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Autore: Funeral of Hearts    25/09/2012    7 recensioni
Spoiler. Fan fiction ambientata dopo la saga di Punk Hazard. Con l'andare avanti della storia, probabilmente cambierò anche il genere e il rating.
Le streghe esistono. La loro è una storia di tormenti e persecuzioni, vite vissute senza pace, sempre in fuga da chi si vuole impadronire del loro potere per sfruttarlo - oppure per schiacciarlo definitivamente. Su di loro grava una maledizione che le ha quasi portate all'estinzione. Quasi, perché ancora qualcuno resiste. E non smetterà finchè non avrà posto fine al maleficio. Perché soltanto in quel momento si potrà dedicare alla realizzazione del suo sogno, messo a lungo - troppo a lungo - da parte.
Ma da soli è difficile. Sarà l'incontro, fortuito, con una delle ciurme più ricercate dei mari, potenziate dall'alleanza di pirati altrettanto famosi, a squarciare con un fascio di speranza un cielo rimasto per troppo tempo oscuro.
Dal capitolo sei:
“Dicci chi sei.”
“Luotisade Lilith, la 'Strega Rivoluzionaria'.” la voce di Trafalgar Law risuonò su tutto il ponte.
“Law...” sussurrò la ragazza chiamata Lilith, smettendo di accarezzare Bepo e guardando dritto negli occhi il capitano degli Hearts, accennando un sorriso.
“Tervetuloa laivalle, Miss Lilith.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO NOVE

 

 

 

 

DESTINAZIONE

 

 

Può darsi che nella rara occasione in cui, per seguire la giusta rotta, ci voglia un atto di pirateria,
la pirateria stessa possa essere la giusta rotta.

Governatore Swann, Pirates of the Carribean, 2003

 

 

I quattro giorni passati su Prehn furono noiosi. Il cielo sempre coperto e le frequenti pioggerelle costringevano le due ciurme a rimanere per la maggior parte del tempo sottocoperta.
I lavori al sottomarino degli Hearts erano stati interrotti. A Priah non c'erano materiali adatti alla riparazione; inoltre gli abitanti cominciavano ad essere sospettosi di tutto questo andirivieni di “viaggiatori” occasionali che dal nulla comparivano, sbrigavano le loro faccende velocemente, e di nuovo nel nulla sparivano. Nessuno aveva mai visto la loro imbarcazione. Senza contare che gli isolani erano ancora agitati per la misteriosa scomparsa della strega e dei suoi tre ignoti salvatori.
“Era stato emesso un mandato per imprigionarvi, una sorta di avviso di taglia, in un certo senso.” spiegò Shachi, quando era ritornato dal suo giro di perlustrazione su Priah. “Ma è stato subito revocato. Delle voci dicono che ci sia stato un ordine dall'alto... ma nessuno sa niente di preciso.”
“Il Quartier Generale della Marina?” chiese allora Penguin.
“No, né la Marina, né il Governo. Secondo alcuni abitanti, il sindaco, con la faccenda del rogo, si è sì immischiato in qualcosa di grosso; ma sembra più una faccenda privata... Ma, ripeto, nessuno sa niente.”
Law aveva sghignazzato a quelle parole; Lilith, invece, era rimasta silenziosa. Soltanto Bepo aveva provato a dire qualcosa:
Miss Lilith, pensa che possa essere intervenuto lui?”
“È molto probabile...”
Quando parlate di lui, intendete il vunduist?” aveva chiesto Chopper, uscito da poco dalla doccia con ancora indosso l'accappatoio rosa con le orecchie.
In quell'ennesima giornata grigia, quasi tutti i pirati si trovavano nella sala relax della Sunny, ognuno impegnato nei propri affari. Era stata la notizia data da Shachi che li aveva distolti dalle loro occupazioni.
Voodooist.” corresse l'orso.
“Sì, parliamo di lui.” aveva risposto la strega, appoggiando i gomiti sul tavolino e incrociando le dita sotto al mento. Guardava un punto fisso davanti a sé, come se fosse concentrata su qualcosa.
Come funziona il potere di un voodooist? E che differenza c'è con una strega?” aveva domandato Robin, chiudendo il libro che stava leggendo. Lilith sembrò riscuotersi.
“Le differenze principali sono due. La prima è che non sono in grado di evocare – come posso dire... in modo naturale gli spiriti. Devono suggellare un patto con loro. La seconda, conseguenza diretta della prima, è che possono vedere gli spiriti solo quando scendono a patti. Non hanno degli occhi come i miei.
Stringere un patto con uno spirito non è semplice, perché ce ne sono molti, e di diversi tipi. Un voodooist avverte la presenza dello spirito, e lo evoca con delle formule. Lo spirito si manifesta e il voodooist deve chiarire il perché lo ha invocato e cosa vuole ottenere da lui. Lo spirito può decidere o meno se accontentare la richiesta; e se lo fa, chiede sempre in cambio qualcosa.”
“Sacrifici umani?” chiese Usopp, con la gocciola al naso, già spaventato all'idea. Lilith sollevò le spalle.
“Dipende dallo spirito. Alcuni si accontentano di cose semplici, come un bicchiere di latte...”
“Yohohohohoh! Splendido!”
“... quelli più violenti possono richiedere sacrifici di sangue.”
“È spaventoso!” esclamò Chopper, aggrappandosi alla maglietta di Zoro, che si limitò a guardarlo un po' storto ma non gli disse nulla.
Se il sacrificio – o qualsiasi altra cosa in sua sostituzione – soddisfa la richiesta dello spirito, si suggella il patto. Lo spirito diventa visibile agli occhi del voodooist e gli concede ciò che ha richiesto, sotto alcune condizioni ed insieme ad un oggetto.
L'oggetto – che può essere qualsiasi cosa – è la prova materiale del patto stretto tra le due parti. Il voodooist ne deve avere particolare cura perché rappresenta il passaggio del potere dallo spirito alla persona che lo ha richiamato. In alcuni casi, quell'oggetto va restituito. Se si rompe, o il voodooist non rispetta le condizioni imposte, il patto si infrange; e si scatena la rabbia dello spirito, che può vendicarsi in molti modi.”
Si fermò un attimo, per sorseggiare il tè caldo appena portato da Sanji. Intorno si era creato il silenzio.
“Una strega non ha bisogno di abbassarsi a tale livello. Se deve chiamare uno spirito, lo fa, semplicemente. Alcune volte, gli spiriti appaiono di loro spontanea volontà, altre volte con una formula, altre ancora con un incantesimo...”
“Usi gli occhi di tritone? E le code di rospo?” chiese Rufy, alleggerendo l'atmosfera che si era creata.
“No!” rise Lilith, “che schifo! E poi i rospi non hanno la coda!” Lo sguardo di tutti i presenti si era fatto più rilassato.
Lo avete già visto con i Klabautermann. Non ho dovuto richiamarli. Si sono manifestati spontaneamente. Il mio corpo non si è pietrificato perché non ho dovuto usare la magia. Ecco cosa mette le streghe un 'gradino' sopra ai voodooist.” bevve un altro sorso.
“Quindi vi siete fatti mettere nel sacco da qualcuno inferiore a voi.” sentenziò Zoro, con ancora Chopper attaccato. Bepo gli ringhiò contro.
“In un certo senso, è proprio così.” Lilith carezzò l'orso sulla testa per farlo calmare. “Ho detto che siamo un gradino superiore, non che siamo infallibili.”
Il voodooist che ha lanciato la maledizione ha perciò richiesto allo spirito l'annientamento della tua famiglia per conto del Governo Mondiale.” quella di Robin non era una domanda, ma un'affermazione. Mentre posava la tazza abbassò gli occhi. La storia di Lilith era tremendamente simile alla sua. “Non sarebbe stato più semplice richiedere direttamente la vostra morte?” la naturalezza con cui l'archeologa esternava certi pensieri riusciva ancora a sgomentare i Mugiwara; e cominciava ad inquietare anche gli Hearts.
Il potere di uno spirito non arriva a tanto. Se viene richiesto di uccidere qualcuno, in questo caso un'intera famiglia di streghe, si deve ricorrere ad altri mezzi. Più lenti, più subdoli... più atroci.”
Si creò un freddo silenzio.
Miss Lilith, ha scoperto qual'è l'oggetto del voodooist?” chiese alcuni istanti dopo Bepo.
“Naturalmente.” la strega prese di nuovo la tazza in mano.
“Si tratta del bastone, non è così?”
“No.” bevve un sorso. L'orso ci rimase male. Lilith scostò la tazza dalle labbra.
“È il taccuino.” Anche se era sorpreso, il capitano degli Hearts cercò di nasconderlo.
Tredici anni prima, aveva visto il voodooist, sghignazzante, tirare fuori quel taccuino, dopo aver ucciso l'unico uomo che Law avesse mai rispettato. E si era sentito dannatamente impotente.
“Un taccuino?” chiese incredulo lo spadaccino dei Mugiwara, alzando un sopracciglio.
“Sì. Non so di preciso cosa succeda quando ci scrive sopra. Ma l'oggetto del patto è quel taccuino. Ne sono sicura.” la strega fremette. Dentro di sé sapeva che la resa dei conti era ormai vicina.
“Quindi se distruggiamo il taccuino, sconfiggiamo anche il vurduist?” chiese Rufy con la bocca piena di biscotti.
Voodooist.” corresse di nuovo Bepo.
“No, si annulla solo la maledizione.”
“Ah, meno male! Voglio proprio prendere a calci nel culo quel bastardo!” esclamò Cappello di Paglia schiantandosi contro lo schienale del divano, accarezzandosi la pancia gonfia.
“Hai mangiato tutti i biscotti che avevo preparato per le mie Dee?!?” gli ruggì contro Sanji vedendo il vassoio vuoto.
“Sì! Erano davvero squisiti!”
“Stasera salterai la cena.” dichiarò lapidario il cuoco.
“Cosaaaa?!? Non è giusto! Sanjiiiii!!” si lamentò il giovane capitano seguendo il biondo che stava riportando le tazze e i vassoi vuoti in cucina. Lilith sorrise. Si stava abituando a quelle divertenti scenette quotidiane.
“Bene. Dobbiamo decidere la prossima meta.” Nami pose fine alla discussione sui voodooists srotolando sul tavolo delle cartine. Tutti si avvicinarono.
“Il Log Pose, per quanto instabile, sta puntando queste tre isole.” le indicò con un dito sulla mappa. “L'ago più instabile va verso quest'isola.” la fece vedere ai compagni. Un'isola di medie dimensioni, e da una parte era attraversata da una linea retta.
“Che vuol dire?” chiese Usopp osservandola.
“Quella linea indica l'inizio della Calm Belt.” sentenziò la navigatrice. Un brivido percorse Mugiwara e Hearts.
“Quell'isola è un luogo di addestramento dei giovani marines.” aggiunse Lilith. Si voltarono tutti a guardarla. “Conosco queste zone. Vi ho navigato e raccolto informazioni con i Rivoluzionari.” spiegò.
“Il clima cambia tutti i giorni. Si passa dal caldo al freddo nel giro di poche ore. I terremoti, le inondazioni e le tempeste di fulmini sono piuttosto frequenti. Inoltre al centro c'è un vulcano attivo.”
“Credo di aver contratto la 'non-voglio-scendere-su-quell'isola-ite'.” affermò tremando il cecchino.
“Andiamoci!” esclamò Rufy, comparendo all'improvviso. Molto probabilmente, Sanji lo aveva buttato fuori dalla cucina.
“Assolutamente no!” gridò Nami tirandogli un colpo a mano aperta sulla nuca.
La strega guardò la rossa, una volta calmatasi. “Dove puntano gli altri aghi?”
“Il secondo in ordine di stabilità indica quest'isola.” vi puntò il dito.
“È l'isola di Beroea. Al centro, su una collina, vi sorge la Cittadella, che, secondo alcune voci, si dice sia stata fondata durante il Secolo Buio.” Robin sussultò leggermente. “Ho saputo che di recente la Marina ci sta costruendo una sua base, dalle voci che ho sentito, credo sia in prossimità della Cittadella.” vi fu un mormorio di protesta tra i presenti.
“L'ultimo ago punta qui.” disse sempre più demoralizzata la cartografa.
“È l'isola conosciuta come 'il covo dei cacciatori di taglie'. Tra i Rivoluzionari, soltanto i comandanti e i loro vice hanno il coraggio di approdarvi. I tipi che ci circolano sono pronti a tutto pur di intascarsi un bel gruzzolo, e per questo possono costituire una seria minaccia.”
“Non è possibile!” esclamò Nami buttandosi a sedere e tuffando le mani tra i capelli ramati. “Qualsiasi isola scegliamo, finiremo nei guai!” Lo sconforto si era impadronito dei pirati. Fu Rufy a spazzarlo via, rivolgendo a Lilith una domanda tanto banale quanto ovvia.
“Da quale isola possiamo raggiungere più velocemente il tuo paese?”
Tutti i presenti nessuno escluso, sussultarono. Dopo un breve attimo di smarrimento, Lilith rispose:
“Da Beroea.”
“Quella sarà la nostra prossima meta. Prepariamoci a salpare!”

 

 

 

 

* * * * *

 

 

 

 

NdA: mi scuso immensamente per il ritardo (ma ormai, chi mi segue, penso si sia abituato).
Capitolo un po' più corto rispetto agli ultimi, ma come lunghezza riprende i primi che ho scritto. Diciamo che sono rientrata nei miei abituali standard. Anche questo può risultare un po' noioso, ho cercato di renderlo un po' più coinvolgente inserendo qualche spiegazione sui poteri dei voodooists. Spero di essere stata il più chiara possibile su di loro ma, se così non fosse, contattatemi senza problemi.
Naturalmente, dietro al nome di Beroea c'è un significato, che spiegherò prossimamente.
Come sempre, invito tutti a commentare, anche voi, lettori silenziosi! Fatevi sentire! La vostra voce è altrettanto importante!
Avviso tecnico: non sono sicura di riuscire a scrivere e postare il capitolo numero dieci (di già? Wow!) nella prossima settimana. Dopo lunga e penosa agonia, Funeral of Hearts andrà in vacanza, dopo aver sgobbato come una schiava (oltretutto sottopagata) tutta l'estate. Partirò ad ottobre, ma durante la prossima settimana devo sistemare tutti i preparativi (le mie amiche/compagne di viaggio mi hanno eletta, a mia insaputa, capo della spedizione), quindi avrò davvero poco tempo per scrivere. Vi prego di riporre i pomodori in scatola che state abilmente nascondendo dietro la schiena (vi ho visti!) e portare ancora pazienza verso questa umile scribacchina di quarta categoria che pubblica fan fiction al solo scopo di svagarsi un po' la mente ogni tanto.

Funeral of Hearts, o, più semplicemente, FoH

  
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