2. Past is here again
Prison
gates won't open up for me
On these hands and knees I'm
crawlin'
Oh, I reach for you
Well I'm terrified of these four
walls
These iron bars can't hold my soul in
All I need is
you
Come please I'm callin'
All I scream for you
Hurry I'm
fallin', I'm fallin'
Savin’ me, Nickelback
«Raphael
smettila di torturare Kyle» Jane sospirò spazientita, quei ragazzi
erano davvero impossibili, non facevano altro che litigare dalla
mattina alla sera.
«Ma non ho fatto niente! È lui che frigna
sempre»
«Non è vero! Sei proprio un deficente!»
“Signore
perchè mi hai affidato questi vampiri indisciplinati?!” Scendo le
scale in un batter d’occhio.
«Raphael dai retta a Jane per una
buona volta! Ragazzi! A rapporto!»
Stiamo per fare una gita a La
Push, voglio chiedere ai licantropi di estendere il patto fatto anni
fa con i Cullen alla mia famiglia.
Dopo cento anni avrei potuto
rivedere La Push, conoscere i nipoti dei miei amici e probabilmente i
loro pronipoti, se cento anni me ne andai era solo per proteggerli
dai Volturi ed evitare che attaccassero Jane.
Jane, la mia
migliore amica, colei che mi ha cambiato, sarebbe dovuta tornare dai
Volturi, ma riuscii a convincerli a lasciarla con me.
Piano piano
a noi due si aggiunsero altre persone, che ormai per me sono una vera
famglia, e tutti hanno deciso di condividere la mia dieta.
Lucas
fece il suo ingresso in cucina come un divo del cinema, per
incontrare i licantropi si era messo un pai di jeans neri, una
camicia nera che risaltava la pelle diafana e delle nike nere.
«Buon
giorno Bella! » mi scoccò un bacio sulla guancia
«Buon giorno
anche a te Lucas, passato una buona nottata?»
«In camera con
Nathan? Riuscirei a rilassarmi di più in una stanza piena di neonati
inferociti!». Dietro di lui fece la sua comparsa Nat, anche lui in
jeans e camicia, ma a differenza dell’amico aveva messo una camicia
bianca a maniche corte.
Quei due sono come il giorno e la notte,
totalmente diversi, non trovano mai un punto d’accordo ma erano
legati da un'amicizia profonda.
«Sei sempre gentile come un
licantropo ferito Lucas.»
«Ragazzi basta! Spero che oggi vi
risparmiate queste battute, non voglio raccogliere i vostri pezzi in
giro per il bosco, sarebbe poco carino»
«Già, e poi chi viene
a cacciare con me? Kyle?» disse Michael facendo la sua comparsa in
cima alle scale con Marianne al suo fianco, vederli insieme era un
bene per gli occhi.
«Sì, con Kyle è più probabile riuscire a
catturare un criceto» scherzò Raphael, ricevendo un pugno dal
fratello.
«Dovesti portarmi rispetto!»
«Se continuate a
comportarvi così avrete solo il rispetto che si da ai morti» Ecco
Andrew con la sua allegria mattutina! Se la gente normale ci vedesse
alla mattina, penserebbe che siamo stati allevati dai
selvaggi...
«Litigi a parte ragazzi, siete pronti per incontrare
i Quileute?»
«No, andiamo» risposero tutti in coro.
Ci
dirigemmo verso la riserva in formazione da caccia, questa
disposizione ci permette di difendere Kyle, il più debole del gruppo
e di essere protetti su tutti i lati.
Io in testa con Lucas che mi
stringeva la mano, Jane subito dietro di me, i suoi pensieri mi
incuriosivano, si stava preoccupando per la mia reazione alla vista
dei licantropi.
Alla mia sinistra Michael e Marianne correvano
tenendosi per mano come due bambini che non vogliono perdersi, a
destra Nathan e Andrew osservavano guardinghi la fitta vegetazione,
come se avessero paura che qualcosa saltasse fuori dalle ombre e ci
attaccasse. Raphael continuava a pensare che non era giusto che lui
fosse l’ultimo del gruppo, ma il suo compito in caso di attacco era
prendere Kyle ed andare a Denali dalla famiglia di Tanya.
Per
me erano come figli non avrei sopportato che qualcuno facesse loro
del, ed inoltre il potere di Kyle lo rendeva inutile in caso di
combattimento; poteva percepire le emozioni come faceva Jasper, ma
non riusciva a non farsi coinvolgere dalle sensazioni, come se le
provasse lui stesso sulla sua pelle.
Raggiungemmo il confine in
pochi minuti, fermandoci nella zona neutrale, che i vampiri di
passaggio usavano per evitare di entrare a La Push o di invadere l’ex
territorio dei Cullen, la mia famiglia fremeva all’idea
dell’incontro, eccetto me, Lucas e Jane gli altri non avevano mai
incontrato un licantropo.
Chissà se tra i nuovi licantropi c’era
qualche nipote di Jake.
A gruppi di due i licantropi iniziarono ad
uscire dalla foresta, dietro di me i ragazzi serrarono i ranghi e
Lucas si fece davanti a me, ma lo superai con un passo, non era lui
il capo famiglia, dovevo essere io a trattare con loro.
«Non
hanno cattive intenzioni» mormorò Marianne per rassicurare il
compagno che la cingeva con un braccio tenendola all’interno del
gruppo.
«Lo sappiamo, ma i licantropi sono imprevedibili di
natura, state in guardia» detto questo Lucas tornò a fissare i
nostri ospiti, le sue esperienze con i licantropi non dovevano essere
state molto liete.
I licantropi piano piano iniziarono a disporsi
in posizione di difesa, assengando ad ogni membro della famiglia due
licantropi, lasciando i più giovani dietro, protetti da un muro di
muscoli e pelliccia.
Osservai i volti davanti a me, non era
possibile! Erano gli stessi volti di cento anni prima, certo mancava
qualcuno ma davanti a me c’erano Sam, Quil, Embry, Jared e Paul.
Mi
fissavano con un misto di stupore e di disgusto, ma ehi! Neanche loro
erano profumati!
«Bella?»
Una voce da dietro i cinque lupi mi
fece trasalire. Quella voce che un tempo mi aveva confortato dopo la
partenza di Edward, che mi aveva fatto ridere, adesso era diversa,
era furiosa, stupita e piena di tristezza.
«Sì Jake, sono io».
Dissi in un sussurro, se avessi potuto piangere lo avrei fatto, non
so se per la gioia di averlo ritrovato o per la tristezza che provavo
nel sentire quella voce così diversa.
Jake iniziò a tremare, i
ragazzi dietro di me avanzarono di un passo, accovacciandosi come dei
felini pronti per balzare sulla preda, i licantropi più giovani
iniziarono a tremare, pronti a contrattaccare in caso di
attacco.
«Jake calmati, anche voi ragazzi» ordinò Sam, e
immediatamente i cuccioli smisero di tremare, solo Jake tremava, ma
non per la trasformazione, stava piangendo.
«Pensavo fossi morta,
sono passati cento anni, avevi detto che saresti tornata, ti ho
aspettato, il branco ti ha aspettato, abbiamo smesso di crescere in
attesa del tuo ritorno!»
«Jake cerca di capire...»
«Capire
cosa?! Mi hai mentito, avevi detto che avresti scritto, che non ti
saresti dimenticata di noi, che mi volevi bene, è questo il mio modo
di volermi bene? Presentarti dopo tutti questi anni con un branco di
sanguisughe?»
«Bada a come parli Jacob Black, non tollero che
qualcuno si riferisca così alla mia famiglia» Lucas avanzò di un
passo, superandomi, gli occhi da dorati e caldi erano neri come
l’onice, fissava il licantropo con odio.
«Famiglia? Voi non
siete una famiglia, non avete niente in comune se non la vostra
natura di sporchi succhiasangue»
A questa risposta Lucas balzò
in avanti per attaccare Jake, mi buttai sopra di lui per bloccarlo,
non volevo che creasse una faida ancora più grande, lo bloccai a
terra trattenendolo per i polsi, anche se aveva cento anni più di me
non era più forte.
«Non farlo mai più Lucas, non te lo ripeto
la prossima volta torni in Italia, non tollero che tu metta in dubbio
il mio comando»
«Lasciami» gli occhi neri di lui fissi nei
miei.
«Solo se tornerai con il gruppo, prova di nuovo ad
attaccare uno solo di questi licantropi che per me sarà un piacere
toglierti di mezzo»
Gli occhi di Lucas piano piano tornarono
dorati, sapeva che io non minacciavo a caso, se lo dicevo lo avrei
fatto.
Gli lasciai lentamente i polsi e lo osservai rimettersi a
fianco di Jane, che mi guardava stupita.
Mi rialzai lentamente e
guardai Sam
«Spero che riuscirai a perdonare la reazione di mio
fratello, anche se ha quasi duecentosette anni non riesce a seguire
gli ordini che gli vengono impartiti»
«Non ti preoccupare, anche
noi abbiamo i nostri problemi a rispettare gli ordini» disse
fulminando Jake che mi guardava stupito della mia reazione.
«Comunque
vi presento il resto dal clan, loro sono Lucas e Jane, Andrew e
Nathan, Marianne e Michael, Raphael e Kyle» dissi indicando ogni
membro.
«Sono felice di fare la vostra conoscenza» disse
sorridendo Jane mentre si avvicinava. I lupi la seguivano con lo
sguardo, stupiti dal fatto che fosse così giovane.
«è un
piacere anche per me, credo che dovremo raccontarci molte cose, a
cominciare dal motivo per cui sei sparita.» Sam mi fissò
intensamente, non riuscivo a leggere il suo sguardo, era diverso da
quello di Jake e dei ragazzi, c’era una nota di tristezza che non
riuscivo a capire.
«Prima di iniziare devo chiedervi di darmi la
vostra parola che non ci attaccherete»
«Non ti fidi più di noi?
Eppure dovremmo essere noi a non fidarci più di te, non credi?»
detto questo Paul mi guardò inferocito, ma non aveva iniziato a
trasformarsi, il suo autocontrollo era aumentato rispetto all’ultima
volta che lo vidi.
«Io mi fido di voi ma è la mia famiglia che
non si fida, e non posso dargli torto dopo la discussione di un
attimo fa»
Paul mi fisso con astio, ma rispose Sam «Hai la mia
parola, la parola del branco, che non succederà niente a te e alla
tua famiglia»
Alle mie spalle Marianne si sciolse dall’abbraccio
del fidanzato e si avvicinò a me.
«Dice la verità, finchè la
sua parola non verrà revocata siamo al sicuro»
«Come fai a
saperlo?» il branco la guardò incuriosito, e lei si spostò dietro
di me, lei non era una cacciatrice, lei era l’esca, non sapeva
difendersi come me e Jane. La fulminai con lo sguardo e lei si
strinse nelle spalle.
Schiarii la voce «A causa del suo potere
supplementare, ve ne avevo parlato quando...» le parole mi morirono
in bocca, non riuscii a proseguire, la tristezza mi avvolse come una
coperta.
Jane vedendomi esitare prese la parola «Non è l’unica
che ha degli extra, abbiamo tutti un potere extra»
«Già, ad
esempio Kyle è una fem...» Raphael non fece in tempo a finire che
Kyle gli si buttò addosso cercando di mettergli le mani al collo ma
lui gli teneva i polsi a distanza di sicurezza dal collo.
I
licantropi scoppiarono a ridere mentre Kyle chiamava il fratello con
vari epiteti in quasi sette lingue diverse.
«Raphael chi è che
dorme con un orsacchiotto?» Nathan lo punzecchiò, facendo diventare
il fratello ancora più pallido, a questo punto scoppiai anch’io a
ridere, non riuscivo a trattenere le risate.
«Oddio sembrate due
cuccioli che litigano» la battuta arrivò da uno dei giovani
licantropi.
Raphael e Kyle si girarono ringhiando al lupo che si
nascose dietro i suoi compagni.
I due vampiri non tardarono a
controbattere all’unisono «E tu assomigli ad una fogna a cielo
aperto per quanto puzzi» Smisi di ridere e con un balzo afferrai i
due vampiri indisciplinati per le orecchie.
«Vi sembra questo il
modo di rivolgervi al nostro ospite? Scusatevi subito!» Non
tolleravo quando offendevano degli estranei. I due impallidirono, e
abbassarono lo sguardo, per non incrociare il mio che nei momenti di
rabbia diventava di un blu intenso.
«Scusa» sussurrarono come
dei cuccioli presi in fallo.
«Anche Matt si deve scusare, non
doveva commentare» fece Jacob tirando il cucciolo per un braccio.
Il giovane si fece avanti, assomigliava tremendamente a qualcuno
che conoscevo, ma chi?
«Scusate» detto questo tornò dai
compagni che gli tirarono delle sonore pacche sulle spalle.
Lasciai
i due che continuavano a evitare il mio sguardo che lentamente
ritornava dorato.
Distolsi lo sguardo dai due diavoletti e
incontai lo sguardo triste di Jake «Sei cambiata»
«No, sono
sempre io, ma cento anni hanno rafforzato quello che era il mio
carattere»
«No, non arrossisci, non metti il broncio. Mi rifiuto
di pensare che tu sia davvero la mia Bella»
«Hai ragione. Non
sono mai stata tua»
Detto questo mi voltai verso foresta «Sam se
per favore mi vuoi seguire».
Senza controbattere Sam mi seguì,
avevo tante domande da fargli ma non riuscivo più a sostenere lo
sguardo di Jacob, non era più il mio Jake.
«Bella? E noi cosa
facciamo?» Lucas mi guardava male, non voleva lasciarmi sola con un
licantropo
«Tornate a casa, ci vediamo stasera».