Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: walking disaster    29/09/2012    1 recensioni
Temptation. Frustration. So bad it makes him cry.
Oliver Wood, capitano della squadra di Quidditch di Gryffinodr.
Jane Spitfire, unica battitrice che la squadra di Slytherin ricordi.
[... La rossa fu scossa da un brivido lungo tutta la schiena quando i loro sguardi si incrociarono. Era carico di rabbia, di dolore ma soprattutto di voglia di migliorare, di mettersi alla prova. La vedeva pulsare sotto la sua pelle sottile, la sua voglia di vincere. Devastante come una cascata a stento trattenuta da una flebile diga. Così la volontà di Wood palpitava nell'aria. Jane ne fu spaventata. Spaventata ed attratta...]
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Wood/Baston
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo II


Flint non era certo famoso per la sua intelligenza e puntualmente lo confermava dopo ogni vittoria, nel tentativo di spiccicare un discorso che stesse grammaticalmente in piedi. Certo si poteva dire che il resto della squadra fosse stato scelto più per prestanza fisica che arguzia. Pendevano dalle labbra del capitano e si limitavano ad annuire e a sogghignare ogni qual volta che proferiva un insulto per i Gryffindor o il loro capitano. Ovvero la gran parte del discorso. O meglio, lo stava ad ascoltare tutta la squadra tranne due elementi, il signorino Malfoy, che spalleggiato da Tyger e Goyle se ne stava sprofondato su una poltrona a godersi le lusinghe di una particolarmente affettuosa Pansy Parkinson. E la rossa battitrice.

Se qualcuno mai si fosse aspettato una festa in grande stile per l'occasione, si sbagliava di grosso, la sala era la stessa di sempre, solo un paio di tavoli erano stati spostati lungo le pareti per far spazio ai tifosi scalmanati. In un angolo il registratore magico sparava a tutto volume canzoni commerciali dalla melodia banale e ripetitiva; ma evidentemente un gruppo ben fornito di Slytherin pareva apprezzare perchè si stavano scatenando sotto cassa. Un paio di ragazze, oltre ai quattro elementi restanti della squadra stavano ancora ad ascoltare Flint che ora stava parlando di come avrebbero distrutto i prossimi avversari. L'intera staza era pervaso da una leggera nebbiolina dal profumo illegale e negli angoli più bui coppie di maghi e streghe si intrecciavano tanto da non riuscirli neppure più a scorgerli in viso. Niente caviale e champagne, ma non si può certo dire che gli Slytherin non si sappiano divertire.

Jane attendeva paziente la fine di uno di questi interminabili sermoni in un angolo della sala, per la precisione quello accanto alla finestra vicino al caminetto. Per quanto l'espressione fosse la solita, sdegnosa e distaccata dal resto del mondo qualcosa in lei era diverso. Non disprezzava trovarsi al centro dell'attenzione e i complimenti che riceveva ogni dopo-partita erano sempre ben accetti dalla rossa. Ma evidentemente la voce che aveva scacciato in malo modo due ragazzi avvicinatilesi per attaccare bottone non bastava a tener lontano i concasata che di tanto in tanto le si affiancavano chiedendole un ballo.

In fondo, lei era l'incanto degli Slytherin. E non era tanto la sua non indifferente bellezza a renderla una delle ragazza più di spicco della scuola. Era la sua incomparabile propensione al comando. Il suo sguardo aveva il potere di mettere in soggezione chiunque avesse il coraggio di sostenerlo per più di una manciata di secondi. I suoi gesti semplici e concisi venivano sempre notati. In lei scorreva il sangue verde oro più puro -non che fosse discendente diretta di Salazar- ma sicuramente sarebbe stato oltremodo fiero di lei. E così era stata nominata l'incanto per il suo incomparabile carisma e la sua capacità di tenere testa a chiunque, anche ben più grande di lei.

Ma quella sera la rossa non era di gran compagnia, declinò persino l'invito di Flint stesso, il quale irato ripiegò su Vicky. La verità era che non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine del signorino testa di legno; avrebbe voluto specchiarsi nelle sue iridi e trovare sconforto, depressione e magari traccie di lacrime. Ma tutto ciò che aveva scorto era la bruciante determinazione e la voglia di riscatto che scalpitava nel suo animo. Non aveva mai visto una simile grinta, non dopo una così cocente sconfitta.

***

In casa Gryffindor regnava il più completo silenzio, la maggior parte della casata già riposava nei dormitori. Il fuoco scoppiettava allegro nel camino, mentre l'intera squadra, priva del suo capitano bisbigliava con l'umore a terra. Era come se una grossa cappa scura opprimesse i loro corpi, spingendoli verso il basso. Tra sonno e delusione per la sconfitta non trovavano molto da dirsi. Harry Potter, troppo affranto per prendere parte alla conversazione era rannicchiato sul tappeto di fronte al fuoco assieme agli inseparabili Ron ed Hermione, che per l'occasione aveva lasciato da parte i libri.
-E' stato orribile-
esordirono all'unisono Alicia e Angelina, entrambe sedute su un divanetto già in pigiama.
-La prossima volta gliela sfracello la testa a quella Spitfire.-
grugnì George Weasley imitando con il braccio il gesto del battitore che colpisce un bolide con veemenza.
-In effetti è odiosa-
convenne Alicia sprezzante.

-Ma dove diavolo è Wood?-
sbottò Katie guardandosi attorno come aspettando di vederlo sbucare dal pavimento. Normalmente i gemelli avrebbero iniziato a prenderla in giro fino alla morte, chiamandola signora Wood o con altri nomignoli di cui ormai la Gryffindor aveva perso il conto. Lo sapeva tutta la casata che Katie aveva una cotta da anni per il portiere tutti, tranne Oliver ovviamente.
-Starà tentando di affogarsi nelle docce.-
Ammise Fred, in quella che pareva a tutti un'ottimistica visione della situazione. Tutti sapevano quanto Oliver potesse reagire male alle sconfitte. La sua passione per il Quidditch non era seconda a quella di nessuno.

-Eppure il nome Spitfire non mi è nuovo.-
mugugnò fra se e se Hermione mordicchiandosi senza sosta il labbro inferiore.
-L'avrai letto in qualche libro.-
ipotizzò Angelina scuotendo le spalle seccata per l'ennesimo nominare la rossa battitrice. Ma Ron non lasciò cadere il discorso.
-Ora che ci penso, l'ho già sentito anche io.-
-Allora di certo non era in un libro.-
sogghignò George beccandosi un cuscino in faccia da parte del fratello minore.
-Ma certo!
il grido di Hermione proruppe nella silenziosa sala comune facendo sobbalzare tutti.
-Harry, al tuo primo anno, quando ti portai a vedere la bacheca dei trofei di Quidditch, poco lontano da quello di tuo padre c'era un trofeo di un certo portiere "Tristan Spitfire"!-
tutti la guardarono perplessi.
-Non vedo cosa ci sia di strano, Hermione, può essere che suo padre fosse un bravo portiere...-
sussurrò Harry, tramutando in parole il pensiero collettivo.
-Ma non capite?-
domandò di nuovo quella osservando uno ad uno i visi sui quali era disegnato un "No" deciso.
-Era la bacheca dei Gryffindor!-

Nessuno ebbe il coraggio di rispondere per un minuto buono, solo Katie, si decise a prendere parola.
-Forse era li per errore. Sicuramente era li per errore. Magari stavano lavando la teca degli Slytherin-
-Lei odia a morte i Gryffindor.-
aggiunse George mentre il gemello e tutti convennero appieno.
-Ma sinceramente, la Spitfire potrebbe pure essere figlia di Dumbledore che a noi non deve importare. Voglio dire, ammettiamo che suo padre sia stato davvero un Gryffindor, questo non cambia ciò che è. La madre di Lavanda Brown è una Slytherin, ma questo non mi sembra cambi ciò che lei è. La Spitfire non è la squadra, basta parlare di lei.-
Katie prese la parola con risolutezza, troppo per il suo carattere solitamente timido e remissivo, stupendo tutti, ma riscuotendo un totale consenso.

-Hermione, quello che hai detto è vero?-
la voce rabbiosa di Oliver fece sobbalzare tutti nella sala, e nove teste si voltarono verso il buco nella parete, vedendo apparire il loro capitano con la scopa sulla spalla; le mani ed il manico di legno sporche di sangue nascoste dalla divisa di Quidditch.
-Oliver!-
esclamò Katie alzandosi di fretta per raggiungere il ragazzo, osservandolo con sguardo colmo d'ansia. Sembrava davvero convinta che si sarebbe potuto affogare.
-Si certo. Ma come ha detto Katie, non importa. Se proprio vorremmo controllare, domani, negli archivi avremo tutto il tempo.-
s'infiammò Hermione, alzandosi anche lei in piedi per gesticolare meglio.
-No. Io devo saperlo ora, è troppo importante. Non chiedetemi perchè. E non vi sto chiedendo di accompagnarmi, anche se una mano dalla mia squadra non guasterebbe certo.-

Eccolo, lo splendido sorriso che solo lui riusciva a sfoggiare. L'arma segreta di Wood, l'asso vincente che gli permetteva di scamparla ogni volta che si trovava nei guai. La sua passione per lo sport e la lealtà lo rendevano un sano modello da seguire. Benchè a scuola non brillasse la purezza delle sue azioni risuonavano nell'aria assieme alle sue risate contagiose. Ecco come riusciva sempre a convincere la sua squadra a non arrendersi mai ed ecco perchè anche quella volta alcuni lo avrebbero seguito nonostante il rischio di essere espulsi.

Katie non si mosse dalla posizione, stringendosi ancor di più al suo capitano. George e Fred si batterono un cinque e si alzarono pimpanti, come ripresi dall'agonia di prima. Quando c'era da infrangere le regole scolastiche loro erano i primi. Hermione si risedette e impedì ai suoi due amici di partecipare alla spedizione.
-Snape non aspetta altro, non lascerò che veniate sorpresi fuori di notte.-
Anche Alicia ed Angelina rimasero dov'erano, più per concedere all'amica l'occasione di stare in intimità con il suo amato capitano che per altro.
-Vi aspettiamo svegli.-
furono tutto ciò che dissero per augurargli buona fortuna.

--------------------------------

Ecco qui, capitolo 3, spero vi piaccia!
Grazie a tutti quelli che lo leggeranno/recensiranno/metteranno in preferite, ricordate ecc...
grazie!
 

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: walking disaster