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Autore: ehi Cla    27/09/2012    0 recensioni
''Juliet, non mi importa dove andrai, cosa farai o con chi sarai, io ti amerò sempre''
Juliet abita a Milano con la sua migliore amica Martina, ha 17 anni e la sua adolescenza non è stata una delle migliori, come quasi tutto il resto della sua vita. Fino a quando, dopo il rientro da un viaggio a Londra, la sua vita cambierà radicalmente, incontrando i suoi idoli.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo viste tutto Toy Story, e avevamo avuto l’intenzione di guardare anche Le Follie Dell’Imperatore quando suonò il citofono. Corsi a vedere chi fosse, era il postino e diceva che aveva una lettera assai importante per me. Così uscii e andai a prenderla, poi mentre l’aprivo mi avvicinai a Martina. La busta conteneva una lettera e due biglietti per Londra, non c’era scritto il mittente, soltanto la scritta in rosso fatta a pennarello ‘’ Per Juliet’’. La lettera era scritta a mano, in inglese, la lessi e diceva

‘’Sembra strano, ma mi manchi. Per questo ho preso i biglietti a te e a Martina per Londra, l’aereo parte domani sera. Un bacio, Harry”

Io stavo seriamente sognando. Prima parlo al telefono con il mio idolo e mi dice che son bella, poi mi paga i biglietti per andare a Londra perché gli manco. Sono tornata una settimana fa dall’Inghilterra e mi avevano chiesto di tornarci, non me lo sarei fatta dire una seconda volta! 

'Marti, Harry ci ha mandato i biglietti per tornare a Londra!' le gridai

'Oh Cacchio davvero?!? Vero che ci andiamoooo?' fece la faccia da cucciolo per supplicarmi

'Guarda che non serve che mi supplichi, è logico che ci andremo! Cavolo Harry Styles mi manda i biglietti per Londra e io non ci vado?! Guarda che fumo sigarette e basta, non marijuana.' 

'Ok, quand’è il volo?' mi chiese

'Domani sera alle 9.00, andiamo su che mi aiuti a fare la valigia, anzi prima chiamiamo Harry. Poi facciamo la mia valigia e poi andiamo da te così prepariamo la tua.' dissi mentre salivo di corsa le scale.
Presi il biglietto e composi il numero, dovetti aspettare un po’, ma poi rispose

'Juliet? Hai ricevuto la busta immagino' disse Harry

'Harry! Si ho ricevuto la busta coi biglietti, ma sei matto! E dove staremo i e Marti quando saremo li?' domandai curiosa

'Allora, per l’inizio vi ho prenotato un hotel,poi si vedrà…A voi va bene?'

'Certo! Ok, ci sentiamo domani Harry…' dissi dolcemente

'Va bene Juliet.. a domani' e chiuse
Guardai Martina ed entrambe scoppiammo a urlare e ridere e piangere, poi aprimmo l’armadio e presi tutti i miei vestiti preferiti e li misi nella valigia. Dopo aver preparato la mia roba corremmo a casa di Marti per preparare la sua valigia. A casa sua c’era sua madre che ci salutò

'Ciao Juliet, che piacere vederti. Come stai?' mi domandò

'Ciao Lara, molto bene grazie. Te?' chiesi, mentre Martina era corsa di sopra a cercare la valigia

'Bene grazie..'

'Mammaaaaa! Dov’è la valigia?!' urlò Marti dal piano di sopra

'A che ti serve la valigia?!?' urlò Lara in risposta

'Vedi Lara, a Londra abbiamo conosciuto un ragazzo, abbastanza famoso. E oggi ci ha spedito due biglietti per tornare a Londra. Per questo ci serve la valigia' spiegai sorridendo
Il sorriso dalla faccia di Lara sparì, e subito corse su da Martina gridando

'Tu a Londra non ci torni! Hai combinato un sacco di casini quando eri la, per poco non ti facevi ammazzare. Guai a te se pensi anche soltanto di andarci!'
sbam! Ceffone in faccia, solito della madre di Martina, poi scese le scale e se ne andò in cucina. Io salii piano piano le scale e andai in camera della mia migliore amica. Mi aspettavo di vederla per terra a piangere, invece stava facendo la valigia

'Non mi frega niente di quello che dice lei. Avrò 18 la settimana prossima, faccio quel cazzo che mi pare!' disse sottovoce, poi alzò lo sguardo e mi vide.

'Domani mia madre esce a mezzogiorno, verrò da te con tutte le mie cose, così potremo partire. Ma i tuoi?'

'Per i miei non è un problema. Di me gli frega poco, non hanno mai fatto niente, nemmeno quando avevo iniziato a drogarmi e fumare. Ne sono dovuta uscire da sola da quel tunnel…' dissi con la voce spezzata, stavo per ricominciare a piangere, mi succedeva sempre quando ripensavo a quel periodo della mia vita. Ma ero pronta a ricominciare, ad andare avanti. Più forte di prima.
  
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