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Autore: tittychan    07/04/2007    3 recensioni
Ciao a tutti,sono nuova e questa è la prima ff che scrivo. Amori proibiti,tradimenti,bugie sullo sfondo di una guerra senza fine tra bene e male: questi gli ingredienti della storia. Se vi ho incuriosito un po' leggete!
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Itsu no kaito

Itsu no kaito

Heading 2

Normal

"Kagura,Ayame,Rin!! Siete in casa?"

"Si Sango,sto facendo le pulizie che ti sei scordata di fare!"

La ragazza che si chiamava Sango si tolse il cappotto e lo appese all'appendibiti.

Era una bellissima ragazza sui ventiquattro anni,alta e ben proporzionata con lunghissimi capelli castani e vivaci occhi dello stesso colore. Altruista,estroversa ma,alle volte un po'timida,abitava in una bellissima casa vittoriana con le sue tre sorelle: Kagura,Ayame e Rin.

La prima,la più grande delle quattro,aveva venticinque anni e un carattere apparentemente chiuso e distaccato. Era una donna molto bella : molto alta,capelli neri costantemente legati in uno stretto chignon e degli occhi marroni con sfumature rossicce.

Ayame,venti anni, andava all'università insieme a sua sorella Rin ed era una ragazza impulsiva e piena di vita. Capelli castano chiaro e bellissimi occhi smeraldo,era la sorella che aveva avuto più avventureamorose nell'arco della sua giovane vita.

Rin,l'ultimogenita,diciannove anni,era una persona molto sognatrice e sempre con la testa fra le nuvole e infatti era la sorella che prendeva più sgridate da Kagura.

Infine Kagome,la sorella ribelle,sempre alla ricerca di nuove emozioni e di guai. Lei invece non abitava in quella casa ma si era trasferita a Sapporo con il suo ragazzo Hojo.

Oramai le quattro sorelle si erano abituate a non avere più quella testa calda a gironzolare per casa,anche se mancava terribilmente a loro,soprattutto a Kagura.

Ella aveva dovuto badare a loro fin da piccole; poichè la loro madre morì quando Kagura aveva dieci anni e il padre se ne andò via da loro per motivi ancora sconosciuti. Quanto alla nonna Kaede visse in quella casa e morì solo recentemente.

Sango salì le scale ed arrivò nella sua stanza,dove l'aspettò Kagura tutta affaccendata nelle pulizie.

"Ma si può sapere perchè devo fare sempre tutto io in questa casa?" la rimproverò Kagura.

"Forse perchè sei disoccupata."  La sorella la guardò in cagnesco.

"Comunque Ayame e Rin dove sono?"domandò Sango.

"All'università,dovrebbero arrivare tra una mezz'oretta. A te al lavoro,com'è andata?"

"Di merda Kagura. Quello stronzo di Sasuke non mi paga gli straordinari e mi fa sgobbare come una schiava..."

"Parlane con lui,vedrai che si sistemerà tutto. Oppure licenziati e fai la disoccupata come me,no?"

"Ti piacerebbe!"esclamò ironica Sango.

D'un tratto due ragazze aprirono la porta ed entrarono in casa.

"C'è qualche sorella sfigata in casa?"

"Siamo noi!"

"Eccole qui!" esclamarono in coro le sorelle più grandi.

"Ciao sorellone,avete preparato qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame!"disse Ayame.

"Senti tu,razza di ingrata..."

Drinnnnnnnnnnnnn!!!!!!(scusate gli effetti sonori patetici!nda)

La discussione venne interrotta dal suono del campanello.

"Vado io" esclamò Sango.

Si ritrovò davanti alla porta una bellissima donna sui ventitrè anni con lunghissimi capelli neri e tristi occhi color caffè.

"Kagome...cosa ci fai qui?" esclamò una molto incerta Sango.

"Kagome?Kagomeeee!Kagome sei qui! Che bello!!!!! Ora starai qui per sempre,vero?" strepitarono Ayame e Rin,felici come delle pasque.

Kagome subito andò ad abrracciare le due sorelline e Sango,poi mormorò:

"Infatti ero venuta proprio per questo. Kagura,potrei venire a stare qui? Lo so che tu sarai arrabbiata con me,però..."

"Certo che sono arrabbiata con te,Kagome! Prima te ne vai con Hojo a Sapporo,che tra l'altro è a casa di Dio per non combinare niente della tua vita! E poi mi chiedi di venire qui, per di più a mangiare a sbafo nella mia casa!" dichiarò Kagura,oramai sull'orlo di una crisi di nervi.

"Ma ti senti quando parli Kagura? La tua casa? Quando mai è stata la tua casa? Ricordi cosa aveva detto la nonna? La casa è di tutte noi e tu Kagura dovresti imparare ad abbassare la cresta e a essere meno egoista!" ribattè Kagome anche lei con una tempia tendente al verdastro.

"Adesso basta!! Kagome,sarai affamata. Vuoi qualcosa da mangiare?" si intromise Sango,da sempre considerata la mediatrice tra le due sorelle.

"No Sango,non ho più fame" mormorò Kagome e se ne salì nella sua camera.

"Certo che quando fai così sei proprio una stronza,lo sai?" Le due sorelline Ayame e Rin difesero Kagome.

"Che ti costa farla stare da noi? Dai,lei è l'anima della nostra famiglia! Non ti ricordi quando ci faceva sempre ridere con le imitazioni dei ragazzi di Ayame? Quando eravate più piccole stavate sempre insieme,che è successo tra voi?"

"Non si può restare piccole per sempre. C'è un momento in cui si cresce, in cui bisogna responsabilizzarsi e Kagome,come voi,dovrebbe cominciare a farlo"le rispose Kagura.

"Quando parli così sembri una vecchia di 80 anni."  Sango,Ayame e Rin scoppiarono a ridere,ma per Kagura non fu affatto divertentee salì anche lei in camera sua.

"Le passerà vedrete. Kagura ha sempre avuto di questi cric ma poi le passerà..."

"Sango....."

"E anche con Kagome..."

"Sangooooo..."

"Alla fine si perdoneranno a vicenda..."

"SANGO!!Guarda!"

Lei volse la faccia e quello che vide per poco non la fece svenire: Rin,era esattamente a mezz'aria e stava tranquillamente fluttuando nell'etere.

"Rin...R-Ri-Rin...cosa sta succedendo qua?Rin,che hai? Rin,cazzo mi vuoi rispondere?"

"Non lo so Sango!! Aiutami,ti prego! Aiutooooooo!!!!!!!!" Sango,con uno scatto fulmineo,la prese per i piedi e la posizionò sul freddo marmo della loro casa.

"Grazie Sango,non so che mi è successo..." mormorò Rin prima di svenire.

"Ma perchè succedono tutte a me? Evidentemente ci sarà qualche dio che avrò offeso...Ayame,Kagura,Kagome,venite presto!"

Le tre si fiondarono subito in cucina e videro Rin per terra,senza sensi. La adagiarono dolcemente sul divano e cominciarono a parlare del misterioso fatto appena accennato.

"Magia? Tsk,non esiste la magia!" esclamò Kagura che si stava innervosenso parecchio.

"E come te lo spieghi, Kagura? Io sto parlando,mi giro e vedo mia sorella che sta volando come se fosse una cosa normale,e non riesco a non pensare a una qualche forma di...magia!!!!!!"ribattè Sango.

"La magia non esiste,Sango,ritorna sulla Terra,per piacere"

"Invece Sango potrebbe aver ragione,Kagura; per esempio noi potremmo essere un gruppo di streghe buone che combatte il Male" disse speranzosa Ayame.

"Certo che ne hai di fantasia Ayame,complimenti!" la schernì la sorella maggiore.

"Sentite ragazze"-si intromise nella questione Kagome-" vi ricordate quella specie di pozzo dove andavamo sempre a giocare da piccole e dove la nonna Kaede ci ordinava sempre di non andare? Potrebbe essere quello il motivo delle nostre "stranezze",non vi pare?"

Infatti,quel pozzo è sempre stato per loro un gran mistero. Lo chiamavano "il pozzo maledetto" proprio per questo. Ma un giorno, quando erano piccole,videro una cosa davvero inverosimile e assurda: un enorme demone millepiedi stava uscendo dal pozzo e a sbarrargli la strada c'erano la loro mamma e la loro nonna che con la sola forza della mente distrussero la creatura. Naturalmente fu per tutte uno shock, che dimenticarono quasi subito quando andarono a scuola. Ma Kagome ricordava ancora ogni cosa,ogni particolare di quel ricordo.Perciò suggerì di andare lì.

"MA NON DIRE CAZ..."

Booooooooommmmmmmmmm!!!

Mentre Kagura stava esprimendo il suo grande scetticismo,infatti il bicchiere che era di fronte a lei si ruppe in mille pezzi.

"Dov'è questo pozzo?"

"Lo so io,dai andiamo"

Uscirono di casa,percorsero un vialetto e arrivarono a questo misterioso pozzo. Esso era di pietra e alla sommità era disegnata una I in oro zecchino.

Tutta la stanza era impolverata e piena di...

"Insetti!!! Io odio gli insetti! Che schifo!" si spaventò Rin.

"Ehi ragazze! Guardate cos'ho trovato qui!"

Kagome aveva trovato un  libro grosso  e impolverato. Quello era già aperto su una pagina che diceva:

Formula per richiamare una majo defunta

Ascolta la mia richiesta

spirito dell'aldilà

la tua venuta manifesta

"Secondo voi cosa vuole dire?"

"Solo delle gran cazzate"commentò Kagura che era alquanto scettica.

"Forse è per richiamare la nonna dall'aldilà; magari anche lei era una strega e questo è un libro di incantesimi. Dai Kagura,proviamo a leggerlo." decise per tutte Sango.

Lessero all'unisono la pagina e d'improvviso una potentissima luce bianca le accecò;dopo una frazione di secondo questa fu sostituita da una figura sui sessanta anni,bassa e tarchiata, con una lunga e bassa coda di capelli castani con striature grigiastre e piccoli occhi color nocciola.

"Le mie piccoline!!! Come siete cresciute!"

"N-nonna Kaede! Ma s-sei davvero tu? Non eri..."

"Morta?"finì la frase per loro. " Si,ma voi avete scoperto questo incantesimo e anche se per poche ore posso ritornare tra i vivi in forma umana."

"Tra i vivi? In forma umana? Ma che vuol dire nonna? Non capisco" borbottò Kagome.

"Oh piccole mie penso che dovrò spiegarvi tutto dall'inizio. Ebbene,voi siete delle majo."

"C-cosa siamo noi,streghe?"

"Non streghe,Kagome.Majo. E c'è una grande differenza. Le streghe è il nome con cui gli occidentali chiamano in modo molto volgare le donne dotate di poteri sovrannaturali. Voi siete molto più di questo.Voi proteggete il Bene,la Pace, la Verità."

"Ci state capendo qualcosa ragazze?"domandò Rin. Le sue sorelle diedero un cenno di diniego.

"Voi fate parte di un ordine potentissimo,il più potente di tutte le majo esistenti in Giappone,l'Itsu No Kaito.Esso protegge il Mondo da una grande minaccia maligna,un ordine di demoni votati al male che ha nome Naraku No Kensei."

"Oddio!!!!! Dovremo combattere contro dei demoni? E sono molto forti,vero nonna?"

"Purtroppo si mie care. Il capo di questa confraternita,un demone completo di nome Naraku ha formato un vero e proprio esercito di demoni per distruggere il Mondo e iniziare così il suo "apocalisse personale".

"Ma nonna,ti rendi conto di ciò che stai dicendo? Questo Naraku è un pazzo e neanche noi avremo scampo.Siamo cinque ragazze normali senza particolari poteri..."

"E qui ti sbagli,Kagura. Voi avete enormi poteri magici. Prova a rompere questo vaso con il pensiero"

"Il vaso...con il pensiero? Ma non ci riesco nonna,come posso riuscirci?"

"Concentrati Kagura,ce la puoi fare."  Kagura cominciò a guardare molto intensamente quel vaso e sperò di vederlo frantumato in mille pezzi.

E così fu. Appena Kagura formulò quei pensieri,il vaso si ruppe in mille schegge che andarono a depositarsi sul legnoso pavimento del tempio.

"Nani? Che diavolo è successo?"

"Kagura,sono felice di informarti che hai il potere di distruggere oggetti con la sola forza del pensiero. Naturalmente il tuo potere aumenterà ancora di più."

"Ma nonna Kaede,solo Kagura ha questa botta di culo? Noi che poteri abbiamo? Siamo curiose!"

"Ogni cosa a suo tempo,nipotine mie! Sango,tu avrai il potere della stasi temporale,ovvero il potere di fermare il tempo con un unico gesto delle mani."

"Forte!"

"Ayame tu invece,data la tua incredibile vitalità, avrai il potere della supervelocità e del teletrasporto..."

"Che bello,avrò i poteri di Superman! Sarò una specie di Superwoman,vero nonna?"

"Piuttosto,una specie di Superdeficiente..." la schernì Kagome.

La stanza si riempì delle risate cristalline delle donne presenti.

"Rin, a causa della tua incredibile testolina sempre tra le nuvole,avrai il dono del volo e della proiezione astrale..."

"Grande! Nonna,sei mitica!"

"E io? Nonna,non mi dire che non ho nessu  potere?" chiese Kagome delusa perchè la nonna l'aveva messa un po' in disparte.

"Al contrario,tu hai il potere più importante di tutti,ecco perchè ve ne volevo parlare solo alla fine. Vostra sorella Kagome ha il potere delle premonizioni."

"Premonizioni? Insomma,sono una specie di sensitiva?"

"Si e no Kagome. Per esempio toccando una persona in pericolo,puoi impedire che questa venga uccisa, e questo è molto importante per sconfiggere i demoni e le forze del Male. Inoltre sei la guardiana dello Shin No Hen"

"Lo Shin No cosa?"

"Il Libro della Verità. Quello lì sulla mensola." E alzandosi dalla sedia dove era seduta,Kaede andò a prendere il libro.

"Come avete fatto a richiamarmi dall'Aldilà? Con un incantesimo vero? Questo libro è forse la cosa più importante che avete per sconfiggere la congrega di Naraku. Lo Shin No Hen contiene tutte le formule per distruggere il Male e voi non potrete di certo sempre sui vostri poteri".

Le sue nipoti la guardavano determinate ma terrorizzate da questa situazione al limite dell'inverosimile,ed ella,quali leggendole nel pensiero,disse:

"Lo so che sembra incredibile,lo so che sembra impossibile che cinque ragazze normali si ritrovino con poteri sovrannaturali a salvare il mondo da un'orda di demoni assetati di sangue,ma questa è la realtà e dovrete accettarla così com'è. Voi siete la uniche che potete salvare il mondo da Naraku,e se voi non lo fate chi può farlo? Io ora devo andare,venite qui piccole mie."

E le abbracciò una per una.

"Mi raccomando state attente piccole mie. Lo so che siete ormai mature e adulte,ma questi demoni sono esseri pronti a tutto  e non si fermeranno davanti a cinque giovani majo. Utilizzate sempre lo Shin No Hen e i vostri poteri per difendervi e state sempre unite. Io veglierò sempre su di voi,non vi preoccupate."

"No nonna,non te ne andare,stai ancora un po'qui con noi,abbiamo bisogno del tuo aiuto!!!!!!"

"Non posso. Mi hanno rimandato sulla Terra per dirvi la verità sul vostro compito ma solo per poco. Ora devo ritornare lassù e questa volta sarà per sempre. Ma se volete cercarmi ,cercatemi nel vostro cuore,lì ci sarò sempre. Addio piccole mie,addio..."

E se ne andò con la stessa luce candida e abbagliante che l'aveva portata in quel tempio.

"Nonna!!!!!"

"Secondo voi tornerà ancora?" domandò Ayame.

" Credo proprio di no. Hai sentito quello che ha detto; d'ora in poi dovremo contare solo sulle nostre forze. Dai,si è fatto buio,andiamo tutte a dormire" le rispose Kagura.

Era notte inoltrata,ma nessuna delle sorelle pensava a dormire. Tutte rimuginavano su ciò che aveva detto loro Kaede ed erano  terrorizzate da quello che sarebbe potuto accadere a loro nei giorni a venire. Fu Ayame  a rompere il silenzio creatosi.

"Secondo voi mi potrò mai innamorare di un demone?"

" Ma che cazzo di domande fai,si può sapere?" si arrabbiò Kagura . Odiava quando Ayame prendeva alla leggera cose serie  e di grande responsabilità.

"Ti rispondo io,ok?" si intromise Kagome. "Innanzitutto i demoni sono tutti sporchi,pelosi,brutti e sopratutto senza scrupoli. E seconda cosa: dove andresti a vivere con un demone? Qui sulla Terra? Oppure a casa sua? Con i suoi amici succhiasangue? Dai,non scherzare. Piuttosto sai io cosa sogno? Un principe azzurro,con lunghi capelli color della luna e occhi ambrati che con un solo bacio ti faccia andare in paradiso,cortese,simpatico e con un fisico da urlo!"

"Non esiste un principe azzurro così Kagome,hai troppa fantasia!"

"Invece secondo me stasera hai bevuto troppa birra!"

"Eh ma prima o poi lo incontrerò,eccome se lo incontrerò..."

"La volete finire,cazzo? C'è qualcuno che sta cercando di dormire,qunidi tacete!" tuonò Kagura.

"Va bene dormiamo,dormiamo!"

E un sonno senza sogni calò sulle menti delle giovani donne,o per meglio dire majo.

 

Com'è venuto questo secondo capitolo? Secondo voi Kagome incontrerà mai il suo principe azzurro? Noi speriamo di si....   COMMENTATE THANKS!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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