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Autore: Shadow Nameless    12/04/2007    10 recensioni
Lui è un idiota. Lui è arancione. Lui è lui e, per questo, merita la solitudine.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rosa pastello

Rosa pastello

 

Amava i petali di ciliegio.

Il dolce colore rosastro, il morbido profumo, il loro danzare nell’aria.

Ricordava ancora quando sua madre la portava nel parco per osservare i ciliegi in fiore, gli occhi al cielo, il sorriso sulle labbra, una gioia immensa.

Peccato che, dopo solo pochi giorni il rosa spariva e restava il marrone degli alberi.

Una volta aveva chiesto a sua madre perché le avesse dato il nome di quel fiore.

-Perché sono belli… in modo particolare quelli rosa come i tuoi capelli.-

Lei aveva annuito ed era uscita di casa.

Ma non sorrideva.

Perché, per quanto fossero belli, i fiori di ciliegio vivevano poco.

Ne parlò con Naruto.

Ma lui rise.

Lui rideva sempre e non capiva mai.

Forse proprio per questo era speciale.

Con un sorriso ti faceva dimenticare tutti i tuoi problemi.

E anche quella volta accadde.

 

Lui sorrideva sempre.

Lei lo faceva di meno.

Ma il suo era spesso un sorriso dolce, ma falso.

Perché non era come si mostrava.

Era forte e testarda.

Vicina, ma spesso lontana.

E così abbassava la testa, sorridendo imbarazzata.

Perché era quello che si aspettavano da lei.

Delicata come un fiore di ciliegio, dolce come il suo profumo.

Così sorrideva.

E mandava avanti quell’assurda recita.

Ma non con lui.

Perché lui sorride sempre.

Perché lui non chiede mai.

Perché lui ti accetta così come sei.

 

E con loro vai avanti, dolce ragazzina.

A testa alta, sorridendo.

Osservando il mondo attraverso un velo rosa, che, all’occorrenza, poteva diventare scarlatto.

Camminano, lasciandoti indietro e tu, allora, corri.

Perché non vuoi essere da meno.

Perché anche tu sei forte.

E, correndo, non riesci a guardarli in volto.

Vedi il nero che si tinge di rosso, ma non l’azzurro.

Il tempo passa.

E lui smette di sorridere.

Non lo vedi, troppo presa dai tuoi problemi, dalla tua debolezza.

 

I giorni si susseguono monotoni, ma non uguali, qualcosa sta irrimediabilmente cambiando, lo senti, ma non lo capisci.

Nessuno lo fa e lui continua a cadere.

Corri sempre più veloce, ma si allontana.

Vedi anche la notte fare qualche passo verso il sole, ma non riesce a fare altro.

Perché la notte può solo agognare la luce del sole.

 

Ma non ti arrendi.

Tu non lo fai mai.

Ti accosti più che puoi a lui, chiedendogli se qualcosa non va…

Ride.

Se ride allora va tutto bene, no?

Se ride tutto sta tornando come prima… o forse le cose non erano mai veramente cambiate.

Così smetti di osservalo.

Devi correre se non vuoi restare indietro.

Non hai tempo.

Ma lo trovi.

Sono passate solo poche ore, ma sai che il problema e lì e con questo peso non riesci ad andare avanti.

Temi che non ci sia più niente da raggiungere, nessuno ad aspettarti una volta finita la tua corsa.

E devi fare qualcosa.

Parli con coloro di cui ti fidi, di cui sai che lui si fida.

Anche loro vedono e non capiscono.

Lo trascinate fuori di casa e camminate per le strade del villaggio.

Senza meta.

Semplicemente…

Insieme

Lui ancora non sorride, ma sta per farlo.

Lo sai.

E anche la persona a te più cara lo sa, e sorride.

Sorridete in due aspettando che anche lui si unisca in questa vostra serenità.

-MOSTRO!-

Ti guardi intorno, preoccupata, stupita.

Scorgi qualcuno tirargli un sasso.

Non capisci.

Ma senti la rabbia invaderti.

Vorresti urlare qualcosa, ma non ne hai il tempo.

Il rosso avvolge ogni cosa, distruggendola con una sola carezza.

E così, abbracciandoti, distrugge anche te.

 

Non hai più bisogno di correre, piccola, perché loro adesso sono al tuo fianco.

Il blu nella morte.

Il rosso nella rabbia.

 

 

 

 

 Mi scuso per l'enorme ritardo, sopratutto avendo il capitolo già finito, ma ammetto che una recensione mi ha mandata nel panico... cioè, effettivamente, la domanda sorge spontanea... chi diamine si mette a lanciare sassi così, per sport? Chi? *in sottofondo si vede rotolare una palla di fieno* . Ma la parte più difficile non è stata tanto avere una mezza idea quanto decidere quanto doveva essere bastarda la cosa ù_ù.

Alla fine mi sono stata abbastanza buona *risate in sottofondo* almeno secondo i miei standard.

E così, in questo cap, come avevate indovinato a parlare è Sakura mentre il prossimo è tutto per il nostro lanciatore di sassi ù_ù.

Ringrazio: Helen Lance, gloglo, Hikary90, Lupus, suzaku (mi spiace che sia ripetitivo, ma mi è necessario), elie191, Artemisia89, DarthSeto, Jaly Chan, Scintilla (TU!), Amber (sì, anch'io in assoluto preferisco il primo^^), neko-chan (tesoro, dovresti saperlo, io ODIO il caffè, in compenso adoro stressarvi^^), Onda.

Vi ringrazio ancora per le vostre parole e i vostri incoraggiamenti, spero che questo capitolo non vi abbia deluse.

 

  
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