CAPITOLO 16
CINQUE ANNI DOPO
Sbirciai verso mia mamma e la vidi intenta
a guardare un vestito. Era il momento giusto. Con molta calma feci un passo
verso la strada laterale, cercando di sparire nella calca generale che mi
circondava. Ancora un altro passo, così non ero più nella sua visuale diretta.
Ancora uno e avrei potuto darmela a gambe. Lentamente, un altro passettino..
“Harumi vieni qui!”
Sbuffai, ma come diavolo faceva a
scoprirmi sempre?
“Ma mamma! Mi annoio!” mi lamentai.
Lei mi guardò male “Sei una monella!”
“Su dai Nami, lasciala andare a giocare”
mi difese la zia.
“Sì mamma, per favore!” esclamai
facendole gli occhi dolci.
Lei sospirò “E va bene! Però poi non ti
lamentare se non ti piacciono i vestiti che ti compro!”
“Grazie mamma!” esclamai correndo
lontano dal mercato.
Detestavo andare a fare compere,
preferivo giocare con Aki che purtroppo era in convalescenza dopo una settimana
di febbre e non poteva uscire di casa. Ci aveva provato, ma Ace l’aveva beccato
e l’aveva rinchiuso in camera facendogli da cane da guardia.
Corsi verso il fiume. La mamma non
voleva che ci andassi, diceva che era pericoloso, pericoloso per cosa lo sapeva
solo lei. Beh, effettivamente ogni tanto c’erano i coccodrilli, ma non ero così
stupida da farmi una nuotata! Mi piaceva andare al molo per vedere le barche
che arrivavano da posti lontani e sperduti nel mondo, che portavano con sé spezie,
tessuti e qualsiasi oggetto che fosse fuori dal comune. Effettivamente, ero
molto curiosa riguardo a tutto quello che arrivava dal fiume, così quando avevo
un po’ di tempo libero andavo sempre lì.
Arrivai al molo e con delusione vidi che
non c’era nessuna nave.
Piegai involontariamente le labbra
all’ingiù.
“Ehi, mocciosa”
Mi girai sentendo quella voce
sconosciuta. Mi ritrovai davanti un uomo alto e muscoloso, con un occhio solo e
i capelli verdi.
Spalancai la bocca guradandolo
incredula, aveva il mio stesso colore di capelli.
Mi ripresi “Non sono una mocciosa
signore, ho quattro anni e mezzo!” esclamai fiera.
Lui mi guardò intensamente, sembrava che
cercasse tratti familiari nel mio viso.
“Ho bisogno di una mano, sto cercando
una vecchia amica che vive qui, magari tu la conosci”
“Magari” confermai “Ma le informazioni
costano”
Lui sgranò l’occhio sano “Come scusa?”
Alzai un sopracciglio “Voglio una moneta
d’oro”
Mi guardò per qualche secondo poi ridacchiò
divertito “Sei uguale a tua madre”
“E tu come fai a sapere chi è mia
madre?” chiesi sospettosa.
“Si chiama Nami, giusto?”
“E come fai a saperlo?” chiesi stupita.
Lui si abbassò per guardarmi più da vicino
“Diciamo che conosco tuo padre”
Corrugai le sopracciglia diffidente “Mio
padre è morto prima che io nascessi”
“Te l’ha detto la mamma?”
Annuii convinta.
Lui sorrise dolcemente “Cosa sai su di
lui?”
“Che era un uomo forte e coraggioso, e
che è morto per salvare me e la mamma”
La mamma non parlava molto di lui, ogni
volta che provavo a chiedere informazioni le diventavano gli occhi lucidi,
sembrava che non avesse mai superato la sua perdita.
“Senti piccolina, la mamma si è
sposata?”
Scossi la testa “No”
“E per caso sai come mai?”
Alzai un sopracciglio “Perché ti
interessano queste cose sulla mia mamma?”
Lui sorrise “Se ti do quella moneta
d’oro me lo dici?”
“Sì! Assolutamente!” esclamai.
Avevo bisogno di soldi per comprarmi un
bellissimo pugnale che avevo visto al mercato, era da più di quattro mesi che
raccoglievo i soldi e mi mancava giusto una moneta d’oro. Poi ovviamente c’era
il problema di mia madre, non voleva che avessi delle armi, però ero sicura che
avrei trovato una soluzione.
Lui mise una mano in tasca e tirò fuori
una moneta d’argento.
Lo guardai male “La voglio d’oro”
“Te la darò quando risponderai alla mia
domanda” disse sorridendo.
Sbuffai “D’accordo, non si è più sposata perché dice
che ama ancora papà e non può sposare qualcun altro”
Il viso dell’uomo si illuminò.
“Come ti chiami?”
Stavo per rispondere ma una voce fin
troppo familiare mi interrupe.
“Harumi!”
Sobbalzai spaventata girandomi. Vidi mia
mamma avvicinarsi a grandi falcate, era infuriata.
Ahia, adesso erano dolori.
“Quante volte te lo devo dire di non
giocare vicino al fiume e di non parlare con gli sconosciuti?!”
L’uomo si alzò mostrando il suo volto e
mia madre si bloccò, diventando una statua di sale. Sembrava che avesse visto
un fantasma.
Andai verso di lei e le presi una mano
“Scusami mamma, ma questo signore aveva bisogno di aiuto” tentai come scusa.
Ma lei non mi degnava di uno sguardo,
continuava a fissare quell’uomo.
“Mamma” dissi cercando di richiamare la
sua attenzione.
Mi guardò “Tesoro vai a casa, io ti
raggiungo”
Annuii e corsi lontano da lei. Feci
finta di andare a casa ma in realtà mi nascosi dietro un cespuglio e guardai
cosa stava succedendo, ero curiosa di scoprire chi fosse quell’uomo.
“Zoro” mia madre mormorò quel nome.
Il mio cuore accelerò. Zoro era il nome
del mio papà.
Guardai di nuovo lo sconosciuto e
ritrovai tratti familiari che vedevo quando mi specchiavo nell’acqua.
Quello era mio padre.
“Rufy mi ha detto..”
“Sì, sono stato io a chiederglielo” la
interruppe “Nami, mi dispiace di averti fatto credere che ero morto, ma era
l’unico modo per tenervi al sicuro dai miei nemici” disse lui avvicinandosi
alla mamma, che rimaneva immobile a fissarlo ad occhi sgranati “So che sono in
ritardo ma non volevo portarmi dietro i miei flagelli, volevo ricominciare una
nuova vita qua con te” le prese le mani ma lei le ritirò di scatto, come se si
fosse scottata “Non volevo farti soffrire, ma era l’unico modo per liberarmi
del mio passato e dei miei obblighi” la guardò profondamente negli occhi “Ti ho
pensato ogni singolo secondo da quando ci siamo separati sperando di ottenere
il tuo perdono”
“Cinque anni, sono passati cinque anni”
mormorò.
“Lo so, sono ancora in tempo?”
A quel punto mamma gli gettò le braccia
al collo iniziando a piangere di felicità.
Il mio papà iniziò ad accarezzarle
dolcemente la schiena sussurrandole qualcosa all’orecchio. Sembravano fatti per
stare insieme.
Sorrisi e mi girai. Corsi verso casa,
impaziente di raccontare ad Aki che il mio papà era vivo.
ANGOLO
DI ROGI
Ebbene
sì, è finita anche questa fic. Dio che tristezza XD Bene spero di non avervi
deluso con il finale =) e aspetto impaziente delle recensioni. Intanto comincio
con i ringraziamenti, perché eravate proprio in tenti a seguire questa storia!
O.o
Ringrazio per aver messo la storia tra le
preferite:
1 - Achamo
2 - BlAcK_pAnTeR_94
3 - botticon_e
4 - British_Girl_Alice
5 - Chicco90
6 - Chloe
R Pendragon
7 - CillyScarlet
8 - gaia
4ever
9 - jess_chan
10 - killa_chan96
11 - Kodomo
12 - Lucry 97
13 - Mars
PR_Black Rose
14 - mimi95
15 - Monkey D Kira
16 - PiccolaPeste123
17 - saphi
18 - Sayuri_91
19 - SeitenKidara
20 - topazio
21 - yuukilalla
22 - Zick
Ringrazio per aver messo la storia tra le
ricordate:
1 - AiraD
2 - Black_phoenix95
3 - CillyScarlet
4 - Jemanuele8891
5 - jess_chan
6 - sarachan93
7 - Shnafna
Ringrazio
per aver messo la storia tra le seguite:
1 - Alexiel94
2 - Anime_Love
3 - Aryadaughter
4 - astrea89
5 - Battanovurza
6 - BlindRainbow
7 - Bliss_
8 - Castiel
9 - cola23
10 - dovilia
11 - dubhe93
12 - Dudina00
13 - ecila94hina
14 - elelu96
15 - Elfosnape
16 - Ezzy O
17 - helena485
18 - JCMA
19 - jess_chan
20 - jesuisstupide
21 - Kodomo
22 - krystal86
23 - La
Fenice Nera_
24 - LadySaika
25 - ladyvampire90
26 - Mars
PR_Black Rose
27 - missnina91
28 - Moyoko
29 - Nami the Cat Burglar
30 - NamiFolle
31 - nicachan
32 - Pandorasama
33 - potter99
34 - Sapphiria Kane
35 - sashi
36 - shaula
37 - Shine_On
38 - Shizuka90
39 - yuukilalla
40 - Zonami84
41 - _Morgana_
Mi ha fatto davvero tanto piacere avere così
tanti lettori e ringrazio tutti quelli che hanno lasciato una recensione! Anche
se piccola =) In particolare ringrazio Achamo che in qualche modo mi ha
convinta a riprendere questa storia e Zomi, Topazio e Kidaska per aver
recensito tutti gli ultimi capitoli!!! ^^
Alla prossima fic!
Grazie ancora a tutti!
Rogi