Cher. qualche settimana dopo..

Oggi è il mio penultimo giorno qui. E' strano pensare di non dovermi più svegliare alle otto, correre da una parte all'altra tutto il giorno e stare sveglia fino all'una, le due.
E' strano anche pensare che non rivedrò più Max, perchè io tornerò a Londra, lui invece andrà in Texas a studiare dai suoi zii.
E' strano pensare di poter rivedere Zayn, Niall, Louis, Liam, Harry.
Ma la mia vita mi chiamava.
«Hai già fatto le valigie?» Mi chiese Max, entrando nella stanza.
«Sì, tu?»
«Ancora no.. non è che posso infilarmi nella tua?» Disse, poi mi sfiorò le labbra.
Quanto avrei voluto che fossero quelle di Zayn.
Mi mancava la sua pelle scura, le sue labbra morbide, la sua cresta, la sua dolcezza ed il suo essere stronzo.
Ma, ovviamente, questa cosa la sapevo solo io.

Il giorno dopo..

«Mi mancherai, Cher..» Disse abbracciandomi. «L'ultimo mese è stato fantastico, mi dispiace che finisca così»
Sorrisi semplicemente, non sapevo che altro fare.
Lo baciai un'ultima volta, presi tutte le mie cose e, dopo aver fatto qualche fotografia con qualche 'fan' affezionato, andai alla stazione, presi il treno e partii.
Lo schermo del cellulare vibrò, poi si accese e comparve una scritta.
'Cher, finalmente oggi torni!
Ti aspettiamo a casa.. ci manchiiii! un bacio, Liam, Louis, Harry, Niall e Zayn (: x'
Quel 'e Zayn' alla fine mi fece rabbrividire.
Chissà come andavano le cose con Perrie.
Chissà se aveva conosciuto la sua famiglia.
Magari quella ragazza a loro piaceva anche. Io invece sarei stata inadeguata.
Ero troppo acida, dicevo troppe parolacce, non avevo milioni addosso. Semplicemente, io ero troppo me, troppo Cher.


Zayn.

Cazzo Zayn, respira.
Respira Zayn, tranquillo.
Ero troppo agitato. L'avrei rivista dopo tre mesi, e sapevo che non mi avrebbe neanche salutato.
Ero stato uno stronzo, poi la notizia di me e Perrie era finita anche sui giornali, e i giornali arrivano ovunque.
Con Perrie ho chiuso, stavolta per davvero, le ho spiegato che non la amo e non l'ho mai amata, e lei ha capito, o almeno credo, spero.


Finalmente ci siamo.
Il treno arriva alle 15:10.
Sono le 15:09:55 secondi.
Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno.
Perchè non arriva? Perchè ci mette così tanto?
«Zayn, rimarrai senza carne sulle dita se continui così! Smettila, sta arrivando» Harry mi mise una mano sulla spalla.
Aveva parlato con Cher tutti questi mesi, era il suo migliore amico, di lui si fidava.
Anche io mi fidavo di lui, e sapeva che la amavo veramente. Così, mi aveva fatto capire che anche lei era innamorata di me, senza dirmelo direttamente però.
Sentii un urlo.
«Vas happenin' booooooooooooooys?» Cazzo cazzo cazzo.
Avrei riconosciuto quella voce anche dall'altra parte del mondo.
Cher.
Mentre abbracciava tutti i ragazzi, che le si erano catapultati addosso, io ero lì, immobile, a contemplare la sua bellezza.
Aveva tinto i capelli, aveva coloranto le punte di un blu-verde, era ancora più bella.
Mentre li abbracciai notai un piccolo tatuaggio sull'anulare sinistro.
Il simbolo dello yin e dello yang.
Feci mente locale e mi ricordai che anche io avevo lo stesso tatuaggio, sul braccio però.
«Allora? Che fai, non mi abbracci?» Disse, mostrando un sorriso che avrebbe fatto invidia alla luna.
La strinsi così forte che non riuscivo più a respirare, ma a quella presa non si fece indietro, anzi, mi strinse ancora di più.
La sentivo vicina, come non mai.
«Ti piace? L'ho fatto per te!» Disse tutta orgogliosa mostrandomi il tatuaggio.
«Per me?»
«Sì, perchè io ti amo, Zayn»
Non riuscivo più a resistere, così mi fiondai sulle sue labbra calde.
Cazzo, mi erano mancate.
«Anche io ti amo Cher, come non ho mai amato nessun'altra, scusami, non ho mai voluto deluderti, ma avevo paura di perderti»