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Autore: ticci    28/09/2012    4 recensioni
Ciao! Raccolta di OS ispirate alle mie canzoni preferite di Tiziano Ferro. Perchè l'amore, anche quello tra fratelli o tra genitori-figli, è qualcosa di fantastico e semplice.
#La differenza tra me e te (Padma e Calì Patil);
#E fuori è buio (Bill/Fleur);
#Per dirti ciao! (Sirius/Marlene);
#Troppo buono (Bill/Remus);
#Troppo buono (Lily Luna/Scorpius)
#Per dirti ciao! (Oliver/Roger)
...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bill Weasley, Calì Patil, Padma Patil, Remus Lupin | Coppie: Bill/Fleur, Lily/Scorpius, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Questa FF ppartecipa al contest "Buona la prima" di FelicisNimbus, in attesa di giudizio


Autore (forum e EFP):ticci (EFP); ticci.EFP (forum)
Titolo: Non ora, non più
Canzone scelta: Troppo buono di Tiziano Ferro
Genere: introspettivo
Raiting: verde
Personaggi principali: Bill Weasley/Remus Lupin
NdA: Ciao! Prima di tutto, grazie per aver accettato il pairing! Non so perché, ma questi due ce li vedo insieme (se non li posso avere io, non li può avere nessuna donna! Ahahaha). Allora la storia è ambientata durante la battaglia di Hogwarts, dove Remus e Bill stanno combattendo. Questa fanfic è un tentativo di descrivere i pensieri tormentati di Lunastorta nei confronti del più grande dei Weasley.
Spero ti piaccia e che non lo trovi noioso,
ticci



Non ora, non più

La metà di una bugia non fa la verità



Non puoi continuare a mentire a te stesso, non ora che rischiate di essere separati per sempre, non ora che la tua vita è appesa a un filo, non ora che lo vedi affrontare con coraggio la Morte.
Hai mentito a te stesso sulla natura del turbamento che provavi nell’incontrare il suo sguardo, nel suo tocco involontario, nelle parole dolci che ti rivolgeva.
Ogni volta che realizzavi di trattenere il respiro quando ti passava accanto, ti davi dello stupido, immaturo, sprovveduto per aver solo, inconsciamente, sperato di essere notato da lui.
Ti sei sentito morire dentro quando hai visto il sollievo nei suoi occhi nel scoprire di non essere un licantropo, un mostro, proprio come te. Ti ha abbracciato forte, colmo di felicità, e tu hai mestamente sorriso, dandoti dell’idiota per aver solo sperato che almeno lui potesse andare oltre quello che sei e sarai per sempre.
Guardandoti allo specchio hai negato di provare qualcosa, qualunque cosa, nei confronti di Bill per il bene suo e della sua famiglia. Eri disposto a rendere Bill un reietto come te? Arthur e Molly meritavano di vedere il loro primogenito rifiutato da tutta la società magica? La soluzione più semplice che avevi trovato è stata quella di negare tutto, per il loro bene. Solo per loro.
Ma è questa la verità?
Mentre Schianti un Mangiamorte capisci che il vero motivo per cui non ti sei mai lasciato andare è per la paura di essere felice. Avevi dato del Troll a James quando te lo aveva detto al settimo anno di Hogwarts, eppure aveva ragione. Eccome se ne aveva. Sei convinto di non meritare un po’ di felicità a causa della tua natura maledetta, e che il peso di cosa sei ti debba accompagnare per sempre, schiacciandoti in un angolo a osservare gli altri vivere. La paura di quello che sei in grado di fare ti porta a non lasciarti coinvolgere dalle forti emozioni che provi, neanche qualora fossero genuine come l’amore.
Temi che lasciando entrare qualcuno nel tuo cuore, questo possa abbandonarti, lasciarti nuovamente e terribilmente solo, come quando Lily, James e Sirius erano morti e Peter vi aveva traditi. Non lo avresti sopportato una seconda volta.
Quella può essere l’ultima occasione per essere sincero, almeno con te stesso.
Superi con un balzo il cadavere di qualcuno, diretto verso la Torre di Astronomia.
Lo vedi combattere fianco a fianco con suo padre, i capelli rossi spostarsi veloci nel vento, lo sguardo concentrato, attento a cogliere ogni movimento, la bacchetta dritta di fronte a sé. Con una mano si asciuga un rivolo di sangue che gli cola dalla guancia destra e immediatamente provi un moto d’odio verso quella persona ignota che gli ha fatto male. Vedi un mago scagliare contro di lui una fattura e prontamente la respingi con un Sortilegio Scudo. Bill guarda sbigottito il mago che ha cercato di ucciderlo e lo priva della bacchetta. Si gira verso il suo salvatore, verso te, e vedi  l’espressione dei suoi occhi passare dalla gratitudine all’autentica gioia di vedere che stai bene. Ti stringe una spalla e ti dice: “Grazie a Godric, stai bene!”, con un sorriso che ti riscalda il cuore in quella notte piena di dolore.
Non puoi più mentire a te stesso. Non ora, non più. Lo ami. Questa è la verità.
  
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