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Autore: lupacchiotta_mannara    25/09/2012    4 recensioni
Cento anni da quando Edward ha lasciato Bella. Disteso sulla spiaggia penso a lei. Alla mia amata Bella. «Edward, dobbiamo andare» mi volto verso Alice. Non ha più sorriso da quella notte. Mi alzo con una lentezza straziante. Saremmo tornati a Forks. Dopo cento anni sarei tornato dove per la prima volta nella mia eternità mi sono sentito vivo.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon, Contesto generale/vago
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2. Past is here again

Prison gates won't open up for me
On these hands and knees I'm crawlin'
Oh, I reach for you
Well I'm terrified of these four walls
These iron bars can't hold my soul in
All I need is you
Come please I'm callin'
All I scream for you
Hurry I'm fallin', I'm fallin'
Savin’ me, Nickelback

«Raphael smettila di torturare Kyle» Jane sospirò spazientita, quei ragazzi erano davvero impossibili, non facevano altro che litigare dalla mattina alla sera.
«Ma non ho fatto niente! È lui che frigna sempre»
«Non è vero! Sei proprio un deficente!»
“Signore perchè mi hai affidato questi vampiri indisciplinati?!” Scendo le scale in un batter d’occhio.
«Raphael dai retta a Jane per una buona volta! Ragazzi! A rapporto!»
Stiamo per fare una gita a La Push, voglio chiedere ai licantropi di estendere il patto fatto anni fa con i Cullen alla mia famiglia.
Dopo cento anni avrei potuto rivedere La Push, conoscere i nipoti dei miei amici e probabilmente i loro pronipoti, se cento anni me ne andai era solo per proteggerli dai Volturi ed evitare che attaccassero Jane.
Jane, la mia migliore amica, colei che mi ha cambiato, sarebbe dovuta tornare dai Volturi, ma riuscii a convincerli a lasciarla con me.
Piano piano a noi due si aggiunsero altre persone, che ormai per me sono una vera famglia, e tutti hanno deciso di condividere la mia dieta.
Lucas fece il suo ingresso in cucina come un divo del cinema, per incontrare i licantropi si era messo un pai di jeans neri, una camicia nera che risaltava la pelle diafana e delle nike nere.
«Buon giorno Bella! » mi scoccò un bacio sulla guancia
«Buon giorno anche a te Lucas, passato una buona nottata?»
«In camera con Nathan? Riuscirei a rilassarmi di più in una stanza piena di neonati inferociti!». Dietro di lui fece la sua comparsa Nat, anche lui in jeans e camicia, ma a differenza dell’amico aveva messo una camicia bianca a maniche corte.
Quei due sono come il giorno e la notte, totalmente diversi, non trovano mai un punto d’accordo ma erano legati da un'amicizia profonda.
«Sei sempre gentile come un licantropo ferito Lucas.»
«Ragazzi basta! Spero che oggi vi risparmiate queste battute, non voglio raccogliere i vostri pezzi in giro per il bosco, sarebbe poco carino»
«Già, e poi chi viene a cacciare con me? Kyle?» disse Michael facendo la sua comparsa in cima alle scale con Marianne al suo fianco, vederli insieme era un bene per gli occhi.
«Sì, con Kyle è più probabile riuscire a catturare un criceto» scherzò Raphael, ricevendo un pugno dal fratello.
«Dovesti portarmi rispetto!»
«Se continuate a comportarvi così avrete solo il rispetto che si da ai morti» Ecco Andrew con la sua allegria mattutina! Se la gente normale ci vedesse alla mattina, penserebbe che siamo stati allevati dai selvaggi...
«Litigi a parte ragazzi, siete pronti per incontrare i Quileute?»
«No, andiamo» risposero tutti in coro.
Ci dirigemmo verso la riserva in formazione da caccia, questa disposizione ci permette di difendere Kyle, il più debole del gruppo e di essere protetti su tutti i lati.
Io in testa con Lucas che mi stringeva la mano, Jane subito dietro di me, i suoi pensieri mi incuriosivano, si stava preoccupando per la mia reazione alla vista dei licantropi.
Alla mia sinistra Michael e Marianne correvano tenendosi per mano come due bambini che non vogliono perdersi, a destra Nathan e Andrew osservavano guardinghi la fitta vegetazione, come se avessero paura che qualcosa saltasse fuori dalle ombre e ci attaccasse. Raphael continuava a pensare che non era giusto che lui fosse l’ultimo del gruppo, ma il suo compito in caso di attacco era prendere Kyle ed andare a Denali dalla famiglia di Tanya.

Per me erano come figli non avrei sopportato che qualcuno facesse loro del, ed inoltre il potere di Kyle lo rendeva inutile in caso di combattimento; poteva percepire le emozioni come faceva Jasper, ma non riusciva a non farsi coinvolgere dalle sensazioni, come se le provasse lui stesso sulla sua pelle.
Raggiungemmo il confine in pochi minuti, fermandoci nella zona neutrale, che i vampiri di passaggio usavano per evitare di entrare a La Push o di invadere l’ex territorio dei Cullen, la mia famiglia fremeva all’idea dell’incontro, eccetto me, Lucas e Jane gli altri non avevano mai incontrato un licantropo.
Chissà se tra i nuovi licantropi c’era qualche nipote di Jake.
A gruppi di due i licantropi iniziarono ad uscire dalla foresta, dietro di me i ragazzi serrarono i ranghi e Lucas si fece davanti a me, ma lo superai con un passo, non era lui il capo famiglia, dovevo essere io a trattare con loro.
«Non hanno cattive intenzioni» mormorò Marianne per rassicurare il compagno che la cingeva con un braccio tenendola all’interno del gruppo.
«Lo sappiamo, ma i licantropi sono imprevedibili di natura, state in guardia» detto questo Lucas tornò a fissare i nostri ospiti, le sue esperienze con i licantropi non dovevano essere state molto liete.
I licantropi piano piano iniziarono a disporsi in posizione di difesa, assengando ad ogni membro della famiglia due licantropi, lasciando i più giovani dietro, protetti da un muro di muscoli e pelliccia.
Osservai i volti davanti a me, non era possibile! Erano gli stessi volti di cento anni prima, certo mancava qualcuno ma davanti a me c’erano Sam, Quil, Embry, Jared e Paul.
Mi fissavano con un misto di stupore e di disgusto, ma ehi! Neanche loro erano profumati!
«Bella?»
Una voce da dietro i cinque lupi mi fece trasalire. Quella voce che un tempo mi aveva confortato dopo la partenza di Edward, che mi aveva fatto ridere, adesso era diversa, era furiosa, stupita e piena di tristezza.
«Sì Jake, sono io». Dissi in un sussurro, se avessi potuto piangere lo avrei fatto, non so se per la gioia di averlo ritrovato o per la tristezza che provavo nel sentire quella voce così diversa.
Jake iniziò a tremare, i ragazzi dietro di me avanzarono di un passo, accovacciandosi come dei felini pronti per balzare sulla preda, i licantropi più giovani iniziarono a tremare, pronti a contrattaccare in caso di attacco.
«Jake calmati, anche voi ragazzi» ordinò Sam, e immediatamente i cuccioli smisero di tremare, solo Jake tremava, ma non per la trasformazione, stava piangendo.
«Pensavo fossi morta, sono passati cento anni, avevi detto che saresti tornata, ti ho aspettato, il branco ti ha aspettato, abbiamo smesso di crescere in attesa del tuo ritorno!»
«Jake cerca di capire...»
«Capire cosa?! Mi hai mentito, avevi detto che avresti scritto, che non ti saresti dimenticata di noi, che mi volevi bene, è questo il mio modo di volermi bene? Presentarti dopo tutti questi anni con un branco di sanguisughe?»
«Bada a come parli Jacob Black, non tollero che qualcuno si riferisca così alla mia famiglia» Lucas avanzò di un passo, superandomi, gli occhi da dorati e caldi erano neri come l’onice, fissava il licantropo con odio.
«Famiglia? Voi non siete una famiglia, non avete niente in comune se non la vostra natura di sporchi succhiasangue»
A questa risposta Lucas balzò in avanti per attaccare Jake, mi buttai sopra di lui per bloccarlo, non volevo che creasse una faida ancora più grande, lo bloccai a terra trattenendolo per i polsi, anche se aveva cento anni più di me non era più forte.
«Non farlo mai più Lucas, non te lo ripeto la prossima volta torni in Italia, non tollero che tu metta in dubbio il mio comando»
«Lasciami» gli occhi neri di lui fissi nei miei.
«Solo se tornerai con il gruppo, prova di nuovo ad attaccare uno solo di questi licantropi che per me sarà un piacere toglierti di mezzo»
Gli occhi di Lucas piano piano tornarono dorati, sapeva che io non minacciavo a caso, se lo dicevo lo avrei fatto.
Gli lasciai lentamente i polsi e lo osservai rimettersi a fianco di Jane, che mi guardava stupita.
Mi rialzai lentamente e guardai Sam
«Spero che riuscirai a perdonare la reazione di mio fratello, anche se ha quasi duecentosette anni non riesce a seguire gli ordini che gli vengono impartiti»
«Non ti preoccupare, anche noi abbiamo i nostri problemi a rispettare gli ordini» disse fulminando Jake che mi guardava stupito della mia reazione.
«Comunque vi presento il resto dal clan, loro sono Lucas e Jane, Andrew e Nathan, Marianne e Michael, Raphael e Kyle» dissi indicando ogni membro.
«Sono felice di fare la vostra conoscenza» disse sorridendo Jane mentre si avvicinava. I lupi la seguivano con lo sguardo, stupiti dal fatto che fosse così giovane.
«è un piacere anche per me, credo che dovremo raccontarci molte cose, a cominciare dal motivo per cui sei sparita.» Sam mi fissò intensamente, non riuscivo a leggere il suo sguardo, era diverso da quello di Jake e dei ragazzi, c’era una nota di tristezza che non riuscivo a capire.
«Prima di iniziare devo chiedervi di darmi la vostra parola che non ci attaccherete»
«Non ti fidi più di noi? Eppure dovremmo essere noi a non fidarci più di te, non credi?» detto questo Paul mi guardò inferocito, ma non aveva iniziato a trasformarsi, il suo autocontrollo era aumentato rispetto all’ultima volta che lo vidi.
«Io mi fido di voi ma è la mia famiglia che non si fida, e non posso dargli torto dopo la discussione di un attimo fa»
Paul mi fisso con astio, ma rispose Sam «Hai la mia parola, la parola del branco, che non succederà niente a te e alla tua famiglia»
Alle mie spalle Marianne si sciolse dall’abbraccio del fidanzato e si avvicinò a me.
«Dice la verità, finchè la sua parola non verrà revocata siamo al sicuro»
«Come fai a saperlo?» il branco la guardò incuriosito, e lei si spostò dietro di me, lei non era una cacciatrice, lei era l’esca, non sapeva difendersi come me e Jane. La fulminai con lo sguardo e lei si strinse nelle spalle.
Schiarii la voce «A causa del suo potere supplementare, ve ne avevo parlato quando...» le parole mi morirono in bocca, non riuscii a proseguire, la tristezza mi avvolse come una coperta.
Jane vedendomi esitare prese la parola «Non è l’unica che ha degli extra, abbiamo tutti un potere extra»
«Già, ad esempio Kyle è una fem...» Raphael non fece in tempo a finire che Kyle gli si buttò addosso cercando di mettergli le mani al collo ma lui gli teneva i polsi a distanza di sicurezza dal collo.
I licantropi scoppiarono a ridere mentre Kyle chiamava il fratello con vari epiteti in quasi sette lingue diverse.
«Raphael chi è che dorme con un orsacchiotto?» Nathan lo punzecchiò, facendo diventare il fratello ancora più pallido, a questo punto scoppiai anch’io a ridere, non riuscivo a trattenere le risate.
«Oddio sembrate due cuccioli che litigano» la battuta arrivò da uno dei giovani licantropi.
Raphael e Kyle si girarono ringhiando al lupo che si nascose dietro i suoi compagni.
I due vampiri non tardarono a controbattere all’unisono «E tu assomigli ad una fogna a cielo aperto per quanto puzzi» Smisi di ridere e con un balzo afferrai i due vampiri indisciplinati per le orecchie.
«Vi sembra questo il modo di rivolgervi al nostro ospite? Scusatevi subito!» Non tolleravo quando offendevano degli estranei. I due impallidirono, e abbassarono lo sguardo, per non incrociare il mio che nei momenti di rabbia diventava di un blu intenso.
«Scusa» sussurrarono come dei cuccioli presi in fallo.
«Anche Matt si deve scusare, non doveva commentare» fece Jacob tirando il cucciolo per un braccio.
Il giovane si fece avanti, assomigliava tremendamente a qualcuno che conoscevo, ma chi?
«Scusate» detto questo tornò dai compagni che gli tirarono delle sonore pacche sulle spalle.
Lasciai i due che continuavano a evitare il mio sguardo che lentamente ritornava dorato.
Distolsi lo sguardo dai due diavoletti e incontai lo sguardo triste di Jake «Sei cambiata»
«No, sono sempre io, ma cento anni hanno rafforzato quello che era il mio carattere»
«No, non arrossisci, non metti il broncio. Mi rifiuto di pensare che tu sia davvero la mia Bella»
«Hai ragione. Non sono mai stata tua»
Detto questo mi voltai verso foresta «Sam se per favore mi vuoi seguire».
Senza controbattere Sam mi seguì, avevo tante domande da fargli ma non riuscivo più a sostenere lo sguardo di Jacob, non era più il mio Jake.
«Bella? E noi cosa facciamo?» Lucas mi guardava male, non voleva lasciarmi sola con un licantropo
«Tornate a casa, ci vediamo stasera».

  
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