«Nome e Cognome Prego»
«Carolyn Anderson»
«Ah giusto,tu sei quella nuova. Comunque ecco l’orario che dovrai seguire. Cerca di essere puntuale per ogni lezione. Il tuo armadietto con la combinazione lo trovi sul secondo foglio che ti ho dato. Se hai bisogno di altre informazioni non indugiare a chiedere»
Prendo i fogli,firmo un altro inutile foglio e mi dirigo verso l’armadietto. In quel mentre suona la campanella. Da alcune aule alla mia destra fuoriescono studenti e studentesse stile branco di pecore.
«Tra un paio di giorni ci sarò anche io tra quei pazzi scalmanati»
Ecco il mio armadietto. Mi avvicino a quello e riesco ad aprirlo con molta facilità. Mentre poggio il “nulla” all’interno di quello noto che alla mia destra e alla mia sinistra ci sono alcuni ragazzi.
«Hey guarda che bel culo che ha la mia vicina di armadietto. Sempre meglio di quel cesso della Brown»
«Ma come siamo fini. Fai schifo» Pronuncio con molta tranquillità in direzione di questo presunto ragazzo.
«Dai Harry,fai almeno il Galantuomo. Presentati.» «Va bene Louis. Ciao,piacere. Harry Styles» dice nella mia direzione sfoderando un sorrisino a dir poco penoso,come a farmi svenire. «Con questo sorrisino mica penserai di conquistarmi caro Styles. Comunque piacere, Carolyn Anderson»
Chiudo l’armadietto a mi dirigo verso la classe di Filosofia,mentre quel porco sicuramente mi sta guardando il culo. Che gente. Entro nell’aula e in quel momento suona la campanella. Alla cattedra vi è un professore anzianotto,sulla cinquantina dal quale mi dirigo. «Salve,sono Carolyn Anders» non mi lascia neanche finire «Oh sì,la nuova studentessa. Vai a sederti all’ultimo banco a destra dove tra poco arriverà Niall Horan,che è sempre in ritardo alle mie lezioni» dice. Mi dirigo verso questo banco,sotto lo sguardo di tutti i ragazzi e di tutte le ragazze. Riesco a malapena a sedermi che ecco giungere questo fatidico Niall «Oh salve Horan. Sempre in ritardo è? Vai a sederti accanto alla nuova arrivata» Non fiata e si dirige verso di me. Non spiccica parola,si siede e comincia a seguire la lezione. Poi ad un tratto trovo un bigliettino sopra il mio bloc notes. «Tu sei la ragazza di oggi all’armadietto con Styles.» «Sì perché,c’è qualche problema? -.-‘» «Nono,nulla. Solo che hai tenuto testa a Harry e non è cosa da poco» Scrive. La campanella suona. La prossima lezione è Biologia. Mentre mi alzo sento trattenermi il braccio,non con forza o altro. È Niall «Sei Carolyn giusto? Piacere Niall» «Sìsì,so già il tuo nome. Comunque mi ha fatto piacere fare la tua conoscenza» sorrido. Almeno non è come quel porco di Styles. Cammino lungo il corridoio prima di giungere all’aula di Biologia. E anche lì,come feci un’ora prima a Filosofia con il professore,andai dalla professoressa Smith,magrolina e bruttina che mi mise accanto a una certa Lysa «Ciao. Sei Lysa giusto?» «Sì,molto piacere. Tu sei Carolyn vero? Vieni che ti spiego l’esperimento» infatti ero giunta pochi istanti dopo che la professoressa aveva dettato l’esperimento da svolgere. Dover controllare come si comportano delle formiche. «Ma che minchiata è questa?» chiedo sottovoce a Lysa «Zitta. È una settimana che quella pazza ci fa vedere queste formiche. Il bello è che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera ste cose» La lezione passa molto lentamente. Le nostre formiche praticamente non fanno niente: camminani,camminano,si uccidono tra loro,raccolgono pezzi di terra e li spostano. Utilità? NIENTE. Suona la campanella. Controllo l’orario e noto che non ho più lezioni. Forse è fatto appositamente perché è il primo giorno per me. Ma che mi frega,esco prima. Meglio di nulla. «Allora a domani Carolyn.» «Sì,ciao Lysa» esco dall’aula e noto che molti studenti si dirigono all’uscita e naturalmente chi si trova davanti a me? Styles «Abbiamo iniziato col piedi sbagliato. Scusami» «Già tanto che ti sei scusato. Dimmi tutto» «Bhé,nulla Solo questo.» faccio un cenno con la mano come a salutarlo e mi dirigo verso casa. Il tragitto non è lungo,per nulla. Anzi è breve. Attraversare la strada,destra per 100 m e poi a sinistra e ancora a sinistra. La seconda villetta è la mia,o meglio mia e di mia madre. Entro dento e non trovo nessuno. Sicuramente mia madre sarà fuori. In cucina trovo una lettera di mia madre «Tesoro mio sono dovuta tornare in Francia. Nonna sta male,non volevo causarti altre sofferenze dicendotelo. Dopo la morte di papà eri distrutta. Non voglio farti soffrire ancora. Ti terrò informata ogni giorno chiamandoti. Comportati bene. Quasi dimenticavo,oggi pomeriggio ho avvertito la vicina che ha detto avrebbe fatto un salto con suo figlio a vedere se andava tutto bene. Baci,ti voglio bene. Mamma»
Una lacrima percorre il mio viso,ma non mi metto a piangere. E’ come se avessi finito le lacrime dopo quel maledetto giorno in cui mio padre se ne è andato a causa di un incidente stradale. Poggio la tracolla sullo sgabello in cucina e tiro fuori una pizza surgelata. Accendo il forno e aspetto che sia caldo. Intanto salgo in camera mia al piano superiore e mi cambio. Mi metto un paio di pantaloncini corti azzurri che sono sopra il ginocchio e una magliettina senza maniche bianca. Lego i capelli in una coda e sto a con i calzini. Scendo e il forno non si è ancora scaldato. Accendo la televisione e in quel momento DLIN DLON Campanello. Sarà la vicina. Apro la porta e chi ti trovo? «Niall!» «Carolyn?!» «Vi conoscete?» pronuncia sua madre in mia direzione «Oh sì,siamo nella stessa classe di Filosofia» Niall fa cenno di sì «Oh mi fa molto piacere. Comunque Carolyn per qualunque cosa di cui hai bisogno non esitare a suonare.» «Oh certo sìsì. Grazie mille signora» Quella sorride e Niall rimane sulla porta «Hey Niall ti va di entrare? Sto per mangiare una pizza e non ci metto nulla a infornarne un’altra» «Giusto Carolyn! Quasi dimenticavo. Niall è un mangione,mangia qualunque cosa. Quindi ora che gli hai detto della pizza devi farlo entrare» «Eh sì,ora Esigo entrare» dice ridendo. Rido e lo faccio accomodare. Saluto la madre di Niall e mi avvio in cucina seguito dal ragazzo. Non è un brutto ragazzo,tutt’altro. Biondo,alto giusto. Il forno è caldo «Finalmente è caldo questo bastardo» dico sorridendo. Prendo un’altra pizza dal frigo e le inforno entrambe. «Niall siediti pure su uno di questo sgabelli» «Che bella casa che hai. Davvero. » Dice sorridendo. Lo vedo molto a disagio,forse perché sono vestita in questo modo. Infatti non mi guarda molto. «Niall,Hem. E’ per come sono vestita che sei così a disagio?» dico un po’ imbarazzata «Oh,Hem…N-No. Davvero non preoccuparti» Tolgo le pizze dal forno e le metto su un paio di piatti e lo porgo uno a Niall. Gli porgo anche un paio di posate e iniziamo a mangiare. Niall ora lo vedo più a suo agio con una bella pizza davanti. Mi racconta della scuola,di quello che succede,che è una gabbia di matti e tutto il resto. Finito di mangiare ci alziamo e sparecchio. Niall rimane sempre lì seduto fin quando «Bhè Carolyn» «Chiamami Lyn» Dico sorridendogli «Allora, Bhè Lyn io devo tornare a casa. A breve arrivano dei miei amici per studiare» «Oh vai tranquillo. Ci vediamo domani a scuola ok?» «Benissimo. Allora a domani Lyn» lo accompagno fino alla porta e lo saluto con un cenno di mano. Il resto del pomeriggio lo passo davanti alla televisione con il pc fermo su Facebook e Youtube. Alle 20 ceno con molta tranquillità e poi,verso le 23 torno in camera e mi metto sotto le coperte. Qui la sera fa freddino. Spengo la luce,mi addormento e inizio a sognare…