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Autore: FairLady    28/09/2012    3 recensioni
Ordinariamente Banali, Straordinariamente Divertenti.
A volte la vita di coppia può diventare esilarante. Provare per credere.
*E' la prima volta che pubblico qualcosa di originale. Mi ispiro volontariamente a momenti vissuti in prima persona o vissuti da qualcuno che conosco, per cercare di strapparvi un sorriso e farvi vedere che, in un epoca in cui il divorzio è di moda, avere una famiglia può essere divertente.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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E’ Domenica mattina e Paola, come al solito, si sta dedicando alle pulizie di casa. Mentre aspetta che il pavimento asciughi nelle camere, prepara gli ingredienti per il pranzo domenicale ma si accorge con orrore che mancano proprio quelli principali.
“Amore! Amorino…” 
Claudio è immerso nella lettura di Motori Ruggenti, il fumetto a cui è abbonato da quando aveva sette anni e che narra storie fantastiche di un mondo abitato da automobili parlanti. Gli stessi fumetti che hanno ispirato la Pixar per il film Cars. 
E’ arrivato al punto in cui Black Thunder sfida Joyful Flash in un duello senza esclusioni di marce, per cui, i suoi due neuroni sono entrambi estremamente impegnati. 
“AMORE!”
Paola si posiziona stile marines di fronte al divano, cercando di attirare l’attenzione del marito. 
“Claudio!!!” dice, attenta a non alzare troppo la voce, dato che Chiara si è addormentata. 
Finalmente l’uomo sembra dare segni di vita, fa un’orecchia alla pagina che stava leggendo e guarda la moglie con due occhioni da cocker. 
“Dimmi…” dice, un po’ impaurito. Sa bene che qualcosa di arduo lo attende. 
“Potresti controllare se c’è un centro commerciale aperto, per favore? Mi mancano la paprika e lo zucchero di canna e non posso assolutamente cucinare il pollo, senza.”
Lui la scruta, accigliato. Non ha assolutamente voglia di uscire per buttarsi in qualche supermercato stipato di gente. E poi quel brutto ceffo di Black Thunder stava avendo la meglio su Joyful!!! 
Ma sa bene che non c’è partita e che alla fine dovrà alzarsi dal divano, buttarsi in auto e andare a procacciare paprika e zucchero di canna. 
“Ok…” risponde, mestamente. 
 
Più tardi…
 
Le chiavi che girano nella toppa danno a Paola il segnale che Claudio è tornato sano e salvo. Certo, guarda l’orologio e si chiede come mai ci abbia messo più di due ore per prendere due spezie, ma scrolla le spalle e continua a preparare i suoi intingoli. 
“Amore…vieni! Ho una sorpresa per te!”
Un brivido di terrore percorre la schiena di Paola e la percuote fino ai piedi. Le mani prendono a sudare freddo. 
Sorpresa?! Lei ha paura delle sue sorprese. Ma non vuol fare la guasta feste. Non subito almeno. 
Appoggia le presine da forno sul ripiano della cucina e si pulisce le mani nel grembiule, indossando il sorriso più entusiasta che riesce a trovare. Va alla porta e resta di sasso. 
“CHE.COSA.E’.QUESTO.OBROBRIO???” 
Paola non sa se iniziare a gridare o prendere a sberle l’uomo che ha sposato due anni prima. 
Claudio la guarda con un sorriso a ventimila denti, tutto contento. 
“Non è bellissimo???” le chiede, totalmente indifferente ai fulmini che le escono dagli occhi. 
Lei guarda meglio l’oggetto non identificato, cercando di calmare la follia omicida che le attanaglia lo sterno. 
Un ENORME, che dire ENORME è un eufemismo, vaso di gesso intarsiato con ghirigori floreali, le sta davanti. Claudio, con non poca fatica, cerca di trascinarlo in casa, lasciando sulle piastrelle dietro di se lunghe scie di gesso biancastro che le causano profondi attacchi di panico. 
Ma lui imperterrito, lo trascina piazzandolo sotto la mensola del telefono, tutto orgoglioso.
“Ho fatto un grande affare, amore. Vicino al supermercato c’era un signore calabrese con un camion pieno di statue e vasi di gesso. Questo era l’ultimo del suo genere – più che altro unico, pensa Paola, nascondendo una smorfia orripilata – e me l’ha lasciato a venticinque euro, al posto di ottantacinque!”
Paola, nonostante stia per avere una convulsione dallo shock, non riesce a smontare del tutto il povero Claudio che la guarda con gli occhi da Panda, sperando che riesca a capire la bellezza della mostruosità di gesso.  
Allora si sforza di alzare gli angoli della bocca in una specie di sorriso, che somiglia più ad una paresi facciale in realtà, e sospirando si volta per tornare in cucina.
“Si, amore. Davvero un bell’affare, bravo!”
Tira fuori il pollo dal forno, si rigira verso il marito e gli chiede:
“Tesoro, mi daresti la paprika e la canna da zucchero?”
Gli occhi di Claudio si spalancano tanto da rischiare di schizzare fuori dalle orbite. Non attende che la moglie gli lanci dietro un coltello da macellaio, ma fugge via di casa, correndo di nuovo verso il centro commerciale. Sa che non deve tentare la sorte, che quel giorno è stata già fin troppo benevola. 
 
Paola continua a spolverare quell’abominio in silenzio, mese dopo mese. Ma progetta in segreto il modo di farlo sparire “accidentalmente”, prima o poi. 


Angolo della pazzoide...

Ebbene si, sono tornata con un'altra immensa cavolata. xD
La cosa che mi spaventa è che di annedoti così me ne vengono in mente a valanghe! E la cosa ancor più sconcertante è che mi sono accaduti veramente! *_* Mi rendo conto che la mia vita è divertente! ahahahahahaah
Ringrazio come di consueto la mia beta Chara
 che mi sta aiutando in questa mia missione suicida e sembra essere anche felice xD <3 e Lisa_Pan per aver avuto lo stomaco di leggere e recensire! :3 
Much Coccols ragazze :3 
   
 
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