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Autore: _cassiopea95_    22/09/2012    5 recensioni
un ragazzo. un diario. una ragazza, noemi, e la sua storia,anzi la loro.
‘Caro diario, ciao!
Oggi è la prima volta che ti scrivo. Ieri era il mio compleanno e Louis, il mio fratellone, mi ha donato te in regalo.
Mi presento: sono Noemi, italiana di origini inglesi e mi sono trasferita a Doncaster all’età di un anno. I miei genitori si chiamavano George e Chiara. Perché parlo di loro al passato? Bhè ….devi sapere che loro sono morti in un incidente stradale, quando io avevo dieci anni. Eravamo i vicini della famiglia Tomlinson, che, saputo dell’accaduto, ha subito preso il mio affido e sono ormai cinque anni che vivo sotto il loro tetto.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Niall, dai, alzati. E’ tardi.”La voce sempre allegra di Louis mi sveglia.
“Buongiorno Lou!”mi stropiccio gli occhi tutto assonnato.
“Ma che buongiorno! Scemo, sono le 20.00! dobbiamo fare il concerto”
“ E’ tardi, cazzo! Perché mi avete lasciato dormire di pomeriggio???”mi alzo per iniziare a prepararmi.
“Eri sfinito. Ti sei addormentato mentre leggevi.”Rivolge lo sguardo al pavimento dove c’è quello che leggevo : il suo diario. Velocemente prendo quel piccolo ‘tesoro’ e lo rimetto nel cassetto del comodino, come per nasconderlo.
“E’ inutile che lo togli. So che stai leggendo il diario di Noemi, anzi dovrei dire rileggendo”. Abbasso il capo colpevole.
“Questa è la quinta o la sesta volta? Sai, Niall ho perso il conto. Non puoi continuare così. E’ passato un anno, tu hai 22 anni e devi vivere non semplicemente esistere.”
“Sai che non è così, io vivo. Sai che ho superato la perdita, è solo che a volte ho bisogno di sentirla vicina.”Dissi quasi arrabbiato.
‘Perché non capisce?’
“Ma così non andrai mai avanti. Ti perderai nei ricordi”lo guardo negli occhi, deciso.
“No Louis. Io sto andando avanti, solo che non amo nessuna come lei. E non mi perdo nei ricordi, ma quel piccolo libricino è l’unica cosa intima che ho di lei. E tu mi capisci: l’hai letto e riletto anche tu, quindi non farmi la predica”
Infilo i pantaloni neri, la maglia bianca e scendo dagli altri.
Siamo pronti a partire per il tour del nostro terzo album. Stiamo per iniziare un nuovo concerto. Il primo da quando lei non c’è più. Mentre salgo in macchina mi viene in mente il concerto di apertura dell’ “Up all night Tour”.
 
‘Sono nei camerini con i ragazzi e Noemi. Siamo elettrizzati e su di giri: ci sono una marea di Directioner che ci stanno aspettando lì fuori. Louis e Zayn fanno scherzi a un Liam ancora in mutande, mentre Harry ride abbracciato alla “piccola” Tomlinson. Non stanno più insieme: due settimane dopo essersi dichiarati, hanno deciso di comune accordo che loro non sono fatti per essere fidanzati ma per essere grandi amici.
Mi allontano dagli altri, fra pochi minuti dobbiamo salire sul palco e la paura e l’agitazione si fanno sentire sempre di più. Decido di prendere una bottiglietta d’acqua quando delle mani delicate e lisce si posano sui miei occhi.
“Non saprei proprio dire di chi siano queste mani. Forse di Lou? No, dai Noemi ti ho riconosciuta” mi restituisce la vista e mi abbraccia. Sorridiamo sinceri.
“ Come mai sei andato via?”chiede con un tono che sembra quasi preoccupato.
“Sono venuto a prendere l’acqua per calmarmi un po’. Confesso di avere un po’ di paura.”
“E di cosa? Di sbagliare?” annuisco lievemente. Aveva centrato il punto.
“Di non essere in grado di cantare. A volte penso che le fan che dicono che non mi merito di essere nella band abbiano ragione. Io la rovino e basta.”Non riesco neanche a finire la frase che mi arriva un ceffone dritto in faccia e le braccia della ragazza mi cingono il collo.
“Sei uno scemo! Non lo dire mai più! Tu sei perfetto, hai una voce bellissima e quelle che osano dire queste stupidaggini non possono essere considerate né Directioner né fan. La band non sarebbe gli One Direction senza di te! Ricordalo sempre”.La ringrazio e la stringo forte a me.
Dopo quella conversazione salgo sul palco molto più sicuro di me e il concerto inizia con successo.’
 
Ancora adesso quelle parole mi danno forza e ad ogni canzone le ripeto nella mia mente.
Siamo davanti a tutte quelle fantastiche ragazze, che ci seguono da anni interi, da quasi due ore e ci stanno richiedendo a gran voce le nostre prime canzoni. Decidiamo di cantare le prime cinque dell’album: What’s Make You Beautiful, More Than This, Gotta Be You, One Thing e come ultima Up all Night.
Gli altri stanno già iniziando a scendere quando delle semplici note, fatte partire da me, li fanno bloccare e un urlo si leva dal pubblico.
Liam  inizia il suo pezzo guardandomi come a chiedermi il perché di quella scelta. Louis rimane lontano, con il capo chino e un lieve sorriso. Harry , con gli occhi lucidi e la voce piena d’emozione, continua con le sue parole. Zayn è pensieroso e quasi malinconico. Non mi unisco a loro per il ritornello. Arriva il mio turno e io non ho il coraggio di aprire la bocca e cantare, ma lo faccio. Le lacrime calde scorrono veloci e mi inondano il viso , con voce tremante canto tutto il dolore e tutto l’amore per la mia dolcissima Noemi. Alla fine della mia strofa un singhiozzo troppo forte mi impedisce di proseguire e finire la sua canzone preferita che era diventata semplicemente la sua canzone. Quella che ora la rappresentava di più: Moments. Scivolo lento a terra e sento le braccia forti dei ragazzi, che ormai considero come fratelli, stringermi in un abbraccio comprensivo e consolatore. Tutto tace, anche le fan sono in un rispettoso silenzio. Mille luci di accendini si accendono sotto i nostri occhi. E mi rialzo. E  prendo il microfono in mano. E una semplice frase viene sussurrata da tutti i presenti
“Grazie Noemi per aver fatto sorridere sempre i nostri idoli, grazie, sei sempre nei nostri pensieri”le lacrime mi riempiono di nuovo gli occhi, vedo tutto sfocato ma sento il bisogno di parlare.
“Grazie. Grazie Directioner perché ci seguite e ci sostenete da anni ormai. Ma soprattutto grazie per averci lasciato vivere questo piccolo ma speciale momento. Oggi, come molte di voi sanno, è un anno preciso che lei non c’è più, non fisicamente. Ma sono certo che ora mi sta ascoltando. Quindi, ora mi rivolgo a te mia piccola Noemi -un fremito mi scuote mentre pronuncio il suo nome- mi manchi e avrò cambiato umore così tante volte in questi dodici mesi senza te che i ragazzi hanno pensato fossi impazzito. Ma non è questa la cosa importante. Anche impazzirò, anche se continuerò a viver, comunque vada, la cosa che conta davvero è che ti ho amata, ti amo e ti amerò come non farò mai con nessun’altra. Tu eri e sei ancora la ragione che mi spinge a scrivere note, a cantare, a esprimere tutto dando il meglio di me in ogni minima canzone. Grazie di aver scelto me, grazie di essere stata mia. Ti amo”. Un applauso scrosciante arriva alle mie orecchie e mi riporta alla realtà. Noto di essere solo sul palco, gli altri erano già scesi e decido di raggiungerli.
Un ultimo abbraccio di gruppo e poi saliamo sul bus per partire in una nuova avventura.
 
 
 
 
 
SORRYYYYYYYYYYYYYY!
So che è un secolo che non posto però davvero con la scuola che è ricominciata non riesco a trovare uno straccio di idea!! Spero di aver scritto un capitolo almeno un minimo decente. Mi piacerebbe sapere quello che ne pensate quindi recensite in tanteeeeee!!!
  
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