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Autore: Teaddicted    14/04/2007    3 recensioni
Una raccolta di flashfic su svariati personaggi di Naruto, dai più famosi ai più trascurati, dalle coppie "canoniche" alle yaoi...un numero imprecisato di storielle nate da qualche momento di ispirazione. [flashfic N°4: Infernal child (Zetsu-Sasori)]
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quarta flashfic, riflessioni di un personaggio che personalmente adoro senza motivo apparente, dato che poche sono le informazioni sul suo conto: sto parlando di Zetsu

Quarta flashfic, riflessioni di un personaggio che personalmente adoro senza motivo apparente, dato che poche sono le informazioni sul suo conto: sto parlando di Zetsu.

Non si conosce praticamente nulla di lui, a parte il suo cannibalismo, eppure non riesco a togliermelo dalla testa (sono nel mio periodo di fissa per l’Akatsuki).

Dunque, sono le sue riflessioni su di uno dei suoi compagni di…Ho dovuto prestare più tempo del solito a pensare a come stendere qualcosa su due personaggi che non spartiscono nulla se non l’associazione di cui fanno parte.

Forse Zetsu sarà OOC, anzi quasi sicuramente, ma finché Kishimoto non lascia trapelare di più su di lui sono libera di immaginarlo così. E probabilmente lo sarò anche dopo. (Ma se Zetsu ha avuto la sacrosanta pazienza di prendersi Tobi come discepolo, non vedo perchè non potrebbe avere qualche lato dolce, dopotutto.)

Avevo detto che sarebbe stata dai toni vagamente positivi. Beh…non ce l’ho fatta. Perdono.

 

Rating: G

 

Infernal child

(the wood that could bleed)

 

All’inizio aveva semplicemente inarcato un sopracciglio. L’unico che avesse.

Hai visto? Un bambino nell’organizzazione? Dicono che sia speciale. Ma resta un bambino.

 

Sasori non era un bambino.

Temuto e rispettato come un anziano saggio dalle labbra velenose. E, per questo, molto spesso prudentemente evitato.

Gli occhi chiari che irradiavano la luce morta di una stella spenta, luce innaturale di un mondo sospeso tra incubo e realtà, fissavano languidamente il vuoto.

[Perché non c’era nessun altro disposto a sostenerne il peso.]

Non sembrava importargliene particolarmente, in fondo. Ne prendeva atto.

Come chi sa di essere solo e, convinto che non lo sappia nessun altro, tace e finge che vada bene così.

Mille corpi, i suoi.

Zetsu ne aveva visti parecchi, dimenticati in un angolo della sede dell’organizzazione e sostituiti con un nuovo involucro più nuovo, più adatto, di un legno più duro.

[Un’armatura che non si può scalfire protegge un cuore facile da distruggere]

Ma il legno non sanguina.

Zetsu l’aveva visto, il suo vero viso, in una delle prime notti del reietto della sabbia nella sede dell’Akatsuki.

Una voce tintinnante da bambino, che sembrava il suolo di perle d’argento che cadevano al suolo.

Circondato da marionette, il suo illusorio appiglio contro la compagnia della solitudine.

Marionetta di stesso, burattino e abile padrone.

Ma incapace di tirare i suoi fili nella giusta direzione.

Quando gli occhi di Sasori avevano incrociato i suoi, il mondo aveva smesso di respirare.

E il burattinaio si mostrò dignitoso nella sua colpevolezza.

Di essere un bambino. Di essere solo.  Di essere stato scoperto a desiderare una vita, anche fittizia.

Sasori distolse lo sguardo e rimase a fissare il nulla.

[Perché non c’era nessun altro disposto a sostenerne il peso.]

Ed era iniziato così.

L’uomo pianta si era avvicinato e aveva appoggiato una mano sul filo di chakra proveniente dalle rigide dita dell’altro.

Poi l’altra mano.

Poi i piedi.

Giocare con un corpo vivo era tutta un’altra cosa.

 

In piedi davanti a un’ecatombe di marionette inanimate, Zetsu osservava in silenzio lo scempio di quei bastoni di legno che una volta erano braccia, e gambe, e mani di un bambino chiuso in un'eterna prirgione di legno.

Così è questo il vero corpo di Sasori.  

Anche il legno può sanguinare.

 

 

 

Pietà, chiedo pietà. Non so nemmeno io da dove sia saltata fuori.

Le poche frasi scritte con un carattere diverso sono pronunciate dall’altra personalità di Zetsu…e la fic è andata da tutt’altra parte rispetto a come l’avevo ipotizzata all’inizio…doveva essere una roba smielata su Sasori che addobba Zetsu come un albero di Natale…ma è andata così.

 

@ Kaho_chan: sì, è come dici tu…è una flashfic che fugge via, questa. Ma sono felice che ti piacciano le immagini su cui costruisco le mie storielle! Ancora grazie!

@ ka_chan91: bene, sono contenta che apprezzi l’associazione di idea, per quanto banale…Grazie mille^^

@ IRIS: grazie, sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere…sì, anche io non sopporto Itachi. Ma è maledettamente affascinante scrivere qualcosa sui personaggi bastardi XD

@ Artemisia89: come farei senza le recensioni della mia teatrante preferita? Grazie di avermi espresso la tua opinione anche stavolta, e spero che continuerai a farlo! Distruggimi pure per quest’oscenità, perché se potessi lo farei anch’io XD

 

  
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