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Autore: marrymezayn    22/09/2012    26 recensioni
«Keyra è stata qui!» Sentì dire il biondino.
Silenzio! Un silenzio che si percepiva fin troppo spesso quando si parlava di Keyra in quel gruppo. Era un discorso limit quando c'era Zayn. Lo videro cambiare espressione da bianco cadaverico a incazzato, fino al calmo e all'indifferente.
«L'arrampicatrice sociale è stata qui?» Si poteva ricevere una scoppiettata sul cuore così forte con una semplice frase?
[...]
«Se lei fosse qui di fronte a me, non so se riuscirei a trattenere la calma e vi assicuro che mi interesserebbe poco che è una donna!» Sbarrò gli occhi e, malgrado tutto, Niall la vide.
«Vuoi vedere come gliela do una seconda possibilità? Non si deve neanche avvicinare a me!» Zayn si alzò e andò nella stanza vicino dalla parte opposta da dove si trovava Keyra e sbatté la porta così forte da farla tremare nei cardini.
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Terza tranche di una serie. Si consiglia di leggere prima le altre due. (cliccando sul mio profilo le troverete.
Prima storia: The best is yet to come;
Seconda storia: From the moment I met you, everything changed)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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«Se fosse per te... Cancelleresti tutto quel periodo?»
«Forse!»

Posò il vassoio sul carrello e spostò il peso da una gamba all'altra, per poi mettersi a combattere con il computer di fronte a lei e segnare gli ordini del tavolo che aveva appena richiesto il conto.
«Keyra!» Si girò sulla spalla per guardare Maddison, la sua collega e futura conquilina. Sorrise debolmente e tornò a guardare il computer, cliccando su “stampa” per stampare lo scontrino.
«Ti ripeto che so benissimo il mio nome, baby! Non serve che me lo ripeti tutti i giorni! E ad ogni ora del giorno!» Maddie sorrise e si affiancò a lei.
«Smettila di fare la cretina e ascoltami. Lara mi ha detto di dirti che il tavolo tredici non vuole essere servito!»
A quella frase alzò le sopracciglia e prese lo scontrino, per poi girarsi del tutto verso la sua amica.
«come scusa?»
«No, dice che non vuole essere servito se non sei tu a farlo!» Che bizzarra richiesta.
«Ok, vado! Porti questo al tavolo cinque, per favore?» Le consegnò lo scontrino appena stampato e, tirando fuori il blocknotes dalla tasca anteriore del pantalone camminò verso il fantomatico tavolo tredici.
Lei e Maddison si erano conosciute due anni prima proprio in quel posto. Aveva deciso di trovarsi un piccolo lavoretto per non dover chiedere i soldi ai suoi e aveva trovato quello. Ben pagata per un lavoro che in fondo, non le dispiaceva. Era appena entrata e, anche sapendo che sul posto di lavoro non si gioca, aveva stretto amicizia con Maddison. E con il passare dei giorni, si era sempre più affezionata a lei. Forse perché avevano la stessa età, forse perché aveva un visetto così dolce che le ispirava coccole a tutto spiano.
Fatto stà che erano diventate amiche e, neanche due mesi dopo la sua entrata in quel posto, Keyra e Maddison uscivano insieme con i loro gruppi. Maddison era la più anziana nel posto di lavoro, era stata lei ad istruirla nel come lavorare. Ma come si diceva a volte?? “l'allievo che supera il maestro!” e per questo la prendeva molto in giro. Non per cattiveria ovviamente, ma certe volte Maddison aveva una grazia di un elefante. Le voleva davvero bene, tanto che di lì a qualche settimana lei, Maddie e Mary si sarebbero trasferite insieme in una casa tutta loro.
Quando uscì nella parte dove si poteva fumare, alzò lo sguardo sul tavolo tredici e sorrise vedendo il motivo per cui volevano essere serviti da lei.
E stranamente erano cinque, non quattro.
«Voi chiedete Keyra da! Credo che lo farò il mio nuovo motto!»
«Cosa dai?» chiese Harry, facendo nascere un sorriso con tanto di fossette sul suo viso.
«Due pizze in faccia, credo che bastino! Cosa vi porto?» Sfiorò la mano di Niall che la guardava con dolcezza.
«Il tuo numero!»
Sorrise in modo tirato e si guardò intorno, per assicurarsi che il capo isterico non fosse nei paraggi.
«Ringrazia che non posso essere volgare Harry, sennò ti farei vedere io il mio numero!» sbottò a denti stretti, continuando a sorridere.
Una risata generale del tavolo fece girare quelli vicini e Keyra sorrise scusandosi con lo sguardo.
«Allora cosa vi porto?»
«Ripeto, il tuo numero!» Guardò male, se non malissimo, il riccio.
«Metti tutto in conto per quando stacco!»
«Io prenderò.. una fettina di crostata e una cioccolata calda!» Annunciò Niall, che si era già fiondato a leggere il menù.
Scrisse l'ordine sul blocknotes e alzò di nuovo lo sguardo.
«Un tea al limone, con latte, ovviamente!» Disse Liam e, annuendo scrisse tutto.
«Per me una cioccolata!» Bastò quella voce per farle andare il cuore in gola, e mentre scriveva non alzò lo sguardo ma annuì solamente.
«Per me un cappuccino. E mi porti anche quei dolcetti da tea?» Alzò lo sguardo in quello di Louis.
«Ma se sono da tea, perché tu li prendi con il cappuccino?»
Non ricevette risposta, ma per risposta ricevette due occhioni da cerbiatto che la sciolsero come un gelato al sole. Sospirando segnò anche i dolcetti.
«E tu Harry?»
«Già detto, il tuo numero!»

«ce l'hai già, deficiente!» Ringhiò a denti stretti, guardandolo con gli occhi a fessura. Harry scoppiò a ridere e si diede delle gomitate con Louis.
«Un caffè!» Scrisse anche quello e mise il blocknotes di nuovo al suo posto. Nella tasca anteriore del pantalone.
«E poi boh, vorresti essere un blocknotes!» se ne uscirono Harry e Louis, facendola rimanere a bocca aperta vedendo i loro sguardi da pervertiti. Ovviamente sapeva che stavano giocando, ma dopo due anni non era più così abituata a quelle battutine. Scosse la testa, incassando il colpo e decidendo di non rispondere.
«Wow.. un ordine difficile! Arrivo subito con le vostre cose!» Se ne andò e Niall la seguì con lo sguardo, dolcemente.
«Non ci credo ancora che è di nuovo con noi!» Sussurrò Liam, guardandola come tutti gli altri. Tutti e cinque la stavano fissando mentre sorrideva a due ragazzi a cui stava prendendo l'ordine.
«Già.. non mi sembra vero neanche a me!» Ammise Niall, con un tono di voce che sembrava quasi innamorato. Era pura venerazione verso di lei.
«Sei contento che sia tornata?» chiese Liam, in direzione di Niall.
«Si! Tantissimo!» Ammise, guardando Zayn che, sentendosi guardato, alzò gli occhi dal cellulare e lo scrutò, per poi fare una smorfia.
Quando Keyra tornò, neanche dieci minuti dopo, aveva con sé il vassoio con i loro ordini.
«Se firtro con la cameriera, cosa succede?» chiese Niall, divertito. Keyra si girò a guardarlo mentre consegnava gli ordini per il tavolo.
«Discretamente... guarda all'interno del locale. Lo vedi quel tipo tutto vestito di nero?» chiese, nascondendo a stento un sorriso. Tutti si affacciarono per vedere il fantomatico uomo vestito di nero.
«Si!»
«Ecco, verrebbe qui, ti prenderebbe e senza troppe cerimonie ti staccherebbe le gambine!» Niall scoppiò a ridere fragorosamente e Keyra consegnò la cioccolata a Zayn, alzando finalmente lo sguardo e fissandolo in modo serio. Zayn ricambiò.
«Goditela, potrebbe essere l'ultima!» Zayn si grattò nelle parti basse e la guardò male.
«Che ci hai messo?» domandò pensieroso.
«Veleno per topi! Forse non farà effetto subito, ma in fondo siete sullo stesso livello di importanza nel mondo!»
Tutti ghiacciarono nel sentire la sua risposta, lo notò subito. Tra Zayn e Keyra c'era un'aria così densa da poterla tagliare con un coltello.
Niall decise di abbassare l'ascia di guerra.
«A che ora stacchi?» domandò il biondino e Keyra si strinse il vassoio tra le braccia.
«Tra mezz'ora!»
«Ci concedi un po' del tuo tempo?» domandò Louis, sorridendo dolcemente.
«Certo! Ci vediamo dopo!»

Uscì dallo spogliatoio e si diresse in cassa, passando dietro al bancone per farsi un tea al limone. Maddison era in cassa e, visto che non c'era praticamente nessuno a cui dare il resto, guardava spensierata verso fuori.
«ehi.. oh! Bella addormentata nel bosco.. Sei sulla terra?» Le passò la mano libera di fronte gli occhi e finalmente Maddison la degnò di uno sguardo.
«Dove vai? Perché sei già vestita?» Alzò un lato delle labbra, scuotendo poi la testa. «E dove vai con quell'ordine? Non hai la divisa!» Sbottò la ragazza, scrutandola male.
«L'ordine è per me stessa, stai tranquilla. Dove vado? Al tavolo tredici, proprio lo stesso tavolo dove tu stai guardando da..» scrutò l'orologio dietro al bancone. «.. dieci minuti buoni e sono vestita perché ho staccato, ma tu eri nel mondo di Fantasilandia per rendertene conto!» Si piegò a darle un bacio sulla guancia e, girando sui tacchi fece per uscire.
Venti minuti prima era andata da lei bianca come un cieco e aveva sussurrato "ci sono.. ci sono i One Direction al tavolo tredici. Perché diavolo non me l'hai detto?" e lei in tutta risposta si era messa a ridere per poi cominciare a saltellare come se fosse una fan impazzita, portandosi le mani sulle guance. "ohmmioddio.. ci sono quei figaccioni dei One Direction nel nostro posto di lavoro. oddio, adesso mi taglio le vene!" e continuando a ridere era tornata a lavorare, non prima di essere mandata a quel paese da Maddison.
«Come vai al tavolo tredici! Ehi.. Keyra, asp..» ma Maddison si bloccò sulla porta, non avendo il coraggio di avvicinarsi. Si girò, fece una piroetta con il vassoio in mano e le sorrise, per poi sedersi al fianco di Niall.
Guardò la sua amica, che la fissava ad occhi sbarrati e sorrise angelicamente, sapendo bene che avrebbe ricevuto un terzo grado appena sarebbe tornata a casa.
«Ciao baby! Finalmente!» La salutò Niall, dandole un bacio sulla guancia proprio mentre lei si girava a guardarlo.
«Oh.. mi sono dimenticata la mia fettina di torta..» sussurrò, facendo nascere un sorriso bastardo sul suo viso. Alzò una mano, in direzione di Maddison.
«Scusi!»
Tutti alzarono lo sguardo verso Maddison che diventò di un rosso cianotico e si avvicinò. «Scusi? Sono diventata un'estranea adesso?»
«Mi sta per caso sfottendo? Devo farlo notare al suo capo, signorinella?»
Maddison la guardò malissimo, per poi scrutare tutto il gruppo che la stava guardando.
«Mi dica, signorina!»
«Guardi, avevo chiesto una fettina di torta al cioccolato dieci minuti fa e sto aspettando da troppo. Cosa ne state facendo di quella fettina di torta?» Chiese, facendosi guardare male da Maddie, ma lei continuava a sorridere bastardamente.
«A chi ha chiesto l'ordine?»
«Oh, non ricordo, sinceramente. Ma ricordo che aveva un fisico da urlo, ed era simpaticissima. Ma non ricordo bene il suo nome.»
«Keyra, forse?»

Fece finta di pensarci, sapendo bene che quei cinque non si stavano perdendo neanche un attimo di quella discussione. Erano stupiti. Keyra ci lavorava e non capivano perché facesse quella scenetta.
«No, no.. Era un nome più soave! Comunque.. voglio la mia fettina di torta, ora!» Maddison si piegò a prendere i bicchieri d'acqua vuoti.
«Ringrazia dio che il capo è qui dietro, sennò ti davo un pugno in faccia. E tu sai cosa significa questo scherzo vero? Tu non troverai più le tue cose quando andremo a vivere insieme!»Vedendo lo sguardo smarrito di Keyra, Maddison scoppiò a ridere fragorosamente e subito venne seguita da Keyra.
«Se tu mi nascondi qualcosa tu sai che fine fanno i tuoi cd, i tuoi poster dei dsjfhuidf..» venne bloccata all'istante, da una mano posata sulle sue labbra.
«Tu vuoi morire giovane, vero?» Sbatté le ciglia e le leccò la mano, facendola ritrarre subito.
«Allora tu non farmi essere stronza! Davvero, mi porti la mia fettina di torta? Sono così stancaaaa!» e si aggrappò a lei, come a farle capire che era davvero stanca.
«Dittatrice!»
«I love u!» E battè le mani, entusiasta di aver giocato.
Tutti guardarono Maddie andare via e subito dopo tornarono a guardare Keyra, che metteva lo zucchero nel tea. Quando si rese conto di essere fissata da cinque paia di occhi, li scrutò tutti.
«che c'è?» domandò, stranita.
«Cos'era quella scenetta?» chiese Louis, divertito.
«Ah no, niente! Mi divertivo un pochino, visto che è vostra fan!»
Tutti rimasero in silenzio, mentre lei sorseggiava il suo tea.
«Quindi i poster sono i nostri, giusto?» Annuì divertita, guardando Harry.
«Mi lasci il suo numero? La chiamerò, promesso!» Si arrampicò su Niall per dargli un pizzico.
«Ricordi la regola delle mie amicizie, vero? Sono intoccabili. Tocca Maddison e ti stacco le palle, Harry!» Gli diede un altro pizzico.
«AIO! E questo?»
«Per prima, testina di cazzo! Te l'avevo detto che dovevi mettere tutto in conto!»

Una risata generale invase la stanza, facendosi guardare curiosamente da metà della gente che era lì dentro.

Stesa sul letto, era circondata da mille giornali che parlavano di vacanze.
Sfogliò quello che aveva davanti mentre con il cervello era da tutt'altra parte. Non era stato così tremendo un primo incontro  tra lei e Zayn.. Forse ancora era troppo presto per parlare, ma sapeva benissimo che prima o poi ci sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Oppure la miccia che avrebbe fatto esplodere la bomba.
Fatto sta che si sarebbero scannati, prima o poi. Lui troppo incazzato per un qualcosa che a lei non era chiara, lei troppo inviperita dal fatto che lui fosse incazzato con lei.
La porta della stanza si aprì, facendola ricadere nel mondo dei vivi e si girò senza pensarci molto, trovandosi Ian solo fasciato dall'asciugamano sulla vita.
«Hai trovato qualcosa?»
La voglia di sbatterti in tutte le posizioni del kamasutra!” Pensò, stringendo le labbra e spostando a forza lo sguardo dal petto di Ian ai giornali. Anche se si era ripresa dal coma da un mese, lei e Ian non avevano ancora.. come dire.. fatto sesso! Era più forte di lei e, dopo aver parlato con Ian e avergli spiegato che per il suo subcoscio era ancora presto – chissà come mai – lui aveva capito e aveva detto che avrebbe aspettato.
E, rendendosi conto che Keyra era molto più distante, aveva chiesto qual'era il problema. Gli aveva spiegato che si era così tanto scombussolata con il coma da sentirsi bloccata. Non che non le piacesse Ian, ma ovviamente il suo subcoscio non era Ian che desiderava.
Ian, con la sua mente diabolica, per far riavvicinare Keyra, aveva proposto una vacanza.
«Niente di niente. Io continuo a dire che le Hawaii sono perfette!» Disse, chiudendo il giornale e guardando la schiena di Ian, che si vestiva di fronte l'armadio.
Inclinò la testa di lato e guardò quella schiena muscolosa, sguizzare mentre Ian si metteva la maglietta. Forse il suo subcoscio desiderava Zayn, ma i suoi ormoni si accontentavano di Ian. Non che fosse brutto, assolutamente. Era un bellissimo ragazzo, ma.. Ma.. ma niente! Era perfetto!
«E allora Hawaii sia! Quando vogliamo partire?» Dopo essersi messo la maglietta, arrivò il momento del Jeans. Oh mamma! No, il pantalone stretto no! Oh cazzo!
Si schiarì la voce, mentre spostava lo sguardo dal suo fondoschiena. L'aveva fatto giotto per caso? No perché a quel culo mancava solamente la parola.
«Ehm.. A te ti danno le ferie tranquillamente?» Il biondo si girò e sorrise, andandosi a sedere al suo fianco.
«Si, ho sempre detto di no alle ferie, in caso mi volevo fare un viaggio. E' arrivato il momento delle mie amatissime ferie!» Ci pensò seriamente, poi prese il cellulare e chiamò il capo.
Ovviamente non fece storie quando chiese delle ferie, anche perché lei era sempre stata bravissima e ordinata sul posto di lavoro. Mai un ritardo, a volte staccava anche dopo fine orario. Anche con due mesi di coma, era tornata a lavorare appena aveva messo piede fuori dall'ospedale.
«Quindi fra una settimana andiamo alle hawaii?»
«Eh già! Hawaii, sole, dormite infinite, mare! Oh, non vedo l'ora» disse lei, sognando ad occhi aperti.
Ian rise e appoggiò la testa sulle sue gambe e, istintivamente, la mano di Keyra andò a giocare con i suoi capelli, ricevendo in risposta un mugugno.
Non era più abituata, era come se lei ricordasse precisamente tutte le volte che aveva sfiorato i capelli a Zayn, ma in realtà non l'aveva mai fatto.
Per lei, ritrovarsi a toccare un altro uomo dopo due mesi di totale sogni su Zayn, era difficile. Ma a quanto pare il corpo e la mente erano abituati alla presenza di Ian, tanto che molto spesso si ritrovava a fare cose che in altre situazioni non avrebbe fatto.
Ian era perfetto, davvero. Un ragazzo d'oro e, si vedeva lontano un miglio che l'amava. Stravedeva per Keyra e lei ne era più che felice. Si erano ritrovati a parlare un pomeriggio e, chiacchierando di qualsiasi cosa, Ian si era messo lì a ricordare cose insieme. Quasi due anni insieme, erano davvero tanti.
E anche se il coma le aveva donato un'ampia veduta su quello che sarebbe potuto succedere con Zayn, lei aveva capito che con Ian, prima di quel coma era stata contenta. Davvero contenta.
E pian piano si stava riabituando a lui, sapendo che ormai il suo corpo, la sua mente e il subcoscio stravedevano per il biondo. E doveva ammetterlo, anche lei stravedeva per Ian.

«Che cazzo mi stai dicendo?» Sbottò Maddison, guardandola ad occhi sbarrati.
«Si, Maddie. Conosco i 1D da prima del loro fottutissimo debutto.»
«ma vaffanculo al loro debutto. Tu sei stata a letto con Zayn malik! Porca puttana!» alzò un sopracciglio mentre Mary scoppiava a ridere così forte da far girare Keyra a guardarla. Erano in un pub, a prendersi una birra e per chiacchierare un po' anche sulla nuova casa e dell'imminente viaggio di Keyra.
«Ma non glielo avevi detto?» Domandò in direzione di Mary. Pensava che, durante i due mesi, l'avesse informata di quella cosa. Lei non gliene aveva mai parlato solo perché si era imposta il limite di non raccontare in giro quel periodo, anche per stare meglio con se stessa e non soffrire.
«No, aspettavo questo momento da mesi!»
Maddie intanto dava le testate sul tavolino, piagnucolando frasi sconnesse su quel fatto.
«Ti sei scopata Zayn Malik! Oh mio dio! Ti sei scopata Zayn Malik!» Scoppiò a ridere pure lei, vedendola così sconvolta.
«Ohmmioddio!» Ripetè Maddison, alzando la testa con tanto di occhioni sbarrati. Scoppiò a ridere ancora più forte, non volendo credere che Maddison fosse davvero così sconvolta che si era portata a letto Zayn Malik.
«tu ti sei scopata Zayn Malik!»
«Si, cazzo! Finiscila di ripeterlo che solo al ricordo mi viene la rabbia!»

«Sfogala su di lui, ti prego!» Aprì la bocca formando una perfetta O alla frase della sua amica.
«Maddison!»
«Oh ti prego! Da quello che racconti sembrate così carini!» Non era tono dolce quello che stava usando vero? Oddio, ci mancava anche che si mettesse le mani al lato del viso e avrebbe fatto la piena fase di ragazza addolcita da una storia dolce.
Scosse la testa, affondando la faccia nel suo bicchiere di birra.
«Scordatelo. E' il passato. Ora Zayn sta con Perminchia e io sto con Ian! Eravamo bambini!»
«Bambini! Pft.. ti sei scopata Zayn Malik, porca puttana dovresti tatuartelo in fronte e andarci in giro!»

«Se non la finisci subito, ti tatuo in fronte “sono una deficiente” e vediamo se taci!» Scoppiarono a ridere fragorosamente tutte e tre.
«Ma non è che te lo sei sognato?» domandò Maddison, per assicurarsi della cosa. Si irrigidì completamente a quella frase, visto che – oltre a mary – nessuno sapeva del suo sogno ma fortunatamente Mary la salvò.
«No, ti assicuro che ci è andata davvero a letto con lui! Ora tu lo vedi come Zayn Malik dei One Direction, ma noi lo vediamo come Zayn Malik di un gruppo di deficienti.»
«Lui è il più deficiente.» sussurrò Keyra, quasi ringhiando.
«Ma dai no! Non ci credo! E' sempre così serio! Misterioso!»
Keyra aprì di nuovo la bocca a forma di O e poi scoppiò a ridere, appoggiandosi a Mary per quanto stava ridendo. Anche Mary se la rideva bastardamente.
«Misterioso! AHAHAHA! Oddio, oddio.. lo vedono come misterioso.. AHAHAHAH! Davvero ha detto misterioso?» chiese Keyra, ridendo tra le lacrime.
Per quanto stavano ridendo avevano la risata a fischio. Quella risata così sguaiata da non avere neanche il tempo di respirare e diventi rossa come un pomodoro.
Certo che dire a Zayn che era misterioso, bella cazzata!
«Che ho detto di male, scusate?» Maddison le guardava ridere, non capendo. E dopo quella frase iniziò un'altra serie di risate da parte di Keyra e Mary.

Spazio dell'autrice: ma quanto sono brava eh? Non vi ho fatto aspettare tanto, no?! Lo so che voi siete curiose di vedere cosa succede tra quei due, ma.. dovrete portare pazienza! U_U 
Fidatevi di me e tutto andrà alla grande. Per le uscite di emergenza ce ne sono sia all'inizio del sito, sia a metà del sito che alla fine del sito. Sia a destra che a sinistra. 
I genitori accompagnati da pargoli si assicurino che le maschere uccidi-nani siano prima posizionati ai bambini. 
Sto sparando cazzate, decisamente. Sarà il raffreddore.
Innanzitutto volevo ringraziare le 37 (OHMYFUCKINGGOD!) persone che hanno recensito *ççç* amo tutte le vostre recensioni, prima o poi (più poi che prima) vi risponderò.
<3 
Per il resto, grazie per le belle parole che avete detto sul mio sfogo! Vi amo tutte *çç*
Per il resto (again).. Maddison non è nient'altro che Nida. QUELLA NIDA! che mi ha costretto a cambiare finale. Ci voleva uno spazietto nella storia per lei. (: 
Ian.. parliamo di Ian.. chi vedete come attore/modello etc per Ian?! Vediamo chi ci azzecca. nel prossimo capitolo vi dirò chi è per me Ian!! 
VI AMOOO!

   
 
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