dire così, potrebbe sentirti >> la rimproverò Louis sorridendo.
<< Scusa Steve. >> sospirò, scuotendo la testa per l’insolita discussione.
<< So che lo dico spesso… >> Louis fece un sorrisetto amareggiato. << Ma mi dispiace che l’appuntamento con l’armadio non sia andato come volevi, per colpa mia, ma… >>.
Juls alzò un sopracciglio. << Armadio? >> ripetè.
<< Sì, hai presente quell’armadio a quattro ante che ci ha provato con te per tutta la sera? >> sbottò lui cupo.
Lei piegò la testa da un lato. << Non ci ha provato con me. Abbiamo semplicemente chiacchierato. >> ribattè calma.
<< Però ti piace! >> ribattè Louis a sua volta.
<< Sì >> mentì alzando il mento. Quel ragazzo era fottutamente sexy, ma piacerle in termini sentimentali, no.
Louis assunse un'espressione tra il sorpreso e deluso contemporaneamente. Si volse per concentrarsi su un punto indefinito della stanza. << Okay >> ringhiò alzandosi dal letto.
<< Cosa ti aspettavi che dicessi? >> domandò Juliet in tono duro.
<< Non ha importanza. Ti auguro di avere una vita felice con l’armadio. >> parlò a denti stretti, andando verso la porta.
<< Grazie. Ti auguro lo stesso con Rachel >>.
<< Buonanotte >> e sbattè la porta.
Il suo discorso era andato a puttane, ma era lei che gli aveva rivelato che le piaceva un altro. Se Juliet voleva un occasione con quel palestrato, Louis non avrebbe fatto niente per impedirglielo. Poi si fermò colto da un senso di colpa. L’aveva trattata male, quando lei lo aveva aiutato nel momento del bisogno. Si sentì il peggiore dei bastardi e sbattè la testa contro lo stipite della sua camera. Dannazione, non ne faceva mai una giusta con quella ragazza. Pensò di ritornare per parlarle, ma era notte inoltrata e decise di farla riposare. Si sarebbe fatto perdonare l’indomani.

 
Juliet scese a piedi nudi dal letto e andò verso la finestra lasciando che l’aria fresca entrasse nella stanza.
<< Buongiorno Steve >> sorrise guardando il ragnetto. << Sì lo so, che non è ancora giorno. Sono quasi le sei. >> ammise. Stava parlando ad un ragno, Gesù che cosa stramba.
Dovette rimettersi il vestitino, ma l'importante è che fosse asciutto. Alla tenuta si sarebbe fatta prestare qualcosa da Jade.
Aprì la porta della camera di Harry, e rimase sorpresa nel sentire odore di caffè.
Con un cipiglio, osservò sbalordita che la polvere sui mobili non c’era più e tutto era in ordine. Giurò che la sera prima l’appartamento fosse tutt’altro che lucido. Stava ancora sognando?
Lanciò una sbirciata alla camera di Louis, la quale era in ordine, ma il ragazzo non c’era. Sviò per la cucina.
<< Buongiorno! >> esordì Louis, che stava apparecchiando la tavola.
<< Eh? >> buttò lì lei ancora senza parole.
<< Felice giornata. Ben alzata, non si capisce? >> la canzonò prendendo due tazze dalla lavastoviglie.
<< Una domanda: da che ora sei sveglio? >> chiese lei, sedendosi, ancora stordita da quell’odore di fresco e di pulito che arieggiava
nella casa..
<< Da un po’ >> minimizzò, versandole del caffè nella sua tazza.
<< Di solito dopo una sbronza, il soggetto in questione dovrebbe sentirsi una merda il giorno dopo. >> commentò Juliet.
Louis sorrise. << Io non sono normale >>.
<< Oh ma guarda che scoperta! >> lo prese in giro alzando gli occhi al cielo.
<< Adesso sono offeso. >> disse lui, mettendo il broncio.
<< Tu? >> stavolta Juliet si fece seria. La sera prima lo avrebbe preso a calci nel sedere per quella incomprensibile reazione che aveva avuto. Ora voleva addolcirla facendogli vedere che bravo casalingo fosse?
Pff! Juliet non era di certo una sciocca.
<< Ok, mi hai scoperto. Riempimi d’insulti, me lo merito. >> Louis alzò le mani in segno di resa.
<< Mmh no. Esigo una spiegazione >>.
Lui sospirò. << Non lo so nemmeno io cosa mi è preso. Con te è tutto così…confuso. Mi prenderei a calci in culo da solo -o magari qualcun altro sarà felice di farlo a posto mio- e mi sento uno stronzo ingrato >>.
<< Lo sei. >> concordò Juliet. << Continua >>.
<< Ero venuto a ringraziarti per esserti presa cura di me, ed io ti ho aggredito. Prima che tu possa chiedermene il motivo, posso assicurarti che tra l’alcool e il mio temperamento, non ho una spiegazione plausibile. Ero su di giri. Io sono un tipo impulsivo, molto impulsivo e questo ormai l’hai capito. Non ti chiederò di capirmi, al posto tuo mi sarei già mandato a fanculo. >>.
Dillo che eri geloso, dillo! Stava cercando di sviare il vero motivo, ma a Juls non la dava a bere.
<< Ti…da…fastidio…che possa stare… con Chris? >> Juliet aveva esitato ad ogni parola in modo da farlo cedere. E infatti vide Louis aprire e serrare la bocca, e lei si trattene dal gongolare.
<< Vuoi la verità? >> le chiese poi.
Stavolta fu lei ad aprire e serrare la bocca. Sì, voleva la verità. Ma divenne così nervosa che cominciò a spiegazzare il vestito.
Louis fece un largo sorriso. << Che c’è? >> borbottò lei.
<< Sei nervosa…>>. Allargò gli angoli della bocca in un sorriso strafottente.
Juliet si morse le labbra guardandolo con stizza. << Non è vero. Stai cambiando argomento! >>.
<< Tu non mi hai riposto. >> le fece notare Louis canzonandola.
<< Sì. Voglio la verità. >> affermò guardandolo dritto dritto negli occhi.
Lui la guardò con la stessa intensità. << Ero geloso >>.
Geloso!
Juliet si trattenne dall’esultare come una bambina che riceve la sua casa delle barbie. Serrò i pugni per trattenersi, mentre lui continuava a fissarla. << Come dici? >> mormorò candidamente piegando la testa da un lato.
<< Non provarci furbetta >> l’ammonì Louis inarcando un mezzo sorriso divertito.
<< Non so di cosa tu stia parlando…>>. Si morse il labbro per resistere dal baciarlo.
<< Juliet? >>.
<< Mmh? >>. Il cuore di lei si fermò.
<< Ti adoro. >> Louis si alzò dal tavolo per lasciarle un bacio a fior di labbra sulla fronte. Poi disse, allontanandosi di qualche centimetro dalla sua pelle: << Chris sembra a posto. Datti una possibilità con quel ragazzo. Voglio che tu sia felice, te lo meriti >> e se n’andò lasciandola da sola nella stanza.
Juliet restò immobile, impietrita da quelle parole inaspettate. un'espressione attonita le inasprì i lineamenti del viso.
Nel momento in cui aveva creduto di aver compiuto un passo avanti con quel ragazzo, adesso era rimasta di nuovo al punto di partenza.

Note dell’autrice

Buon pomeriggio bellezze <3
Okay, non mi infilzate vi prego *si rannicchia in un angolo*
Non credete a ciò che avete letto nell’ultima frase del capitolo, bè sì avrei volentieri preso personalmente a calci in culo Louis in quel momento, ma fa tutto parte di un piano, e dovevo farlo succedere.
Vi fidate di me vero? :3 *annuisce convinta*
Ecco che il primo incontro tra Chris e Juliet va a rotoli…il nostro Louis è sempre presente, che amore che è quando si trovano sotto la doccia ^_^ Ed è geloso!! Me’ gliel’ha confessato, è un motivo in più per perdonarlo, no? U.U
Abbiamo conosciuto il nostro Chris ( da ricordare foto nel capitolo 8) e che ha fatto una strage tra le lettrici, oddio stavo morta per i vostri commenti, direi che il ragazzo vi piaccia abbastanza x’D
Ora voglio farvi una domandina…: Avete notato qualcosa di strano? Tra due persone in particolare…qualcosa che vi ha lasciato dubbiose per degli atteggiamenti strani o frasi che vi hanno portato a pensare qualcosa…(?)
Diamo il via alle risposte, fatemi sentire, e vediamo se riuscite ad indovinare ;-D
Anticipazione prossimo capitolo? Mmh…no no, poi diventa troppo facile rispondere alla domanda che vi ho fatto U.U

 
Come potrei non ringraziare tutte quelle meravigliose creature che recensiscono e che leggono questa storia??
Grazie di cuore per queste 89 recensioni in 8 capitoli…vi straadoro, punto, e sappiate che le ho rilette una decina di volte, perché non ci potevo credere!! Ha superato di gran lunga il numero delle recensioni della mia prima storia…è stupendo, e questo grazie a chi? A voi !!!e non so davvero che dire, siete uniche :’)

 
Adesso vi saluto ^_^
Un grosso bacio a tutte!!
Ella <3
  
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