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Autore: RenesmeJ    30/09/2012    0 recensioni
Come può continuare la storia della famiglia Cullen? Si racconta la vita di Renesmee e Jacob, un nuovo amore che sboccia, mentre lei è ancora inconsapevole di ciò che lui prova da sempre. Romantica e divertente, la storia è raccontata da Renesmee, ormai adolescente. Ci sarà un lieto fine?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Oggi dovrebbe essere un giorno come gli altri, ma per la mia nuova famiglia sembra essere un giorno da festeggiare. E’ il giorno del primo compleanno di Renesme. Il primo anno di età se fosse una bambina normale, umana. In realtà, per quello che fa e per quanto è cresciuta, dimostra già più di cinque anni e in poco tempo raggiungerà la maturità. Jacob si è svegliato da poco. Da quando c’è Renesme dorme spesso qui e raramente torna a casa da Billy. Alice ha già preparato tutto: ci sono i fiori, i regali, la torta (ovviamente solo scenica, la mangerà tutta Jacob). Renesme spegnerà solo la candelina. Gli invitati, solo mio padre esterno alla nostra strana famiglia. Arriveranno subito dopo pranzo (almeno non dovremo fingere di mangiare qualcosa). Io e Edward stiamo aspettando che Renesme si svegli, mentre Jake sta cucinando qualcosa per sé.
“Grande festa, Bella. Sei contenta?” Disse Jake, mentre divorava della pancetta appena fritta. Fino a un anno prima non avrei saputo resistere. A sentire quelle parole mi venne in mente il mio ultimo compleanno da umana. Io e Edward ci lasciammo poco dopo. Al solo pensiero rabbrividii e mi voltai a guardare il mio grande amore come se avessi bisogno di vedere che fosse lì, che fosse tutto vero. Edward mi guardava con il suo solito volto perfetto, che mi aveva fatto innamorare sin da subito e intraprendere una strada nuova verso una la mia vita perfetta ed eterna. A un tratto i miei pensieri furono interrotti dal suono di alcuni passi provenienti dalla stanza di Renesme. Si era svegliata, e noi ci preparammo tutti e tre in salotto per fargli gli auguri.
“Ti sei svegliata piccola. Buongiorno” Mi avvicinai per abbracciarla forte. “Tanti auguri” Le diedi un bacio grande sulla fronte. Cresceva, e anche in modo smisurato, e io non potevo farci niente. A consolarmi c’era la consapevolezza che sarebbe stata con me per sempre, anche se avrei dovuto dividerla con Jacob, forse.
“Auguri Renesme” Disse Edward con la sua voce soave.
“Buon compleanno Nessi” Jacob continuava a chiamarla così anche se sapeva che mi faceva infuriare. Perché mia figlia doveva avere il nome di un mostro quando era una principessa col nome di due donne fantastiche, una delle quali però non aveva mai conosciuto. Mia madre era in gran pensiero per me, ma ancora non ero riuscita a dirle (o a farle capire) quello che Charlie già conosceva. Pensava che fossi ancora malata e in cura non so dove. Quando chiamava Charlie, lui riattaccava quasi subito per paura che gli scappasse qualcosa di bocca. Ora che ero anche io madre capivo cosa doveva provare a non poter stare con sua figlia
“Tieni piccola, questo è per te” Jacob tirò fuori un piccolo lupo intagliato nel legno legato a una cordicina. Il mio era ancora legato al polso. Un leggero “grazie” uscì dalla bocca di Renesme. Nonostante crescesse a vista d’occhio continuava a parlare pochissimo. Il modo in cui comunicava le sue emozioni era sempre lo stesso, il migliore.
“Non le piace molto essere al centro dell’attenzione. Chi sa da chi avrà ripreso.” Edward amava sua figlia e amava me, anche con le nostre piccole debolezze. Feci una linguaccia.
“Andiamo. Charlie sarà impaziente di festeggiare la sua nipotina” Dissi. E con molta grazie e velocità, iniziammo tutti a correre. Edward era il più veloce, quando gareggiavamo vinceva sempre, Renesme era molto competitiva, gli piaceva battere Jacob che spesso la faceva vincere. In pochi minuti ci ritrovammo nella casa di Carlisle e gli altri, che ci aspettavano davanti la porta di ingresso impazienti. Charlie arrivò poco dopo. La festa durò fino a sera e fu molto piacevole. Tutti si divertirono e Renesme scartò i suoi regali, sempre anticipata dalla voce di Alice che annunciava chi aveva regalato cosa. Charlie era sconvolto, ma aveva accettato ormai le stranezze della mia nuova famiglia e cercava di riderci su. La giornata volò in un lampo tra le risa e i canti, immancabile fu la nuova sinfonia che Edward aveva scritto per Renesme dopo l’incontro con i Volturi. Quella melodia ci faceva ricordare quanto fossimo fortunati a essere ancora lì, con Renesme, dopo quell’evento. Chi sa quanto ancora sarebbe durata questa pace. A fine serata la piccola crollò nel sonno e fu Jacob a portarla in braccio fino a casa. Amava tenerla con sé, come un fratello maggiore, come un secondo papà. Data la buonanotte, Jake ci lasciò per tornare a casa sua. Sarebbe tornato la mattina seguente, ma almeno io e Edward avevamo la notte tutta per noi. La passammo in riva al nostro laghetto a pensare a l’isola Esme e alla nostra luna di miele. Ci abbracciamo forte: era lì che la nostra bambina era stata concepita un anno fa. Quale occasione migliore per ricordarlo? E così ci accasciammo a terra persi nella passione di quella notte sotto le stesse. Una nuova alba stava sorgendo. La nostra nuova vita stava iniziando beata.
  
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