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Autore: ehi Cla    26/09/2012    0 recensioni
''Juliet, non mi importa dove andrai, cosa farai o con chi sarai, io ti amerò sempre''
Juliet abita a Milano con la sua migliore amica Martina, ha 17 anni e la sua adolescenza non è stata una delle migliori, come quasi tutto il resto della sua vita. Fino a quando, dopo il rientro da un viaggio a Londra, la sua vita cambierà radicalmente, incontrando i suoi idoli.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono in camera mia seduta sul letto a gambe incrociate che fisso il muro. Tengo lo sguardo fisso su quel muro bianco e strizzo un po’ gli occhi, quasi volessi tirarne fuori tutto quello che aveva potuto vedere nell’arco di 17 anni. Non so perché lo faccio, è da quando sono piccola che mi piace guardare quel muro che dovrebbe essere bianco, con i segni delle mani che ho lasciato nel corso del tempo, dal basso verso l’alto, man mano che crescevo riuscivo a raggiungere altezze sempre differenti. Chiudo gli occhi e inizio a pensare al viaggio a Londra da cui
ero appena tornata, al volo quasi perso, alle hostess antipatiche, al bellissimo hotel, agli amici che avevo incontrato, ai posti che avevo visitato, alla rapina nella camera dell’hotel, alle discoteche inglesi e al numero di telefono…apro di colpo gli occhi e guardo nervosamente il mio comodino, il primo cassetto. Dentro quel cassetto tengo tutte le cartoline, gli indirizzi mail, i numeri di telefono e quel foglietto.
Trascinandomi fino al comodino apro il primo cassetto, prendo una pallina di carta e mi risiedo. La apro e la stiro per bene sulla mia gamba, in modo che si possa leggere ciò che c’è scritto sopra
‘’ Sei così bella, chiamami appena torni in Italia’’ e un numero di telefono. Non so di chi sia e voglio scoprirlo, ma è passata una settimana dal mio rientro in Italia e ancora non ho chiamato devo farlo. Facendomi coraggio prendo il cellulare dalla tasca dei jeans, mi lascio scappare un sorriso quando vedo la faccia di Hazza come sfondo, e digito quel numero sulla tastiera. Poi schiaccio il tasto verde e me lo porto all’orecchio. Non so cosa sta succedendo nella mia pancia, c’è in corso una tempesta, faccio fatica a respirare sono troppo agitata. Poi, d’un tratto qualcuno dall’altra parte apre

‘pronto?’ dico con un fil di voce

‘Pronto? Chi è?’ Un ragazzo. Inglese. Con una voce dannatamente bella che mi sembra di aver già sentito.

‘Ciao, sono Juliet. Tu chi sei?’ chiedo cercando di usare un tono di voce abbastanza sicuro di se

‘Juliet? Quella Juliet? Ahaha finalmente sei riuscita a chiamarmi!’ ride divertito

‘Si, sono riuscita a chiamarti! Ma tu chi sei? Come fai a sapere che sono italiana? Come fai a sapere che mi chiamo Juliet?’ chiedo tutto d’un fiato

‘fai troppe domande ragazza, proverò a rispondere. Mi chiamo Harry e ti ho vista più volte a Londra. Per sapere come ti chiamavi e che eri italiana ho fatto in fretta. Una sera in discoteca c’ero anch’io e beh, l’ho chiesto alla tua amica. Era ubriaca fradicia tanto che avrebbe potuto dirmi il codice della sua carta di credito se lo avesse avuto!’  Harry? Subito penso a Styles, al ragazzo ricciolo che mi ha rubato il cuore. Ma non può essere lui! Lo avrei certamente riconosciuto se lo avessi visto, anche solo di sfuggita, in discoteca. Però tentar non nuoce così glielo chiesi

‘Ho capito. Ma, senti, lo so che è da stupido chiederlo. Ma tu sei Harry Styles?’

‘Oh bambina, l’hai capito! Ahah non rimanere sconvolta e non svenire ci starei troppo male’ disse dolcemente

‘Oh cavolo…Vuoi dire che sto parlando con Harry Edward Styles al telefono? Credevo di essermi svegliata stamattina…’

‘Sei pure simpatica! Comunque adesso devo andare i ragazzi mi stanno chiamando, ti chiamerò appena posso. Devo parlarti di una cosa. Ciao ciao’

‘ Ciao Harry’ salutai
Chiusi la chiamata e fissai un po’ lo schermo, il ragazzo con cui avevo appena parlato era quello del mio sfondo? Ancora non ci credo. Devo dirlo a Martina, è stato merito suo se mi aveva appena chiamato il mio idolo. Chiamo Martina per dirle di venire a casa mia alle 3.30 perché devo dirle una cosa importantissima. Appena chiudo tiro un sospiro e scendo in cucina, apro tutte le ante fino a quando non trovo il barattolo della nutella. Lo prendo e mi dirigo in salotto dove mi accoccolo sul divano e accendo la Tv per passare il tempo prima che arrivi Marti.
 
Suona il citofono. Deve essere lei, ma non ho voglia di alzarmi così le mando un messaggio e le dico di scavalcare. C’è abituata, lo faceva sempre quando era più piccola, veniva la sera da noi a mangiare il gelato e per non farci alzare da tavola scavalcava. Apre la porta e si lancia sul divano affianco a me

' Che devi dirmi di così importante?' mi chiese guardandomi fisso negli occhi

'Dovrei odiarti o amarti?' le chiesi con lo sguardo fisso sulla tv e il dito che viaggiava dal barattolo di nutella alla mia bocca

'Perché scusa? Comunque preferirei essere amata dalla mia migliore amica,sai.' mi disse mettendosi seduta bene sul divano

'sai con chi ho parlato al telefono esattamente dieci minuti fa? No, non lo sai. Ho parlato con Harry Styles  e era suo quel numero sul biglietto, mi ha detto che TU a dargli il mio numero, a dirgli che mi chiamo Juliet e a dirgli che sono italiana.' ero serissima

'Oh cielo. Davvero?' era sconvolta

'Si, quella sera quando eri ubriaca gli hai detto tutto. Ha detto che mi richiamerà sta sera che deve dirmi una cosa importante. Tu rimani qui a mangiare con me, ordiniamo la pizza,ok?' le proposi

'Ooohh, va bene! Se ordiniamo la pizza certamente!! Ora ci guardiamo Toy Story2?'

'Va bene.'
  
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