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Autore: courage_    26/09/2012    1 recensioni
L’orgoglio gli impediva di accettare. L’orgoglio. Aveva vinto sempre in lui. Quanto aveva perso per seguirlo! Quanto di questo non sarebbe mai tornato! E ora, per seguirlo ancora, stava per rinunciare alla libertà.
Roteò gli occhi, come faceva quando capiva di non poter far nulla per vincere questa volta, lasciò le redini del cavallo ed entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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III

Loki sussultò al rumore del battere alla porta della casa. Si avvicinò di nascosto alla finestra e vide Thor che aspettava.
- Fratello, finalmente. – gli sorrise – Come stai? –
Loki lo guardò incredulo, indicando con il dito la museruola che aveva.
- Giusto, giusto. Dimenticavo. – detto questo, si infilò la mano in tasca e uscì un mazzo di chiavi.
- Ho le chiavi. – affermò mostrandogliele.
Loki rinunciò a chiedergli dove mai avesse trovato quelle chiavi e come avesse potuto entrarne in possesso. Si limitò ad attendere che il fratello finisse di maneggiarvi, prima di aver finalmente la bocca libera. 
Thor gli aprì anche le manette.
- Va bene. – disse una volta completata l’opera. – Ora, come stai? –
Loki mosse la bocca per provare a riabituarsi, mentre Thor lo guardava sorridente.
- Ora va meglio. – si limitò a rispondere, con la voce un po’ impastata.
- Le guardie sono arrivate sin qui? – chiese Thor facendosi più serio.
- Certo. Cosa credevi?  – ribatté acido il fratello. – Che ti sei inventato con Odino? –
- Non avevo pensato a cosa avrei detto quando Volstagg mi …  –
- Credevi che il tuo stupido piano funzionasse? –
Thor abbassò lo sguardo, ma Loki non capiva che con il proprio comportamento feriva soltanto il fratello. O magari lo sapeva fin troppo bene.
- Quindi? – riprese lo Jotun.
- Ho detto che eri scappato appena dopo essere arrivati qui. – si decise a rispondere il biondo.
- Spero per voi che non siano andati a cercarmi su Jotunheim. – affermò Loki. – Il mio popolo, come sai, non è molto amichevole. – ghignò.
Thor odiava quando Loki gli ricordava le proprie origini, lo faceva soltanto stare male.
Passò un momento in cui si guardarono in silenzio, come se l’uno aspettasse la replica dell’altro.
- Cosa farai ora? – chiese Thor.
- Be’, di certo non posso restare nascosto per l’eternità. –
Il fratello lo guardò dubbioso, aspettava che l’altro aggiungesse qualcosa, ma quel qualcosa non arrivò, perché Loki aveva già deciso cosa fare.
Infatti sorpassò Thor e uscì dal rudere con passo deciso, dirigendosi al cavallo del fratello legato fuori.
- Cosa fai?! – gli urlò il biondo.
- Vieni con me o rimani qui? – rispose l’altro montando a cavallo.
                                                            
                                                                    ***
Il cavallo si fermò davanti l’ingresso del palazzo. Loki scese, ma Thor lo bloccò prima che potesse entrare.
- Che vuoi fare, Loki?! –
Ma lui si girò soltanto a guardare il fratello e gli rivolse un sorriso, rigirandosi.
- La cosa giusta. – gli rispose mentre si allontanava di spalle.
              
                                                      ***
Appena le guardie videro il traditore entrare di propria volontà, lo ritennero subito pazzo.
Stava andando incontro alla morte da solo.
Lo attorniarono e lo scortarono fino alla sala del trono.
- Padre degli dei, è permesso? – si accertò Loki prima di entrare, con tono un po’ beffardo.
Odino si sbalordì di sentire la voce del figlio che non rivedeva da tanto.
- Ti hanno catturato le guardie? – gli chiese poi, diffidente.
- Non sono una belva, al contrario di quanto credete. – ribatté, fingendosi offeso. – E, no. Sono qui per mia volontà. – affermò guardando con disprezzo le guardie che lo seguivano.
- Hai finalmente deciso di redimerti? – azzardò il re.
Loki lo guardò in silenzio. Come se lo stesse sfidando. A volte non parlare poteva risultare più espressivo di tutte le parole.
E ad Odino bastò.
- Allora, Padre! – gli gridò esaltando l’ultima parola – Mi incarcerate o aspettate che scappi nuovamente? – chiese ridendo.
 
                                                                 ***
 
- E, così, sai come è finita? – Thor sentì due guardie scherzare tra loro.
- No, dimmi! –
- Quel pazzo di Loki si è fatto incarcerare! L’ho sempre detto io, che non era normale.-
- Davvero! Aveva l’occasione di scappare e torna. Ma chi gliel’ha fatto fare! –
- Ahah! Giusto. Mah, comunque lo giustizieranno domani! –
- Fanno bene, se lo merita! –
“Che meschini” pensò allontanandosi.
Lui voleva bene suo fratello. Non sopportava l’idea di vederlo morire. Voleva solo saperlo libero, e lontano da lì, da quel popolo che lo odiava a tal punto da volerlo morto.
Non capiva perché aveva deciso di costituirsi. Probabilmente non l’avrebbe mai fatto, ma gli sarebbe rimasto come un enorme peso sulla coscienza.
E una fitta al cuore. Si sentiva in colpa. Terribilmente in colpa.
 
                                                         ***
- Loki. – un sussurro nel cuore della notte svegliò Loki di soprassalto.
- Loki, mi senti? – cercò di alzarsi dalla brandina della cella tastando a tentoni al buio la parete umida e fredda.
- Chi è? – rispose al sussurro, con la voce un po’ impastata.
- Sono io. – Loki riconobbe la voce.
- Thor! Che ci fai qui? – il fratello non rispose alla domanda, e Loki lo sentì armeggiare con delle chiavi, o qualcosa di simile, mentre si avvicinava alla grata della cella.
Dopo pochi secondi la serratura si aprì e Loki sentì la mano calda del fratello posarsi sulla sua spalla.
- Vieni con me. – gli disse. Loki decise di seguirlo. In fondo, l’indomani sarebbe morto. Non aveva niente da perdere.
Richiuse la grata e uscirono dai sotterranei.
Era notte e il silenzio regnava su tutta Asgard. Thor aiutò Loki a salire su un cavallo, dopodiché fece lo stesso. Uscirono dal grande portone dorato ed arrivarono sul ponte dell’arcobaleno.
Thor scese da cavallo e il fratello lo seguì.
Loki lo guardò, mentre lui si era affacciato dal Bifrost, a rimirare l’Universo.
- Mi volevi portare in questo posto prima che morissi? – il tono del minore era acido.
- No, tu non morirai, Loki. –
- Ma cosa dici? – ribatté – Verrò giustiziato all’alba. – concluse con un impercettibile tremolio nella voce che solo il fratello avrebbe mai potuto sentire.
Thor si girò e lo guardò negli occhi.
- Loki, ma non ti rendi conto? – gli disse nel modo più semplice al mondo – Sei tu che stai dicendo di morire. –
Il fratello lo guardò allibito. Nel buio poteva riconoscere i suoi occhi color cielo brillare.
- Voglio che tu viva. – affermò il maggiore. – E lo vuoi anche tu. –
- Che vuoi fare, Thor? – gli chiese il moro.
- La cosa giusta. – disse, con un impercettibile tremolio nella voce, del tutto simile a quello del fratello.
Loki vide una lacrima scorrere sul viso di Thor e, inaspettatamente, se ne chiese il motivo. In un attimo, si ritrovò a cadere velocemente nel vuoto, attorniato da stelle e galassie che scintillavano.
Le lacrime calde cominciarono a scorrergli sul viso pallido e freddo, ma non aveva paura.
O almeno, di morire non di certo. E nemmeno di dove si sarebbe fermata la sua caduta.
Quello che lo spaventava era pensare di non poter più rivedere suo fratello.
 
FINE


***
Ecco l'ultimo capitolo!:) Grazie a tutti quelli che hanno continuato a leggere e a seguire! Spero vi sia piaciuta^^
Spero (come sempre xD) in qualche recensione!
Un bacio a tutti!
A presto :D 
  
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