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Autore: lulubellula    27/09/2012    2 recensioni
Luca Benvenuto sta per correre tra le braccia di un destino crudele: è davanti a Toni Corallo, sospeso tra la vita e la morte.
E se... gli fosse concessa una seconda chance?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E se ...

Capitolo Dodicesimo

Anna continuava a fissare sbigottita quel dannato stick bianco acquistato in farmacia, non riusciva a credere di essere incinta, proprio non le riusciva.

Camminava avanti e indietro per le stanze vuote del suo appartamento, cercando di trovare qualcosa a cui aggrapparsi, una fotografia, un ricordo, una telefonata di Luca dopo 'quella' notte, ma niente, sapeva benissimo che non avrebbe riportato alla mente nulla, perché quella fotografia, quel ricordo, quella telefonata, non c' erano, non c' erano mai state.

Era calato un profondo e imbarazzante silenzio tra di loro, aveva provato a chiamarlo, ma niente, a casa non rispondeva, al Decimo Ugo mormorava delle scuse patetiche, balbettando imbarazzato.

Era stata tentata più volte di tornare a Roma per un week end, solo che alla fine, il suo carattere testardo e orgoglioso aveva avuto la meglio sulle sue buone intenzioni, incrementando così quella fitta coltre di nebbia o di risentimento che si innalzava minacciosa davanti a loro.

"Un figlio? Come farò a crescere un figlio da sola, come farò a dirglielo oppure a tacere? Devo escluderlo dalle nostre vite per sempre oppure dargli un' ultima possibilità? Non so cosa fare, non so perché lui mi stia evitando, perché non voglia saperne più nulla di me. Forse si é pentito, forse ha capito che tra noi é stato tutto un errore, dopotutto gli era già successo con quella collega del Decimo, con Valeria. Alla fine lei se n' é andata e lui non ha fatto nulla per impedirglielo".

Si asciuga le lacrime che le scendono copiose lungo il volto.

"Credevo di essere importante per lui, pensavo di essere la 'sua persona', mi sono illusa di essere speciale e unica, ma forse mi sono sbagliata, forse ho sopravvalutato il nostro rapporto, forse ho sbagliato qualcosa. Vorrei proprio una risposta, vorrei sapere se e dove ho fallito, vorrei avere un motivo valido per mettermi il cuore in pace oppure per lottare con le unghie e con i denti per salvare il nostro rapporto. Vorrei che lui fosse qui, ma non c' é, deve essersi dimenticato di me, dopotutto che razza di uomo illude una donna per una sola notte, dicendole che l' ama e che finalmente ha trovato il coraggio e le parole per confessarle i suoi sentimenti e poi se ne va, senza parlare, senza dirle un 'ciao', un 'addio' o un 'arrivederci' che lasci intendere quello che vuole per il futuro?".

Anna si alza e continua a camminare, si avvicina alla sua scrivania e prende tra le mani una fotografia scattata solo un paio d' anni prima di lei e Luca, la prima sera nel loro nuovo appartamento.

"Sembrano passati secoli da quel momento felice, eppure sono solo due anni, siamo riusciti a rovinare tutto in soli due anni! ".

Lei inizia a singhiozzare e poi a piangere a dirotto, sul suo viso si scorgono la delusione e la sofferenza di chi si sente tradito e abbandonato dalle persone che più ama, da quelli in cui ha riposto tutta la sua fiducia.

"Ho già scelto, solo che mi fa male ammettere che sto decidendo di rinchiudere un capitolo importante della mia vita in un cassetto polveroso e pieno di risentimento e di frasi lasciate a metà. Mi ferisce ammettere che entrambi abbiamo sbagliato e che siamo incapaci di parlarci e di chiarirci, mi fa male pensare che non ti rivedrò più e che avrò questo bambino da sola, che lo cullerò e amerò sapendo che é tuo ma che non te lo potrò dire. Non parlare che te mi logorerà l' anima, mi farà impazzire, ma é la cosa giusta, lo sento, o almeno é tutto quello che riesco a provare in questo momento.

Scegliere di negare al mio bambino un padre mi dilania l' anima perché nemmeno io ne ho avuto uno, ma sono certa che non ripeterò gli sbagli di mia madre, crescerò questo bambino da sola, non cercherò di rifarmi una vita con qualcun altro.

E quando nostro figlio mi chiederà: 'Chi é il mio papà?, gli risponderò che é una persona buona e coraggiosa, determinata e testarda, che non ha saputo tornare sui suoi passi e lottare per gli affetti e per tutte quelle situazioni che meritano una seconda possibilità, per le persone che meritano una seconda chance".

Anna si riscopre lucida e convinta della sua scelta, si siede alla scrivania e inizia a scrivere.

 

“Ciao Luca,

Ti scrivo perché non c’è la faccio a parlarti.

Prima di tutto ti chiedo scusa, sono sparita ma questi mesi lontano da te sono serviti a tante cose, a capire me stessa, la nostra storia, quello che potevamo essere e che… che non siamo stati, che mai potremo essere.

Questi mesi lontano sono serviti ad allontanare definitivamente la speranza di un futuro con te. Qualche tempo fa ho incontrato un ragazzo. Ora mi verrebbe da scriverti il suo nome, lo vedi come sono fatta? E invece no, è meglio di no.

Con lui sto bene. All’inizio eravamo solo amici, gli ho raccontato di me, di te, di noi.

Ha capito, ha avuto pazienza. È un ragazzo d’oro sai, ti piacerebbe.

Eh beh, insomma ad un certo punto è nato qualcosa.

È riuscito a farmi immaginare un futuro sereno Luca.

E poi è successa una cosa bellissima. Luca sono incinta, sono incinta. Ti voglio bene.”

 

Ogni singola parola scritta la urta come un pugnalata al petto, le sembra di scrivere la storia di qualcun altro,anche perché
l' unica verità é il bambino che deve nascere, il resto sono solo bugie, solo menzogne.

Si sente una bugiarda, una truffatrice, una ladra, perché sta rubando per sé una vita che non esiste e perché sa che quella lettera é una strada senza via di ritorno.

Dopo averla terminata, si alza ed esce di casa,ma, prima di chiudere la porta si volta a guardare la fotografia di lei e Luca e sente una fitta al cuore.

Evidentemente la promessa che loro due si erano fatti non era poi così importante, ma solo una frase di circostanza.

Quel "Noi non saremo mai roba vecchia", era una frase vuota, senza senso, eppure la scuoteva nell' animo, come il vento con le foglie.

   
 
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