II. Medical!AU

Per la mia adorata Giulia,
che voleva farmi aggiornare qualcosa.
Here's to you, my beloved. 

i. (151)

Liam lavora in pediatria perché è sempre stato bravo con i bambini, e perché la costanza e la pazienza sono sempre state il suo punto di forza. Stop. Gli è sempre bastato questo per spiegare il perché del suo mestiere.

Il problema sono i giorni come questi, quelli in cui trentasei ore senza sonno iniziano a pesare sulle spalle e sulle palpebre che non si decidono a rimanere aperte, quelle in cui c'è una bimba di nome Liz che ha la leucemia e lui deve trovare il modo di dire ai genitori che no, non c'è più molta speranza.

Ecco, questi sono i giorni in cui gli viene voglia di mandare all'aria tutto, e questa consapevolezza lo colpisce dritto al cervello mentre di stropiccia gli occhi cercando di rimanere sveglio.

Un'infermiera carina gli sorride ammiccante da un tavolo. Non la manda a quel paese solo perché ci sono dei minorenni a guardarlo.

ii. (150)

Una delle prime cose che t'insegnano quando arrivi in ospedale è di non lamentarti mai, e Louis l'ha imparato velocemente. Poi, devi sempre stare attento a non mancare di rispetto ai superiori — che è solo un modo carino per sottolineare il fatto che sei obbligato ad essere il loro tirapiedi anche quando davvero non ce la fai più — e anche questo non è stato un particolare problema per lui.

Invece, nessuno ti dice in faccia che non devi mai, mai prenderti una cotta per uno specializzando; nemmeno quando fai questo lavoro da anni e quello che ti si para davanti è il più bello specializzando che tu abbia mai visto, nemmeno quando lui probabilmente è interessato a te.

Mai.

E la prova di questa ferrea e silenziosa regola è lì davanti a lui: Harry Styles è appena passato davanti a lui, che ovviamente non ha capito una parola di quello che il primario gli ha appena detto.

iii. (158)

Niall si sente il protagonista di una di quelle sit-com ospedaliere dove lui, il nuovo specializzando, può andare alla conquista del reparto trovandosi la strada spianata.

Ha in mano una laurea, qualche conoscenza di base delle regole sociali, un sorriso da favola e Josh.

Josh, che è sempre stato il suo compagno di scuola, poi di college e infine di università; Josh, che nonostante tutti i pronostici ce l'ha fatta a sorprendere la commissione portando una tesi decente. Josh, che comunque non lo salverà mai dai casini ma ci si infilerà direttamente con lui.

Gliel'ha giurato proprio l'altra seria, all'alba di una giornata un po' troppo fredda, davanti a una bottiglia di whiskey e a un sacco di speranze: «Partners in crime, giusto? Per sempre.»

Niall ha annuito, ma è abbastanza certo che il bacio che si sono scambiati subito dopo tra le risate non era molto da partners. Ma ok, non fa niente, hanno (quasi) tutta la vita davanti.

iv. (156)

Zayn gli posa una mano sulla spalla perché è quello che deve fare. Gli da' una pacca piano, gli scompiglia i capelli e gli dice che andrà tutto bene. Niente di più, niente di meno, amichevole al punto giusto. Roba da uomini, insomma.

Il problema è che fa schifo. Fa schifo da morire vedere Liam così, senza luce negli occhi, chino su un tavolo a compilare la cartella clinica di una bambina — una bambina, per l'amor di Dio, una creatura di sette anni — che non ce l'ha fatta. Fa schifo perché non può consolarlo come vorrebbe; perché andiamo, baciare un collega probabilmente eteri e magari anche fidanzato solo perché sei follemente innamorato di lui da due anni non è cosa buona e giusta, soprattutto se il sopracitato piange adesso sulla sua spalla.

Fa schifo, ma alla fine è ok. Più o meno. Meglio di niente, insomma.

Più lo ripete tra sé e sé più si convince che sia così. Quasi.

v. (130)

Il ripostiglio è così cliché che Louis si trattiene a stento dallo sbuffare quando Harry ce lo trascina dentro sogghignando complice.

Eppure Louis quasi si aspettava di doverlo corteggiare perché ehi, con quelle fossette e la pelle di porcellana non poteva che scambiarlo per un ragazzo dolce, ingenuo e sensibile.

Quanto si sbagliava lo capisce solo ora, visto che sente distintamente delle mani sotto il suo camice che lo scottano.

Harry ride sulle sue labbra e Louis si sente più giovane di cinque anni, si sente come se avesse ancora il mondo fosse ai suoi piedi.

Ha la netta sensazione che, per una volta, la vita gli stia concedendo una possibilità di riscatto.

Qualcuno bussa alla porta incessantemente.

«Occupato!» urla Harry, e Louis ride più forte. Ci sta quasi riprendendo gusto.

A/N

— le #gaylimpiadi sono finite da settimane, e io ho deciso di scrivere lo stesso per questa raccolta. Idk, io e gli AU abbiamo una relazione così bella che interromperla sarebbe stato un sacrilegio.

— l'altra AU a tema Doctor Who che ho scritto sulla coppia Louis/Harry qualche giorno fa la trovate qua, se siete interessati.

— in tutto questo, oggi è il #bravery day. Venire a sclerare con me su twitter, nessuno vi giudicherà. If the truth has been forbidden, now we're breaking all the rules.