13.
Dear Kaya
La penna scricchiolava sulla carta, lasciando dietro di e la sua traccia nera simile a sangue.
La stilografica venne posata e Usopp si stiracchiò. Era solo.
In quel momento della giornata si rintanava sempre nella sua cabina e i suoi compagni ci avevano fatto il callo, ormai.
Persino quell’ottuso di Rufy aveva capito che non poteva disturbarlo.
Riprese subito in mano la penna, che ricominciò a imprimere sulla carta lettere, parole, frasi, storie, memorie.
“ mi mancherai Usopp. “
“ anche tu… “ un sorriso malinconico gli si era dipinto sul volto
“ ricordati di scrivere ogni tanto. Sono proprio curiosa di ascoltare tutte le tue imprese! “
Il pollice scattò in aria
“ sicuro! E stavolta saranno vere! ”
E così aveva fatto.
Aveva scritto, scritto e ancora scritto.
Mai una volta si era dimenticato di annotare meticolosamente le loro avventure.
La pendola suonò le quattro, l’ora dello spuntino.
<< Usopp, vieni! >> le grida festanti dei suoi amici lo raggiunsero.
La sua espressione serie mutò subito in quella ordinaria da perfetto idiota.
<< arrivo! >> e saltellando raggiunse il resto della ciurma sul ponte.
Sulla scrivania restarono soltanto la stilografica e un libro dai bordi dorati.
Un filo argentato componeva il titolo del volume sulla copertina, solo due parole che riassumevano quelle migliaia di compagne racchiuse in quelle pagine, che condensavano tutte le emozioni riversate in quella carta.
Dear Kaya…
Angolo Autrice
Ok… che dire… beccatevi questa
Baci
Animelover