Non riesco più a far finta di niente, non mangio, non dormo; vivo solo perché respiro ancora. Non ho più niente, seguo i miei amici senza neanche parlare. Penso si siano resi conto di quanto io stia male, non mi lasciano mai solo, quasi avessero paura che possa fare qualche disastro.
Mi accorgo di come mi osservano tutti i santi giorni, mi sembra di vedere compassione nei loro occhi: non è quello che voglio! Compassione per cosa? Non sanno tutto quello che ho scritto fino ad ora, quindi non possono sapere quello che mi sta facendo soffrire più di tutto! Vorrei solo che qualcuno mi parlasse, vorrei poter sentire le parole che vogliono dirmi, non voglio leggerle dai loro occhi.
Piango, ancora, da solo, nell’angolo di questo letto freddo d’albergo, sento dei passi fuori dalla mia stanza, vorrei smettere di singhiozzare, ma il dolore, la stretta al cuore non vuole saperne di allentarsi, non voglio che la persona in corridoio mi senta.
Con la mia solita sfiga, una persona apre la porta e mi viene ad abbracciare, mi accoccolo al suo petto, sapendo benissimo che mi saprà dare conforto. Non si stacca da me, anzi aumenta la presa, mi fa sdraiare e mi coccola.
Depressione.
Molte persone direbbero che io ho una depressione, non penso di essere arrivato a quei livelli, credo che tutti abbiano dei problemi, non per questo sono depressi.
Io non sono depresso.
 
 
 
 
-Dormi Harry, ne hai bisogno. Quando vorrai parlarne sai dove trovarmi, dove trovarci. Ricordati che qualsiasi cosa succeda noi ci saremo.-
-Grazie Lou. Vi racconterò tutto, non riesco più a tenermelo dentro.-
-Harry nessuno ti ha mai detto di non parlare, se stavi male avresti dovuto dircelo subito- si preoccupa il mio migliore amico. Esce dalla mia stanza.
È riuscito a calmarmi, racconterò tutto quello che mi sta succedendo, meritano di sapere perché sto così, forse loro mi possono aiutare davvero.
 
 
ANGOLO AUTRICE:
scusate se questo capitolo fa schifo ma non è un bel periodo, non c’è niente che va per il verso giusto. Però se vi interessa ho pubblicato questa storia su un sito inglese ma non se la è filata nessuno! Grazie mille!