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Autore: girlsgowild8    23/09/2012    11 recensioni
Sonny Payne è la sorella di una wedding planet sempre indaffarata a cui dà spesso una mano per organizzare matrimoni. Durante il loro lavoro si imbattono in una coppia diciannovenne: Perrie Edwards e Zayn Malik. Quest’ultimo e Sonny stringono un forte legame a cui dovranno prestare molta attenzione affinché non diventi qualcosa di più.
*Gli One Direction NON sono famosi*
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“Sì, certo. Ho visto come ti guardava, Sonny. È cotto, di più! È innamorato pazzo … rischi di rovinare un matrimonio, ti avverto”
“Io non voglio rovinare un bel niente” sbottai irritata “Io non sono una rovina-matrimoni! Non credo lui provi le stesse cose che io provo per lui”
“Ma ti senti quando parli o hai dei tappi alle orecchie?” mi canzonò “Mi hai spiegato cosa ti ha detto. È stato romantico, dolce, sensibile … accidenti. Siete perfetti” sospirò ancora più divertito.
#Tratto dal 10° capitolo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sturbucks

 

 

“Pronto?” risposi titubane.
Zayn Malik? Perché mi aveva chiamata? Insomma, erano pochi giorni che lo conoscevo, i procedimenti per il suo matrimonio e quello di Perald (o Perrie) procedevano per il verso giusto.
Ma gli avevo detto di telefonarmi solo in caso di emergenze. Emergenze del tipo –Tua sorella non risponde al telefono, mancano due giorni al matrimonio e ancora non abbiamo prenotato il ristorante.
Cosa praticamente impossibile perché primo, mia sorella rispondeva sempre al telefono, anche se stesse cominciando un’invasione aliena.
E secondo, mia sorella avrebbe prenotato minimo due mesi prima un locale all’avanguardia.
 “Sai che il blu ti sta molto bene?” mi chiese.
Che cosa?
No, nel senso… che cosa?
Che centra adesso?
Mi guardai attorno, poi posai gli occhi sulla mia maglia, blu.
Oh cavoli.
Dall’altro capo del telefono sentii solo una risata. Carina come risata!
No.
 “Riesci a vedermi?” domandai. Sorpresa era dir poco.
Ma tutto quel misto di stupore si trasformò in paura quando sentii un “Bum!” dietro le mie spalle.
Dallo spavento saltai e mi girai intimorita. Tutto quello che vidi fu Zayn che se la rideva, piegato in due dalle risate.
Lo fulminai con gli occhi mentre mi portai una mano al cuore, che sembrava volesse uscire dal petto, tanto palpitava!
La gente attorno, sul marciapiede di una via di Londra ci guardò turbata. Altri se ne fregarono.
 “Sono scherzi da fare!?” esclamai prendendo lo zaino e scaraventandoglielo sul braccio
 “Scusa ma -la troppa risata lo fece fermare- sei troppo divertente”.
E riprese a burlarsi di me.
Ma che cosa divertente!
Ah, ah, già!
 “Sei hai soldi da spendere per telefonate inutili potresti farmi una ricarica” gli suggerii mentre riattaccavo.
La chiamata era rimasta aperta per tutto quel tempo.
 “Stavi andando da Sturbucks?” chiese risistemandosi.
 “Perché?”
Mi risistemai lo zaino sulla spalla destra, che ormai chiedeva pietà per il troppo peso che era costretta a portare.
 “Potrei offrirti qualcosa lì… che ne dici?”.
Assottigliai gli occhi. Dov’era il trucco?
 “Ok”
E per rispondere ci avevo impiegato troppo tempo!
Ma avevo fame, volevo la mia cioccolata che mi ero promessa. E, in più, sarebbe stata gratis!
Quando entrammo respirai l’aria calda e accogliente del bar.
Io e Zayn prendemmo posto uno di fronte all’altro. Poggiai la mia borsa per terra, dove mi avrebbe fatto piacere lasciarla.
Potevo già sentire l’odore dei cornetti caldi appena sfornati. Del caffè. Di fumo?
Seguii l’odore fino a Zayn, che fumava una sigaretta.
 Rimasi a guardarlo per qualche secondo.
Lo vedevo raramente, ogni volta a casa mia. Lui e Perrie erano sempre molto educati con me. Quando tornavo da scuola o da una passeggiata con Harry, passavo nell’ufficio di Megan a dare uno sguardo o ad aiutarla.
Loro c’erano la maggior parte delle volte, sempre mano nella mano, sempre innamorati e decisi a sposarsi. Io e mia sorella stavamo preparando tutto per un matrimonio con i fiocchi.
Zayn non mi sembrava uno di quelli che vogliono una festa eccentrica e ricca di invitati… ma Perald a quanto pare la pensava diversamente. Aveva già spiegato come voleva vedere il locale, come doveva essere la chiesa. Insomma, tutto alla perfezione.
Megan non ce l’avrebbe mai fatta senza il mio aiuto.
Non per vantarmi, ma ci sapevo fare come aiutante… segretaria?
 “Ti da fastidio?”
Scossi la testa, come se volessi ritornare alla realtà dopo la mia modesta riflessione. “Che cosa?”.
“Il fumo della sigaretta”
Oh certo? Cos’altro altrimenti?
Negai con la testa.
 “A me no, ma qui non si potrebbe fumare…” gli spiegai indicando un cartello con il divieto poco distante dal nostro tavolo.
“Capito” sentenziò.
Prese un fazzoletto dal tavolino e ci avvolse la cicca.
Poggiai i gomiti sul legno scuro e nascosi la testa fra le mani, sospirando.
Ero stanca, volevo la mia cioccolata!
 “Giornata faticosa?” mi domandò Zayn.
 “Altroché, il prof. di biologia non faceva altro che blaterare”.
Rise alla mia affermazione.
Finalmente un cameriere (o barista, quel che è) si degnò di chiedere cosa volevamo prendere.
“Per me una cioccolata calda” dicemmo io e Zayn all’unisono.
Ci guardammo e cominciammo a ridere come due stupidi.
Il … ragazzo la prese sul ridere insieme a noi.
 “E un cornetto” continuammo, ancora in unisono.
Questa volta la risata fu più intensa, e ancora più motivata.
Ci guardammo di sbieco prima di rigirare entrambi la testa e rivolgere uno sguardo a quel povero ragazzo che scriveva sul taccuino.
 “Con nutella” precisammo. Oh mio Dio!
 “Ho capito, due cioccolate calde e due cornetti… con nutella” rise il cameriere, barista, ragazzo…
Aspettammo qualche minuto per ricevere le nostre ordinazioni, minuti di silenzio, minuti di silenzio  imbarazzante.
Quando la mia cioccolata calda arrivò, quella che mi ero promessa per stimolare il mio interesse inesistente nell’ora di biologia, afferrai la tazza e feci una lunga sorsata.
Sospirai poggiandola di nuovo sul tavolo. Ottima, come sempre.
Poi passai al cornetto, a cui diedi un grande morso.
 “Accidenti! Questa è fame!” rise Zayn.
Annuii senza dare troppa importanza alla sua frase, per dare un’altra sorsata alla cioccolata calda di Sturbucks, questa volta con più cautela. Era calda!
Adoravo Sturbucks, e dopo la scuola mi capitava spesso di trovarmi lì a passarci perfino il pomeriggio, fra cioccolata e libri per studiare.
Di solito c’era un ragazzo che si fermava a chiacchierare con me, eravamo amici in un certo senso.
Ma, mentre io ero una cliente abituale, lui veniva una volta ogni tanto.
 “Quanti anni hai?” domandai, tanto per fare conversazione.
 “19”
Per poco non mi strozzavo. 19? E si sposava già? Quale razza di mentalità eremita era mai quella?
 “Cosa? E ti sposi così presto? Hai tutta la vita davanti e ti leghi fino alla morte ad una persona? Bah!”
Rise. Come al solito… sembrava un po’ Niall.
Niall aveva una risata perfetta, contagiosa… e anche frequente, molto frequente. Rideva per tutto!
 “Finche morte non vi separerà!” continuai con voce teatrale.
E questa volta risi anche io.
Mah!
 “Tu?” chiese, mentre ero intenta a cercare di vedere il mio riflesso nella cioccolata calda. Ma potevo vederlo? Cioè, si formava.
 “Io cosa?”
Se intendeva se mi sarei sposata a 19 anni si sbagliava di grosso, insomma… niente.
 “Quanti anni hai?” rispose ovvio.
Oh certo!
 “16. Ma non si chiede l’età a una ragazza!”
 “Scusatemi” alzò le braccia alzate in segno di resa, ridendo.
Ah,ah che divertente!
 “Sei spiritoso, sai?”
 “Davvero?” chiese, sorpreso.
 “No” affermai decisa io.
Ah, la mia cioccolata! Se ne avessi bevuta una per ogni lezione a cui sarei stata davvero attenta Sturbucks sarebbe fallito!
 
 
 “Zayn! Ma dove eri finito?!”
Oh Dio, eccola!
Perrie uscii dall’ufficio di Megan con aria preoccupata e arrabbiata contemporaneamente.
Aggredì così il suo futuro marito. Che grazia!
Feci una faccia sbalordita prima di passare, noncurante, a salutare mia sorella.
Eravamo stati ancora qualche minuto da Sturbucks, il tempo di finire e digerire le ordinazioni. Avevamo chiacchierato un po’, per conoscerci meglio, poi Zayn aveva ricevuto un messaggio da Perrie che diceva tipo ‘Se non ti muovi a venire da Megan per organizzare il matrimonio mando dei terroristi sotto casa tua e ci faccio piantare una bomba’, o almeno così credevo.
Ma era impossibile, visto che Perrie e Zayn vivevano insieme.
Che cosa squallida!
Mentre lui si scusava con lei, il mio cellulare squillò assordante. Ecco perché mettevo sempre la vibrazione.
Era Harry!
Mi sedetti sulla panchinetta dell’ufficio e risposi con il sorriso stampato sulle labbra, mentre mi portavo le gambe al petto e i due fidanzati -ancora per poco- prendevano posto, come al solito, di fronte a Megan, per discutere dei preparativi.
 “Harry, ciao!” esclamai gioiosa.
 “Dobbiamo parlare”.
Tuoni, fulmini, lampi, lampadine che si spengono, buio, vuoto, nulla.
Dobbiamo parlare….
E solite parole, quelle che vogliono significare ‘ Ti lascio ’.
Che scusa aveva? Mi amava troppo?
Non era abbastanza per me?
Non ero abbastanza per lui?
Era gay?
Credeva fossi lesbica?
Si era trovata un’altra?
Credeva mi fossi trovata un altro?
Era uno stronzo?
Ero diventata pallida... no, non era una domanda.
 “C- che succede?”
Calma, inspira, espira, inspira, espira.
 “Oggi sono passato davanti a Sturbucks, e… ok, con chi eri?”.
Cosa?
Cominciai a ridere, mentre tutti si giravano verso di me.
Aveva creduto che io e Malik…? Ah,ah,ah, che cosa ridicola!
 “Harry, ero con un amico… ma nemmeno! Era solamente un cliente”
 “Cosa? Cliente?! Tuo?”
Che aveva capito?
 “Di Megan stupido! Che cosa credevi? È un cliente di Megan, ci siamo incontrati e abbiamo passato qualche minuto insieme. Geloso Styles?” lo stuzzicai.
Poi ripresi a respirare, era tutto ok, non voleva lasciarmi.
Mi ama quanto bastava.
Era abbastanza per me.
Ero abbastanza per lui.
Non era gay.
Non ero lesbica.
Non si era trovato un’altra.
Non mi ero trovata un altro.
Nessuno era stronzo!
Peace and Love!


                                                         

 

Spazio Autrice:
Ahola! Si scrive così?
Sono tornata per vostra sfortuna. Amen.
Sono stata molto impegnata *fa la snob* ... fra un compleanno, mia madre che rompe perchè devo studiare, la scuola. Non c'è mai tempo per scrivere. E dopo passo a rispondere a tutte le recensioni.
Questo capitolo è orrendo, lo so. Ma doveva esserci, perchè il prossimo sarà uno dei tanti Bang! che ci saranno nella storia. E quello dopo è uno dei miei preferiti.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio tutte quelle che hanno recensito, messo la storia fra le segiute/ricordate/preferite. Vi voglio un mondo di bene,
grazie mille. Grazie anche per le recensioni e per coloro che leggono solamente <3
Lasciate una recensione anche qui se vi va!
Bene, smammo a leggere tuuuutte le fanfic che devo assolutamente leggere.
Grazie ancora <3

Miley.

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