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Autore: Pink cat    30/09/2012    1 recensioni
Harry ed Ellie sono sue fratelli, con genitori separati si trasferiscono da poco in una nuova città dove si trovano molto bene perché trovano degli amici speciali e cambieranno un pò l'ordine delle cose nella scuola. Harry è il tipico donnaiolo che vuole cambiare ragazza ogni settimana fa preoccupare spesso la madre ed è il tipico ribelle. Ellie invece è la figlia che tutti vorrebbero avere va bene a scuola non hai mai sbandamenti e ha la testa sulle spalle. Ma questa non è la vera lei, ma soltanto quello che vuole far vedere. Sarà poi Zayn a far uscire la vera lei e a renderla finalmente felice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andrà tutto bene.

19.07 sabato sera.
Le ante dell’armadio era aperte da un’ora ormai, Ellie cercava qualcosa da mettere ma niente le sembrò appropriato, uscì in silenzio dalla camera, avviandosi verso quella della madre.
Attraversando il corridoio, sentì Harry cantare a squarciagola dalla doccia gridò qualcosa come “Ellie non entrare” ma non prestò attenzione alle parole del fratello e si diresse all’immensa cabina armadio di Norah.
Aprì e trovò l’imbarazzo della scelta, la madre era una donna affascinate e sapeva cosa indossare in ogni occasione, afferrò un vestito nero che era più appropriato a lei e corse di nuovo in camera sua.
Bussò alla porta del bagno ed Harry era uscito, anche se la porta di camera sua era spalancata e lui era comodamente disteso sul letto senza curarsi del fatto che era completamente nudo.
Ci aveva fatto l’abitudine, aprì il getto dell’acqua prese un cd e lo infilò nello stereo, musica e felicità una perfetta accoppiata.
Si asciugò velocemente i capelli, indossò il vestito che le calzava a pennello, ballerine e lucidalabbra.
La madre non doveva sapere della appuntamento con Zayn, visto che le aveva chiaramente proibito di vederlo, sperava che Harry sarebbe rimasto tutta la serata nella sua camera senza parlare con nessuno e tutto sarebbe andato per il meglio. Indossò una giacca per non fare notare il vestito alla madre e scese di corsa le scale.
Anche la madre si stava preparando per uscire.
- Guarda che eleganza, dove devi andare così ben vestita ? -
- Vorresti dire che di solito, mi vesto da schifo ? – si mise a braccia conserte stando ben’attenta a non lasciarsi sfuggire niente.
- No, ma sei così ordinaria. Oggi vedo qualcosa di speciale, un altro appuntamento con Zac ? -
- Emh… no – erano quasi le otto e Zayn sarebbe arrivato da un momento all’altro meglio dileguarsi.
- Allora con chi esci ? -
- Con Charly – non ebbe nemmeno il tempo di pronunciare le parole che sentì il campanello suonare, la madre stava ancora parlando quando lei corse alla porta.
Aprì la porta e si trovo davanti uno strafottente Zayn, che fumava tranquillamente appoggiato alla staccionata del vialetto.
- Chi è ? – chiese la madre cercando di sbirciare con la testa
- E’ Charly – afferrò le chiavi che stavano posate nel tavolinetto uscì, chiuse la porta di scatto, afferrò Zayn per il polso e cominciò a tirarlo verso la macchina.
- Metti in moto, veloce ! – esclamò appena salirono.
- D’accordo vado, è tutto a posto ? – chiese perplesso Zayn.
- Alla grande – rispose facendo un sorriso che non lasciava trasparire insicurezze.
Il ragazzo accennò un sorriso colmo di felicità dopo un paio di metri in cui nessuno aveva proferito parola. Zayn si decise a parlare.
- Sai guidare ? -
- Vuoi che ti dia il cambio ? – chiese con tono indagatorio, spalancando gli occhi che si fecero grandi più del solito.
Zayn cominciò a ridere, accostò la macchina e spense il motore.
- Zayn, io non sono sicura che possa farcela non ho mai provato prima e poi non ho nemmeno la patente, potrebbero farci la multa o peggio finire nei guai e mia madre verrebbe a sco…-
Il ragazzo era uscito dalla macchina e le aveva aperto la portiera mentre lei continuava a parlare e andare nel panico.
- Ma quanto parli ? -
Lei si zittì notando che si stavano dirigendo verso un cancello che portava in una pista di go kart.
- A quindi, tu non intendevi guidare la tua macchina ? – diventò tutta rossa e abbassò lo sguardo senza esitare.
- Evidentemente no – lui le sorrise e le alzo il viso con la mano.
- Cosa ci facciamo esattamente qui ? –
- Ci divertiamo – esclamò lui mentre correva in biglietteria.
Lei lo aspettò, cominciando a osservarsi intorno.
Il luogo era tranquillo, non c’era freddo ma una leggera brezza estiva, si tolse la giacca e la poggiò su una panchina, poi entrò in una delle macchine che c’erano parcheggiate e attese Zayn.
- Abbiamo mezz’ora, perché poi arriveranno le altre persone. -
- Sarà la mezz’ora più orribile della tua vita, Zayn Malik, mi pregherai di fermarmi ! – affermò lei in tono di sfida e poggiò il piede sull’acceleratore.
- Te lo farò credere – rispose in tono.
- Si parte raggiungimi se ce la fai – lei cominciò a sfrecciare con la macchina sembrava avere abbastanza dimestichezza e Zayn ne restò esterrefatto, partì anche lui.
Il titolare della pista, guardava strano i ragazzi che avevano abbandonato la gara e si stavano inseguendo con le macchine, passata la mezz’ora li richiamò, i due scesero senza smettere di ridere un attimo, sembravano appena usciti da un locale ubriachi.
- Allora vi siete divertiti ? – chiese l’uomo, mentre Zayn stava uscendo dalla tasta dei jeans il portafogli.
- E’ stata la mezz’ora più bella della mia vita, grazie – esclamò Ellie lasciando un bacio sulla guancia a Zayn, che gli sorrise a trentadue denti.
- Te la cavi bene, ragazzina – esclamò lui mentre continuavano a passeggiare per il viale.
- La ragazzina sa fare più cose di quanto tu creda ! -
- Ah ma davvero, vediamo se sai fare questo. -
Zayn salì su un piccolo muretto che recintava un laghetto, con acqua stagnante. E cominciò a correre lì sopra, arrivato ad un certo punto scese e chiese ad Ellie di continuare, la ragazza salì.
- Se cadi nel laghetto ci vorranno dieci docce per toglierti di dosso la puzza – ghignò lui.
Senza dare conto alle sue parole anche lei cominciò a correre per il muretto provando a non inciampare.
Arrivata alla fine scese e raggiunse Zayn.
- Contento ? -
- Mi sorprendi, ora dopo questo sforzo fisico dovremmo andare a mangiare. -
Arrivarono in un panineria, si sedettero in un tavolo vicino la vetrata e ordinarono.
Mentre stavano animatamente chiacchierando, una bambina si avvicinò piangendo al bancone. La cassiera non le dava retta, Ellie la sentì e si girò verso di lei.
Vide che era sola, si alzò dal tavolo e andò verso di lei.
- Ciao, come ti chiami ? -
- Mi chiamo Clara e tu ? – rispose la bambina mentre continuava a piangere.
Ellie le si inginocchiò davanti rispondendo alla sua domanda.
- Ero nel giardino qui di fronte e mi sono persa, non vedo più la mia mamma. -
- Vieni ti accompagno io – le porse la mano che la bambina afferrò.
- Zayn, accompagno questa bambina e cercare sua madre, torno subito. -
- Vengo con voi, sei occhi saranno sempre meglio di quattro – Zayn si alzò dal tavolo e afferrò la mano libera della bambina sorridendole.
Nel parco cominciarono a guardarsi intorno, chiesero a un paio di persone se avessero visto la donna.
Decisero di sedersi su una panchina e aspettare che qualcuno venisse a cercare Clara.
- Se fra mezz’ora, non viene nessuno. Chiamo la polizia – disse Zayn che sembrava piuttosto preoccupato.
La bambina riprese a piangere.
- Se non ritrovo più la mia mamma e tu chiami la polizia io finirò sicuramente in collegio – disse arrabbiata con Zayn per quello che aveva appena detto. Questo si mise a ridere.
- Sono sicura che troveremo la tua mamma e poi potresti venire a casa con me – la rassicurò Ellie asciugandole le lacrime sul viso.
- Anch’io da piccolo non trovavo più il mio cane – disse Zayn
- E poi l’hai ritrovato ? -
- Ero andato da un amico e avevo dimenticato a chiudere il cancello di casa, il cane scappò per venirmi dietro ma si perse, appena tornai indietro e non lo rividi più piansi per due giorni di seguito. Una mattina sentii il suono del campanellino che era attaccato al suo collare e lo raggiunsi, così lo ritrovai. -
- Si ma io non ho un campanellino, come farà mia madre a trovarmi ? – chiese in tono sarcastico incrociando le braccia al petto.
- Le persone che ci amano ci portano sempre nel cuore e creano un legame inossidabile con noi capace di raggiungerci ovunque siamo,come un campanellino tua madre sa di certo dove tu sia, visto che sei al sicuro con noi se la starà prendendo comoda – gli sorrise lui.
- Come faccio a sapere di essere al sicuro con voi ? – chiese ancora la bambina.
- Non hai molto torto ma ti assicuro che finché ci sarò io starai bene- sorrise Ellie guardando Zayn con occhi dolci.
- Senti chi parla, quella che è finita in punizione per la droga – rise anche lui.
- Come sei simpatico Malik ! -
- Eccola ! E’ lei, la mia mamma – Clara si alzò di scatto correndo verso una donna che era evidentemente molto disperata.
- Clara dov’eri finita ? – chiese la donna.
- Mi ero persa, mamma ma poi ho trovato questi due ragazzi che sono stati molto gentili e mi hanno aiutato a cercarti. -
Ellie e Zayn si diressero verso la bambina, presentandosi alla madre che li ringrazio molte volte, Clara li salutò e andò via con sua madre.
I ragazzi si stavano incamminando di nuovo verso la panineria.
- Ellie ? – la chiamò.
- Si, Zayn ? – si fermò rispondendo.
- Il tuo fidanzato sarà molto fortunato ad averti – le tenne la mano mentre erano in piedi davanti la fontana del parco qualche goccia degli spruzzi che questa lanciava arrivarono nelle loro mani unite, la guardò dritto negli occhi come mai aveva fatto.
- Anche la tua ragazza lo sarà Zayn. -
- Lo so ! – rise lui.
- Sei sempre il solito modesto eh ? Comunque sei stato molto dolce con quella bambina. -
- Beh, a volte ho questi attacchi, ma che la cosa rimanga tra noi ! -
Le accarezzò la guancia con la mano e appoggiò la fronte sulla sua facendo in modo che le loro labbra fossero a pochi centimetri di distanza. Ellie restò immobile, era davvero questo quello che voleva? Non sapeva fare nient’altro se non stringere la mano che Zayn teneva nella sua, si stava avvicinando ancor di più quando… il telefonino le squillò.

Ellie si allontanò velocemente dal lui, aprì la borsa e cominciò a cercare il cellulare, lo prese e vide che era Charly.
- Pronto, Charly – rispose alla ragazza, per qualche minuto non sentì altro che un fruscio e un misto di urla.
La ragazza piangeva non aveva la forza di parlare, provò a mettere insieme un misto di parole incomprensibili.
- Chloe, sta male ! Ellie vieni all’ospedale – enunciò tutto d’un colpo senza aggiungere altro, interruppe la chiamata.
- Zayn ! Chloe sta male è in ospedale dobbiamo raggiungerla – corse dal ragazzo che osservava confuso la situazione.
- Che le è successo ? – le domandò restando ancora fermo nella sua posizione.
- Non lo so, ma Charly era molto preoccupata, dobbiamo andare – notò che il ragazzo era ancora confuso così gli afferrò la mano e cominciò a camminare in direzione dell’automobile.
Avevano percorso tanta strada e adesso che avevano fretta sembrava ancora di più.
- Adesso puoi anche lasciarmi la mano – disse il ragazzo mentre lei continuava a stringergli la mano.
- Si, scusa – la lasciò di scatto e si allontanò di qualche centimetro da lui.
Zayn osservandola meglio notò che aveva le lacrime sul viso, si pentì amaramente di averle lasciato la mano, ma incredibilmente si sentì paralizzato non aveva il coraggio di riprenderla vicino.
Arrivarono all’auto, salirono e si diressero all’ospedale.

Zayn parcheggiò l’auto, varcarono l’edificio e l’ansia continuava a salire, Ellie era in lacrime non aveva nemmeno la forza di camminare chiese velocemente all’infermiera in che direzione dovessero andare, camminarono, i passi sembravano lunghi anni, secoli, millenni prima di raggiungere il corridoio del terzo piano dove Chloe era stata ricoverata passarono la porta e videro Niall e Liam seduti sulle sedie addossate al muro, Ellie gli passò accanto continuando a camminare verso Charly, Zayn si sedette vicino a Niall che teneva la testa fra le mani poggiate sulle gambe.
Charly osservava da dietro il vetro la stanza vuota destinata all’amica, Ellie la raggiunse abbracciandola le sussurrò all’orecchio “andrà tutto bene”.
- Lo sapevamo, sapevamo che stava male e non abbiamo fatto niente – la ragazza si lasciò completamente all’abbraccio scoppiando in lacrime.
Ellie non seppe dire niente, non sapeva consolare l’amica si sentiva in colpa anche lei.
Dopo qualche minuto, Niall accorse alla porta, un dottore usciva reggendo in mano un registro, sembrava tranquillo le ragazze si avvicinarono.
Il medico spiegò la situazione, Chloe non correva nessun rischio anche se quelle medicine prese a lungo andare gli avrebbero dato effetti collaterali irrimediabili e la situazione era stata salvata in tempo.
Sospirando le ragazze presero posto sulle sedie lasciando tempo a Niall di visitare Chloe.

 

Da un paio di minuti era arrivata Nellie.
- Lei se lo sentiva – affermò Ellie.
Le amiche la guardarono interrogative.
- Sapeva che qualcosa sarebbe andata storta questa sera, me l’ha detto oggi e io non ho fatto niente per rassicurarla.
- Voi non c’entrate niente, non poteva sapere che si stava facendo del male al punto di finire in ospedale – Nellie si chinò leggermente e osservo con occhi dolci le ragazze che provarono a metter su un sorriso.
Nellie alzò lo sguardo e vide Harry sbucare dal nulla, i capelli scompigliati, la camicia sbottonata e la giacca fra le mani.
Camminò disinvoltamente verso gli amici non notando nemmeno la sorella che stava seduta lì di fronte.
- Styles, ti sei divertito sta sera ? – chiese Zayn osservando la camicia sbottonata di Harry.
- Diciamo che ero in ritardo, Niall mi ha inviato un messaggio è tutto a posto ? -
- Si come no – ridacchiò Liam sarcasticamente.
- Si certo Styles è tutto a posto, siamo all’ospedale perché è figo venire qui per divertirsi il sabato sera, infatti ci ho portato Ellie – Zayn gesticolava con le mani per rendere al meglio l’ironia nelle parole che stava pronunciando.
- E’ vero ! Zayn non ti ho nemmeno chiesto com’è andato il tuo appuntamento con Ellie ? – chiese Liam.
- Siamo usciti da amici, non è successo niente – rispose il ragazzo dando le spalle all’amico rivolgendo un’occhiata ad Ellie.
- E amici dovrete restare – rimbeccò Harry abbottonandosi la camicia.
Niall uscì dalla camera aveva una faccia distrutta si avviò verso l’uscita senza dire parola a nessuno, Ellie lo seguì e così fecero anche le ragazze.
- Niall è tutto a posto ? – Ellie lo prese sottobraccio mentre il ragazzo frugava nelle tasche dei jeans in cerca delle chiavi.
- Stava dormendo, le hanno dato dei sonniferi. Domani tornerò a trovarla, con lei è rimasta sua madre – salì sull’auto e inserì le chiavi nel quadro.
- Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiedi pure. -
- Grazie Ellie, ma quella che per ora ha bisogno d’aiuto per ora è Chloe dobbiamo starle più vicino possibile – mise in moto e andò via.
- Domani verrò a farle visita -
- Si ci vediamo domattina, io vado in metro voi che fate? – chiese Charly.
- Ellie ti lascio io a casa – Zayn aveva raggiunto le amiche insieme ad Harry e Liam che si offrì di dare un passaggio a Charly e Nellie.
- Si Zayn, dacci tu un passaggio – Harry afferrò la sorella e le fece segno di salire in auto e la seguì a ruota.
- Grazie Harry – burberamente si rivolse al fratello che aveva preso posto nel sedile davanti.
Lungo il tragitto verso casa regnò il silenzio, ogni tanto Harry schiamazzava per la vittoria con un giochino nel telefono e quando lo faceva Zayn osservava Ellie ridere dallo specchietto retrovisore rivolgendole un sorriso.
- Buona notte amico – senza staccare gli occhi dal cellulare Harry scese dall’auto e si diresse verso la porta sedendosi sul muretto in attesa di Ellie che aprisse la porta.
- Ciao Zayn, grazie per la piacevole serata ci vediamo a scuola – uscì dall’auto, rivolse un sorriso a Zayn lasciandogli un bacio sulla guancia e raggiunse il fratello.
- Buona notte Ellie – Zayn partì verso casa sua con un sorriso da ebete che tenne per tutta la durata del viaggio.
Scese dall’auto entrò in casa e si buttò sul divano.
Alzò la schiena, sentendo qualcosa di morbido una giacca nera era di Ellie.
La avvicinò alla bocca riuscendo a sentire il suo profumo, poi sorrise.
- Domani tornerò a portargliela – disse tra se e se nel buio del salotto, senza alzarsi si tolse le scarpe e le gettò sul tappeto avvicinò le ginocchia al petto e stringendo tra le mani la giacca si addormentò con un espressione serena di chi si è … innamorato.

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice.
Salve a tutte, non so con quale coraggio mi sia presentata di nuovo tra voi.
Non aggiorno da 49 giorni, mi faccio schifo da sola.
Non ho delle motivazioni valide, non l’ho fatto per noia avevo scritto la prima parte tempo fa, infatti mi piace abbastanza ma non avevo voglia e idee per la parte dell’ospedale infatti è venuto uno schifo perdonatemi davvero.
Non vi prometto di aggiornare al più presto perché il prossimo capitolo vorrei elaborarlo meglio perché mi sembra che la storia stia cadendo nel banale voi che ne dite?
Oggi vi volevo postare la foto di Charly ma sono un’eterna indecisa e visto che non so scegliere una ragazza che la rappresenti al meglio vi metto quella di Nellie, visto che l’ispirazione per questo personaggio mi è nata proprio da una foto è stato piuttosto facile trovarne una.
Non prendetemi per stupida ma un giorno vedendo la pubblicità di questo cartone ho avuto l’idea ed è nata Nelli akjnsicskjnkj.
Secondo me la ragazza avrà circa vent’anni mentre Nellie ne ha sedici quindi immaginatela più piccina.
Non ho accorgimenti perché immaginavo Nellie esattamente così.
Vi lascio con un bacio, spero di sentirci presto ma come ho già detto non prometto niente.
Lasciatemi un commento, per favore☯.

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