Il vento mi passava dolcemente tra i capelli, seduta sopra quella decappottabile, quella di Harry, mi sentivo come una bambina prima del saggio di danza. Adesso ero io ad avere le mani sudate ed il viso rosso ed imbarazzato.
“oh God” la loro casa era immensa, stanze ovunque. Liam mi aveva portato a fare il “giro turistico”, ehm ero un po’ disorientata, la stanza per la Play, le camere, le cucine, i bagni, la sauna..e poi Lui…
Era seduto avanti allo schermo della televisione con il suo cappello bordeaux, il pigiama e la solita maglietta a righe. Aveva una ciotola di haribo quasi finita ed in mano il telecomando.
Louis: “Liam, come mai sei qui? Avete già finito la vostra uscita?”
Liam: “Be’ finita non proprio, abbiamo deciso di tornare da te e ci sono anche loro.”
Louis: “Ah, anche loro?!” non sembrava molto contento di sapere che c’eravamo anche noi. Ma appena vide le mie amiche sul suo volto scorsi un sorriso. Era subito saltato in piedi ed aveva fatto cadere gli Haribo per terra, un attimo dopo si era già fiondato davanti a Ginny e Lulù e come era solito aveva iniziato a parlare a raffica e fare battute. Tutto ciò che non aveva fatto a me ieri.
Appena tornai dal bagno mi vide e fece finta di non conoscermi. Eppure ero lì, davanti ai suoi occhi. Avrei voluto urlargli contro, mi dava così fastidio questa cosa, loro nemmeno le conosci e già ci ridi e ci scherzi ed io invece? Io? A me proprio non ci pensi?!
Come sempre Liam se n’era accorto: “Che ne dici se andiamo a fare un po’ di pop corn? Io non sono bravo ma tu.. be’ spero di sì”
Liam: “Eii di nuovo come prima? Eh no basta. Non ce la faccio a vedere quel viso triste su di te! Voglio che sorriso che ti illumina voglio sentirti ridere come la prima volta che ci siamo visti”.
Lo abbracciai forte, e scoppiai a piangere un pochi secondi, le lacrime mi rigavano le guance lasciando solchi dove passavano, la matita era tutta scolata ed avevo bagnato tutta la maglietta di Liam.
Io: “Lo so, ma c’è qualcosa in lui che mi fa questo strano effetto. Io non volevo bagnarti tutto ma, ma, è stato più forte di me”.
Liam: “Piccola non ti preoccupare adesso mi cambio. Ma ti prego sorridimi”.
Mi prese l’estremità della bocca e con due dite me le tirò su delicatamente. Insieme tornammo nel salone, erano solo le sette di sera e Camilla si era addormentata, dormiva sulle gambe di Harry che intanto le accarezzava dolcemente le guancie. Vidi per la prima volta Harry arrossire quando lei si svegliò, si conoscevano solo da poche ore ma qualcosa tra loro due era scattato. Harry era così stupido che Louis a confronto era quasi serio, cercava in tutti i modi di farla ridere.
Louis: “Io propongo una partita a Paint ball! Chi è con me?!”
Zayn: “bene propongo sfide a coppie. Io sto con Ginevra!” WTF? Occhei adesso anche lui se ne usciva con queste cosa? Cosa mi sono persa in pochi attimi di assenza?
Liam: “Allora, Hazza con Camilla, Niall con Lucrezia e poi rimaniamo noi tre: Io, Chià e Louis. Noi siamo in tre, quindi preparatevi!”.
Eravamo in giardino ed ognuno di noi aveva un fucile con palline piene di vernice colorata. Eravamo pronti.
Il giardino in pochi secondi era invaso da colori ovunque e magliette macchiate.
Camilla era ricoperta di pittura verde, io ero rossa dalla testa ei piedi ed i ragazzi come sempre senza nemmeno un piccolo schizzo!
Erano le nove, dovevamo tornare a casa ma eravamo completamente macchiate così Liam ci diede quattro magliette.
Zayn: “Ce le riporterete! Almeno avremmo un pretesto per vedervi di nuovo!”