Quarta flashfic, riflessioni di un
personaggio che personalmente adoro senza motivo apparente, dato che poche sono le informazioni sul suo conto: sto parlando di Zetsu.
Non si conosce praticamente nulla
di lui, a parte il suo cannibalismo, eppure non riesco a togliermelo dalla
testa (sono nel mio periodo di fissa per l’Akatsuki).
Dunque, sono le sue riflessioni su di uno
dei suoi compagni di…Ho dovuto prestare più tempo del solito a pensare a come
stendere qualcosa su due personaggi che non spartiscono nulla se non l’associazione
di cui fanno parte.
Forse Zetsu sarà OOC, anzi quasi sicuramente, ma finché Kishimoto non lascia trapelare di più su di lui sono libera di immaginarlo così. E probabilmente
lo sarò anche dopo. (Ma se Zetsu ha avuto la sacrosanta pazienza di prendersi Tobi come discepolo, non vedo perchè non potrebbe avere qualche lato dolce, dopotutto.)
Avevo detto che sarebbe stata dai
toni vagamente positivi. Beh…non ce l’ho fatta. Perdono.
Rating: G
Infernal child
(the wood that could bleed)
All’inizio aveva semplicemente inarcato un sopracciglio. L’unico
che avesse.
Hai visto?
Un bambino nell’organizzazione?
Dicono che sia speciale.
Ma resta un bambino.
Sasori non era un bambino.
Temuto e
rispettato come un anziano saggio dalle labbra velenose. E,
per questo, molto spesso prudentemente evitato.
Gli occhi chiari che irradiavano la luce morta di una
stella spenta, luce innaturale di un mondo sospeso tra
incubo e realtà, fissavano languidamente il vuoto.
[Perché non c’era nessun altro disposto a
sostenerne il peso.]
Non sembrava importargliene particolarmente, in fondo. Ne prendeva
atto.
Come chi sa di essere solo e,
convinto che non lo sappia nessun altro, tace e finge che vada bene così.
Mille corpi, i suoi.
Zetsu ne aveva visti parecchi,
dimenticati in un angolo della sede dell’organizzazione e sostituiti con un
nuovo involucro più nuovo, più adatto, di un legno più duro.
[Un’armatura che non si può scalfire
protegge un cuore facile da distruggere]
Ma il legno non sanguina.
Zetsu l’aveva visto, il suo vero viso, in una delle prime
notti del reietto della sabbia nella sede dell’Akatsuki.
Una voce tintinnante da bambino, che sembrava il suolo di perle
d’argento che cadevano al suolo.
Circondato da marionette, il suo illusorio
appiglio contro la compagnia della solitudine.
Marionetta di
sé stesso, burattino e abile padrone.
Ma incapace di tirare i suoi fili nella
giusta direzione.
Quando gli occhi di Sasori avevano incrociato i suoi, il
mondo aveva smesso di respirare.
E il burattinaio si mostrò dignitoso
nella sua colpevolezza.
Di essere un bambino. Di essere
solo. Di essere stato scoperto a desiderare
una vita, anche fittizia.
Sasori distolse lo sguardo e rimase a fissare il nulla.
[Perché non c’era nessun altro disposto a
sostenerne il peso.]
Ed era iniziato così.
L’uomo pianta si era avvicinato e
aveva appoggiato una mano sul filo di chakra proveniente dalle rigide dita dell’altro.
Poi l’altra mano.
Poi i piedi.
Giocare con un corpo vivo era tutta un’altra cosa.
In piedi davanti a un’ecatombe di marionette
inanimate, Zetsu osservava in silenzio lo scempio di quei bastoni di legno che
una volta erano braccia, e gambe, e mani di un bambino chiuso in un'eterna prirgione di legno.
Così è questo il vero
corpo di Sasori.
Anche il
legno può sanguinare.
Pietà,
chiedo pietà. Non so nemmeno io da dove sia saltata fuori.
Le poche
frasi scritte con un carattere diverso sono pronunciate dall’altra personalità
di Zetsu…e la fic è andata da tutt’altra parte
rispetto a come l’avevo ipotizzata all’inizio…doveva
essere una roba smielata su Sasori che addobba Zetsu come un albero di Natale…ma
è andata così.
@ Kaho_chan: sì, è
come dici tu…è una flashfic che fugge via, questa. Ma
sono felice che ti piacciano le immagini su cui costruisco
le mie storielle! Ancora grazie!
@ ka_chan91: bene,
sono contenta che apprezzi l’associazione di idea, per
quanto banale…Grazie mille^^
@ IRIS: grazie, sono contenta che ti
piaccia il mio modo di scrivere…sì, anche io non sopporto Itachi.
Ma è maledettamente affascinante scrivere qualcosa sui personaggi bastardi XD
@ Artemisia89: come
farei senza le recensioni della mia teatrante preferita? Grazie di avermi
espresso la tua opinione anche stavolta, e spero che continuerai a farlo! Distruggimi
pure per quest’oscenità, perché se potessi lo farei anch’io XD