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Autore: Distress_And_Coma    26/09/2012    1 recensioni
Miracle è la storia di un sogno. Sono quattro ragazze le protagoniste, e si chiamano Guren, Kaisui, _Hime_ e Yuri. Diventeranno delle famosissime star in tutto il mondo. Se volete sapere come va avanti io vi accompagno!
Disclaimer: I PERSONAGGI CHE PRENDONO PARTE A QUESTA STORIA, SEBBENE BASATI SU PERSONE REALI, NON ESISTONO.
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Miracle  

Valentina, insieme alle altre due sue nuove amiche, salì sul treno verso Faenza.
Era un comune di poche centinaia di chilometri quadrati, a sentire Sara.
Si erano accomodate vicino alle porte, una di fronte alle altre due.
Sofia mangiava ancora ramen.
Un cellulare squillò.
"E' il mio. Scusate." disse Sara.
"Ah! Che bello, tesoro, stai di nuovo bene!"
Sofia lasciò andare le bacchette nel cestino.
O era pazza, o quella era la sua Senpai.
"Passamela, passamela, passamela!!!"
"Va bene, ho capito, Sofia...
Tesoro, avremmo una sorpresa per te."
"Che cosa?"
"Veniamo."
"Che?!"
"Hai capito bene. Credevi che mentissi?...Si, con me c'è anche la tua Sofia...Si, hai capito bene...Anche Valentina."
"Allora vi aspetto."
"Senpai!!"
"Oh, ciao piccola Kohai. Come va?"
"Sto bene. Sono scappata di casa."
"CHE COS'HAI FATTOOO??"
"Si, Senpai, hai capito. Non ho esitato un attimo. E credo pure che mio fratello adesso mi odi."
"Ah. Non credo che ti odino...Voglio dire, i tuoi genitori e tuo fratello sono sempre la tua famiglia. Ti sei già iscritta all'universitàe scuole superiori?"
"Si."
"Vediamo se è possibile frequentarle on-line. Dimmi il nome dell'istituto."
"Ok..."
"Ciao. Vi aspetto." disse lei, sul vivavoce.

"Dunque...La casa è in ordine e pulita...Ok.
Ora cerchiamo questa cosa on line. Qua dice che si possono frequentare online le lezioni, a partire da sei mesi di frequentazione effettiva.
Bene, almeno dovremmo aspettare solo sei mesi, per avere il gruppo al completo."
Avrà bisogno di circa due ore di studio al giorno, spero solo che ne abbia la forza. si mise a pensare lei.


Lei aspettò.
Aspettò.
Aspettò e aspettò.
E stette praticamente tutta la notte sveglia.
Quando si toccò la fronte era gelata.

Scese in cucina a prepararsi del tè caldo, almeno quello lo aveva in abbondanza.
Erano le sette e mezza, il fratellino era sull'autobus diretto all'Istituto che frequentava.
Lei stette a guardare qualche programma di natura scientifico culturale e divulgativa alla televisione.
Ma si annoiava.
Così scelse di ascoltare la versione strumentale di Cassis, e senza accorgersene iniziò a cantare.
Amava così tanto quella composizione che ormai la cantava senza accorgersene.
Ma a lei e ai suoi genitori andava bene così.

Quando si risvegliò, si accorse che il sole era ancora alto, sebbene si stesse avvicinando il tramonto.
Qualcuno suonò.
Lei andò ad aprire, dopo aver controllato chi fosse dal videocitofono.
Erano le sue amiche.
Le fece entrare immediatamente.
"Salve, Sacerdotessa" dissero in coro.
"Salve a voi."
"Come stai?" chiese Valentina.
"Ho ancora un po' di febbre, come potete vedere dalla mia maschera, ma sto bene".
"Oh, Senpai, ero così in ansia..." si ritrovò con la piccola e dolce Sofia che la abbracciava.
"Mi dispiace, davv..."
"Non devi scusarti. Colei che qui deve chiederti perdono sono io. Io e solamente io. Ammetto che avrei dovuto usare tatto, nel darti una notizia del genere. Scusami, non sai quanto me ne vergogno." disse Sara ad occhi bassi.
"Non importa, tesoro. Va tutto bene. Sai, quando ero ancora piccola si ascoltava la musica dei Blue.
Essi si sono separati quando io se non mi sbaglio avevo undici o dodici anni.
Lo avevo saputo da un'amica che come me li adorava, quando loro si erano separati da un mese.
Semplicemente perchè allora ancora non disponevo di una connessione ad Internet.
Io aspettai molto a lungo, ma poi mi accorsi che sebbene amassi ancora la lingua inglese, in quel momento avevo altri interessi.
Come ad esempio la musica giapponese. Quando si riunirono ero molto felice per loro.
Dissero che si erano dovuti separare perchè Duncan non era sicuro del suo orientamento sessuale.
Molto probabilmente i Versailles non hanno litigato, è solo che magari Kamijo è omosessuale.
Magari è innamorato di Teru e Teru nemmeno lo sa.
O forse è innamorato di Hizaki (come molte di noi vorrebbero) ma non può dirglielo, perchè magari ha paura di un suo giudizio.
Io ho dato loro il mio cuore, loro ne erano i responsabili.

Sapete, ragazze, le rose sono un fiore estivo, quando arriva l'inverno con il suo gelo, loro appassiscono. Sta succedendo anche ai Versailles.
Ma le rose la prossima estate le vedremo ancora.
I Versailles al giorno d'oggi hanno raggiunto una maturità e una tecnica musicali tali che molto probabilmente vogliono dedicarsi a dei progetti solisti per esplorare nuovi confini, nuovi elementi musicali che precedentemente non hanno analizzato.
Non è detto che ci siano differenze musicali, ognuno ha le sue individualità.
E' solo che non dobbiamo scordarci che anche loro sono umani, hanno le stesse passioni di un comune essere umano.
E come tutti gli esseri umani anche loro sbagliano. Fanno errori, poi, quando vedono che ne hanno fatto uno, lo correggono."
"Da quando sei diventata così saggia?" cheise Sofia sbalordita dal lungo discorso.
"Non ho più dodici anni, sono cresciuta. Adesso sono grande abbastanza da capire queste cose."


Intanto Valentina aveva posato la sua maschera sul tavolo.
"Sedete al tavolo, vi preparo qualcosa...Se volete."
"No, Senpai, sei ancora debole per via delle febbri, lascia fare a noi."
"Comunque Sofia ho controllato sul sito della tua scuola. Potrai frequentarla online dopo sei mesi di frequentazione diciamo *effettiva*".
"Capisco. Il tuo ramen istantaneo è pronto, tieni."
"Grazie."
"Itadakimasu!"

Quando le ragazze finirono il ramen, Guren aveva acquistato un po'di colore.
"Quali nomi scegliereste, se doveste mettere su una band?" chiese poi lei.
"Io vorrei chiamarmi con qualcosa che richiami l'acqua" disse Sara, pensierosa.
"Kaisui può andarti bene? Vuol dire Aqua Marina".
"Accidenti, Senpai, quante cose che sai..."
"Ho studiato gispponese per circa tre mesi al giorno d'oggi. Sto imparando a tracciare i kanji." disse lei con un sorriso.
"A me piace molto il giglio, so che in giapponese si dice Yuri" disse Valentina.
"Infatti. Brava."
"Io ho sempre amato le principesse..."
"Chiamati Hime, Sofia..."


  
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