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Autore: Hikari93    22/09/2012    8 recensioni
Se c’era una cosa in cui Ino Yamanaka spiccava era la risata. Lei rideva, rideva sempre, in ogni occasione, per qualunque motivo, anche per il più futile.
1. Antipatica;
2. Civettuola;
3. Adulta;
4. Triste;
5. Innamorata;
ShikaIno ♥
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Laugh
 






 
Se c’era una cosa in cui Ino Yamanaka spiccava era la risata. Lei rideva, rideva sempre, in ogni occasione, per qualunque motivo, anche per il più futile.
 
 
*

 
 

[1. Antipatica]
Si dimostrò antipatica ed estremamente femminista, la piccola Yamanaka, all’età di sette anni e qualche giorno di vita. Shikamaru la ascoltava mentre, col nasino storto e le sopracciglia bionde tutte inarcate, antipatiche pure loro, gli spiegava che lei e Sasuke sarebbero finiti insieme alla fine del mese.
«Non appena mi dichiarerò, Sasuke cadrà subito ai miei piedi» gli disse con ovvietà, «perché Sasuke ha buon gusto, a differenza tua.»
Shikamaru sbuffò; non ne poteva più di quella fiumana di parole che si rovesciavano nelle sue orecchie e lo colpivano fin dentro al cervello, e tantomeno sopportava più quelle risatine sotto baffo. Si tirò a sedere con un colpo di reni. «Non ci riuscirai, invece.» Lei si stizzì, e schiuse la bocca dalla quale non poté uscire neanche una sillaba, perché Shikamaru la anticipò: «Sei troppo… seccante
 


 
 
[2. Civettuola]
Perché, considerate le cinque terre ninja, solamente Ino Yamanaka peggiorava il suo caratteraccio dopo ben cinque anni d’Accademia.
«Hai visto con che faccia ci ha detto che avremmo dovuto obbedirle?» chiese zitto zitto Choji, approfittando dell’assenza momentanea del componente femminile del loro Team.
Shikamaru perse, come sempre, il suo sguardo tra le nuvole. «Che seccatura» si espose vacuo. Per lui, l’importante era il quieto vivere; non gradiva esser trattato a mo di strumento da una donna, ma avrebbe acconsentito entro un certo limite. Anche perché, sebbene non ne avesse chissà quanto timore, la risata civettuola di Ino – quella che si udiva benissimo anche in quel momento, e che proveniva chissà da dove, rivolta a chissà quale anima sfortunata – era stata molto convincente.
 
 
 


[3. Adulta]
«E’ cambiata molto in questi anni, vero?»
Shikamaru si permise un mezzo ghigno: ormai Choji aveva colto il sentimento che aveva messo radici dentro di lui così all’improvviso. «Fai il nostalgico?» gli chiese, continuando a osservare Ino che sghignazzava con Sakura come se fosse avessero ancora sette anni.
Già, era cambiata molto Ino in quegli anni: rideva come una bambina – talvolta pressandosi le labbra con la mano e ogni tanto a bocca spalancata – ma con una nota forte e marcata nella voce che la rendevano una vera adulta, adattandosi così al suo corpo, cresciuto e modellatosi alla perfezione – per lui sì, per lui era perfetta.
 
 


 
[4. Triste]
«Asuma-sensei è morto» mormorò Ino, ai piedi della tomba del loro maestro. Era forte, voleva esserlo, cercava di non piangere. Shikamaru strinse maggiormente la mano che aveva appoggiato sulla sua spalla in precedenza, per trasmetterle tutta la sua vicinanza.
«Sarà fiero di noi? Lo avremmo… riscattato come meritava?» domandò ancora.
«L’Akatsuki è stata sconfitta di nuovo» le rispose. Abbiamo protetto le nuove generazioni, stavolta. Lui non era bravo a consolare la gente, non gli addiceva come ruolo, ma volle provarci per lei: «Tu sei forte, Ino, più di quanto pensi. E poi… ricorda anche di Kurenai-sensei…»
Ino intuì subito, rise. «Sei ansioso di fare il papà, Shikamaru?»
Lui, invece, a sentir nominare la parola “papà” proprio da lei, si zittì, intimamente imbarazzato.
 
 


 
[5. Innamorata]
«Shika?»
Shikamaru si voltò, l’espressione perennemente annoiata di ogni giorno e ogni ora in viso. «Mh?» bofonchiò.
Ino scosse il capo, esasperata: mai che ci si potesse aspettare di meglio da lui. Lasciamo stare. Gli si sedette in braccio – gli si scaraventò addosso, per la precisione – e raggiunse con le labbra il suo orecchio. «Ti ho mai detto che ti amo?»
Lui non ci sarebbe cascato, non quella volta, non di nuovo. «Cosa ti serve?»
«Sempre a pensare male! Non posso dimostrati tutto il mio affetto?» sbottò, ilare. Rideva di una risata contagiosa e falsa – «Seccatura, tu hai sempre bisogno di qualcosa» –  talmente coinvolgente e infantilmente bella che Shikamaru volle intrappolarla dentro di sé con un bacio.

 
 

*
 

 
Ino Yamanaka rideva, rideva sempre, in ogni occasione, per qualunque motivo, anche per il più futile.
E Shikamaru Nara ne amava perdutamente quelle mille sfaccettature.

 
 


 








 
 
 
Buonasera! ^-----^
In realtà non ci sono delle vere e proprie precisazioni da dover fare. A meno che non vogliate sorbirvi i miei “sono più brava ad apprezzare lo ShikaIno già esistente che a produrlo”. Beh, non so come va con l’IC, né con tutto il resto che rende una fanfiction una BUONA fanfiction, ma volevo dare il mio contributo per festeggiare i miei cari e amati Shikamaru&Ino.
Niente di più, niente di meno.
Grazie per aver letto! ♥
   
 
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