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Autore: fedfaith_    27/09/2012    1 recensioni
faith è una ragazza normale, ha 21 anni, va all'università e la sua vita sembra andare bene. ma c'è qualcosa che solo in pochi sanno: ha sofferto talmente tanto per amore, che ha deciso di rinchiudere 'esme' dietro un muro invalicabile, rinunciando a fidarsi e così ad amare. fin quando, non si 'scontra' con un ragazzo in particolare, niall. lei sembra non voler avere niente a che fare con quest'ultimo, visto che lui riesce a far uscire sempre il suo lato più cattivo e acido.ma alla fine, cosa puoi fare quando tutto sembra perduto, e quando l'unica cosa che puoi fare è fidarti e sacrificarti per quella persona?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una volta usciti dal locale, andammo a fare una passeggiata, prima di tornare a casa. Continuammo a parlare di tutto, a ridere come tanti stupidi, cercando di imitare il cameriere di origini italiane. 'Pronta per la seconda sorpresa?' disse mettendosi davanti a me, annuii con la testa, mi mise le mani sugli occhi e mi guidò verso un posto. 'Niall, ma non vedo niente!' dissi con tono un pò preoccupato. 'Tranquilla, ti fidi di me?' disse ricordandomi il cartone animato -Aladdin-. 'Ehm, diciamo di si!' dissi un pò confusa. 'Uhm, lo prendo come un si!' disse iniziando a ridere. Camminammo per un bel pezzo, fino ad arrivare ad una ringhiera. 'Appoggia le mani!' mi sussurrò all'orecchio, lo feci subito. 'Adesso puoi guardare!' disse con tono divertito. Tolse le mani, aprii gli occhi e mi ritrovai davanti uno spettacolo indescrivibile, eravamo nella stessa zona del film, quando si vedono i due cani che passeggiano. La luna piena illuminava tutta la zona e le stelle sembravano piccoli glitter su una trapunta blu notte. 'Niall ma è.. Wow!' dissi non riuscendo ad esprimere la felicità e la bellezza di quel posto. 'Si, proprio come a te!' disse Niall abbracciandomi da dietro. Diventai rossa, meno male che ci pensò l'oscurità a nascondermi. 'E' dolce sognare, e lasciarsi cullare, nell'incanto della notte. Le stelle d'or, con il loro splendor, sono gli occhi della notte.' mi cantò all'orecchio. Conoscevo quella canzone era quella del film disney, ma le parole erano diverse. Capii solo dopo che era italiano quella strana lingua. Sentii gli occhi diventare lucidi, mai nessuno aveva fatto qualcosa di così dolce per me. 'Sei vicino al tuo amore, che a te si stringerà, la notte con la sua magia quanti cuori unir saprà. E' dolce sognar e lasciarsi cullare, nell'incanto della notte.' disse infine prima di voltarmi e darmi un tenero bacio al chiaro di luna. 'Sei davvero incredibile lo sai?' dissi supercontenta. 'Ahah e lo so, sappi che io sono disposto ad aspettare anche secoli.' disse lui con tono serio, guardandomi intesamente negli occhi. 'Aspettare cosa?' chiesi confusa. 'Aspettare che tu ti fida di me.. Anche se so che non servirà aspettare tanto!' disse iniziando a ridere. 'Uhm forse hai ragione' dissi con tono imbarazzato, del resto con tutti quei gesti li, mi stava davvero facendo arrivare al punto di fidarmi ciecamente. Sgranò gli occhi, non riusciva a credere a quello che avevo appena detto. Mi abbracciò, per poi riprendere finalmente conoscenza e parola. 'Grazie, questo significa davvero tanto per me. Comunque le sorprese non sono ancora finite' disse contento. 'Ancora!? Allora, hai proprio deciso di farmi piangere eh!?' dissi con tono sarcastico. 'Con la differenza che quelle sarebbero finalmente lacrime di gioia!' disse con tono dolce. 'Dai, andiamo verso la macchina' disse allungandomi la mano. La presi e iniziammo a dirigerci verso il parcheggio. C'era piuttosto freddo, tanto da farmi venire i brividi, Niall si tolse la giacca per metterla  intorno alle mie spalle, era una sensazione piacevole. Continuammo a parlare, fino a quando ci trovammo vicino al locale dove tutto ebbe inizio. La prima volta mi versò il drink, e la seconda mi difese dal mio ex per poi portarmi a casa sana e salva. C'era da dirlo, eravamo strani come coppia, ci succedevano sempre le cose più impensabili. Mi scappò un sorriso ingenuo, non credevo che lui mi stesse guardando 'Perché ridi?' mi disse lui con tono tranquillo 'No così, ripensavo a quando mi hai versato il drink!' dissi scoppiando a ridere come una scema 'Ahha me lo ricordo benissimo, è stata un'altra serata fantastica. Poi vedere la tua faccia arrabbiata, uno spettacolo sublime!' disse iniziando a ridere 'Ahahah simpatico!' dissi con finto tono offeso. Iniziammo a ridere di gusto, come sempre ormai, fin quando la nostra attenzione non venne catturata dalla visione di una persona di nostra stretta conoscenza. Di fronte a noi c'era la stangona russa, non sembrava essere tanto in lei. Indossava un vestito molto succinto, stile inguinale. Chissà magari aveva appena finito di lavorare con qualche suo cliente. Vidi con stupore che sorreggeva in mano una bottiglia grande di Absolut Vodka con dentro 1/4 del liquido. Che se la fosse scolata tutta da sola!? Possibile, visto che non si reggeva nemmeno in piedi. Venne verso di noi, con fare molto deciso e incazzato. Niall si mise a scudo davanti a me, era piuttosto serio adesso. La sua espressione pacifica era svanita per far posto ad un espressione piuttosto arrabbiata. Mi guardava dritta negli occhi, sapevo che da li a poco sarebbe successo qualcosa. 'Tu! Da, tu! Tu rovinato mia vita, tu tradito me con questa cessa!' disse a Niall tenendogli il dito puntato. 'Ti ho già detto che ne sono innamorato, e che gradirei che te la prendessi con me e non con lei. E cosa più importante, non la chiamare cessa. Perchè, a differenza tua, lei ha un cuore che non regala al primo che passa, come fai tu con qualcos'altro!' disse Niall piuttosto incazzato, lo guardai, lui mi guardò e mi consolò con il suo solo sguardo. 'Quindi, se non ti dispiace adesso noi andiamo, dasvidania' disse Niall iniziando a voltarsi. Peccato che Olga fosse venuta li con l'intento di attuare la sua vendetta, lo girò di colpo, tanto da costringerlo ad appoggiarsi a me. 'Tu, tu omuncolo. Tu merda! Nessuno tradire olga, tu puttana!' disse Olga iniziando a gridare. L'aveva chiamato puttana!? Stavo per scoppiare a ridere, ma mi fermai. 'Ehm dici a me?' dissi spostandomi da dietro le spalle di Niall abbastanza da riuscirla a vederla in viso. 'No tu puttana, tu fatto soffrire me! Tu messo con questa cessa, stronza e pure zitella.' disse lei iniziando a strattonarlo. Niall scoppiò a ridere come un pazzo, 'Tu mi hai chiamato puttana!? Ahahha, sei ubriaca fradicia!' disse continuando a ridere. 'Ah tu ride di Olga!? Ora fare vedere io a te, inutile checca di cazzo.' disse, prima di dargli un cazzotto sotto l'occhio. Lui barcollò con una mano sul viso. Non ci visti più dalla rabbia. ma come cazzo si permetteva 'sta puttana? Non si doveva azzardare a toccarlo, che se la prendesse con me, ma non con lui. Ero furibonda, se la sera prima si era risparmiata la plastica facciale ora non aveva nessuno scampo. Mi tolsi la giacca, controllai che Niall stesse bene. 'Ahha ora tu no ride più, tu non avere palle! Tu omuncolo.' disse con tono vittorioso. Mi voltai nera in viso, si era girata ad esultare. Le Toccai le spalle, si girò e le diedi un cazzotto in piena faccia. 'Pupa, datti una calmata. In caso TU non sei nessuno, lui è più utile di quanto dici tu. E non ti permetto di parlagli così, ne di toccarlo, intesi?' dissi fiera di me, era ancora intontita dal cazzoto che le avevo sparato in pieno viso. Niall era ancora sconvolto dalla mia reazione, mi implorò con lo sguardo di smettere, ma non gli badai, quella ragazza aveva scherzato con fuoco già dall'iniziò, era giunto il momento di dargli una bella lezione di galateo. Si riprese con un pò di difficoltà, per poi guardarmi ormai in cagnesco. Bene vuoi giocare!? E allora giochiamo! 'Tu brutta cessa schifosa. Tu forse brava con parole, ma non brava con mani come me!' disse lei 'Ahah, io no sicura cara!' dissi prendendo la posizione da lotta. Prima che potessi mettermi nella posizione di difesa, però, arrivò e mi colpì proprio sotto l'occhio. Cazzo, ci sa fare la ragazza, ok! Si diano inizio alle danze. Iniziammo, sembravamo due lottatrici esperte, la colpì più volte, arrivando anche a spaccarle il setto nasale. Peccato che poi, lei prese il sopravvento, iniziò a colpirmi prima con colpi confusi e deboli per poi diventare sempre più agguerrita e aggressiva. Mi colpì dappertutto, in faccia, sullo sterno, nello stomaco. Alla fine non riuscì più a riprendermi, iniziai a non vedere bene, sicuramente con tutti i pugni che mi aveva dato, mi aveva fatto volare tutte e due le lentine. Mi prese con il braccio all'altezza del collo, prese l'anello con una grossa pietra che portava nell'indice destro e mi rigò tutta la faccia, dalla tempia al mento. Non gridai, ma sentii un male assurdo. 'Questo per credere di sconfiggere Olga, e questo per aver rubato ragazzo di Olga.' disse prima di farmi un altro taglio con l'anello dall'attaccatura dei capelli fino al sopracciglio. Vidi Niall prendere il telefono e chiamare qualcuno, sicuramente stava chiamando i soccorsi. Poi mi girò e mi colpì la tempia con forza, stramazzai a terra ormai messa ko. Non vedevo più, vedevo tutto bianco, sentivo solo i rumori e questo mi spaventò. Ma per lei non sembrava abbastanza, continuò per altri 5 minuti buoni a prendermi a calci nello stomaco. 'Hey invece di prendeterla con lei, perchè non vieni qui, avevi detto che me l'avresti fatta pagare, beh sono qui che ti aspetto!' disse Niall, per importunare Olga. No, Niall non farlo, non riuscivo a vedere, ma sentivo ancora che lei non si era stancata di me. 'Hey muoviti, sono qui!' disse Niall, continuando ad infastidirla. Mi diede un ultimo calcio all'altezza del diaframma, prima di allontanarsi per andare verso di lui. Non riuscivo più a respirare. 'Allora tu volere finalmente fare uomo? Tu mandato bimba stupida per difendere te, tu omuncolo, tu non vale niente.' disse Olga incalzando. 'No, lei non è una bambina. Tanto potrai farci del male, potrai ridurci a dei vermi a suon di calci, ma alla fine io la amo lo stesso e non potrai fare niente per separarci, per farmi cambiare idea. IO LA AMO E L'AMERO' PER SEMPRE E TU RESTERAI DA SOLA!' disse quelle ultime parole urlando. No, dovevo lottare, come lui stava facendo per me, riacquistai la vista, iniziai a rivedere le ombre, poi i colori, e i corpi. Mi voltai sul fianco per vedere la scena, per dirgli che mi fidavo, per dirgli che io ci sarei stata, per dirgli che io lottavo come lui. Mi guardò per un lunghissimo istante, si capiva che non voleva che quella serata finisse cosi. 'Oh io stare sola, io no essere tanto sicura. Ora arriva momento mia vendetta, no potere separare voi due, ma potere avere mia vittoria' disse prima di iniziare a ridere in tono malefico. Si girò per andare a prendere la borsetta, guardai Niall, cercava di restare calmo, anche se aveva perso colore in viso. E li capii, io già mi fidavo di lui, e avrei fatto qualsiasi cosa per renderlo felice, proteggerlo, amarlo, anche sacrificare la mia vita, perchè era vero, lui non era come gli altri. Prese qualcosa dalla sua borsetta, Niall si irrigidì ancora di più, io non riuscivo a vedere bene. Capii che quella era una pistola, la puntò all'altezza del suo bacino per poi postassi più in giu. 'Visto che tuo amichetto non serve a niente, ti conviene dire addio. Dasvidania James!' disse premendo il grilletto. Quella scena sembrò andare a rallentatore: io mi alzai di scatto, avrei anche sacrificato la mia vita pur di proteggerlo, riuscì ad arrivare giusto in tempo, mi gettai tra i due, e li dolore. Caddi a terra, avevo sentito lo sparo sordo rintuonarmi nei timpani, ti prego fa che lui sia salvo! Una volta arrivata a terra, capii che il mio piano era riuscito alla perfezione. Sanguinavo e sentivo un dolore cane, ma almeno lui era salvo,ero riuscita a proteggerlo. In men che non si dica arrivarono polizia, autoambulanza e i ragazzi. Tutti erano sbigottiti non credevano alla scena che gli si era appena presentata davanti.
Le guardie credo che presero Olga. Per due secondi non vidi più, la mia ora poteva anche essere vicina ma mi serviva ancora la vista. Mi feci forza, cercai di mettermi seduta, ma sentivo più dolore. Aprii gli occhi, li sentii appiccicosi e bagnati, li asciugai con la mano, e si, erano sporchi di sangue, come anche tutto il vestito. E lui era già li, mi prese dalle spalle capendo ciò che volevo fare. Lo guardai nei suoi occhi blu, capivo che cercava di non guardarmi in quello stato, era ancora sconvolto dal mio folle gesto. Gli voltai il viso, lo presi nelle mani e iniziai ad accarezzarlo amorevolmente. 'Perché? Perché? Dimmi!' disse lui con la voce rotta . Il dolore aumentava, stava per arrivare il momento della mia dipartita. 'Perché.. Le persone.. Aaah.. Fanno.. Cose pazze.. Quando......' non sentii più niente.

Macciaoooooooo
anche oggi altro capitolo, come vi dicevo, le cose sono cambiate, e i colpi di scena stanno arrivando. Non è ancora finita, tranquilli, continuate a leggere, ma vi avverto, saranno molto più brevi, giusto per lasciare la giusta suspence.
bacini bacetti
grazie se leggete/passate/preferite e recensite
xoxo
-Fed
  
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