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Autore: Gaia Bessie    24/09/2012    4 recensioni
Per un momento, Astoria aveva rimpianto la sua decisione. Poi, si era ricordata che il suo cuore era già stato spezzato.
Una volta bastava.
[Settima classificata al contest "Ten Drabbles in Hogwarts" indetto da syssy sul forum di Efp]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Fred Weasley | Coppie: Astoria/Fred
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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I: Settembre – Compleanno

Astoria odiava dover compiere gli anni il primo settembre. Nessuno si ricordava mai del suo compleanno, a stento lo ricordava sua sorella.
Erano tutti troppo presi dal viaggio verso Hogwarts. Persino Eleanor Nott, che era  la  sua migliore amica da sempre, si era scordata che quel giorno avrebbe compiuto tredici anni.
Lui no.
Lui, appena l’aveva vista in Sala Grande, si era seduto accanto a lei e l’aveva salutata con un bacio e le aveva scompigliato i capelli, facendola ridacchiare.
-Auguri, Scricciolo!- aveva esclamato, con un sorriso.
-Grazie, Fred - aveva risposto Astoria.
Fred Weasley le faceva sempre quell’effetto.

(100 parole)

 

II: Ottobre – La giusta motivazione

Astoria non era mai stata brava in Trasfigurazione, anzi, nutriva un odio sconfinato per quella materia.
Quel giorno si stava scervellando su un esercizio lasciato dalla McGranitt, senza riuscire a risolverlo: la castagna non voleva trasformarsi in un portagioie.
Astoria avrebbe tanto voluto piangere: era tremendamente stanca.
Poi, si voltò. Qualcuno l’aveva raggiunta.
-Tutto bene?- aveva domandato Fred.
Lei non aveva risposto. Aveva dato un leggero colpetto di bacchetta alla castagna ed aveva pronunciato la formula.
Subito la castagna era diventata un cofanetto di legno.
Astoria aveva sorriso a Fred.
Aveva capito che ci voleva solo la giusta motivazione.

(100 parole)

 

III: Novembre - Freddo

Novembre era arrivato ed aveva portato il freddo con sé. Ad Astoria non piaceva il freddo.
Quella domenica mattina, Astoria si era seduta sul divano della Sala Comune, davanti al caminetto, tremando come una foglia.
Si era coperta con il mantello, ma non bastava: batteva i denti, scossa dai brividi.
Poi, Astoria sentì delle braccia stringerla ed il freddo allontanarsi dal suo corpo. Alzò lo sguardo e vide che Fred Weasley la stava abbracciando.
-Così come va?- aveva domandato Fred, stringendola più forte.
-Bene…-  aveva sussurrato Astoria, mentre si lasciava stringere dal ragazzo.
Dopotutto, il freddo non era così male…

(100 parole)




IV: Dicembre – Una volta bastava

A Dicembre, il cuore di Astoria si era spezzato.
Fred aveva portato Angelina Johnson al Ballo del Ceppo. Ed era tutto così tremendamente sbagliato: sarebe dovuta esserci lei, al posto di Angelina.
Poi, Fred le aveva chiesto di ballare.
Aveva rifiutato e Fred si era allontanato, triste.
Per un momento, Astoria aveva rimpianto la sua decisione. Poi, si era ricordata che il suo cuore era già stato spezzato.
Una volta bastava.
Astoria era tornata presto nei dormitori dei Grifondoro. Non l’aveva seguita. Probabilmente non si era nemmeno accorto che lei se n’era già andata.
Astoria non pianse: una volta bastava.

(100 parole)

 

V: Gennaio – Perdono

Durante un freddo giorno di Gennaio, Astoria aveva imparato a perdonare.
Una mattina Fred l’aveva raggiunta, sul divano della Sala Comune e l’aveva abbracciata come non aveva fatto per tanto tempo.
Astoria avrebbe dovuto essere arrabbiata con lui, avrebbe dovuto dirgli di andarsene. Non lo fece.
Si strinse di più a lui e gli sorrise, come  non aveva sorriso per molto tempo.
Lui le aveva accarezzato i capelli e le aveva dato un bacio sulla guancia, prima di iniziare a farle il solletico.
E lei aveva riso, mentre il freddo lasciava il suo corpo.
Astoria aveva imparato a perdonare.

(100 parole)


 

VI: Febbraio – Per la seconda volta

San Valentino era arrivato troppo presto ed Astoria l’aveva trascorso da sola, come ogni anno.
Si sentiva tremendamente patetica, mentre vagabondava per Hogsmeade, sola.
Era l’unica ad essere così sola, perfino Fred aveva trovato una ragazza con cui passare il giorno degli innamorati.
Astoria non aveva detto niente: aveva perdonato una volta. La seconda era già più facile.
Non aveva nemmeno fatto male: il suo cuore si era già spezzato a Dicembre.
La seconda volta, già non faceva più male.
La seconda volta, era già tutto più facile. Perfino perdonare.
Per la seconda  volta, Astoria aveva perdonato Fred.

(100 parole)

 

VII: Marzo – Sorpresa

Astoria aveva sempre odiato le mimose: erano di quel giallo così irreale, erano… non ne aveva mai ricevuta una.
Si sentiva una sciocca, perché sperava che Fred gliene regalasse una.
Quel pomeriggio pioveva ed Astoria non riusciva a smettere di pensare. Amava perdersi nel suo mondo fatto di fantasie.
Poi, aveva sentito qualcosa scivolarle in grembo. Aveva abbassato lo sguardo ed aveva visto le mimose.
Aveva sorriso, anche se sapeva che non era stato Fred, a donarle quei fiori.
Aveva alzato lo sguardo. Era lui.
-Sorpresa?- aveva domandato Fred.
Lei aveva annuito. Fred era l’unico che riusciva a sorprenderla.

(100 parole)



VIII: Aprile – Notizie

E poi Aprile aveva preso il posto di marzo, ma le belle giornate ancora non arrivavano.
Astoria vagava per le strade di Hogsmeade, di nuovo sola. Pioveva a dirotto, ma non aveva la forza di coprirsi. Lasciava che le gocce di pioggia si sovrapponessero alle lacrime che le rigavano le guance.
Non riusciva nemmeno a sentire  freddo.
Poi, la pioggià smise di bagnarla: Fred le aveva messo un mantello sulle spalle.
E lei sentì l’impulso di confessargli tutto, di dirgli perché stava vagando per quelle strade come un’anima in pena.
-Vado a Beauxbaton, Fred. L’anno prossimo non tornerò.-

(100 parole)

 

IX: Maggio – Se il cuore esplode

Quando era arrivato Maggio, Astoria aveva iniziato a sentirsi tremendamente triste. Sapeva che l’anno seguente non sarebbe tornata ad Hogwarts, che Maggio era il mese degli addii.
Anche Fred lo sapeva, ma non diceva niente. Era una sorta di tacito accordo fra i due: nessuno diceva niente, faceva troppo male.
Entrambi rispettavano l’accordo: lei perché non voleva soffrire, lui perché non voleva fare soffrire lei.
Quel pomeriggio di Maggio, quando lui la baciò, il loro bacio sapeva di lacrime e di  sale ed il cuore faceva male, come se volesse esplodere.
Se fosse esploso, avrebbe fatto molto meno male.

(100 parole)

 

X: Giugno – Un cuore che sanguina

Non era riuscita a salutarlo. Quando l’aveva visto, mentre si allontava con il suo gemello non aveva avuto la forza di dirgli che non si sarebbero più visti.
Aveva abbassato la testa ed aveva raggiunto i suoi genitori. Non aveva pianto: era il suo cuore a piangere lacrime di sangue.
Era esploso, alla fine.
Non aveva detto niente: aveva docilmente seguito i suoi genitori. Aveva sorriso, come se fosse felice.
Nessuno poteva sapere che in realtà il cuore di  Astoria stava sanguinando.
Non avrebbe più visto Fred. Di lui le sarebbe rimasto solo il ricordo.
Ed un cuore sanguinante…

(100 parole)

   
 
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