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Autore: 232677    24/09/2012    1 recensioni
Rendere la sua vita ancora più incasinata di quanto già non fosse? non lo credeva possibile, finché un batterista non si è insinuato nella sua vita come un virus... sicuramente adesso è più interessante.
Il nome di quel virus? JOSH DEVINE
ESTRATTO:
"Eri un virus, all'inizio sai?" disse sorridendo
"grazie per il complimento eh!" risponde indignato incrociando le braccia
"Ma adesso tu virus mio *ridacchiò* mi stai salvando da qualcosa di peggio." chinò la testa e una lacrima bagnò il lenzuolo bianco che odorava di anestetico, dell'ospedale.
"Amore se lo faccio è perché sei importante!" sorrise.
"Ti amo!" disse con le lacrime agli occhi.
Si sforza di sorridere senza parlare.
"Non riesci proprio ad ammetterlo vero?" domandò irritata dalla sua reazione
"ammettere cosa?" la sua voce era piena di pensieri..
"Che mi ami.." La voce di lei era spezzata dal dolore.
Rimase a fissarla,ma lei scappò.
A fine corridoio la voce di lui lo fermò...
"Prima o poi lo ammetterò!"...
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Josh Devine, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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L'appuntamento
I ragazzi si diressero verso la macchina, da parte di Josh, chiara ricevette solo la cortesia che gli fu aperta la portiera dell'auto.
Josh le sembrava distante, e durante il viaggio non parlarono, lui aveva gli occhi fissi sulla strada, solamente qualche volta guardò Chiara di nascosto, mentre quest’ultima guardava le proprie mani tra le cosce.
La voce di Josh ruppe il silenzio.
«Ci fermiamo qui, decidiamo a piedi dove andare, va bene?»
Chiara alzò lo sguardo e i loro occhi si fusero insieme per un' istante, poi lei si voltò verso la portiera facendo l'atto di aprirla.
«Va bene andiamo!» i ragazzi uscirono dalla macchina in un batter d'occhio, lui le andò di fianco per.. boh.. senza un motivo, semplicemente perché voleva starle accanto.
«Allora raccontami un po', perché stamattina sei venuta alla mia selezione?» la voce di Josh era piena di curiosità e interesse, e i suoi occhi erano come un pendolo di un orologio, guardavano la ragazza e la strada, a turni alternati.
«Perché la musica mi trasmette emozioni che nessuno, o quasi, fino ad ora è mai riuscito a trasmettermi, e la batteria è il mio modo per esprimere le mie emozioni, il ritmo per me è una cosa inevitabile, vive in me!» la voce di Chiara era sicura, e il suo sguardo era dritto davanti a se.
« Perché quel "nessuno,o quasi"?» la voce di Josh era sempre più curiosa.
«Perchè solo una persona mi ha trasmesso quelle emozioni...» Josh non parlò ma le fece intuire che voleva sapere.
«Mio padre, e ora non può più farlo e non credo troverò mai qualcuno come lui, lui era speciale, lui era tutto, lui era quella persona che mi ha trasmesso la passione per la musica, e ora chissà dov'è..» la voce le tremava, e le lacrime le solcavano il viso, a Josh si strinse una morsa allo stomaco, le si avvicinò e la strinse forte a se, e con una mano le accarezzava i capelli color cioccolato.
Chiara era un po' più bassa di lui e arrivava con la testa alla spalla.
«Ehi, tranquilla, se vi ha lasciati non è colpa tua...» Josh cercò di confortarla, ma non ebbe la reazione che si aspettava, Chiara alzò lo sguardo, aveva uno sguardo stralunato.
«Guarda che mio padre non ci ha abbandonate, sarebbe meglio, almeno sarei sicura che è vivo. Lui è disperso in guerra» Josh aveva lo sguardo di chi sa di aver detto una stronzata.
«Cambiando discorso, entriamo lì? Sembra carino.» la guardava sperando in un si, ma non ebbe una risposta, ma semplicemente, lei si avviò verso il locale che Josh le aveva indicato, dopo aver afferrato quest'ultimo per un braccio.
Entrarono in un locale piuttosto classico, era in stile anni '80, c'erano cameriere che sfrecciavano avanti e indietro sui pattini con vassoi stracolmi di roba, il che fece sorridere i ragazzi.
«Tu invece perché hai fatto un'audizione per cercare un'apprendista?» Dopo essersi seduti Chiara buttò una domanda per cominciare un discorso.
«Perché voglio qualcuno che possa sostituirmi, qualcuno a cui poter insegnare tutto quello che so.» Josh rispose con lo sguardo basso, e pochi secondi dopo fece qualche colpo di tosse, alzando lo sguardo e osservando Chiara incantata a osservare un blocco di appunti che teneva stretto tra le mani.
«Cos’hai in mano?»
«eh, cosa.. questo? » rispose la ragazza mostrando il quadernino, per poi continuare dicendo:
«Beh qui ci sono tutte le canzoni che scrivo, gli sfoghi e le idee che mi vengono in mente.» poi abbassò lo sguardo e appoggiò il quaderno sul tavolo, e prese tra la mani una tazza piena di cioccolata calda fino all’orlo che una cameriera le aveva appena lasciato sul tavolo con un sorriso.
Cominciò a sorseggiare la cioccolata osservando Josh che la fissava con un sorriso sulle labbra.
Chiara smise di bere e sorridendo domandò:
«Che c’è, che hai da sorridere?»
Josh scoppiò in una fragorosa risata, e rispose tra le risate un’impercettibile:
«Sei tutta sporca di cioccolata!» le si avvicinò di scatto, sembrava quasi la volesse baciare ma prese un fazzoletto e delicatamente le pulì le labbra rosse.
«G-g-grazie… comunque prima di vedere che ero sporca perché sorridevi?» domandò timidamente la ragazza dagli occhi color degli smeraldi.
Josh afferrò il quaderno di Chiara e mentre lo sfogliava curioso, le rispose un semplice:
«Non lo so.»
I due rimasero qualche minuto in silenzio.
 Mentre Josh sfogliava il quaderno, invece Chiara era incantata a guardare il suo mentore.
«OH MIO DIO! Questa canzone è fantastica, ma… ma.. l’hai scritta tu?» domandò Josh sorpreso, mentre la fissava con due enormi occhi color cioccolato.
«Si, tutto ciò che è in quel quaderno, fa parte di me e delle mie emozioni.» Chiara rispose abbassando nuovamente lo sguardo.
«Se vuoi possiamo sentire i ragazzi, e potremo inserirla nell’album prima che venga pubblicato definitivamente, e ovviamente tu collaborerai o vocalmente o acusticamente. Hai voglia?» disse Josh molto eccitato.
«Oh dio, sei serio? Ma dio si!» Chiara aveva un sorriso che partiva da un’orecchio e arrivava all’altro.
Dopo qualche istante Josh sgranò nuovamente gli occhi, e girando il quaderno verso Chiara le domandò:
«E questo cos’è?»
Chiara arrossì, e sfilando di mano il quaderno a Josh lo chiuse e se lo strinse al petto.
«Chiaraaaa. Cos’era quello?»
La giovane guardò Josh e rispose timidamente.
«È il tatuaggio che mi voglio fare….»
Josh la guardava con fare malizioso, per poi aggiungere:
«Vieni con me!» Le afferrò la mano e si alzò lasciando dieci dollari sul tavolo. E tirandola uscì dal locale.
Josh camminava rapido per le strade di Londra e Chiara non opponeva resistenza.
Arrivarono davanti ad una specie di negozio di antiquariato.
«Ciao Mike, ti ho portato una signorina!» Josh parlava all’uomo dietro la cassa.
«Ehi Josh, ma è la tua ragazza questo splendore?» domandò l’uomo molto malizioso, che l’aveva già squadrata da capo a piedi.
«Sì, è la mia ragazza, carina vero?» Josh rispose all’uomo mentre Chiara shocckata guardava male il giovane, che le strizzò l’occhiolino bisbigliando un:
«Dopo ti spiego.»
Qualche istante dopo l’uomo si avvicinò alla giovane e le chiese:
«Hai già un’idea?» Chiara lo guardava come se non avesse idea di cosa l’uomo le stesse chiedendo.
Josh rispose al posto della giovane e disse:
«Si si, sa quello che vuole.»
Il giovane poi si voltò verso chiara e le disse:
«Dammi il quaderno»
La giovane in quel momento realizzò cosa stesse accadendo.
Josh mostrò il disegno all’uomo che rispose di avete tempo in quel momento e poterlo fare sul momento.
«Allora andiamo!» Josh prese per mano chiara e la portò in una stanza molto scura piena di luci artificiali.
«Non posso credere stia accadendo sul serio, sto davvero per farmi un tatuaggio?» domandò Chiara evidentemente eccitata.
Josh le fece un cenno con la testa mentre sorrideva.
Chiara gli si lanciò al collo e lo abbracciò forte ringraziandolo, e lui fece altrettanto.
«Di nulla angioletto, te lo meriti.»
In quel momento Mike entrò nella stanza e disse:
«Allora, tesoro. Dove lo fai questo tatuaggio?» L’uomo si era seduto e indicava alla giovane la sedia di fronte alla sua mentre prendeva in mano gli attrezzi.
«Dal collo fino a metà schiena» rispose chiara sedendosi sullo sgabello il pelle rossa posizionato di fronte all’uomo che con un gesto della mano le disse di voltarsi.
Chiara diede la schiena all’uomo che stringeva avidamente il quaderno con il disegno.
Josh si avvicinò a Chiara e accovacciandosi le disse:
«tesoro devi spogliarti, se ti vergogni io me ne vado..» Josh si stava alzando ma Chiara lo fermò.
«No, ti prego resta.»
Il giovane sorrise e si riaccovacciò di fronte alla ragazza, che si spogliò restando in reggiseno.
Josh divenne leggermente paonazzo, e le strinse le mani.
Il tatuatore iniziò ad incidere l’inchiostro indelebile nella pelle di Chiara che aveva le lacrime.
«Dai cucciola, non fare così, manca poco.» Josh la confortava e le asciugava le lacrime ma anche lui soffriva nel vederla mentre faceva continue smorfie di dolore.
Le asciugò un’ultima lacrima e le baciò la guancia umida.
Era passata un’ora ormai e il tatuatore era a metà.
«Tesoro, sei stata bravissima hai resistito tanto, ora però devo chiederti di resistere un altro po’.»
Chiara strinse i denti mentre Josh le prese entrambe le mani e le baciò, facendola sorridere.
Passò un’altra ora.
«Piccoletta, ce l’hai fatta, e il tatuaggio è venuto benissimo.» disse Mike mentre le picchiettava sulla spalla.
Josh si alzò in piedi mentre Mike usciva dalla stanza.
Il giovane abbracciò la ragazza che con le lacrime agli occhi lo ringraziò.
«Ehy tesoro, bello il tatuaggio.» Disse Josh sbirciandole dietro la schiena.
«Comunque gli ho detto che sei la mia ragazza, perché è un po’ pervertito e non mi va che ci provi con te.» aggiunse timidamente.
Chiara non rispose, sorrise e basta in silenzio mentre si voltava.
«Josh, mi metti la garza sul tatuaggio?»
Il ragazzo molto delicatamente fece come la giovane le aveva chiesto.
Chiara si rimise la maglia, e Josh pagò per lei.
Nelle ore seguenti passeggiarono mangiando un gelato.
Poi lui la riaccompagnò a casa.
Chiara scese dall’auto, e lui fece altrettanto, arrivarono sulla soglia.
«Grazie di tutto.» Chiara non riusciva a sostenere lo sguardo di lui, e così abbassò gli occhi.
«No, grazie a te, per la splendida giornata» Josh le sorrideva.
Poi con una mano le alzò il volto e le diede un tenero bacio sulla guancia paonazza.
«Ciao Chiara ci vediamo domattina.» Il ragazzo si allontanava.
«Ehy Josh, che ne dici di restare a cena qui?» Chiara si buttò d’istinto.
Josh sorrise e tornò indietro, arrivato accanto a Chiara le disse:
«Certamente»
Le prese la mano, e i due entrarono nella villetta.

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ragazzi, rieccomi qua, si lo so sono in megaritardo ma non ho tempo..
scusatemi tanto.
Ringrazio per quelle anime buone che hanno recensito gli schifucchi precedenti..
grazieeeeeeee...
allora, Josh a cena da Chiara...
chissà che succede...
sono ipereuforica non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo.
bacioni
#232677
   
 
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