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Autore: Danielle Petite    23/09/2012    4 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 39 - La Guerra Magica, parte 1

Il mese di Maggio era alle porte e gli studenti di Hogwarts finalmente avevano tirato un sospiro di sollievo riguardo le date per i G.U.F.O e i M.A.G.O.
«Ti ricordi come si faceva l'incantesimo di duplicazione?»
«L'incantesimo di duplicazione? Aspetta che controllo sul libro…»
«No aspetta! Mi sono confusa scusami…volevo dire l'incantesimo di disillusione!»
«Tina mi mandi in confusione!»
«Scusa, scusa! E' l'ansia…mancano poche settimane..»
«Lo so! Non c'è bisogno di ripeterlo sempre!»
Era proprio vero. Mancavano soltanto tre settimane ai M.A.G.O e nessuno si sentiva preparato a causa di tutti i guai che avevano dovuto subire prima di quel periodo.
«Tu ricordi come si fa l'incantesimo di disillusione?» chiese Alan ascoltando le due ragazze. Alan si scusò profondamente con lei e con Draco per quello che aveva fatto. Ammise di averlo fatto per gelosia e che aveva sbagliato per cui Sarah lo perdonò per quell’accaduto ma la tensione tra i due non si dissolse completamente. Per la maggior parte del tempo cercavano di comportarsi normalmente ma delle volte qualche scorcio del passato tornava a pizzicarli.
Ora si trovavano entrambi nel cortile di trasfigurazione ad attendere un gufo importante. 
«Certo, lo sai che gli incantesimi di trasfigurazione sono la mia specialità! Ti faccio vedere…»
Era una bella giornata di sole, finalmente la neve si era sciolta completamente e i primi fiori avevano preso a sbocciare nei giardini del castello. L'aria era fresca ma non gelida e gli studenti avevano potuto riporre i mantelli nei propri bauli.
Ognuno si esercitava come poteva in qualunque posto si trovasse e molte volte provavano di nascosto gli incantesimi sui Carrow se si trovavano a portata di bacchetta. 
«Sarah! Eccolo!» Alan aveva interrotto il suo incantesimo di disillusione e stava indicando un puntino nero nel cielo.
«Finalmente! Non ne potevo più di aspettare….sai come sarà contento Neville di avere sue notizie…» il sole accecava ma cercava di non perdere di vista il gufo che si stava avvicinando.
«Neville? Non mi dire che….»
«Non te ne sei accorto? Neville ha una cotta per Luna…» dicendo questo abbassò la mano che teneva sulla fronte per proteggere gli occhi dal sole.
«Ora tutto torna…non ci avevo pensato…Ehi vieni qui!» urlò Alan al cielo.
Il gufo atterrò dolcemente sul suo braccio destro ed attese che gli prendesse il bigliettino attaccato alla sua zampina «Dalla a me!» Sarah gliela strappò dalle mani la aprì velocemente.

Cari amici, 
mi fa molto piacere che state tutti bene. Qui le cose vanno male ma stiamo bene! Mi trovo in un posto bellissimo però avete sentito le ultime notizie riguardo gli assassini nel mondo dei babbani? Mi dispiace molto per loro poverini. I Carrow continuano a dar fastidio? Sento che ci rivedremo presto, ciao ciao.
Luna

 

«Allora? Sta bene?» chiese Alan.
«Si sta bene…che sollievo!» passò la lettera al compagno che la lesse velocemente.
«Andiamo a dare la buona notizia a Neville allora…»
«Puoi andare tu? Ho una cosa da fare prima…» raccolse la borsa e se la sistemò sulla spalla.
«Devi vederti col verdastro?» chiese Alan con un tono diverso.
«No, devo andare in sala comune…ma perché diavolo ti rispondo pure!» si voltò seccata «A dopo».
La sua gelosia le aveva causato non pochi problemi con Draco.
Qualche pomeriggio prima, mentre stava studiando in biblioteca con Lisa Turpin, Alan l'aveva chiamata in disparte dicendole che c'era una missione urgente da fare.
«Non posso farcela da solo!»
«D'accordo ma sbrighiamoci! Ho un impegno importante dopo» doveva vedersi con Draco nei sotterranei.
Lo seguì e il percorso durò un sacco di tempo, Alan l'aveva trascinata nell' aula di Divinazione che "casualmente" era la zona più alta del castello, opposta a dove doveva andare.
La missione consisteva nel trovare due topolini, studenti del terzo anno trasfigurati da Amycus per divertimento.
«Cosa? Non potevi farcela da solo?» Era furiosa con lui.
Non attese una risposta, lo piantò lì e corse più che potè verso i sotterranei utilizzando tutti i passaggi segreti che conosceva.
I sotterranei come al solito erano bui e Sarah ricorse all'incanto Lumos per farsi strada. Finalmente imboccò il corridoio per l'armadio svanitore, lui doveva trovarsi lì.
Il fascio di luce colpì le pareti.
«Draco?» chiamò. Un ombra si mosse.
«Stavo per andarmene…» l'ombra fece un passo avanti e la luce della bacchetta lo illuminò. Aveva le braccia incrociate.
«Scusa ma ho avuto un imprevisto….» aveva l'affanno per aver corso e non sapeva cosa dirgli. Alan gliel'avrebbe pagata. Lo aveva perdonato per la que
«Lo sai che ho solo qualche minuto libero…»
«Si, hai ragione perdonami…»
Draco era impegnatissimo e non frequentava più Hogwarts come prima, era raro averlo lì soprattutto perché veniva proprio per vedere lei ed inoltre a scuola si era saputa della situazione e la sua reputazione era calata parecchio.
«Eri con Alan vero?» sembrava arrabbiato.
«Abbiamo dovuto salvare due…»
«Si, si… sempre la solita storia…» si voltò ed afferrò l'anta dell'armadio.
«No..non andare via…» lo abbracciò da dietro e lo strinse a se.
«Mi dispiace ma è tardi….devo andare…» si staccò da lei ed entrò nell'armadio.
La lasciò lì con una lacrima che le rigava il viso.

****

 

 

Il giorno seguente nella Stanza delle Necessità, Neville sorprese tutti.
«Harry!»
«Bentornato Harry!»
«Ma quello è Potter!»

Attraverso il passaggio segreto insieme a lui arrivarono Harry e i suoi amici ed un enorme trambusto invase tutto il rifugio.
«Si lotta!»
«SI! CACCIAMO I CARROW!»
«Prepariamoci!»
«Chiamiamo gli altri!»

Sarah rimase sbalordita da tutto ciò, che stava accadendo? Sembravano tutti eccitati, c'era chi urlava, chi brandiva la bacchetta e chi si preparava a combattere.
«Che succede?» chiese al ragazzo accanto.
«E' arrivato Potter!» rispose lui tutto eccitato.
«Si…lo vedo…e allora?» continuava a non capire.
«Come allora? Ci salverà! E' venuto per noi!» si allontanò raggiungendo gli altri al centro della sala.
Tutti si erano disposti intorno ai tre nuovi arrivati ma Sarah non riusciva a scorgerli nonostante si stesse facendo strada tra la folla «Uffa perchè sono così bassa!» disse al nulla.
«Allora ti aiuteremo!» sentì la voce di Neville ma non capì a cosa si stesse riferendo. Aiutarlo a fare cosa?
«No…ascolta non posso dirti niente…è una cosa che dobbiamo fare noi…solo noi tre…è una cosa che Silente ci ha ordinato di fare» riprese Harry.
«Appunto! Noi siamo l'esercito di Silente! Lascia che vi aiutiamo» 
«Permesso! Lasciatemi passare!» sgomitò e alla fine arrivò davanti. Dietro Harry, Ron ed Hermione c'erano altre persone tra cui Luna.
«Luna!» urlò quasi.
«Sarah!» le due si abbracciarono e Sarah la tirò a se in disparte «Perchè non mi hai detto che saresti arrivata oggi?»
«Non lo sapevo nemmeno io…mi hanno comunicato tramite questa…» prese dalla tasca una moneta molto simile alla sua e quella di Draco «…che è arrivato Harry»
«Da quando hai questa?» chiese stupita. Non ne sapeva niente di quegli oggetti.
«Me l'ha mandata Neville un pò di tempo fa…la tengono tutti i membri dell' ES» e perchè lei no?
«Non ne sapevo nulla…» si sentì un pò delusa.
«Ma voi due non comunicate con i Patronus?» disse Luna sorridendo.
«Si, giusto…non ne avrei avuto bisogno» si sentì subito meglio. Era logico, creare quella moneta era abbastanza complicato e farne una anche per lei quando poi potevano comunicare in un altro modo era stupido.
Arrivarono anche Ginny e quelli, che suppose, fossero i suoi fratelli visti i capelli rossi. Da quello che capì, Harry stava cercando il diadema di Priscilla Corvonero per qualche ragione che non volle chiarire.
«Luna, accompagni Harry nella sala comune Corvonero?» disse Ginny.
«Si certo, con piacere» Luna avanzò saltellando.
Con il solito sistema "guarda dall'occhiello e fuggi" i due uscirono dalla stanza delle necessità e rimasero tutti in attesa di "nuovi ordini".
Sarah aveva un brutto presentimento infatti passò più di un ora quando improvvisamente…
«DOBBIAMO FAR EVACUARE GLI STUDENTI!»
«Eh? Cosa?»
Harry e Luna tornarono di corsa.
«Voldemort sta arrivando qui….i professori stanno proteggendo la scuola» disse Harry.
A queste parole il panico si fece sentire. Sarah non capì più nulla.
«Corriamo!»
«Su forza i minorenni fuori di qui!»
«Io voglio combattere!»
«Presto! Voi andate alla torre!»
Era vero allora. La guerra stava per avere inizio.
«Cosa è successo?» Sarah era riuscita a riunirsi a Luna e stava correndo verso la biblioteca per portare via gli studenti.
«I Carrow ci hanno scoperti…hanno usato il marchio nero per chiamare Voldemort»
Era strano sentirle pronunciare il suo nome.
«Ed ora? Che si fa?» girarono l'angolo continuando a correre.
«Harry ha bisogno di tempo…dobbiamo proteggere la scuola»
«Tempo per cosa?» la biblioteca era vicina.
«Non lo so…»
Bene. Non avevano idea di quello che stavano facendo.
Arrivarono alla porta della biblioteca e Sarah la fece aprire con un colpo di bacchetta.
«CI STANNO PER ATTACCARE! I minorenni ci seguano! Chi vuole combattere invece venga in Sala Grande!»
Scortarono una decina di ragazzini nella stanza delle necessità e così fecero anche Alan ed altri Ribelli.
«Sono finiti?» chiese Neville quando l'ultimo ragazzino passò dal passaggio segreto.
«Credo di si…» si guardò intorno e non vide più nessuno.
Dopo un pò li raggiunse anche Aberforth «Che confusione al mio locale! Ma che succede?»
«Voldemort sta arrivando qui….si lotta!»
«Per la barba di Merlino…questa non me la perdo!» corse fuori.
«Lo seguiamo?» chiese Sarah agli altri.
«Si!» affermarono in coro

 

****

 

Si radunarono tutti in Sala Grande per organizzarsi a combattere. Alcuni di quegli uomini e donne che arrivarono dopo Luna, come scoprirono più tardi, erano auror e facevano parte dell'Ordine della Fenice e divennero loro capi dei gruppi.
Da quello che capì Sarah in quel macello, organizzarono prevalentemente due grossi gruppi, uno doveva difendere dall'alto, ovvero dalle torri , mentre l'altro gruppo doveva difendere da terra.
A quanto dicevano gli auror i Mangiamorte avevano circondato il castello da ogni dove.
«Hai visto Draco?» chiese Sarah ad una Serpeverde.
«No, mi spiace.»
Era preoccupata per lui…che l'avessero chiamato per combattere contro di loro?
No Sarah cosa vai a pensare…non lo farebbe mai pensò.
Si avvicinò ai suoi amici quando improvvisamente sentì qualcosa di strano, una voce, provenire dalla sua testa.
«So che vi state preparando a combattere»
Urla di paura si propagavano nella sala. Che stava succedendo?
«I vostri sforzi sono futili. Non potete fermarmi. Io non voglio uccidervi. Nutro un enorme rispetto per gli insegnanti di Hogwarts. Non voglio versare sangue di mago»
Quella era la voce di Voldemort, Sarah ne era certa.
«Consegnatemi Harry Potter e a nessuno verrà fatto del male. Consegnatemi Harry Potter e lascerò la scuola intatta. Consegnatemi Harry Potter e sarete ricompensati.»
Il silenzio piombò. Guardò Alan e Neville, erano tutti nei guai.
«Avete tempo fino a mezzanotte»
Il cuore di Sarah batteva all'impazzata. Si guardò intorno e vide che anche gli altri erano scossi quanto lei.
«Ma lui è lì! Prendetelo!» la voce di una ragazza rimbalzò contro le pareti.
Che stupida pensò Sarah. Ora comunque non le importava né di Potter né di nessun altro.
Draco ora da che parte stava? E soprattutto dove si trovava?

  
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