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Autore: Illa_Horan    01/10/2012    1 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che a soli 6 anni viene violentata da suo zio, i suoi genitori morirono a causa di un "incidente" stradale. lei viene affidata ad una famiglia italiana, ma i ricordi e soprattutto la paura di vedere di nuovo suo zio la perseguitano così decide di parlare con gli assistenti sociali che la trasferiscono in una nuova città, Londra.
Qui incontrerà poi cinque ragazzi che le salveranno la vita, la aiuteranno a riacquistare fiducia nella persone e soprattutto a credere in sè stessa e nei proprio sogni, in poche parole la faranno tornare a vivere.
questa storia è abbastanza delicata, ma è anche una storia molto sentimentale, ci saranno litigi, pianti, sofferenze, intrighi d'amore, amicizie, incidenti, brutti incontri...
il resto lo scoprirete leggendola
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER QUESTO CAPITOLO VI CONSIGLIO DI ASCOLTARE QUESTA CANZONE: http://www.youtube.com/watch?v=eRI6PX-1C3k

Non ci posso credere, Niall, proprio lui, ma come aveva potuto?
Lascio cadere l'ombrello e corro, corro più veloce possibile. Le mie lacrime iniziano a scendere veloci e calde senza fermarsi, si mimetizzavano con la pioggia. 

Quando entro in casa vado subito dritta in camera dopodichè mi butto sul letto.
È vero che la mia vita fa schifo, proprio ora che stavo iniziando a fidarmi delle persone, ora che pensavo di avere trovato l'amore!

Fuori piove, ancora. Sto cercando di trovare un senso alla mia vita ma purtroppo un senso al momento non lo trovo. Che serve vivere se al mondo non hai nessuno che ti vuole bene, mentre in paradiso hai il tuo mondo, hai la tua ragione di vita, hai i tuoi genitori. Quelle due persone sono morte per colpa mia, e io che faccio? Sto respirando, sto vivendo, non merito tutto questo.
Strillo di disperazione, sperando che il mondo ascolti le urla del mio dolore, sperando che capisca quello che sto passando.
Sono un mostro per quello che ho fatto, non me lo perdonerò MAI.

osservo fuori dalla finestra della stanza.
Vedo una bambina che corre felice nel prato e suo papà la rincorre scherzando facendo versi buffi, poi arriva la mamma sorridente che annuncia della cena pronta. Il papà prende la piccolina in braccio come se fosse un bambolotto e portandola in casa le fa fare qualche capriola. 
Solo dopo mi accorgo che quella bambina ero io, circa dieci anni fa.


Ricordo ancora quel giorno.
inizio flashback:
Ero andata a fare una gita con la scuola, quando rientrai in casa era sera tardi, il cortile di casa mia era pieno di macchine della polizia. Chiesi cos'era successo ma nessuno faceva caso a me, sembravo quasi invisibile. Due minuti dopo inizio ad agitarmi, vedo arrivare una poliziotta, che mi diede la tragica notizia. Per lo shock svenni, passai tutta la notte in ospedale. Tre giorni dopo mi affidarono ad una famiglia che viveva in centro Milano ma non stavo bene avevo il terrore di trovare mio zio davanti da un momento all'altro. Chiesi così ai servizi sociali di trasferirmi in un'altra famiglia che fosse in un altro stato. 
più lontano da lui mi trovavo, più ero tranquilla.
Fine flashback
------------------------

Mi alzo per andare in bagno, apro la scatola dei farmaci e prendo un sonnifero, quello mi avrebbe aiutato ad addormentarmi, io speravo però nel per sempre.
Mi accuccio nel letto e dopodichè mi addormento anche se sono appena le 16 del pomeriggio.

Quando apro gli occhi vedo che non sono sola, steso vicino a me c'è qualcuno, dal profumo capisco subito che è Zayn. Aveva detto che sarebbe passato.
Dal comodino osservo la sveglia, sono solo le 4 di notte. Era meglio se lo prendevo dopo il sonnifero, ma ero così abbattuta che se non l'avessi preso in quel momento avrei combinato qualcosa delle mie di sicuro.
Mi alzo e vado verso il bagno. Appena entro dallo specchio osservo il mio viso, il trucco è colato tutto, sembravo un panda, i miei occhi erano spenti, la mia pelle pallida e la mia anima distrutta. 
Un morto vivente, ecco che cosa sembravo.
Poi lo vedo, è lì allo specchio, guardo impaurita il suo riflesso, mio zio. Sorride, con quella sua faccia ripugnante, desiderava vedermi così. 
Poi si avvicina e mi tocca io strillo e cado a terra tremando. 
Capisco solo dopo che quella figura dietro di me non era mio zio ma era Zayn.

Zayn: “perchè l'hai fatto? Volevi forse ucciderti con questi sonniferi?” 
dice buttando per terra la scatolina.
mi stava gridando addosso, era abbastanza arrabbiato. Avevo preso non un sonnifero ma ben due. Si avvicina lentamente a me e mi stringe a sé. Stavo affogando le mie lacrime sulla sua maglietta. Lui mi accarezzava i capelli, mi prende il viso tra le mani e guardandomi dritto negli occhi mi dice: “prometti di non rifarlo più, mai più, senza di te sarei perso.”
perchè mi aveva detto quelle parole? Infondo ci conoscevamo solo da una settimana.
Io:”tu non mi conosci” dissi con la voce tremolante
Zayn:”ma è come se ti conoscessi da una vita”
infine si alza prende la mia mano e ritorniamo in camera.

Io:”senti non è come sembra"
Zayn: “spiegami allora, cazzo tu volevi ucciderti!”
ricomincio a piangere e tra i singhiozzi riesco a dire: “fammi spiegare”
Zayn:”spiega sono qui.”
era in piedi con le braccia incrociate davanti alla porta della stanza.
cerco di dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce niente.
Dopo circa cinque minuti prendo un po' di coraggio.
Io: “o-oggi pomeriggio dopo che stavo tornando a casa ho visto Niall e Mic..”
non riesco a finire la frase che scoppio ancora a piangere.
Zayn: “io lo ammazzo quello stronzo, e ammazzo pure te che ti stavi uccidendo per lui”
Io:”basta, non mi stavo uccidendo, ho preso quei cazzo di sonniferi perchè non mi reggevo più in piedi ok? Stavo pensando ai miei genitori prima, io li ho uccisi lo capisci questo? Io dovrei essere al loro posto! “
dissi urlando, Zayn non lo poteva capire.
Zayn: “smettila di dire stupidate, tu non hai ucciso proprio nessuno, è stato tuo zio non tu.”
Io:”ma dimmi perchè li ha uccisi allora”
Zayn:”io.. ecco.. questo non lo so.” disse abbassando la testa.
Io:”te lo dico io il perchè! visto che non potevo essere sua lui ha voluto uccidermi dentro, ha ucciso suo fratello sangue del suo sangue!”
Zayn: “cerca di essere forte, devi vivere per loro e soprattutto per te”
Io:”non riesco, non sono mai stata una ragazza forte”
Zayn: “ci sono qui io adesso, ti aiuterò ad affrontare la vita, la affronteremo inseme. Non ti lascerò mai”
Io:”promettimelo”
Zayn:”te lo prometto”

SPAZIO ME: ecco il nuovo capitolo della storia, scusate il ritardo. comunque so che questo capitolo è un pò deprimente ma come ho già detto la storia è abbastanza delicata <3
  
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