Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sa2502    27/09/2012    2 recensioni
Sarah era una ragazza sola. Amava molto scrivere, le sembrava che quelle pagine bianche racchiudessero qualcosa di spettacolare, che solo lei poteva percepire. Quando scriveva dava tutta sè stessa per cercare di tirare fuori dalle pagine quel sogno e farlo vivere a tutti.
Ma Sarah aveva anche un'altra grande passione: cantare. Cantava ogni tipo di canzone, con una passione e una sicurezza che dava vita alle parole di quelle melodie. Nella vita reale si comportava in modo del tutto diverso: non aveva amici, non s'interessava di niente, non rideva quasi mai, sembrava quasi che non avesse espressioni.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE: prima di iniziare a leggere il capitolo volevo scusarmi per aver ritardato così tanto a postare, ma avevo da studiare già il secondo giorno di scuola! ç.ç Detto questo, HOPE YOU LIKE IT! <3

Dal piano superiore si sentivano le urla di Louis e i gemiti di dolore di Harry. Le mie mani tremavano, non sapevo più cosa fare, non sapevo veramente cosa dire, mi dispiaceva per quella situazione, ma in fondo Harry se le meritava quelle manate. Dopo un pò scese Louis con sguardo furioso e Harry stava strascicando per le scale, arrivando al freezer a prendere un pò di ghiaccio, per poi accasciarsi a terra. Louis prese le chiavi della sua nuova macchina e andò via sbattendo la porta. Poco dopo rientrò in casa accendendosi una sigaretta e lanciare il pacchetto a Zayn, per offrirgliene una. Il pakistano sfilò quella paglietta dal cartoncino e andò fuori in giardino con Louis. 'Voglio alzarmi anch'io' dissi a Liam, 'Sei sicura di stare bene?' chiese lui di rimando 'Certo che sto bene!' risposi con un sorriso. Mi alzai dal divano e presi una sigaretta anch'io. Andai in cucina e l'accesi al fornello, come facevo prima, quando fumavo. Ho fumato per 5 anni, poi decisi di smettere e di voler bene ai miei polmoni. Andai fuori in giardino, appoggiandomi alla porta che da dentro portava fuori. Inquadrai i due ragazzi poco più in là. M'incamminai verso di loro i quali, dopo aver sentito dei passi, si erano voltati. Zayn mi fissava con la bocca spalancata, mentre Louis mi guardava leccandosi le labbra. Lo devo ammettere, quando fumavo attiravo sempre sguardi bollenti. Li sorpassai con non curanza e andai a sedermi più avanti, sul prato fresco del nostro giardino. Rimasi lì, a fumare e a pensare a quello che era successo.
Passarono 2 giorni dall'accaduto. Era quasi l'ora di pranzo e Niall mi stava ossessionando con le sue preghiere perchè voleva che gli cucinassi la pasta. Ero inglese sì, ma avevo i nonni italiani, quindi sapevo cucinare italiano. Uscii velocemente per comprare la pasta e mi misi ai fornelli. Cucinai a tutti la pasta al ragù, che divorarono in mezzo secondo. C'era chi si teneva la pancia, chi si sbottonava i pantaloni, chi si massaggiava lo stomaco e chi rideva a crepapelle, come me e Melanie. Finito di pranzare mettemmo tutto apposto e Niall ebbe una grande idea: giocare a nascondino. Io e Melanie ne fummo entusiaste: correre serviva per smaltire, quindi eravamo felici come due pasque.Visto che il gioco l'aveva proposto Niall lo costringemmo a contare e ci nascondemmo tutti. Dopo 1 minuto sentii Niall dire 'VENGOOO!'. Io mi ero nascosta al piano superiore, come la maggior parte dei ragazzi. Mi nascosi dietro le scale, punto molto strategico in quella casa. Niall andò a cercare in giardino e io mi sentii prendere per i fianchi. 'Dai Lou' sussurrai, 'Questo non è il momento!'. Quando mi voltai capii che non era lui: c'erano due occhi verdi davanti a me. Harry mi tappò la bocca con una mano e io lo lasciai fare. 'Ti prego non urlare' disse Harry togliendomi le mani dalla bocca. Io senza proferire parola lo portai nella nostra stanza a chiusi a chiave. 'Perchè chiudi a chiave? Non hai paura di me?' chiese lui con un sorriso amaro dipinto in volto, 'Non ho paura, mi fido di te e voglio sapere cos'hai da dirmi' 'Come fai a sapere che ho qualcosa da dirti?' 'Semplice, hai i muscoli in tensione e lo sguardo sincero, sei fin troppo serio'. Lui annuì e sorrise. 'Bèh sì, ti volevo dire una cosa, ma preferirei farlo davanti a tutti, giù in sala, ma...' 'Ma?' chiesi io con sguardo interrogativo 'Non credo che tutti mi ascolteranno, sono stato uno stronzo!' 'Già!' annuii io con forza 'Comunque ci penso io'. 'Grazie per lo stronzo eh!' disse lui mettendo il broncio, 'Dai riccioli d'oro, non c'è tempo per giocare andiamo di sotto e sentiamo cos'hai da dire'. Lui stava per aprire bocca ma io capii subito cosa voleva dire 'Lo fermiamo il gioco, riprenderemo dopo'. Detto questo ci avviammo giù per le scale dove c'erano già tutti, e TUTTI mi stavano pregando di fare bomba-libera-tutti visto che Harry non se lo cagava nessuno. Io misi le mani sui fianchi  e dissi con tono serio 'Mettetevi seduti sul divano per favore', ma tutti risposero che non avevano voglia, poichè stavamo giocando. 'Ragazzi per favore mettetevi a sedere, è importante', sempre le solite risposte. 'Ragazzi non me lo fate ridire, per favore!', iniziavano a scocciarsi e a puntare i piedi per terra quando sbottai urlando troppo forte 'VI VOLETE METTERE SU QUEL DIVANO DI MERDA Sì O NO!? VE LO DEVO RIDIRE O SIETE CAPACI DI COMPRENDERE ALLA PRIMA?'. Tutti si ammutuolirono e scapparono verso il divano. Mi girai verso Harry, che era dietro di me, e mimò un GRAZIE con la bocca. Mi posizionai anch'io sul pavimento e lui, dritto davanti a noi, iniziò a parlare. 'Ragazzi, io volevo chiedere scusa...' non finì neanche la frase che Louis sbuffò alzandosi. 'Dove vai?' chiesi io 'Dove cazzo mi pare!' rispose lui. 'Louis? Louis?!' ripetevo io, ma lui si dirigeva verso le scale senza nemmeno girarsi. 'TOMLINSON!' 'Ma che cazzo vuoi?!' 'Ma che cazzo vuoi lo dici a tua sorella, coglione! Vieni immediatamente qui e siediti!' 'Come ti permetti di alzare la voce con me? Chi pensi di essere?' 'Penso di essere la tua ragazza, o almeno pensavo di esserlo fino a due secondi fa'. Lui a quelle parole si ammutuolì. Gli spuntò un sorriso sghembo sulla faccia e mi chiese tutto felice 'Davvero lo pensi?' 'Pensavo.' risposi io fredda. 'Adesso basta, fatemi parlare per favore. Non è mai stato facile per me chiedere scusa, per favore!' sbottò Harry. Io mi girai e mi rimisi a sedere, mentre Louis era Appoggiato al muro che mi fissava. 'Ragazzi, io volevo chiedere scusa a tutti voi. Io non pensavo di essere una persona tanto schifosa, non pensavo che l'alcool mi desse tutti questi problemi, io non volevo fare male a nessuno. Io volevo Sarah in quel momento perchè ero geloso. Ero geloso della tenerezza che c'era tra lei e Louis. Il mio migliore amico si stava scopando una ragazza bellissima, mentre a me la donna più bella del mondo neanche mi guardava. Mi sentivo male, non volevo che accadesse, non volevo che i miei due migliori amici stessero da soli.' Io e Louis sgranammo gl'occhi. 'Geloso?' chiese lui, 'Migliori amici!?' chiesi anch'io. Lui arrossì e annuì con la testa. Io e Lou ci guardammo e saltammo addosso a Harry abbracciandolo. Ad un certo punto sentii dei singhiozzi. Mi girai e quello che vidi non mi piacque per niente.
 


SPAZIO AUTRICE

Buonasera ragassuole! Come va la scuola? Spero tutto bene, per me è un'incubo! :S 
Vi è piaciuto il capitolo? Troppo corto? Troppo poco dettagliato? Fa schifo proprio? 
Vi prego fatemelo sapere, è importante per me!
Cercherò di postare il prossimo capitolo il prima possibile!
Love u, xoxo
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sa2502